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L.A. CONFIDENTIAL

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Prima puntata della nuova rubrica settimanale che propone un viaggio all’interno dell’universo Los Angeles Lakers: un occhio a quello che ? successo in settimana, il punto sulla situazione infortunati ed i primi giudizi stagionali su nuovi arrivati e vecchie conoscenze…

La stagione in corso ? iniziata da 11 giorni ed i nostri Lakers hanno gi? disputato ben 7 incontri, di cui 4 davanti gli occhi dei propri tifosi.
Gli uomini in gialloviola hanno avuto, inaspettatamente, una partenza razzo, dimostrando carattere e gioco, fattori per?, forse venuti meno, negli ultimi match.
Sin dall?inizio si sono evidenziate carenze difensive che era lecito attendersi, ma a queste si ? contrapposta un?organizzazione di gioco, sviluppatasi durante la pre-season, che, paradossalmente, ? stata sconquassata dal rientro della star con il 24 sul petto. Con un parziale quindi di 4 vittorie e 3 sconfitte, ora, la squadra losangelina, dovr? affrontare un?altra gara, quella con Memphis, prima di una piccola sosta di 5 giorni, che certamente male non le far?Al rientro in campo, previsto per venerd? prossimo i Lakers avranno di fronte i Raptors di Toronto, del nostro, per ora utilizzato male e poco, Mago Bargnani.

In questo momento, questa sorta di ?mini sosta? ? proprio quello che fa al caso di coach Jackson e compagnia per dar modo loro di rifiatare dopo l’intenso sforzo iniziale, riflettere sugli errori commessi ed iniziare ad impostare un lavoro, a livello di gioco, ma anche di testa, che permetta di riassestarsi e ritrovare gli equilibri giusti per affrontare la regular season nella giusta maniera.

In questi primi 11 giorni insomma si sono evidenziati molti aspetti da analizzare, sia positivi che negativi, primo su tutti, il modo in cui Bynum ha deciso di scendere in campo quest?anno.Il giovane centro ? parso sicuramente pi? determinato a farsi largo tra i big, anche grazie ad un bagaglio d?esperienza pi? ricco, frutto dell?impegno profuso in allenamento e degli insegnamenti di qualcuno che nel ruolo di centro, per alcuni aspetti rimarr? unico, e che nei Lakers anni ?80 indossava la maglia numero 33. Il giovane Andrew per? ha evidenziato anche qualche sua carenza, il trovarsi forse ancora ad inizio stagione, o comunque il suo essere molto giovane, ha dimostrato ad esempio come il ragazzo soffra i back to back.
La difesa ? stata forse la nota dolente di queste prime uscite, ma ad inizio stagione si sa, tra una condizione fisica non ancora al 100% e schemi che ancora vanno ?assorbiti?, ? facile incappare in errori, che per? purtroppo si rivelano determinanti ai fini del risultato. La speranza per? ? che il centro gialloviola superi nel pi? breve tempo possibile queste ?lacune? e che magari venga affiancato presto da uno dei 2 centri che quest?anno non hanno ancora assaporato il parquet in una gara ufficiale; per quanto riguarda Mihm ? di oggi la notizia che il centro ex Texas si sottoporr? ad un intervento chirurgico alla caviglia che lo terr? fuori per il resto della stagione, per quanto riguarda Brown invece, il discorso ? diverso, Kwame infatti sembrava gi? dovesse fare il suo esordio nella nottata, proprio contro i Pistons, ma cos? non ? stato, probabilmente perch? ancora non ritenuto pronto per dare una mano ai compagni, ma ormai ? solo questione di giorni e gi? dalla prossima settimana dovrebbe poter supportare i compagni in campo e non dalla tribuna. Brown ? senza dubbio un buon giocatore, la speranza di tutti ? che torni disponibile per far vedere ci? che aveva mostrato sul finire della passata stagione. Al suo ritorno potrebbe anche affiancare lo stesso Bynum, giocando da 4, come lo stesso Jackson ha espresso in una recente intervista.

Parlando di sorprese e seri dubbi sul futuro, dobbiamo per forza di cose passare ai play, Smush e Jordan, Parker e Farmar?.che dire? Sicuramente due incognite ma con prospettive diverse, perch? se per il primo gi? ci si chiede se e quanto potr? restare ancora in quintetto, qualora non dimostrasse nulla di pi? di quello che sta facendo, per il secondo gi? si ?gongola? e si pensa ad un possibile avvicendamento dei 2 addirittura prima di natale. Il rookie da Ucla, ha dimostrato di avere un buon ball-handing, dando un po? a tutti l?impressione di aver finalmente ritrovato un play ?puro?, ma per Phil contano i fatti e non le impressioni, sar? quindi il campo a decidere presto chi dei 2 sar? presente nel futuro starting five, con Jordan per?, che ha dalla sua parte le buone cose mostrate nei frangenti di gioco in cui ? stato utilizzato.

Essendoci soffermati per un istante sulla panchina gialloviola, ? impossibile non menzionare il francesone pi? simpatico d?America, Ron Ron Turiaf, un possibile miglior sesto uomo, in casa Lakers ovviamente, che ha gi? messo in luce il suo voler essere protagonista nella stagione in corso, disputando un ottimo spezzone di partita, contro i Sonics,nel quale ? risultato determinante ai fini della vittoria finale.

Il draft 2003 port? nel roster gialloviola due giocatori che per molti sarebbero stati importanti nel futuro Lakersiano, Walton e Cook. In parte quella previsione fu azzeccata, in questi primi match infatti, il primo da titolare e il secondo dalla panchina, hanno detto la loro, confermandosi buoni giocatori da triangolo in attacco, ma lasciando ancora qualcosina a desiderare in fase difensiva.

Un giocatore dal quale ci si aspetta molto, e che gli addetti ai lavori vedevano da subito nello starting five, ? Radmanovic, ma l?ala piccola, ora in forza ai gialloviola, ha dimostrato davvero poco per ora, le poche volte che ? entrato in campo, oltre a non riuscire ad inserirsi a perfezione nella triangolo, non ? riuscito neanche a far valere il proprio gioco, collezionando una piccola serie di azioni negative. Possibile che con il recupero di Kwame e il suo eventuale utilizzo da 4 con Lamar da 3, le sue chances di mettersi in luce possano diminuire ulteriormente.

Ebbene si, poi ci sono loro, il 24 e Lamarvellous, due che vogliono e possono far decollare questi Lakers, il primo, Bryant, al rientro dopo l?intervento al ginocchio che gli ha fatto saltare gran parte della preparazione e che ora quindi, comprensibilmente, lo fa stare un passo dietro ai compagni, fisicamente parlando, e l?altro, Odom, che durante la pre-season aveva viaggiato con medie altissime, che solo in alcuni dei 7 match disputati fino adesso ? riuscito a mantenere. La nota positiva di questo duo per? c??, ? evidente, i due si cercano, hanno imparato a convivere e anche fuori dal campo sono molto amici, soprattutto perch? si dice che Kobe sia stato molto vicino a Lamar, nel triste evento che in estate ha colpito la famiglia Odom.
Da tutto questo insomma si evince che i Lakers hanno bisogno di tempo, speriamo non troppo, per riorganizzarsi e cercare di portare avanti per tutta la stagione quel che di buono si era visto nell?ultima parte del campionato scorso e nella primissima parte di questo.
I presupposti per una buona stagione ci sono e sono gli stessi che possono far sperare i tifosi gialloviola in un qualcosa in pi? di un ?semplice? ottavo posto in griglia, puntando magari anche al quinto, con la speranza di non incappare nuovamente in una serie di infortuni, causa principale dell?attuale inizio altalenante losangelino.

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