SouthWest Division Preview


Arriviamo al nostro personale giro di boa per quel che concerne le preview delle sei division che compongono la National Basketball Association.

 

Dallas Mavericks

Repeat. All’apparenza una parola semplice, facile da pronunciare. Ma non nel mondo sportivo a stelle e strisce. Nell’ultimo decennio, nei 4 maggiori sport professionistici americani (NBA, NFL, MLB & NHL), solamente due franchigie sono riuscite a portare a compimento questa grandissima impresa, ossia i Los Angeles Lakers nell’NBA per ben 2 volte (un three-peat ad aprire il primo decennio del nuovo millennio ed un repeat a chiuderlo) ed i New England Patriots nell’NFL (2004 & 2005). Premessa doverosa per rendersi conto dell’impresa che dovranno affrontare i ragazzi di coach Rick Carlisle.

C’è un detto che dice “squadra che vince non si cambia”… Di sicuro Mark Cuban e Donnie Nelson, quest’estate, non l’hanno minimamente preso in considerazione. Dentro Lamar Odom, Vince Carter, Delonte West e Brandan Wright; fuori Tyson Chandler, J.J. Barea e Caron Butler. Ci sono pareri discordanti tra gli opinionisti più importanti della lega: c’è chi dice bene, c’è chi dice male e c’è colui che avrà sempre ragione che se ne esce col più classico “sarà il campo a parlare”. Visto che siamo in tema di detti, io dico che “le scommesse non le perde soltanto colui che non le gioca”, e perciò ecco qua la mia, cruda e semplice: a livello di puro talento è una trade che ha portato dei vantaggi, ed il più lampante, porta indiscutibilmente il nome di Lamar Odom, all-around player per eccellenza della lega, nonchè fresco vincitore del titolo di 6th man of the year; a livello di funzionalità però questa sessione di mercato non mi ha convinto, perchè perdere due pedine fondamentali per il titolo quali sono stati J.J. Barea e soprattutto il vero DPOY dell’ultima stagione Tyson Chandler, è un qualcosa che sposta parecchio. Forse troppo. L’amalgama trovato dai Dallas Mavericks nei mesi conclusivi della scorsa stagione si avvicinava quasi alla perfezione, per quel roster che Carlisle aveva a disposizione. Staremo a vedere, ma ritrovarlo non sarà facile.

Best Starting Five (piccolo ma doveroso strappo alla regola): Kidd, Terry, Marion, Odom, Nowitzki

Prediction: Western Conference Finals

 

Houston Rockets

“I will end my athletic career and formally retire from the game of basketball.” Houston finalmente, potrà ripartire. E non fraintendetemi, non è un finalmente di gioia quello che ho appena digitato, è l’esatto opposto. E’ un finalmente amaro, pieno di rimpianti che riguardano come ovvio che sia tutti i tifosi di Houston, ma anche i semplici appassionati NBA, perchè in fondo, ci eravamo un pò tutti affezionati a quel gigante buono proveniente da un mondo così lontano e differente rispetto al nostro. Come detto Houston ripartirà, dopo quasi un decennio in cui tutte le speranze erano state riposte in quella coppia dei sogni formata da Yao e T-Mac, due facce pulite di questo sport, che avrebbero dovuto essere un crack in campo, ma purtroppo per Houston, lo sono stati nella maniera sbagliata, quella che tutti conosciamo.

Ripartirà, si, ma da dove? Innanzitutto alla guida troviamo l’ex Celtics Kevin McHale… Come vedete preferisco ricordare i trascorsi da giocatore, invece di quelli da allenatore, ed il motivo credo sia lampante a tutti. Il confronto con Rick Adelman è improponibile, ad oggi. E poì? Poì c’è tanta confusione ora come ora, perchè come sappiamo tutti i Rockets avevano scaricato un pacchetto di giocatori formato da Dragic, Martin e Scola per arrivare a Pau Gasol. Chris Paul trade to Lakers off (cit.), e tanti saluti a Gasol in maglia white&red. Allo stato attuale delle cose oltre ai ragazzi arrivati tramite draft l’unica faccia nuova è quella di Jonny Flynn, mentre in uscita possiamo annotare i nomi di Brad Miller e Chuck Hayes, i quali aprono un enorme falla nel frontcourt dei Texani. Per il resto la squadra è giovane, Scola è l’unico over 30 in roster, qualche giocatore con buoni margini di miglioramento c’è, ma allo stato attuale delle cose siam difronte ad un vero e proprio cantiere aperto con di sicuro non le più rosee aspettative per il futuro.

Starting Five: Lowry, Martin, Budinger, Hill, Scola

Prediction: Lottery

 

Memphis Grizzlies

Come dicevamo prima, ripetersi non è semplice. E questo non vale soltanto per coloro che vincono i titoli, ma vale anche per coloro che stupiscono nei playoff. In questo caso stiamo ovviamente parlando degli orsi del Tennessee, da cui tutti quest’anno esigiamo qualcosa che va oltre le semplici aspettative che potevamo avere nei loro confronti all’inizio del training camp 2010. Dopo il clamoroso (ma neanche tanto) upset che li ha visti prevalere sui vecchi San Antonio Spurs nella scorsa stagione, i Grizzlies sono attesi da una stagione come protagonisti ad ovest, tenuto conto anche delle carte d’identità dei cestisti che compongono i roster delle varie Dallas, Los Angeles sponda Lakers e San Antonio.

Per quanto riguarda il roster sono gli stessi Grizzlies dello scorso anno, con un Battier in meno, ma con un Jeremy Pargo e soprattutto un fondamentale anno di esperienza in postseason in più. La più rilevante notizia in ambito di mercato è sicuramente l’estensione del contratto sottoscritta da Marc Gasol. Per il resto, tutto invariato, ed anche giustamente aggiungo io. Come detto, squadra che vince, soprattutto se giovane, non si cambia. Età media tra le più basse della lega, e questo, in una stagione ricca di impegni come quella che sta per prendere il via, non è un fattore da sottovalutare.

Starting Five: Conley, Allen, Gay, Randolph, Gasol

Prediction: Western Conference Semifinals

 

New Orleans Hornets

In bocca al lupo. La prima cosa che mi è passata per la mente, dopo aver visto la press conference dei giocatori che andranno a sostituire Chris Paul in Louisiana, è stata proprio questa. In bocca al lupo a tutti i tifosi degli Hornets, perchè quest’anno, credo che sarà veramente dura. Passare da anni come protagonisti ad ovest con l’asse Paul-West che aveva fatto sperare in molti di poter vivere, nel loro piccolo, una sorta di StocktonToMalone, allo stato attuale delle cose, non deve essere nè facile nè bello. Lo ripeto, per la terza volta. In bocca al lupo.

Sotto il punto di vista tecnico onestamente abbiamo assistito a ricostruzioni ben più dolorose, qualcosa su cui lavorare sin da subito è presente. Quello che preoccupa è il morale dell’ambiente, che di sicuro ha visto giorni migliori, per usare un eufemismo. Per quanto concerne il mercato oltre alla famosa dipartita di Chris Paul vanno aggiunte anche le cessioni di Gray e quella ben più pesante di David West, approdato ai Pacers; in cambio per il playmaker ex Wake Forest sono arrivati i tre giocatori della foto, in ordine Aminu, Gordon e Kaman (quest’ultimo direttamente dal set di The Walking Dead dove aveva recitato in un piccolo cameo). Scherzi a parte, per quel che riguarda l’aspetto dirigenziale di questa franchigia, faccio un ulteriore augurio: maggior chiarezza per il futuro. Maggior dialogo tra il GM Dell Demps e l’attuale owner della franchigia, in maniera tale da non dover rivivere in futuro stucchevoli situazioni riguardo parole come autonomy o basketball reasons.

Starting Five: Jack, Gordon, Ariza, Okafor, Kaman

Prediction: Lottery

 

San Antonio Spurs

Immagine vista e rivista. Avete ragione. Sono quasi 10 anni che in una preview della stagione degli Spurs, viene inserita un’istantanea del genere, con quei tre in primo, primissimo piano. La stagione degli Spurs, passa per l’ennesima volta dalle mani di questi tre signori, col solito Coach Pop al comando in panchina. Per il resto c’è poco da aggiungere, parlano da sole le ultime stagioni terminate sempre troppo presto con risultati imprevisti, almeno sulla carta, e decisamente brucianti: due anni fa lo sweep subito dagli ultimi Suns di alto livello, e lo scorso anno l’eliminazione al primo turno con i giovani Grizzlies. E quando sul mercato poì non si riesce a far nulla di rilevante per cercare di risalire la china, le premesse non possono di sicuro essere positive.

Passiamo al mercato, dove anche qui, c’è poco di cui parlare: in T.J. Ford che arriva da un paio di stagioni decisamente anonime trascorse in quel di Indianapolis, out George Hill che aveva in parte tradito le aspettative che si erano create nei suoi confronti dopo la buonissima annata giocata nel 2009/10, ma che a mio modo di vedere restava comunque un alternativa di maggior livello rispetto all’ex Raptors. Come già ripetuto più volte, sarà una stagione durissima sotto il punto di vista fisico. Ce la faranno questi Spurs a giocare sui livelli che esige un ambiente vincente come quello di San Antonio?

Starting Five: Parker, Ginobili, Jefferson, Splitter, Duncan

Prediction: Western Conference First Round

 

Due piccole annotazioni in chiusura.

Mentre scrivevo l’articolo è uscita la news del ritiro dall’attività di Stojakovic. Doppio plauso alla carriera e all’aver detto basta nel momento più alto, sportivamente parlando, visto che chiuderà da campione in carica. E farlo, non è da tutti. Chapeau, Peja.

Per quanto riguarda la seconda, è una piccola comunicazione di servizio. Mi auguro che il commissioner David Stern approvi quest’articolo, e spero che non ci siano problemi riguardanti basketball reasons da non fargli porre il veto.

 

Domani quarto appuntamento con le division preview. Parleremo dell’Atlantic, non mancate!

 

m.f.


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