crimar
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Temo che tu abbia una percezione errata del termine. Cito dal Dizionario Fondamentale della Lingua Italiana De Agostini, edizione 1997: "Negro = detto di persona che appartiene al tipo razziale originario dell'Africa, che ha, come caratteri somatici, la pelle nera, i capelli crespi, naso schiacciato e labbra carnose e sporgenti". Certo che il razzismo si insinua proprio ovunque, eh? Perfino nelle redazioni dei vocabolari...
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Spiegamelo tu, allora. In base a quale strana interpretazione lessical-sociologica "mangiatori di banane = negri (in senso spregiativo)"?
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No, in realtà non ho mai fatto parte di nessun gruppo organizzato. Sono stato tanti anni abbonato in Curva Nord perchè mi piaceva vivere la partita stando in piedi e urlando qualsiasi cosa senza che qualche vecchietto dietro di me mi desse del maleducato o si lamentasse perchè gli impedivo la visuale, ma niente di più; mi piazzavo dove c'era posto e si vedeva bene il terreno di gioco. Pur condividendone gran parte della mentalità non sono un Ultrà in senso stretto. Di questo mondo ci sono anche alcuni aspetti che non condivido. Tanto per fare un esempio (citato anche nel mio libro), a me impor
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Vedi quando parlavo di ipocrisia e finto perbenismo? "Negro" è una parola del vocabolario italiano, peraltro senza alcun significato offensivo. Prova ne sia che, come ho già evidenziato qualche giorno fa rispondendo alla stessa obiezione, nella celebre canzone intitolata "I Watussi" di Edoardo Vianello si citano a più riprese "gli altissimi negri". Ora mi dirai che si tratta di un ritornello razzista?
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Se serve a vincere la partita lo faccio. E se invece non serve perchè gli avversari non si lasciano distrarre... oh, pazienza, vorrà dire che tornerò a casa con un po' di mal di gola e avrò la voce roca per qualche giorno. Se però si parla di fattore campo, evidentemente avere il pubblico dalla tua parte (e contro gli avversari) fa comodo. Come tutti, ognuno ha i suoi... di sicuro non la carenza di potassio, però, visto che a me le banane piacciono molto (e come puoi vedere dal mio avatar non sono negro).
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Non mi interessano gli sport americani e non sono mai stato negli Stati Uniti, in compenso seguo il calcio dal 1982 (o meglio: ho seguito; quello attuale è solo business e pertanto non mi appassiona più) e in tanti anni questo sport mi ha regalato emozioni violente e indimenticabili, che mai avrei provato se non mi fossi sentito attore co-protagonista. Per provare simili sensazioni c'è solo un modo: vincere. Non importa come! No, su questo dissento. Gli alibi sono roba da perdenti. Bisogna vincere in campo; contro tutto e tutti, e anche umiliando e ferendo gli avversari se serve, ma s
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La "qualità del pubblico" è un concetto molto soggettivo, quindi è inutile discuterne visto che ognuno resterebbe della sua opinione. I numeri, al contrario, non mentono mai. Se vuoi sostenere che centinaia di milioni di persone che hanno reso il calcio, questo calcio fatto anche di cori offensivi, lo sport più seguito al mondo sono tutte ottuse, becere, ignoranti, ecc. fai pure, ma che ti piaccia o no il mondo reale è questo. Il resto è Mulino Bianco. C'entra perchè nel momento in cui un avversario perde la testa in quanto bersagliato dalle offese e la tua squadra ne trae vantaggio,
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I politici vengono insultati in ogni manifestazione, ma non per questo mi risulta che qualcuno si scandalizzi. Quando sei un personaggio pubblico, in qualsiasi settore, è normale che chi non è d'accordo con te ti prenda a male parole. Fa parte del gioco e bisogna accettarlo. Hai una strana concezione di "sport minore", visto che numeri alla mano il calcio è quello più seguito nel mondo.
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I calciatori sono profumatamente pagati anche per essere insultati 90 minuti alla settimana: onori e oneri. Se non se la sentono di tapparsi le orecchie e sopportare possono benissimo cambiare mestiere; nessuno li obbliga.
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Non devi chiederlo a me, bensì a quelli che hanno reagito sotto la tribuna dei contestatori. Ripeto che con me non funzionerebbe, ma se episodi di questo genere si riscontrano frequentemente evidentemente il sistema ha una sua efficacia.
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Non direi proprio visto che ci sono numerosi esempi di professionisti strapagati che pèrdono la testa per uno o più cori contro di loro. Tanto per citare solo due episodi, Zoro si è messo a piangere in campo e Materazzi si è fatto espellere per avere (giustamente) reagito alle provocazioni mostrando la sua maglia e il suo nome sotto la Curva Sud rossonera. Converrai con me che non sono proprio esempi di serenità interiore... Tranquilli, non sono certo il tipo permaloso che si offende per un messaggio su internet. Ecco, vedete? Con me i cori non sortirebbero nessun effetto; mi sci
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Forse ti è sfuggito che qualche settimana fa, proprio per un coro del genere, durante un derby giovanile i ragazzi bianconeri sono andati a litigare con i tifosi avversari in tribuna, quindi evidentemente troppo indifferenti non erano. Mi è capitato di vedere qualche partita da piccolo, quando le trasmettevano su Italia 1 alla domenica mattina con il commento (mi pare) di Guido Bagatta. Non ne ho mai capite a fondo le regole, e poi sinceramente di tifare per gente che non ha niente a che fare con me, con la mia cultura, con i miei usi e costumi, ecc. non mi emoziona per nulla.
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L'ululato vale quanto il "Materazzi figlio di puttana", "La Blasy letterina la mettiamo a pecorina", "Mostro di Scandicci prendi un viola e tagliagli la gola", "Pessotto ti sei buttato sotto, ormai sei tutto rotto", ecc... Se vuoi chiamarlo razzismo fai pure; se la ritieni ottusità continua a pensarlo; ma la realtà è che sono solo sfottò che iniziano e finiscono nei novanta minuti. L'NFL è un baraccone dove le franchigie cambiano nome e città da una stagione all'altra a seconda del bacino d'utenza e dei capitali a disposizione. Il calcio è una cosa diversa: è appartenenza; è "noi" con
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No amico mio, ti sbagli di grosso. Si tratta di essere tifosi con sangue nelle vene, e non semplici spettatori passivi.
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Beh, il compito dei tifosi è aiutare la loro squadra a vincere, e innervosire gli avversari è un ottimo sistema per indurli in errore. Se volessi solo godermi uno "spettacolo" (22 uomini in mutande che prendono a calci una sfera di cuoio... bah!) piuttosto andrei al circo a vedere i giocolieri o gli acrobati. Infatti non si tratta di razzismo, altrimenti come proprio tu hai giustamente fatto notare gli insulti sarebbero rivolti a tutti i negri in campo, compresi quelli della propria squadra.
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La stessa cosa che passava nella testa degli interisti quando ululavano a Zoro e applaudivano Zé Maria, Martins e Adriano: innervosire un avversario. Se poi l'insultato è un pirla come l'ivoriano del Messina che non ci arriva e si offende al punto di piagnucolare e abbandonare il campo la goduria è ancora maggiore.
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Ci ha provato anche con il baseball, che ovviamente ha fatto la stessa misera fine. Ma l' "Appiani" non esiste più? E' stato smantellato?
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Ci sono andato due volte: la prima Padova-Inter 2-1 nel 1996 e mancava una Curva perchè era ancora fresco di costruzione; la seconda nel 2011 per la semifinale dei playoff Padova-Novara 0-0. In entrambe le occasioni non mi ha fatto una cattiva impressione. Cos'ha che non va?
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Quando si gioca a certi livelli è chiaro che devi restare sempre sul pezzo perchè le distrazioni si pagano care, tuttavia i risultati a sorpresa si verificano spesso. L'anno scorso l'Atletico Madrid ha spazzato via Chelsea e Barcellona, e la stessa cosa ha fatto nella stagione precedente il Borussia Dortmund ai danni del Real. Lo stesso Napoli, qualche anno fa, ha eliminato nel girone il Manchester City (con buona pace degli sceicchi e dei loro petrodollari). E vogliamo parlare del Porto Campione d'Europa nel 2004 dopo avere espugnato l'Old Trafford? O del dolorosissimo Helsingborg che nel 20
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Non in assoluto, ovviamente, ma al momento (e probabilmente anche a fine stagione, salvo eventuali finali di Coppa Uefa o di Coppa Italia) è innegabile che per il Napoli quella di Doha sia stata la partita più importante della stagione. Discorso condivisibile se fosse vera l'equazione: spendi di più = vinci di più. Fortunatamente, però, le partite si giocano sul campo e non al calciomercato nè dal commercialista, ragion per cui una squadra motivata e ben costruita può tranquillamente avere la meglio su una multinazionale di plurimilionari. Io mi ricordo la doppietta decisiva
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Stiamo parlando di un ottimo portiere (del resto dieci partite intere senza chinarsi a raccogliere la palla nel sacco non sono roba per tutti), tuttavia direi che gente come Zoff, Buffon e Sarti, tanto per fare qualche nome, non gli è da meno anche a livello di trofei conquistati. Ai quali aggiungerei Zenga, non solo perchè resta il mio estremo difensore preferito, ma soprattutto perchè è l'unico nella storia a essere stato nominato per 3 anni di fila miglior portiere del mondo.
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Ammetto di avere seguito poco la Coppa Uefa 1991/92 (anche perchè eravamo usciti al primo turno contro il Boavista), però non mi pare di ricordare favori arbitrali eclatanti a vantaggio del Torino. Insomma, che Moggi fosse un maneggione della peggior specie e che le tentasse tutte per accaparrarsi qualche privilegio è un dato di fatto, ma ciò non impedisce al direttore di gara di farsi una sana scopata e poi arbitrare secondo coscienza.
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Il quale comunque, "nel suo piccolo", 2 Coppe Italia e una SuperCoppa (contro i futuri tripletisti) se le è portate a casa anche lui. Mmmmhhh... non esattamente. Nel 1987, anno in cui il Napoli ha vinto il suo primo scudetto, Moggi era dirigente del Torino (11° in classifica ed eliminato nei quarti di Coppa Uefa dal Beveren). Il suo arrivo alla corte di Ferlaino risale alla stagione successiva, cioè quella in cui gli azzurri subirono la rimonta milanista, perdendo il tricolore proprio nelle ultime giornate. Insomma, contrariamente a quanto sostieni (o insinui?) non sembra che Luc
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Tu hai perfettamente ragione: per una società come il Napoli 2 Coppe Italia e 1 SuperCoppa in tre stagioni sono un bottino eccezionale. Purtroppo, però, i tifosi partenopei non capiscono la differenza tra la loro squadra e le grandi storiche, e pertanto vorrebbero competere alla pari per lo scudetto, dimenticando che in 89 anni di storia solo un fenomeno assoluto come Maradona ci è riuscito, laddove altri grandissimi fuoriclasse (Altafini, Sivori, Juliano, Jepsson, Pesaola, ecc.) avevano fallito. Non capisco invece come possa il Torino essere davanti all'Inter, visto che l'anno scorso si è
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So cosa provi, ma essendoci passato prima di te ti consiglio di non illuderti. Non basterà neanche un distacco in doppia cifra ad azzerare il comodo alibi del complotto arbitrale. Io sono quasi 17 anni che discuto con gli amici interisti facendo loro presente che nel 1998 la Juventus si è laureata Campione d'Italia con cinque punti di vantaggio, e per tutta risposta ottengo: "Sì, ma se Ceccarini avesse fischiato il rigore su Ronaldo la partita sarebbe cambiata, la settimana dopo saremmo scesi in campo più convinti, poi a Bari non avremmo mollato...", ecc. Prepàrati perchè sono questi i discor