LA Lakers vs San Antonio Spurs L 82-84 (3-5)


La differenza tra l’avere un allenatore ed il non averlo avuto in passato ed adesso( per ora ) .

Allo Staples Center va in scena un classico della NBA moderna: la sfida tra le due squadre più vincenti degli ultimi 12 anni. Come al solito la partita, seppur non sul livello delle epiche sfide playoffs, non delude le attese e si decide in volata.
La giocata finale di San Antonio è disegnata intelligentemente da Popovich ed eseguita, se possibile, ancor meglio da Danny Green che firma, con 9 secondi sul cronometro il canestro del sorpasso che consente agli Spurs di portarsi sul 84-82 ed infliggere ai Lakers la prima sconfitta del post Mike Brown. “(Popovich) ha disegnato il gioco e mi ha detto, “se sei libero, prendi e tira”, il commento entusiasta di Green, che ha continuato “E’ raro che Pop disegni giochi per noi giovani come me, è stata una scelta sorprendente. Non me l’aspettavo.”

Dall’altra parte, in attesa dell’arrivo di D’Antoni, l’inutile accozzaglia di assistenti reduci dalla passata gestione non riesce a disegnare niente di meglio che un tentativo da 3 di Gasol che ovviamente manca il bersaglio grosso.
Amaro e piccato, invece, il commento del catalano: “Mi sembrava un buon tiro al momento del rilascio, ma in realtà lo schema disegnato non era quello. Non siamo scoraggiati per il nostro attuale momento. Aspettiamo con impazienza giovedì, quando arriverà il nuovo coach e con lui ripartiremo. Magari, la prossima volta, io sarò più vicino a canestro”.

In casa giallo viola resta parecchio amaro in bocca per una vittoria sfumata contro un avversario, record alla mano il migliore della Western Conference, che probabilmente avrebbe cancellato, almeno in parte, il pessimo inizio di stagione. Dopo un inizio terribile con L.A. sotto 2-10, i padroni di casa hanno concluso il primo quarto in vantaggio 24-18. La partita, successivamente, è stata equilibrata: 15 lead changes e nessuna delle due squadre ha mai condotto con un vantaggio in doppia cifra. A fare la differenza, ancora una volta, le troppe palle perse e gli errori dalla lunetta.

Resta fiducioso, indipendentemente dal risultato, Kobe “Stiamo giocando molto meglio ora. Siamo più aggressivi sui due lati del campo, comunichiamo di più e contestiamo meglio gli avversari.“. In attesa del recupero di Nash e dell’arrivo del nuovo sistema, insomma, c’è da restare un tantino più tranquilli.

Ricapitolando:
NOTE POSITIVE:
Kobe – Nonostante il suo lapsus difensivo sull’ultimo possesso, Bryant ha giocato complessivamente l’ennesima ottima partita di questo inizio di stagione. 28 punti con 12-19 al tiro, 2-4 da tre e 2-2 ai liberi, 4 rimbalzi, 8 assist ed un recupero. Con Nash fuori e Blake, per fortuna pure, ha giocato praticamente da playmaker ed anche molto bene.
La difesa – I Lakers hanno costretto gli Spurs a tirare con il 37% nel primo tempo ed il 39% complessivamente nella partita.

NOTE NEGATIVE:
Palle perse, panchina e tiri liberi –
o 17 turnovers contro solo gli 8 degli Spurs: una differenza imbarazzante e decisiva ai fini del risultato finale. Nessun nero argento ha perso più di 2 palloni, il solo Howard 6
o la panchina – Con Blake e Nash fuori, Darius Morris e Duhon hanno ricevuto minuti importanti, senza però convincere affatto. La panchina, come al solito in questo inizio, è stata disastrosa. L’unico a salvarsi è il solito Jordan Hill, 8 punti e 6 rimbalzi, pessimo Meeks 0-1 dal campo, 3 turnovers. Male pure Jamison 5 punti con 2-4 al tiro. Una delle imprese più difficili per il nuovo allenatore sarà quella di recuperare questi giocatori
o tiri liberi – ancora male Dwight Howard che continua a tirare il 50%, ma anche Darius Morris 1-4. In una partita decisa in volata sarebbe bastato realizzare 4 degli 8 liberi mancati da questi due giocatori per trovare la W.
Gestione dei momenti finali – Con pochi secondi sul cronometro, come detto, Kobe commette l’errore vitale di lasciare libero il suo uomo, Danny Green, un tiratore da 48% da 3. Dall’altra parte, sull’ultimo possesso offensivo, MWP rimette la palla nelle mani di Gasol che, dopo aver cercato invano Kobe, prova la tripla dall’angolo.
Distribuzione dei tiri – Solitamente negli ultimi 16 anni si è spesso criticato, per commentare le sconfitte dei Lakers, Bryant per aver preso troppi tiri. Eppure, stanotte, nonostante la mano calda il Black Mamba si è fermato appena a 19 tiri, gli stessi tentati insieme da Howard (9) e Gasol(10): troppo poco. Dopo aver chiuso il primo tempo con un 4-8, infatti, Superman tira appena una volta nel secondo e non c’è nessuna ragione valida per questo numero se si pensa che i Lakers hanno tirato ben 20 volte da 3 mandando a bersaglio solo 6 tiri.

Si resta ancora sott’acqua, al di sotto del 50%.
Ultima nota: HAPPY BIRTHDAY, METTA WORLD PEACE!

(f.r.)


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