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1-0 Il silenzio è già iniziato?

Contento tu È una serie di finale tra due squadre modeste figlie di un campionato livellato verso il basso Ma se pensi che questa Roma possa essere campione italiana sei da ricovero immediato imho

Ma tu che cosa scrivi? Io posso tifare Siena come tu tifi Roma ? Allora stai zitto

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#troppistranieri

Non è un discorso legato solo ai troppi stranieri. Trovare le giuste contromosse è difficile, poi si rischia di arrivare alle regole turche (se non sbaglio nazione) di un numero minimo di turchi/italiani sempre in campo. Per me si dovrebbe agire sul 5+5 e sul 4+3+5: se non si riesce ad arginare il discorso dei passaporti regalati agli U.S.A. da nazioni ridicole, uno alla fine si può trovare con 7 americani de facto, ingiustizia bella e buona per chi come stranieri si prende europei, magari bianchi e quindi "atleticamente normali", o per chi si prende i 5 stranieri senza limiti di passaporto e poi si ritrova con un abisso tra quintetto e panchina (tutta italiana) e con enormi problemi se ti ritrovi senza uno dei cinque (durante la partita, per falli o infortuni, più che durante la stagione, dove comunque puoi mettere una pezza col mercato). Anche l'idea dei fuori lista non mi fa impazzire, ma lì è più una questione di budget della singola squadra.

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Bah. Alla vittoria dei sardi mi son sentito come se avesse vinto 'naltra volta Siena: non che ci siano particolari attinenze ("politiche"), era per dire quanto stimi Sassari. Troppi stronzi in quella squadra :chetristezza

 

Un'altra considerazione: non che sia illecito o sleale, le regole attuali lo permettono e la maggior parte delle squadre se ne avvalgono, ma per fare un paragone calcistico la vittoria sarda è italiana quanto l'inter del triplete. Non che sia un paladino dei connazionali, attualmente piuttosto scarsi tolti i soliti noti, ma tra le formule 5+5 e 4+3+5 e tutto il discorso dei falsi passaporti c'è da cambiare pesantemente il giochino. Senza contare i discorsi legati alla progettualità negli anni: Reggio ci ha investito, Sassari, bravissima a costruirsi un roster competitivo dopo l'addio all'asse portante degli scorsi anni, che futuro avrà con già almeno 3 dei suoi big in partenza? Anche su questo, R.E. tutta la vita.

 

Dinamo :buuuuuu:

 

Sarebbe anche un discorso interessante e in gran parte condivisibile ma questa frase non ha davvero nessun senso, se non quello di sminuire i successi altrui.

 

Da come l'hai scritto sembrerebbe che la Dinamo (per legittimare il suo successo) avrebbe dovuto avere a roster (e averli in quintetto) diversi giocatori sardi, immagino il paragone ti sia venuto male (oppure non l'ho capito io).

Ma anche se parlassimo di italiani non avrebbe comunque alcun senso, mica è la nazionale, è un club che opera come meglio crede rispettando le regole vigenti (opinabili)

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Sarebbe anche un discorso interessante e in gran parte condivisibile ma questa frase non ha davvero nessun senso, se non quello di sminuire i successi altrui.

 

Da come l'hai scritto sembrerebbe che la Dinamo (per legittimare il suo successo) avrebbe dovuto avere a roster (e averli in quintetto) diversi giocatori sardi, immagino il paragone ti sia venuto male (oppure non l'ho capito io).

Ma anche se parlassimo di italiani non avrebbe comunque alcun senso, mica è la nazionale, è un club che opera come meglio crede rispettando le regole vigenti (opinabili)

Ovviamente non parlavo di sardi, ma di italiani in genere. Infatti poi ho scritto non che sia illecito o sleale, le regole attuali lo permettono e la maggior parte delle squadre se ne avvalgono [autocit.].

 

Però la cosa mi fa storcere il naso e non poco. Sassari ha sì italiani a roster, ma quanti di questi hanno giocato? E quanti per minuti veri? Così ad occhio direi 2 (premetto che non mi sono visto tutte le partite), Devecchi e Sacchetti, oltre a Formenti nei turni precedenti, ma in ogni caso con medie di minutaggio abbastanza risicato e con un peso specifico rispetto alla squadra piuttosto bassa. Toh, diciamo che Devecchi è l'unico che contribuisce, almeno nella post season.

 

Se poi pensiamo al discorso futuribilità, peggio che andar di notte. Altre squadre hanno dei giovani e gli danno anche qualche minuto vero, magari anche solo in stagione, magari anche solo nei finali a gara già chiusa, ma è pur sempre qualcosa. Qui si parla di giocatori già maturi (se non già pensionati come Vanuzzo) e con nessuna velleità nè di rientrare (o, addirittura, entrare ex novo) nel giro della Nazionale, nè di far parte attivamente di un panorama internazionale (quantomeno europeo).

 

Sminuisco Sassari? Probabilmente. Più che altro è un attacco al campionato ed alla legabasket (e non vorrei essere frainteso troppo, perchè non sono comunque d'accrdo con le "idee" di Petrucci), le stesse cose che ho detto sui sardi sono valide per un sacco di squadre: guardando i playoff, discorso valido anche per Venezia, Brindisi, Cantù.

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L’ultima immagine di Alessandro Gentile lo ritrae, alla fine di gara-7 di semifinale contro Sassari, seduto sulla panchina del Forum con la testa tra le mani, inumidite da un pianto che sa di amarezza, disperazione e, forse, addio. L’amarezza di certo è rimasta ma il tempo dei saluti è rimandato. Il capitano infatti ha firmato un nuovo contratto che lo legherà a Milano fino al 2018. Ale non scappa, non è nella sua indole, ma rilancia. Ancora Olimpia. Per tornare grandi insieme, rinviando l’avventura nella Nba e chiudendo la porta a un contratto da top player europeo proposto dal Barcellona. Da una spiaggia di Mykonos dove è in vacanza, svela i retroscena di una decisione maturata e ratificata già da una decina di giorni. 

Gentile e Milano ancora insieme. Perché? 

«Appena conclusa la stagione mi sono isolato dal mondo. Troppa era l’amarezza e la delusione. Poi, dopo qualche giorno, ho incontrato Livio Proli: mi ha detto che sarebbe rientrato nel club e che voleva riportare Milano dove merita di stare, ripartendo da me. Non nego che la sua decisione di tornare abbia influito molto, ma ero ancora un po’ titubante, non del tutto sicuro di rimanere». 

Poi cosa è successo? 

«Ho parlato col signor Armani: mi ha mostrato una grande vicinanza e affetto sincero. Poi ho ripensato al calore che i tifosi mi hanno fatto sentire dopo gara-7, immenso e impagabile. Non potevo andare via dopo una stagione così deludente e avendo scucito lo scudetto dalla maglia. Dentro ho il fuoco della rivincita: il tricolore va riconquistato, non me ne andrò fino a quando non succederà». 

Ha firmato fino al 2018, ma con delle uscite? 

«Non lo so e sinceramente non mi interessa. Io, per i prossimi tre anni, sono un giocatore di Milano. Sono felice e convinto al cento per cento di questa scelta. Il signor Armani, Proli e i tifosi: sono rimasto per loro. Peraltro, fuggire dopo un fallimento non è nella mia natura». 

Dunque l’Nba e Houston possono aspettare. 

«Per la verità la possibilità più concreta era quella di mettermi alla prova in un altro grande club europeo che mi ha fatto un’offerta molto allettante. L’Nba è un sogno che rimane nel cassetto. Prima ho bisogno di confrontarmi e dimostrare qualcosa d’importante in Europa». 

Vincere lo scudetto significa spodestare Sassari che ha vinto tutto. 

«Complimenti alla Dinamo e a Reggio che hanno acceso i riflettori sul nostro basket. La finale non l’ho vista, ho preferito staccare completamente. Congratulazioni a chi ha vinto tutto e a chi ha dimostrato che con gli italiani si può arrivare a un tiro dallo scudetto». 

Milano riparte da Jasmin Repesa che lei conosce bene. 

«Sono molto contento di questa scelta. Ma mando un grazie a Luca Banchi che, tra critiche più o meno aspre, ha comunque avuto il merito di riportare il titolo a Milano dopo 18 anni. Repesa è un tecnico di esperienza, che ama lavorare con i giovani, e che è stato fondamentale per la mia carriera. Mi ha plasmato come giocatore». 

Gentile dunque ricomincia da Milano. Con quale messaggio? 

«L’anno passato ci serva da lezione. Bisogna ripartire con umiltà e i piedi per terra, che è un po’ quello che è mancato la scorsa stagione. E poi serve sostegno reciproco nei momenti di difficoltà che non mancheranno. Appoggiamoci ai nostri tifosi che non tradiscono mai. Insomma, voltiamo pagina e restiamo uniti».

 

 

:iminlove1:  :iminlove1:

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Ufficiali i 16 pre-convocati all'Europeo.

 

Aradori, Bargnani, Belinelli, Cervi, Cinciarini, Cusin, Datome, Della Valle, Gallinari, A. Gentile, Hackett, Melli, Pascolo, Poeta, Polonara, Vitali.

 

4 da tagliare: Poeta sicuro, Vitali per come giochiamo, ballottaggio Melli/Pascolo/Polonara con un solo vincitore (o con due, considerando dubbio Aradori)

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Aradori, Bargnani, Belinelli, Cervi, Cinciarini, Cusin, Datome, Della Valle, Gallinari, A. Gentile, Hackett, Melli, Pascolo, Poeta, Polonara, Vitali.

 

4 da tagliare: Poeta sicuro, Vitali per come giochiamo, ballottaggio Melli/Pascolo/Polonara con un solo vincitore (o con due, considerando dubbio Aradori)

da tagliare poeta vitali pascolo e cervi, dentro melli e polonara

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Ufficiali i 16 pre-convocati all'Europeo.

 

Aradori, Bargnani, Belinelli, Cervi, Cinciarini, Cusin, Datome, Della Valle, Gallinari, A. Gentile, Hackett, Melli, Pascolo, Poeta, Polonara, Vitali.

 

4 da tagliare: Poeta sicuro, Vitali per come giochiamo, ballottaggio Melli/Pascolo/Polonara con un solo vincitore (o con due, considerando dubbio Aradori)

 

Poeta out, idem Vitali (che comunque ha giocato una stagione discreta). Out anche Cervi e forse out anche Aradori, che è lontanissimo da una forma fisica accettabile.

Polonara non può essere tagliato dopo le finali che ha giocato, dai; piuttosto taglio Melli o Pascolo.

 

Comunque con queste convocazioni, se Hackett non gioca da 2 fa praticamente il terzo playmaker dietro Cinciarini e Della Valle; in pratica gioca si e no 10 minuti in tutto il torneo.

 

Il quintetto tipo quale sarebbe?

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cincia - beli - gallo - datome - cusin ??? dalla panca della valle, gentile, polonara, bargnani, melli

 

il roster per l'europeo è di prim'ordine, bisogna vedere in che condizioni ci arrivano. se stiamo in piedi siamo forti, ma tanto IMHO.

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cincia - beli - gallo - datome - cusin ??? dalla panca della valle, gentile, polonara, bargnani, melli

 

il roster per l'europeo è di prim'ordine, bisogna vedere in che condizioni ci arrivano. se stiamo in piedi siamo forti, ma tanto IMHO.

Se ci arriviamo un minimo in forma, si può puntare al podio.

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