ANDREA “IL MAGO” BARGNANI.
?With the first pick, in draft 2006, the Toronto Raptors select?Andrea Bargnani..?, con questa frase di David Stern, il 29 giugno 2006, ore 19:37 (1:37 in Italia), al Madison Square Garden di New York, Andrea Bargnani ha iniziato la sua avventura nel mondo Nba, diventando il primo italiano, ed europeo, ad essere eletto al draft con la scelta numero 1.
Che notte magica ? stata per il ventunenne romano, una notte che gli ha permesso di coronare quel sogno coltivato per una vita, risultato di tutto l?impegno profuso e del talento che gi? nel nostro paese ha avuto modo di mettere in mostra con i colori della Benetton Treviso.
A Toronto gi? da tempo si vociferava che la scelta sarebbe caduta su Bargnani, proprio perch? in molti credevano nelle potenzialit? del Mago, primo su tutti il general manager dei Raptors Bryan Colangelo, come si evince dalle sue parole, immediatamente dopo il draft: “Andrea Bargnani era la migliore chiamata che potevamo fare, soprattutto guardando al futuro. Siamo certi che il ragazzo italiano partir? bene e non avr? problemi a inserirsi all’interno della nostra squadra: sar? un interprete perfetto di quel gioco offensivo che ormai si sta diffondendo nella Nba“.
E? dura essere il numero uno, in particolar modo in un contesto come quello del draft Nba, dove rischiando di diventare ?antipatico? a molti, ti tiri anche addosso, durante la stagione, tutta la voglia, di chi ? stato scelto dopo di te, di dimostrare di esserti superiore, e anche probabilmente in previsione di questo, Andrea ha deciso di mettersi al lavoro da subito, senza perder neanche un giorno di tempo, di modo da farsi trovare pronto per novembre; non gli ? interessato ad esempio di non partecipare ai mondiali con la sua nazionale, pur di allenarsi per tutta l?estate in vista dell?inizio della regular season.
Dopo un mese trascorso quasi interamente tra la palestra e i campi della summer league, dove comunque non sono mancate situazioni di ?adattamento al nuovo mondo?, si ? arrivati finalmente al primo match di pre-season, il 9 ottobre contro Arenas e i maghi di Washington: solo 14 minuti in campo per il nostro tricolore con il numero 7 sulle spalle, con 8 punti e 4 rimbalzi, che ha comunque contribuito alla vittoria dei canadesi per 93 a 88.
Uno dei problemi principali che Andrea ha dovuto affrontare nel primo periodo in Usa, ? stato proprio quello relativo ai falli, troppi?.per molti addetti ai lavori, ma era evidente che fosse solo una questione di tempo, o meglio, aveva bisogno di ?entrare? nel gioco, acquisirne i tempi, grazie ai quali ora, dopo 44 partite disputate, il numero dei falli per match ? decisamente sceso, mentre ha collezionato ben 39 stoppate, con una media di quasi una per gara.
Mercoled? 1 novembre, il debutto in regular season ? stato, per il Mago, un po? deludente, non tanto per la sconfitta contro i Nets, quanto per il fatto d?esser stato impiegato solo 9 minuti da coach Mitchell.
Solo 2 giorni dopo ? arrivata la prima vittoria in Nba, contro i Bucks, ma per Andrea purtroppo, ancora solo 10 minuti di gioco, minuti che con il passar delle partite ancora non aumentavano, fatto che ha scaturito cos?, in parte, il nervosismo del giocatore, e in parte, qualche punto interrogativo tra i tesserati Raptors, Bosh uno di questi.
Dopo una serie consecutiva di sconfitte non invidiabile da nessuno, coach Mitchell si ? deciso finalmente ad utilizzare di pi? il suo numero 7 e nella sconfitta contro Utah, lo ha tenuto in campo 27 minuti, ma anche se era arrivata la L, si inizi? a notare un gioco diverso da parte di Toronto, che si preparava ad accogliere un ?nuovo? giocatore che con i suoi 15 punti, 2 stoppate, 1 palla rubata e 3 rimbalzi, con 4 su 7 dal campo e 6 su 6 ai liberi, inizi? a far capire di voler far parte del ?the game? da li in avanti.
Il 22 novembre contro i Cavs, 25 min di gioco per Bargnani nei quali riesce a collezionare 8 punti, 5 rimbalzi e una stoppata da raccontare ai nipoti, su un James che in quella notte ha sfiorato la tripla doppia.
Con solo un mese di tempo insomma, il nostro Andrea ? riuscito a convincere il coach ad utilizzarlo come sesto uomo, grazie a ci? che ha fatto vedere nei periodi che ? stato sul parquet.
Il 13 dicembre poi, prima prova oltre i 20 punti (23), conditi con 6 rimbalzi e 2 stoppate, nella vittoria dei Raptors contro i Magic ad Orlando, bene insomma fino al 17 dello stesso mese dove contro gli Warriors, ha messo a referto la sua prima doppia doppia (18 pts e 10 reb) condita con ben 6 stoppate, continuando sulla stessa lunghezza d?onda anche contro i lanciatissimi Suns, il 19 dicembre, con 18 punti e 8 rimbalzi.
Il 5 gennaio contro Atlanta, prima partita del Mago partendo dallo starting five, con una gara non proprio esaltante, ma comunque onorata con la vittoria, altro scollinamento oltre i 20 (22) poi, il 9 gennaio contro i Nets.
Il 31 gennaio contro gli Wizards di Arenas, primi ad Est, ultimo incontro fino ad oggi disputato per il Mago, terminato con la bella vittoria dei Raptors ed una prova di Andrea da 14 punti, 4 assist, 3 rimbalzi ed una stoppata, nei 24 minuti che ? stato utilizzato da coach Mitchell.
A met? stagione insomma, un bilancio abbastanza positivo per il romano della Nba, il quale ovviamente, ha ancora grandi margini di miglioramento, in parole povere..?? solo all?inizio…!?
Qualcuno gi? da subito aveva anche ipotizzato che Bargnani sarebbe potuto entrare a pieno titolo nella lotta per il premio di miglior rookie dell?anno, ma in molti erano diffidenti; certo, la strada per arrivarci ? tortuosa, specie perch? a contenderselo saranno presenti anche giocatori del calibro di Brandon Roy, Adam Morrison, Rudy Gay e Randy Foye, tanto per citarne qualcuno, ma vedendolo all?opera oggi, ? lecito dire che non ? impossibile che ci? avvenga.
Al momento il talento dei Raptors per? vuole soltanto far bene per il proprio team e la chiamata all?All Star Game di Las Vegas, nella sfida tra rookie e sophomore, ? a testimonianza del fatto che sta riuscendo nel suo intento.
Inoltre, per i premi relativi a gennaio 2007, ? di oggi primo febbraio, la notizia che Bargnani ? stato eletto rookie del mese della Eastern Conference.
“? incredibile, mi sembra di essere in un sogno. ? un grande piacere diventare un giocatore Nba, la pi? grande Lega del mondo. Inoltre ? un onore essere qui e rappresentare il mio paese. Sono felice, so che arriveranno momenti difficili, devo allenarmi e lavorare duro per diventare un buon giocatore“; queste furono le prime parole di Andrea dopo il draft, dalle quali ? venuta subito fuori la semplicit? ma anche la determinazione di un ragazzo che ? riuscito ad arrivare dove quasi tutti ci riescono soltanto con il pensiero, ed ? anche per questo che dobbiamo ringraziarlo, per averci regalato un?immensa emozione, perch? in molti, quella notte, ci siamo immedesimati in lui, provando a vivere nel cuore, ci? che lui ha provato sulla sua pelle, e allora grazie Mago, porta alti i colori della nostra bandiera anche oltreoceano, continua cos?, e in bocca al lupo per il futuro!
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