Una notte di (stra)ordinaria Lotteria


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La data è segnata sul calendario come quella dell’esame più duro di tutto il ciclo universitario, talmente impressa nella memoria che non c’è più bisogno di controllare da oramai un paio di mesi: 19 maggio, martedì. È il giorno delle palline, è il giorno nel quale capiremo se il destino continuerà ad accanirsi o se potremo iniziare a dipingere sul volto un accenno di sorriso.Tra di noi abbiamo provato a fare buon viso a cattivo gioco, ci siamo visti per tre giorni a Milano sfiorando solamente l’argomento, con la disinvoltura e la superiorità di chi ha passato di peggio e non sarà una pallina in più o in meno a cambiarci la vita. Ma la realtà è che non se ne è parlato per paura, perché in un angolo del nostro cervello c’era il timore che si potesse dire la cosa sbagliata in grado di scatenare di nuovo gli dèi del basket. Nessuno vuole la responsabilità. La tensione si palpava fisicamente mentre nel sabato sera milanese passeggiavamo sorseggiando drink, facendo finta di essere esperti di architettura e mentre AntoJordan e Cono ci schifavano con la scusa di essersi persi. Ma a notte fonda, mentre mi riaccompagna a casa, Snake senza guardarmi mi dice, come confidandomi un segreto: «Per me va bene, fai aprire il topic a Dario».

È il 19 maggio e Dareius, famoso per il proprio fondoschiena più di Jennifer Lopez, ha aperto il topic già da un giorno. Più che un topic è il confessionale del Grande Fratello, o l’angolo della posta di Cioè: ognuno dà sfogo alle più bieche scaramanzie, alle paure più profonde. Nell’arco di ventiquattro ore assistiamo a utenti che preparano il #gelapalle keitariano (utenti tra i quali non mi nascondo di appartenere), altri che invocano sacrifici di vergini verso non si sa quale divinità, i soliti inguaribili ottimisti che date le circostanze non chiameremo poveri illusi, quelli che mettono la propria vita forumistica a rischio di ban permanente come un cbs77 qualsiasi, facendo gli spacconi e affermando che sarà top3 sicuro (vero Artest?). Intorno all’ora di pranzo poi il topic diviene vittima di una fobia simile a quella del Millenium Bug: è appena nata la “Teoria di Riley”. Tutto il forum improvvisamente si convince che i Miami Heat avranno una top3, che nel primo pomeriggio diventa la prima assoluta, in nome di un fantomatico risarcimento a una squadra che ha appena disputato quattro finali consecutive, vincendone due. Qualcuno prova a far ragionare gli altri, ma oramai il bug si è espanso, pare che chiunque perda Lebron James debba essere risarcito con la #1, anche se ha appena sfiorato i playoff. Addirittura, nonostante nessuno lo sapesse, pare che questa sia una regola ufficiale della Lega, per cui diventa quasi inutile sperare di mantenere la scelta.

Fortunatamente verso le 19.00 il virus è totalmente debellato, iniziano i countdown nervosi, sei ore sembra impossibile possano passare, ragion per cui moriremo tutti a 80 anni ma prima di mezzanotte. Valiero ci rende edotti del suo programma per la serata, nel frattempo pensando di farci un favore ci fa imparare a memoria l’ordine che noi speriamo sia quello di estrazione fino alla quinta scelta: per l’una di notte tutto il forum l’avrà imparata a memoria come i nostri padri riescono ancora a recitare il mitico “AlbertosiBurgnichFacchetti…”, tutto rigorosamente attaccato.

OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz…

Iniziano poi i presagi divinatori: c’è chi ha sognato la #2 (stocazzo Papero!!!, ndr, che poi sono sempre io); chi ha sognato Stern che con le mani sanguinanti gli annuncia che quello è il sangue del proprio ano; chi invece non si è ancora svegliato come Davide. Le ore passano lentamente, Valiero decide di proporre un nuovo tormentone: «Wojnarowski l’ordine lo sa prima, seguiamo lui su twitter». Qui i deliri pre-lottery toccano il loro apice, si spargono voci incontrollate tipo quelle della partita dell’Italia nel primo Fantozzi, inutile provare a spiegare che sia impossibile per legge, si arriva a sostenere che il polacco ha un amico noncurante della galera lì dentro che gli manda per sms l’ordine delle scelte, e che lui noncurante della galera a sua volta, le annuncerà in anteprima ma mica tutte insieme, una per volta prima che lo faccia il tizio ufficiale in diretta tv, come se anche lui non le annunciasse una al secondo…

OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz…

Decido che ne ho abbastanza e me ne vado al cinema, provo a non pensarci per due ore, ma Garrone con Il racconto dei racconti mi manda di traverso quel poco che avevo provato a ingurgitare per cena. Una straordinaria schifezza di film, mi dico che è un brutto segnale. Rincaso verso l’una, come un drogato in astinenza mi aggiro per casa, decido che non è ancora ora di accendere il pc, mi sdraio sul divano in salone a vedere Venezia-Cantù gara1 registrata, prendo atto della fine inesorabile di Artest (il giocatore, non l’utente…), continuo a guardare l’orologio nervoso, lo stomaco sempre più chiuso, verso le 2.00 mentre Goss mi fa scendere una lacrima ho un solo pensiero in testa: ora già lo sanno, in quella sala già lo sanno, il nostro destino è già stato definito. Inizio a correre a 30x col mysky, come se mandare avanti velocemente la partita equivalga a fare lo stesso con i minuti reali…

Ore 2.25, eccoci su Lakersland.

OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz…

Qui si parrà della nostra nobilitate, direbbe il Sommo, qui capiremo a cosa sarà servito perdere 61 (aiutatemi a dire: sessantuno…) partite, e farsi il live delle vittoriose, e luttuose, trasferte a Minneapolis e Philadelphia. Iniziano a girare i primi link per la diretta tv, nel frattempo scaldiamo whatsapp tra di noi per capire chi è sveglio e chi no. Keitaro non faceva così tardi dalla notte del titolo del 2010, Magic Luke non sa come aprire uno streaming e comincia a dire sì a tutte le scritte che compaiono, comprese quelle che ti invitano a dare loro il pc in cambio di una gomma da masticare e per non farsi mancare nulla immette nel motore anche un paio di virus.

La sensazione nel forum è comune: la stretta nello stomaco che ti costringe ad andare in bagno prima di un esame, attanagliato dal nervosismo, consapevole che non ci sia un domani, completamente in balìa delle domande del professore, o in questo caso del tizio che leggerà l’ordine di estrazione. Quello che conta è che noi non possiamo comunque fare più nulla. Personalmente tremo, continuo a chiedere di poter firmare per la scelta #5, ma la realtà è che non c’è realisticamente nessun modulo dove poter apporre il mio sangue per sigillare l’accordo. Espn va per le lunghe, servizi sui top prospetti che ci portano al consenso unanime: «Mudiay è un coglione, che sogno Towns e Okafor»; prima dell’estrazione un servizio sulla lottery 1985 getta nel panico l’intera comunità al grido di «ecco, lo sapevo, i Knicks hanno la 1», mi sforzo di convincermi che nessuno può saperlo e tengo duro (non potrei fare altrimenti), mentre Keitaro mi massacra su whatsapp incrociando tre complotti e sostenendo che non avremo la scelta perché Kennedy lo ha ucciso la mafia, lo sanno tutti.

OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz…

Quando arrivano le inquadrature sui rappresentanti delle squadre il tremolio degli utenti non è più contenibile, e come le vittime di Saw quando realizzano che o si tagliano un arto o moriranno e quindi iniziano a tagliare, diamo libero sfogo a tutte le peggiori impressioni: «Divac ride troppo!»; «il Gm dei Knicks ha la faccia di chi ha preso la 1»; «Scott ha la faccia da funerale»; «Westbrook hanno mandato!!! Hanno vinto per forza!». Poi entra una signora annunciata come “l’unica nello studio a sapere i risultati della lotteria”, istintivamente mi calmo, come quando quella che ti sta mettendo palesemente le corna ti dice che era solo andata a studiare dall’amica ma aveva dimenticato di rimettere il telefono in carica. È una cazzata, lo sai. Ma ti basta.

Inizia la lettura delle scelte. Lakersland si zittisce come la città durante i rigori ai mondiali, per due minuti che sembrano eterni non posta nessuno. Io non mi azzardo ad aggiornare la pagina, resisto al telefono che vibra per paura di essere indietro con lo streaming, il cuore inizia a pompare già dalla prima chiamata, scottato dallo scorso anno… OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz… OklahomaPhoenixJazz… e sono andate… Poi ancora tutte d’un fiato: Indiana, Miami, Charlotte. Qui non so perché inizio a essere ottimista, ho paura di pentirmene, ma sento di aver tenuto la scelta. Detroit… Denver… È fatta. Mi stupisco nel vedere quanto sia bello quando le cose vanno secondo i piani, quando ti aspetti di vedere Denver, ed esce Denver, e così con tutte le altre, ma come quando piazzi un parziale sento che siamo in ritmo, dopo Orlando alla quinta tutti dentro sentiamo che forse non è finita… Knicks! È giubilo puro, approfittiamo della pausa pubblicitaria per sfogarci sul forum, tutti esultiamo sfogando i nostri istinti più beceri, Keitaro invece è convinto davvero di essere in campo a mettere un parziale e invoca «no mercy, finiamo il lavoro». A questo punto diventiamo gargarozzoni, vogliamo tutto il cucuzzaro, vorremmo una delle prime due, una volta fatto trenta… Si rientra in studio, i tre sono lì in piedi: Byron stranamente con le braccia non conserte, la faccia è però più tesa del solito; Noel con la spensieratezza di quello a cui non importa una sega e forse è così; Taylor ha il defibrillatore dietro. In questo momento la #3 la vedo come una delusione, non voglio che esca prima il nostro nome, il cel vibra di nuovo, sono chiaramente in ritardo con lo streaming… sbircio con l’occhio e Clutch scrive “porca troia”. Faccio finta di non aver letto, ma ho letto, mi convinco che è teso perché non hanno ancora aperto le buste e si sta sfogando, come quando ti convinci che quella che ti piace non sta con uno anche se si tagga ogni sera in un ristorante diverso… Si apre la busta: è Sixers. La gioia esplode incontenibile, ci freghiamo bellamente di vedere se siamo 1 o 2, è contento pure Keitaro, per una notte questo sito torna a gioire tutto insieme in modo incontenibile, sembra davvero di essere tornati ai tempi dei titoli.

Il resto è storia. Da scrivere.

 

 

p.s.

il “porca troia” di Clutch era di delusione, voleva la #1… il solito rosicone…

 

 

 

by

Alan Di Forte @Alan_TonyBrando


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