Profumo di playoff in questo classico matineè Domenicale che vede affrontarsi allo Staples Center, i Los Angeles Lakers, ancora privi di Kobe Bryant, ed i Dallas Mavericks, che arrivano a questa partita dopo una turbolenta settimana derivata dalla conclusione della telenovela Lamar Odom.
Partenza forte degli uomini di coach Carlisle che grazie ad un backcourt piuttosto ispirato formato da J-Kidd e Delonte West (8 e 12 punti nel parziale iniziale), si porta subito in avanti sino a toccare la doppia cifra di vantaggio. Su sponda Lakers pessimo avvio di Bynum ben controllato da Brendan Haywood, e degli altri due tenori della serata, Gasol ed Metta World Peace: i tre insieme combinano per 1/14 al tiro. Lo strappo però è in parte ricucito da un buon avvio di Ramon Session che con i suoi 10 punti tiene i Lakers a galla.
Il secondo quarto parte in maniera opposta rispetto al primo, ed i Lakers con un parziale di 9-0 si riportano a -1 dai Texani. Delonte West continua col suo momento hot al tiro, e chiude la prima metà di gara a quota 16 sul tabellino dei punti segnati; fortunatamente per gli uomini di coach Mike Brown però, a contrastare l’ottima serata dei piccoli di Dallas, ci pensa la cattiva serata al tiro dell’MVP delle scorse Finals che arriva all’intervallo con un mediocre 2/10. Chiude il parziale una tripla ignorante di Jason Terry che porta i suoi all’intervallo con un margine di 6 punti di vantaggio.
La ripresa ricomincia sulla falsariga del secondo quarto, coi Lakers ad inseguire; i cenni di risveglio di Nowitzki sono contrastati dall’energia nella metà di campo offensiva di MWP, e l’impatto con annesso sorpasso arrivano sul jumper del 64-63 di Ebanks. La partita incomincia ad essere un tira e molla sino alla fine del parziale, suggellato da una tripla di Barnes a cui risponde Terry quasi sulla sirena, per il -1 Mavericks.
Nel quarto conclusivo i Lakers provano ad allungare con Blake, a cui risponde Nowitzki con la tripla della parità a quota 80. Piccolo strappo dei Mavericks poì, grazie al primo canestro di West dell’intera ripresa. Time out per Mike Brown, con un Kobe più ispirato del solito che in giacca, cravatta e lavagnetta fa da assistente all’allenatore. I Lakers escono forti dal time out, e sale Drew Bynum in cattedra riportando i Lakers a contatto con 7 punti fondamentali. Dall’altra parte però anche il Tedesco è deciso a dire la sua, e infila nel fondo della retina due vere e proprie perle, sia per bellezza, sia per difficoltà d’esecuzione. Nel finale i Lakers ripassano in vantaggio sul 95-93 dopo una tripla fuori ritmo di Sessions, ed i Mavericks impattano di nuovo a quota 98 grazie all’ennesima tripla, stavolta di Terry. Nei possessi conclusivi, i Mavericks sono la squadra che è più andata vicina a vincere la partita, prima con una tripla wide open di West sul primo ferro, e poì col tiro della vittoria con 1.5” sul cronometro tentata da Nowitzki. Nel mezzo, una gestione del possesso finale con 15” sul cronometro imbarazzante dei Lakers, terminata con un airball di Sessions. Over time.
Inizia il festival delle triple; in ordine: Terry da casa sua, Gasol sulla sirena e con polemiche dei Mavericks per una possibile interferenza a canestro di Barnes, Nowitzki per il +1 ed infine seconda in seguenza di Pau Gasol, con annessa faccia cattiva ad entrare nel time out chiamato dalla panchina dei Mavericks. MWP si traveste da Bryant, e con un fade away ad 1′ dal termine porta i Lakers sul +4; Nowitzki accorcia dalla lunetta, e Bynum non uccide la partita trovando solo il ferro col suo semigancio mancino. Possesso finale per i Texani, con penetrazione di Terry che si stampa sul ferro grazie ad un grande aiuto difensivo di Barnes; rimbalzo Artest, liberi Gasol, 2/2 e baci ed abbracci ai Dallas Mavericks, e soprattutto a quel simpaticone di Mark Cuban, come al suo solito presente a bordo campo.
I Lakers fortificano la terza posizione nella Western (39-22) mentre i Mavericks salgono a quota 27 L, le stesse di Houston e Denver, rispettivamente seed #7 ed #8 ad Ovest.
Appuntamento per il match casalingo contro i San Antonio Spurs a Martedì notte.
m.f.