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EYE ON... LAKERS-THUNDER G6


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EYE ON... LAKERS-THUNDER G6

 

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Nela notte fra venerdì e sabato l'ultimo episodio della serie di primo turno fra Lakers e Thunder è andato in onda alla solita bolgia che è il Ford Center. E' stato necessario un tap-in di Gasol con 5 decimi sul cronometro della partita per vincere le resistenze di una squadra al quale va comunque un plauso e il massimo rispetto per la grande stagione che hanno disputato.

Quest'ultimo eye on vuole essere un piccolo omaggio all'indiscusso coach dell'anno, mister Scott Brooks.

 

LA SFIDA DI BROOKS

 

In gara 5 abbiamo evidenziato come la scelta di mettere Bryant in difesa su Westbrook abbia cambiato di molto la qualità dei palloni giocati dal playmaker numero 0 sia in termini di visione di gioco sia per quanto riguarda il suo letale jumper. Ovviamente quest'aggiustamento costringe la difesa a spostare Fisher su Sefolosha, il quale però è uomo ben poco pericoloso in attacco.

 

Ecco l'idea di Brooks, frutto di un game plan studiato e non di una situazione causata da problemi di falli o di infortuni. Cambiare Sefolosha con Collison!

 

Ecco le conseguenze di questa scelta:

 

 

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In campo ci sono Collison (marcato da Gasol), Krstic (marcato da Bynum) e Durant (marcato da Artest). Queste marcature sono obbligatorie. A quel punto se i Lakers vogliono andare con Bryant su Westbrook sono costretti a giocare con Fisher su Green il quale dispone a piacimento del mismatch isolandosi in post basso.

 

Jackson, spiazzato da questa mossa del suo avversario, coglie l'occasione del secondo fallo di Fisher in evidente difficoltà per giocare la sua propria contromossa: Odom al posto di Fisher e tre lunghi in campo. Questa, al contrario di quella di Brooks, è una scelta campata in aria e inventata sul momento. Quest'azione lo dimostra:

 

 

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Già non ha nessun senso che con tre lunghi in campo Artest tagli e vada a prendere posizione in post basso, scarsa capacità di Ron di leggere la situazione in campo. A parte questo, guardate l'orribile disposizone dei due taglianti dopo aver liberato il quarto di campo per l'uno contro uno di Artest:

 

 

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Le spaziature dell'attacco sono terrificanti. Non c'è dubbio che la scelta di Jax di accettare la sfida di Brooks ha colto di sorpresa innanzitutto i giocatori che poi in quel contesto fanno anche fatica a ragionare lucidamente sui movimenti da fare in una situazione che non si è quasi mai vista in stagione se non durante il periodo di assenza di Artest. La confusione totale ben rappresentata dalla sequenza completa dell'azione in esame:

 

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Resosi conto che quest'opzione non è esplorabile e che Fisher non può difendere Green, Jackson è stato costretto a rimettere Fisher su Westbrook.

 

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Se questa fosse una partita a scacchi, il 10 volte campione NBA avrebbe dovuto rovesciare il Re e lasciare il tavolo da gioco.

 

IL RESTO DELLA PARTITA

 

Per il resto gara6 è riassumibile in questi video:

 

1) Hustle plays: vero basket da playoff, dopo tanti mesi di partitelle inutili di regular season, vedere questo livello d'intensità è una goduria per gli occhi:

 

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2) la difesa su Durant: posto che la difesa di Artest è stata ancora una volta perfetta, come documentato da questo video:

 

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Va detto che l'abbacinante numero 35 in maglia bianca ha sbagliato molti tiri che altre volte ha messo comodamente. Resta il grande rammarico per Oklahoma di essere arrivati punto a punto e a un tagliafuori mancato da Collison da gara7 nonostante tutti questi errori:

 

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3) Game plan offensivo quasi impeccabile da parte dei nostri. In un solo video, tutti gli aggiustamenti dei quali si è parlato nel corso della serie e perfettamente eseguiti in gara6:

 

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CONCLUSIONI

 

E' stata una lunga serie ed è stato un vero piacere analizzarla e commentarla, coach brooks ha dimostrato di essere anche a livello di una serie di playoff fra i più preparati nel suo mestiere. Alla fine i Lakers erano troppo più forti per non vincere, ma con il roster dei Thunder essere arrivati a un punto da gara7 è veramente notevole. Sicuramente futuro roseo per lui e per tutta la franchigia, alla quale auguriamo sinceramente di essere ancora a questi livelli e anche più in alto l'anno prossimo.

Ora ci aspettano gli Utah Jazz di Jerry Sloan per l'ennesima riedizione di una serie già vista e che in passato non ci ha mai creato troppe difficoltà. Ma Sloan è una vecchia volpe e di sicuro avrà studiato bene le cassette delle nostre partite contro i Thunder. Saprà che non siamo imbattibili, abbiamo i nostri punti deboli e ci sono delle partite in cui ci assentiamo, ma saprà anche che quando si entra nel mese di maggio non c'è squadra peggiore da incontrare in tutta la lega dei Los Angeles Lakers. Appuntamento a domenica sera, ore 21:30 italiane!

 

Stay tuned!

 

Gandalf aka Giuseppe Magnifico

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Ad ogni modo, per chiudere il discorso su questi Thunder se riescono in estate a strappare Lee dai Knicks diventano indecenti...altro che primo round

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