Central Division Preview


Ultima division da analizzare. Sulla carta quella con meno talento dell’intera lega, che vedrà opposte un ex contender caduta in disgrazia dopo l’infortunio della sua stella più luminosa, una franchigia che vuol tornare a competere sui livelli di fine secondo millennio, due work in progress dal roseo back backcourt e poco affidabile frontcourt ed infine quello che ha tutta l’aria di essere, per l’ennesimo anno di fila, un vero e proprio gulag. Let’s start!

 

Indiana Pacers

Classica prova del 9 se ce n’è una. Dopo l’ottima postseason 2012, in cui si ritrovarono in vantaggio dopo gara 3 nella serie contro coloro che soltanto qualche settimana dopo si sarebbero laureati campioni NBA, sono attesi ad una conferma se non addirittura ad un ulteriore salto di qualità. Questo perchè i Bulls non saranno più la squadra della scorsa stagione, ragion per cui in molti si aspettano un ulteriore step dai ragazzi allenati da coach Frank Vogel: il primato divisionale.

Rispetto alla scorsa stagione, quando chiuse terza in Regular dietro soltanto a Miami e Chicago, Indiana sembra una squadra più profonda, ed ovviamente più matura, vista l’importante esperienza accumulata nei playoff. E’ arrivato D.J. Augustin, che prende il posto di Collison finito a Dallas insieme a Dahntay Jones per il lungo Mahinmi. E’ arrivato anche Gerald Green a rinforzare il reparto esterni dalla panchina e tramite draft è sbarcato ad Indianapolis l’ex Duke Miles Plumlee, vincitore del titolo NCAA nella stagione 2010.  Importanti aggiunte, ma ovviamente l’intera struttura dei Pacers basa le sue fondamenta sui giocatori come Paul George, dal quale ci si aspetta un ulteriore salto di qualità dopo l’ultima buonissima stagione, Psycho T che deve tornare sui livelli di due anni fa dopo un’ultima stagione in chiaroscuro, George Hill, ed ovviamente le due stelle principali: Danny Granger e soprattutto Roy Hibbert, ad oggi vero uomo franchigia e dall’addio di Howard ai Magic, big man principale della Eastern… Andrew Bynum permettendo.

Preview: 53-29

 

Chicago Bulls

Il destino dei tori dell’Illinois passa dalle ginocchia del ragazzo in foto. Puro e semplice. Deve aver pensato allo stesso modo anche Gar Forman, GM dei Bulls, visto che in estate ha impostato un mercato più in previsione off season 2013, che in previsione stagione che sta per incominciare. Difficile biasimarlo comunque, dissanguarsi sin da subito per il mercato estivo con un’incognita in casa così grande affiancata dalla certezza che porta il nome dei Miami Heat, sarebbe stata una scelta che difficilmente avrebbe pagato nel breve periodo. Ed allora via ad un anno che sulla cartà sarà di transizione e nulla più, dopo le grandi speranze che i Bulls avevano creato nei loro confronti… Speranze che si sono frantumate insieme al ginocchio di D-Rose, in quel maledetto 28 Aprile, giorno che in parte ha cambiato la storia recente,  ed anche futura, dell’intera lega.

Parlavamo di un ridimensionamento derivato dal mercato estivo… Snoccioliamo qualche nome: dentro Hinrich, Nate Robinson, Belinelli, Teague, Mohammed e Radmanovic (auguroni per la fase difensiva Thibo!); fuori Asik, Korver, Brewer, Watson, Lucas III e Scalabrine (l’ho citato sul serio? lol, perdonatemi…). Eccezion fatta per Hinrich e Teague, si tratta di tutti contratti annuali, ed è proprio questo fattore che porta a pensare al classico anno di transizione, in attesa del ritorno dell’MVP della stagione 2010/11. Sia chiara una cosa comunque: per ridimensionamento ed anno di transizione, non si intende una stagione senza playoff, nella maniera più assoluta. Più semplicemente, allo stato attuale delle cose, Thibodeau ha in mano un roster che non potrà competere con Miami e con cui, ben che vada, potrà raggiungere un secondo turno di playoff… Difficilmente qualcosa in più.

Preview: 47-35

 

Milwaukee Bucks

Poco attiva Milwaukee nel mercato estivo, fondamentalmente è cambiato quasi nulla nella conformazione del roster di cui disporrà coach Scott Skiles. La vera mutazione si è avuta durante il mercato intermedio della scorsa stagione quando partì il big man australiano Andrew Bogut in cambio di Monta Ellis. Allo stato attuale delle cose Milwaukee dispone di due esterni di gran livello come Ellis e Jennings, a cui piace tenere tanto palla in mano, e che pensano più a realizzare che a coinvolgere i compagni di squadra. Il resto del roster è formato da buoni mestieranti che dovranno far legna sotto i tabelloni (Przybilla, Dalembert e Gooden), da un rookie tutto da valutare sotto il punto di vista fisico al piano di sopra, come l’ex Tar Heels John Henson e da Ilyasova e Dunleavy ai quali sarà richiesto un importante fatturato soprattutto sotto il punto di vista offensivo, visto che l’apporto dei lunghi sarà tra i minori dell’intera lega nella metà campo offensiva.

Come dicevamo in precedenza, dal mercato estivo oltre a Dalembert e Joel Przybilla  sono arrivati due rookie, il sopracitato Henson e l’ex Kentucky Doron Lamb. In uscita l’unico nome importante, è quello dell’Argentino Carlos Delfino. Di difficile definizione la stagione che sta per incominciare dei Bucks: potrebbero giocarsi l’ottava piazza ad est come allo stesso tempo implodere vista la tutt’altro che semplice coesistenza tra le due stelle nel backcourt. Ci sarà di sicuro molto da lavorare per l’ex coach dei Chicago Bulls.

Preview: 40-42

Cleveland Cavaliers

Un solo uomo al comando in Ohio. Nulla di nuovo sotto il sole praticamente, continua  il work in progress dei Cavaliers intorno ad Uncle Drew. L’impressione è che sarà l’ennesimo anno da lottery del dopo LeBron, e magari con qualche altra buona scelta al draft 2013 si continueranno ad aggiungere tasselli utili per tornare competitivi nel giro di un paio di stagioni. Allo stato attuale delle cose oltre al sopracitato Kyrie Irving, non c’è molto che possa far sperare in un qualcosa di più. Tra le guardie c’è il rookie Waiters, gran realizzatore di sicuro, ma è tutta da valutare la coesistenza con Irving nel backcourt. Sia Gibson sia Casspi sono nel contract year, e ci si aspetta qualcosa in più rispetto all’ultime mediocre stagione, per usare un eufemismo. Bene nella seconda parte dell’ultima stagione Gee, che si alternerà nello spot di 3 insieme al nuovo arrivato C.J. Miles. Per quanto concerne il frontcourt, il veterano è Anderson Varejao che però arriva da due stagioni travagliate per vari di problemi fisici; completano il reparto il rookie Zeller, Samardo Samuels e Tristan Thompson.

Sul fronte mercato, come detto, c’è stata qualche interessante aggiunta tramite il draft estivo per l’ex Lakers Byron Scott, Tyler Zeller e soprattutto Dion Waiters. Per il resto sono arrivati C.J. Miles, Jeremy Pargo e John Leuer. Discorso partenze, via Anthony Parker che appende le scarpette al chiodo, ed ovviamente Jamison che si è accasato da noi. Ah, quasi dimenticavo: conferma per Luke Walton. Non sapevo dove inserirlo, ma era giusto ricordarlo, che questi, vanno pur sempre in giro con Luke Walton. Tanti auguri Dan Gilbert!

Preview: 32-50

Detroit Pistons

Dopo i disastri delle ultime off season targati Dumars (“c’era una volta…”), Ben Gordon e Villanueva su tutti, i Pistons provano a ricostruire per tornare non dico su livelli competitivi, ma quantomeno accettabili per una franchigia con una simile storia. Il processo però è ancora lungo, ed ovviamente dovrà passare dalla scadenza dei contratti di Maggette ed Hamilton che arriverà nell’estate 2013 (circa 15 milioni combinati). In cabina di regia ci sarà Brandon Knight, che oramai ha sopravanzato nelle gerarchie di squadra Rodney Stuckey, troppo alterno nelle ultime annate. Il resto della squadra è composto come al solito, almeno sulla carta, da discreti nomi: Will Bynum, Flynn, Daye, Prince, Maxiell, Jerebko ed ovviamente Monroe, giocatore in continua evoluzione che rappresenta il futuro della franchigia nel reparto lunghi. Il vero problema, altrettanto come al solito, sarà l’amalgama e la coesione del gruppo, fattore chiave in negativo nelle ultime sciagurate stagioni.

Per quanto concerne il mercato, oltre al sopracitato contrattone di Maggette, è anche arrivata una scelta top10 al draft: Andre Drummond. Tecnicamente è un giocatore ancora tutto da forgiare, ma attenzione, le qualità fisiche ed atletiche non mancano e potrebbe rivelarsi un fattore con un paio d’anni di NBA al le spalle.

Preview: 30-52

 

 

Finisce qui il nostro appuntamento con le preview riguardanti le sei division della lega. Ne manca però ancora una, di preview, quella più importante, quella sui nostri Lakers. La potrete trovare su queste pagine da Domenica mattina! Appuntamento a dopodomani allora, non mancate!

 

m.f.


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