Nella domenica angelena i Lakers sfidano allo Staples i nuovi ed ambiziosi Rockets di James Harden. Ancora rinviato l’esordio di Mike D’Antoni: il recupero dall’operazione al ginocchio, infatti, continua a tenere ancora lontano dalla panchina il “baffo”.
La partita inizia con Darius Morris in quintetto, viste le assenze di Nash ( fuori almeno un’altra settimana ) e Steve Blake. L.A. inizia subito attaccando con i lunghi ed i primi punti sono tutti della coppia Howard-Gasol. Dall’altra parte gli ospiti rispondono colpo su colpo: andando a bersaglio con Harden dalla lunga distanza e Lin. La partita sembra difficile, ma nella seconda metà del quarto i Lakers ritrovano la fluidità offensiva già vista contro i Suns e, dopo i primi cambi, piazzano il parziale decisivo che vale il 40-29 dopo i primi 12’ e gli applausi convinti dello Staples. L’ultima giocata, in pieno stile NFL, è un TD pass di MWP per Gasol che manda in visibilio il pubblico.
Il secondo quarto inizia con un Harden ancora sugli scudi e qualche brutta figura in difesa di Meeks, disperato nel tentativo di contenere l’ex OKC. La panchina giallo viola continua a soffrire ed il vanaggio si riduce a soli 5 punti. Bickerstaff, che non è Phil Jackson, chiama il timeout e ferma l’emorragia. Dopo il minuto Howard, Jamison e un quasi convincente Duhon respingono gil assalti. Il punteggio all’intervallo dice 68-60 per i padroni di casa con Howard a banchettare sotto canestro con 18 punti e 7 rimbalzi.
Come accade spesso, dopo la pausa negli spogliatoi, i Lakers si ripresentano distratti e permettono agli avversari di rifarsi sotto: qualche palla persa e qualche giocata difensiva rivedibile, su tutte un fallo sciocco di Kobe su Chandler Parson che regale 3 liberi all’avversario ed un flagrant di MWP su Lin. Dopo il torpore iniziale, però i Lakers riallungano piazzando un bel parziale di 10-0 che vale l’80-69. Da li in poi i giallo viola non si fermano più e non consentono agli avversari di riportarsi in partita.
L’attacco gira bene e Kobe Bryant può fare contenti i compagni centrando la sua diciottesima tripla doppia in carriera. Gasol, con un layup, supera i 15 mila punti in carriera ed Howard si diverte sotto canestro con le tante ricezioni dinamiche che il nuovo sistema gli offre.
Termina 119-108 e per la prima volt ail record in stagione non è più negativo.
Note positive:
• Kobe Bryant – In questo momento il Black Mamba ha il più alto plus minus della lega. 22 punti, 9-18 dal campo, 11 rimbalzi, 11 assist e 3 recuperi. Al di la della percentuale dal campo in stagione, 53 %, Kobe sta impressionando per come cerca di coinvolgere I compagni: lob e passaggi no-look per Dwight, assist per Pau, ma anche rimbalzi e pure un pò di difesa. Non male per uno che, secondo ESPN, non rientra nemmeno tra i primi 5 giocatori NBA.
• Dwight Howard – Vedendo solamente il box score si potrebbe credere di averlo recuperate completamente: 28 punti, 13 rimbalzi, ma in realtà l’impressione è che Howard sia “appena” al 75-80%. Non male. Restando in tema con le news degli ultimi giorni, più che di un home run, rubando un termine dal bowling, si potrebbe parlare di un grande strike da parte di Mitch…
• Offensive flow – Fino ad una decina di giorni fa i Lakers erano incapaci di realizzare 40 punti all’intervallo. Questa notte, invece, sono arrivati 40 punti nel solo primo quarto e 68 nel primo tempo con il 67% dal campo.
• Turnovers – 18 è lo considerevole numero di palle perse a partita di media in stagione, stanotte ne sono arrivate appena 13.
Note negative:
• Defense – I Lakers hanno permesso agli avversari di tirare con il 54% nel primo tempo, mentre nel secondo è arrivato un più incoraggiante 43. Male la difesa sulle penetrazioni ed in generale nel pitturato dove Houston ha realizzato ben 60 punti. Con Howard al 100% questi numeri saranno inaccettabili.
• Jodie Meeks – 1-6 dal campo in 13 minuti di gioco. In stagione l’ex Sixer è appena al 24% da tre punti.
(f.r.)