LakersLand Power Rankings II


Secondo appuntamento con il Power Ranking di LakersLand. La stagione NBA è partita da un mese ed i valori delle squadre si stanno delineando sempre più.  Buona lettura a tutti!

 

1 Chicago (15-3) (2) 

Att. 96.1 (13)  Dif. 85.3 (1)  Rimb. 45.5 (1) Ass. 22.5 (4)

Nonostante l’assenza di Rose fermo ai box per qualche problemino fisico, il record in contumacia MVP è comunque 3-1. I ragazzi della Madhouse on Madison scavalcano gli Heat al comando dell’East e della Lega. La difesa di Thibodeau, se possibile, sembra ancor più efficiente della versione Celtics del 2008. Unica alternativa credibile, al momento, a Lebron.

 

2 Miami Heat ( 11-5) (1) 

Att. 105.4 (1) Dif. 97.5 (23) Rimb. 43.8(6) Ass. 21.9(6)

Ancora privi dell’infortunato Wade, gli Heat si dimostrano probabilmente più equilibrati con il solo duo Bosh-Lebron, quantomeno per archiviare la pratica regular season. Qualche passo indietro, rispetto all’inizio, sul piano della concentrazione nelle partite contro le piccole. Contro San Antonio, Phila e Lakers sono arrivate 3 vittorie molto convincenti grazie al miglior giocatore di sempre quando non si assegnano gli anelli. James sarà lo stesso in tarda primavera ? Da segnalare il miglior Mike Miller di sempre in Florida.

3 Orlando Magic (11-4) (6) 

Att. 96.9 (9) Dif. 91.5 (9) Rimb. 43.3 (9) Ass. 21.0 (15)

Dwight Howard continua ad essere il giocatore più indeciso della Lega fuori dal parquet. In campo però Superman non è assolutamente distratto. Ottimo l’apporto di Ryan Anderson, serio candidato al premio di giocatore più migliorato dell’anno, segnali di vita, dopo un letargo durato tre anni, anche da Mr. Sorriso e Linguaccia, Hedo Turkoglu. Basterà ghigliottinare la testa di O. Smith per mantenere il #12 nella città di Topolino ?

4 Indiana Pacers (11-4) (5) 

Att. 93.2 (18) Dif. 89.7 (4) Rimb. 45.4 (2) Ass. 18.1 (24)

I Pacers, unica squadra della Lega insieme ai Bulls perfetta in casa, hanno sapientemente approfittato di un inizio di calendario semplice per portarsi ai vertici dell’est. Il difficile per coach Vogel arriverà ora. Certo è che se i suoi ragazzi riuscissero a ripetere con continuità partite solide come quella a Los Angeles, nonostante un Granger da appena il 35% dal campo, l’ambizione di un primo turno playoffs in casa potrebbe non esser più una chimera.

5 Philadelphia 76ers (11-5) (3) 

 

Att. 99.8 (3) Dif. 88.3 (2) Rimb. 43.8 (6) Ass. 21.8 (7)

La brutta sconfitta di Miami ha riportato la Collins-Band sulla terra dopo due settimane in cui nella Città dell’Amore Fraterno si è visto il miglior basket dai tempi di Allen Iverson. La brutta notizia è l’infortunio che terrà lontano dal campo Spencer Hawes la cui importanza è presto spiegata: 21 punti il deficit subito a Miami, 17 punti la differenza punti complessiva, invece, nelle prime 4 sconfitte stagionali. Collins, comunque può sorridere, le prossime quattro saranno contro Bobcats, Pistons, Nets e Wizards.

6 Atlanta Hawks (12-5) (4) 

Att. 98.0 (6) Dif. 90.9 (7) Rimb. 42.4 (14) Ass. 22.6 (3)

In molti hanno dato per spacciati gli Hawks dopo il brutto infortunio di Horford. Atlanta, invece, contro ogni pronostico è 5-1 in assenza del suo centro titolare. Il difficile però è in arrivo: le prossime 5 partite sono in trasferta e c’è tutto il tempo per peggiorare il record!

7 Milwaukee Bucks (6-9) (n.d.) 

Att. 92.3 (20) Dif. 94.5 (16) Rimb. 40.5 (27) Ass. 21.2 (12)

La peggiore squadra in trasferta della Lega ? No more. Nella città della birra, dopo un inizio da brivido, Scott Skiles può tornare a sorridere dopo le prestigiose vittorie ottenute in back-to-back tra New York e Miami. L’altra nota positiva è il ritorno di Brandon Jennings sui livelli del suo primo anno. Con la gradita complicità di Celtics e Knicks, i Bucks potranno dire la loro per la conquista di un posto playoffs.

8 Cleveland Cavs (6-9) (n.d.)  

Att. 94.8 (16) Dif. 99.0 (25) Rimb. 42.7 (13) Ass. 19.5 (20)

Nella settimana appena conclusa 3 sconfitte consecutive hanno riportato, per fortuna, quel simpaticone di Dan Gilbert sulla terra. L’istrionico proprietario della franchigia si era pronunciato prevedendo entusiasmanti prospettive playoffs per la sua squadra, una volta raggiunto il 50%. E’ un bene per la pallacanestro che Warriors, Bulls e Hawks gli abbiano ricordato che la sua squadra provenga sempre da “The Mistake on the Lake”

Worst of the East:

Celtics (6-9) (7): come insegna la migliore delle culture irlandesi “it’s tanking time!”

Knicks (6-10) (8): fire Mike! Please!

 

1 Oklahoma City Thunder (13-3) (1) 

Att. 99.2 (4) Dif. 94.4 (15) Rimb. 42.8 (12) Ass. 18.0 (27)

C’è qualcuno che crede realmente che questi Thunder non siano l’unica candidate a rappresentare l’Ovest alle prossime Finals? L’unico pericolo per Durant e Westbrook, a questo punto, può essere esclusivamente la noia come dimostra la recente sconfitta a Washington. Corsa in solitario.

2 Denver Nuggets (12-5) (3) 

Att. 105.5 (1) Dif.  100.0(28) Rimb. 42.1 (18) Ass. 24.5 (1)

La partita del 25 a Sacramento potrebbe permettere a George Karl di chiudere un tour perfetto 5-0 lontano dal Colorado. Dalla trade di febbraio i Nuggets hanno il terzo miglior record della Lega, 30-12.Nenè sta giocando la migliore stagione della sua carriera; Ty Lawson scala la classifica dei migliori play della Lega, ma a fare notizia sono, giustamente, i 37 del Gallo nella Grande Mela: if he can make it there he can make it anywhere!

3 Don’tKnowWhere Clippers (9-5) (4) 

Att. 97.4 (7) Dif. 96.1 (20) Rimb. 40.6 (26) Ass. 21.4 (9)

Keep on rising: nonostante l’assenza forzata di CP3, che si conferma giocatore che necessita di pause fisiche in RS, i Clippers dimostrano preoccupanti segnali di evoluzione. L’intesa tra Jordan e Griffin cresce e con essa si iniziano a notare i primi miglioramenti difensivi. Se a Lob City riuscissero a liberare qualche posto in PG a vantaggio di lunghi decenti da rotazione, probabilmente, già da quest’anno la creatura di David Stern potrebbe avere impegni a fine maggio.

4 Memphis Grizzlies (9-6) (n.d.) 

Att. 96.1 (12) Dif. 92.5 (10) Rimb. 42.1 (17) Ass. 19.3 (21)

Sei vittorie in fila per Memphis senza Zach Randolph. Come l’anno scorso, con l’assenza di Rudy Gay, i problemi fisici sembrano rinforzare la squadra del Tennessee., invece che abbatterla. Interessante sarebbe vederli finalmente al completo, il roster sarebbe profondo ed assolutamente legittimato ad aspirare ad una finale di Conference. Marc Gasol, ulteriormente migliorato, rende sempre più lecito il confronto con il fratello Pau. Situazione in evoluzione, ma 4 delle prossime 5 sono contro contenders.

5 Utah Jazz (10-5) (8.) 

Att. 96.2 (11) Dif. 93.8 (12) Rimb. 43.2 (10) Ass. 21.2 (12)

Le uniche due L del nuovo anno sono arrivate contro Dallas e Lakers con un divario combinato di appena 6 punti, per il resto i nuovi Jazz sembrano una squadra assolutamente in rampa di lancio, soprattutto tra le mura amiche. Quattro delle prossime cinque partite saranno in casa, poi finalmente sarà la volta di qualche partita lontano dallo Utah. Inaspettate ed impronosticabili ambizioni playoffs, se solo Devin Harris si ricordasse di essere stato un discreto giocatore NBA…

6 Dallas Mavericks (10-7) (7) 

Att. 91.9  (22) Dif. 88.4 (3) Rimb. 42.1 (18) Ass. 20.7 (17)

Lentamente i Mavs stanno capendo che prima di arrivare alla pirotecnica free agency 2012, deadline permettendo, c’è una stagione da giocare. Qualche problemino al ginocchio per Dirk Nowitzki, ma le note più positive dei Campioni in carica sono indubbiamente difensive. Lamar finalmente sembra inserirsi in Texas. La sensazione è che l’unica possibile alternativa ai Thunder sono ancora loro. Il seeding in postseason, come già ampiamente dimostrato, potrebbe essere l’ultimo dei problemi.

7 San Antonio Spurs (10-7) (5) 

Att. 98.9  (5) Dif. 96.1 (19) Rimb. 41.7 (20) Ass. 22.9 (2)

Popovich li ha definiti nuovamente “soft”, Manu è ancora fuori per la frattura alla mano e soprattutto il record esterno è deludente una vinta a fronte di 6 sconfitte. Nonostante ciò, i vecchietti di San Antonio sono sempre lì a giocarsi i playoffs. Nessuno crede più alla leggenda del dollaro educato e quattro delle prossime cinque saranno lontano dal Texas. Il ruolo di mina vagante dell’Ovest è nuovo, ma intrigante per delle vecchie volpi come Duncan, Parker e Ginobili.

8 Houston Rockets (9-7) (n.d.) 

Att. 94.7 (9) Dif. 97.4 (22) Rimb. 43.8 (6) Ass. 20.9 (16)

“Somethimes the best trades are the one the never happen” è la sintesi perfetta per indicare il momento attuale dei Rockets che hanno vinto le ultime 6 partite giocate. Le prossime 3 sono contro Minnesota, Washington e Bucks. La sensazione è che se riuscissero a mantenere intatto Kevin Martin potrebbero arrivare ad aprile. Dalembert, contro molte previsioni, sta vivendo probabilmente la migliore stagione della sua carriera, insieme con il cresciutissimo Lowry. La domanda sorge spontanea: sarebbero stati più forti con l’aggiunta dell’attuale Gasol ?

Worst of the West:

Los Angeles Lakers (10-8) (6):  c’è un disperato bisogno di “Big Trades” !

New Orleans Hornets (3-13) (n.d.): 1-9 nelle ultime 10 giocate di cui 7 L consecutive, l’unica spiegazione plausibile è “basketball Reasons” ,

FUCK YOU STERN!

 

(f.r.)

 


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