Los Angeles Lakers Vs Charlotte Bobcats 99-97 W (38-12)


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Completato il tour ad est con un bilancio di 5-3 i Lakers si presentano allo Staples Center per affrontare, con un solo giorno di riposo nelle gambe, gli Charlotte Bobcats, nemesi dei gialloviola degli ultimi anni. Il record negativo con la franchigia della Carolina parla chiarissimo, 4-6 prima della gara della notte, solo Boston tra le altre 28 squadre della Lega può vantare un saldo di W/L migliore con L.A.

La partita ovviamente rispetta le difficoltà incontrate da sempre con le Linci, nonostante i ragazzi di Larry Brown siano privi del loro primo All Star della storia, Gerald Wallace, fermato nella notte di lunedì da problemi fisici, e soprattutto si trovino all’ultima di 6 partite lontano da casa. Gli ospiti trovano una grandissima partita da Mohammed 23 punti e 17 rimbalzi e soprattutto dal solito Stephen Jackson, 30 con 7 rimbalzi, motivatissimo dalla sfida con Bryant.
I Lakers soffrono e non riescono per tutto l’incontro a scrollarsi di dosso gli avversari. Poi ci si mette anche la sfortuna che peggiora ulteriormente le condizioni fisiche di Kobe. Nel corso del primo quarto, infatti, Lamar Odom accidentalmente colpisce il suo piede sinistro costringendo Bryant a tornare negli spogliatoi per degli accertamenti di rito e soprattutto limitandolo per il resto dell’incontro. Il Black Mamba, sofferente per i noti problemi fisici dito, caviglia ed ora piede sinistro, dopo aver ricevuto nel prepartita la meritata standing ovation per il fresco raggiungimento della vetta all time dei realizzatori in maglia gialloviola, con la presenza del suo vecchio mentore Jerry West, realizza appena 5 punti conditi da 6 assist in 38’ di gioco.
La partita è equilibratissima, le due squadre provano a prendere il controllo delle operazioni in un paio di occasioni, gli ospiti conducono al massimo con 5 punti di margine, i Lakers invece nel quarto periodo ne sprecano ben 8, regalando agli avversari la possibilità di giocare l’ultimo minuto per sbancare Figueroa St. Per fortuna però la maggior esperienza sotto pressione dei Campioni del Mondo viene fuori e un canestro a rimbalzo offensivo di Lamar Odom, positivo con 19 punti e 7 rimbalzi ( MVP dell’incontro, insieme ad un positivo Bynum 17 e 14 ), su un errore in penetrazione di Artest ed una palla rubata da Jordan Farmar in stile Ariza playoffs 2009 fissano il punteggio sul 99-94, prima che Murray accorci le distanze da tre punti con 1 secondo da giocare.
Tirato un sospiro di sollievo per la W, nel postpartita è tempo di nuove celebrazioni: Phil Jackson può festeggiare la sua 545a vittoria sulla panchina dei Lakers, nessuno di lui ha fatto meglio, neanche lo storico coach dello showtime Pat Riley. Sei titoli in 9 stagioni sulla panchina dei Bulls con Micheal Jordan, poi 4 titoli in 9 anni al fianco di Bryant e quinto posto nella classifica di tutti i tempi degli allenatori con più vittorie nella Lega. “Sono contento di festeggiare questo traguardo anche se i record individuali mi interessano poco”, il solito enigmatico maestro Zen, unico coach con 10 anelli al dito ed il 70% di W: nessuno meglio di lui.

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( F. R. )


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