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[Official Topic] Cinema


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Genere che andrebbe soppresso.

Inception è il Blake Griffin dei film. Se non ne capisci puoi anche pensare che sia un gran giocatore.

Ancora,ma basta non se ne può più di questi film

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Se li hai letti davvero sai benissimo che i richiami che tu dici li vede solo lo spettatore che VUOLE vederli, che già li conosce e che si VUOLE convincere che dietro quegli accenni da mezzo secondo ci sia filologia.

Quale filologia poi se è tutto modificato, storpiato e reso grottesco.

 

Non c'è logica deduttiva alla Holmes (c'è una roba intuitiva da Detective Conan), non ci sono dialoghi alla Holmes, non c'è la finezza che pervade ogni singola situazione.

Non mi parlare poi del legame con Watson... Ti risulta che si prendessero per il collo nei libri?

 

Film piacevoli se guardati senza sapere. Veramente ignobili se si ama il personaggio.

 

Io li ho letti e li ho visti, della filologia in senso stretto me ne frego completamente (anzi, pur'io se fossi uno sceneggiatore e dovessi riportare sullo schermo un classico della letteratura, MAI mi sognerei di riprodurlo nella maniera più filologica possibile), amo il personaggio di Holmes e i 2 film mi esaltano totalmente: sono fuori categoria? :boh

 

Mi chiedo se tu abbia mai apprezzato un film o una piece teatrale con su scritto "liberato tratto da" o "ispirato a": mi sembri un poco rigido, pur filologicamente. :ashamed0006:

 

Ovviamente non è necessariamente un male, si tratta pur sempre di gusti.

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Non mi far passare per l'estremista. C'è l'aderenza completa, c'è il discostamento consapelove e poi c'è il minestrone fatto senza il benchè minimo rispetto.

 

Ovvio che per potersi chiamare Sherlock Holmes deve abitare in Baker Street, essere intelligente, fumare la pipa e farsi di cocaina. Ma da qui a dire che rispetta il personaggio ce ne corre. No?

Conta lo spazio e il modo con cui i richiami vengono fatti.

Nel film i richiami sono affidati a mezza battuta, non c'è un approfondimento, uno a scelta.

 

Io davvero continuo a battere sul tasto Mycroft come pietra di paragone.

Il fratello di Sherlock è uno dei personaggi più sconcertanti di tutti i libri, perchè ribalta COMPLETAMENTE la psicologia di Holmes quando ne facciamo la conoscenza.

Si impara a conoscere Sherlock sostanzialmente attraverso rapporto partenalistico che ha con Holmes, dall'abisso che separa il seppur brillante dottore dal genio assoluto dell'investigatore e, sorpresa, scopriamo che c'è un rapporto umano nel quale Holmes è quello "stupido". Scopriamo un lato di Holmes da underdog che ci restituisce un chiaroscuro magistrale: quante frustrazioni per il fratello "piccolo" che gli pesa addirittura incontrarlo? Holmes se confrontato col fratello è LUI quello rozzo, è LUI il "braccio", è LUI che si occupa di cose marginali. Per giove il fratello è ai vertici dei servizi segreti!

 

E nel film com'è fatto? Un burocrate del servizio segreto mezzo strambo?

Basterebbe questo.

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Non mi far passare per l'estremista. C'è l'aderenza completa, c'è il discostamento consapelove e poi c'è il minestrone fatto senza il benchè minimo rispetto.

 

Ovvio che per potersi chiamare Sherlock Holmes deve abitare in Baker Street, essere intelligente, fumare la pipa e farsi di cocaina. Ma da qui a dire che rispetta il personaggio ce ne corre. No?

Conta lo spazio e il modo con cui i richiami vengono fatti.

Nel film i richiami sono affidati a mezza battuta, non c'è un approfondimento, uno a scelta.

 

Io davvero continuo a battere sul tasto Mycroft come pietra di paragone.

Il fratello di Sherlock è uno dei personaggi più sconcertanti di tutti i libri, perchè ribalta COMPLETAMENTE la psicologia di Holmes quando ne facciamo la conoscenza.

Si impara a conoscere Sherlock sostanzialmente attraverso rapporto partenalistico che ha con Holmes, dall'abisso che separa il seppur brillante dottore dal genio assoluto dell'investigatore e, sorpresa, scopriamo che c'è un rapporto umano nel quale Holmes è quello "stupido". Scopriamo un lato di Holmes da underdog che ci restituisce un chiaroscuro magistrale: quante frustrazioni per il fratello "piccolo" che gli pesa addirittura incontrarlo? Holmes se confrontato col fratello è LUI quello rozzo, è LUI il "braccio", è LUI che si occupa di cose marginali. Per giove il fratello è ai vertici dei servizi segreti!

 

E nel film com'è fatto? Un burocrate del servizio segreto mezzo strambo?

Basterebbe questo.

 

Guarda che anche se fossi un estremista della filologia per me non sarebbe mica un difetto, anzi!

 

Sulla figura di Mycroft non avrei saputo esprimermi meglio, ma dimentichi forse una delle carattestiche fondamentali del personaggio: l'indolenza. Non potendo riportare sullo schermo il rapporto umano che lega i 2 fratelli nei termini assolutamente perfetti coi quali l'hai descritto tu - probabilmente sarebbe servito un film a parte - la sceneggiatura ha optato per introdurre il personaggio parodiando (passami il termine) quella sua caratteristica peculiare per metterla al servizio del filone narrativo, trasformando Mycroft in una spalla presente ed insospettabilmente acuta ma dall'aria bonacciona e leggera, eliminando l'elemento "competitivo" che tu perfettamente hai sottolineato così da non introdurre una dinamica importante ma senza spazio narrativo sufficiente a svillupparla in maniera adeguata.

 

Per me è una scelta consapevole.

 

Anche in Iron Man, ad esempio, più volte la sceneggiatura calca la mano sulla brillantezza dialettica di Tony Stark, sulla sua audacia ai limiti dello sfacciato, facendo l'assunto che si tratti di una caratteristica esclusivamente intellettuale ed emotiva. In realtà, una buona fetta della sfrontatezza del personaggio deriva dai suoi abusi, che vengono solamente accennati e mai sviluppati pienamente: perchè? Perchè servirebbe praticamente un capitolo a parte del franchise (del quale, tra l'altro, si sta appunto discutendo).

 

Mi rendo conto che tu rimanga parzialmente sconvolto dai "tagli" apportati alle caratterizzazioni psicologiche e alle dinamiche narrative, ma la profondità di un libro è difficilmente riproducibile su schermo se affrontata nella sua interezza, ed il rischio, ove ci si arrischi appunto, è quello di risultare pedanti e pretenziosi. Potrai senz'altro obiettare che la scelta di reinterpretare il personaggio - qualunque personaggio letterario sia - è sostanzialmente di comodo, perfino un pò furba se infarcita di riferimenti non sufficientemente giustificati (per me lo sono, per te no), ma la trovo decisamente più onesta e soprattutto funzionale.

 

PS. L'hai visto Rocknrolla?

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Molto bello Rocknrolla

Molto bello Lock&Stock

Molto bello Revolver

Molto bello Snatch

 

Un po'... diciamo... simili? :asd

 

Il mio preferito è Snatch

Simili si, ma ciò che non toglie che siano parecchio belli come tu stesso hai riconosciuto. Diciamo che è un ottimo regista per questo genere di film, non ha chiaramente la duttilità di Tarantino o Scorsese o altri, ma nel suo genere è un top. I due film su Holmes infatti sono intrattenimento puro, chiaramente altra pasta rispetto a quelli citati da te, però non sarei troppo critico. Nel senso che secondo me non sono da guardare con troppe aspettative e io personalmente li ho apprezati proprio perché non li ho guardati con gli occhi del critico che sta attento a contrasti o similitudini col romanzo...

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tutto tremendamente prevedibile. scene ovvie, sviluppi ovvii, finale super ovvio.

E l'assoluta incoerenza di Django che da schiavo represso e umiliato diventa il pistolero più clamoroso della storia, senza motivo.

E poi insomma, sempre sta storia del protagonista umiliato che diventa un fenomeno e ammazza tutti, senza intoppi, comincia a stancare. L'ultimo quarto d'ora di film in cui lui si libera e torna indietro per il finale alla Rambo è veramente fastidioso

 

 

Sulla prima parte del post non concordo, ma non la inserisco nel quote dal momento che è un giudizio soggettivo.

Sullo spoiler credo che questo fosse l'ultimo film nel quale Tarantino potesse evitare la classica "revenge" cui abbiamo già assistito nei suoi film: il western a cui lui si ispira è iperbolico come lui, con gente che quando viene colpita dagli spari salta per dieci metri, con la bella da salvare dai cattivi e, ovviamente, pistoleri infallibili al limite delle umane possibilità. :asd

 

Personalmente però ho trovato geniale il fatto che abbia evitato accuratamente di parlare di rapine alle banche, di saloon, e di duelli di fuoco (le sparatorie ovviamente ci sono ma sono ottimamente contestualizzate) e abbia spostato il focus su un tema inusuale per il genere, la schiavitù, facendo vedere (a differenza del signor Spielberg che ha a mio modo realizzato un film patetico, ma ne parlerò dopo) pur inserite in un contesto spesso e volentieri ironico, due tre cosine che accadevano sul serio, e che solo lui poteva trattare senza risultare pesante o di cattivo gusto.

Poi è chiaro, può non piacere la scontatezza del finale, ma ribadisco, è in linea con il cinema che vuole omaggiare, e non inficia minimamente la qualità complessiva di un prodotto che per me è spanne sopra quello che ho visto al cinema di recente

 

 

Spostandomi a parlare di Spielberg, per ora sto vedendo un po' tutti i film in nominations, perchè per poter parlare (male) di quello che accadrà fra un mesetto circa, devo documentarmi.

 

Ho visto "Lincoln", e se all'Inter c'è la mafia dell'asado mio caro Kei, ad Hollywood c'è palesemente la mafia del buon Steven.

 

12 nomination per un film che premetto, è immensamente curato a livello formale (come ogni film biografico cura massima nel riprodurre una sorta di clone del personaggio trattato, le ambientazioni, i costumi, le atmosfere) ma terribilmente scadente a livello di ricostruzione pura.

 

Il Lincoln di Spielberg è un santo. Non è un film, è un'apologia agiografica.

Lincoln esce da questo film come un uomo senza macchia.

Dal film emerge che per Lincoln la priorità assoluta era rispettare la costituzione e il volere di Dio, che reputano gli uomini tutti uguali, mentre in realtà la storia ci dice che lui aveva a cuore l'unione degli Stati Uniti, e che il tredicesimo emendamento sarebbe stato il mezzo più rapido per ottenerla.

Per Lincoln il concetto che le razze bianche e nere fossero uguali non era così limpido, anzi. Eppure nel film non emerge nulla di tutto questo, ma era prevedibile dal momento che in tutte le interviste di presentazione del film Spielberg ha dichiarato di essere quasi ossessionato da questa figura.

Per il resto, nessun'immagine forte di una guerra sanguinosa come quella di secessione, nessuna e dico nessuna scena che rimanga impressa alla fine del film, bensì una noiosissima lagna di due ore e mezza con Lincoln a fare da cantastorie e tutta l'accozzaglia di parrucconi che lo circondano a darsi battaglia in modo più caricaturale che realistico (il Thaddeus Stevens di Tommy Lee Jones è una macchietta).

 

Veramente pessima operazione a mio modestissimo parere.

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Non è la mafia di Spielberg, che comunque c'è, in questo caso temo sia la mafia di Lincoln.

Il patriottismo americano è al di là di ogni immaginazione.

 

Vedremo la mafia di Spielberg se vincerà la terza statuetta da miglior regista, li sì che sarebbe ignobile.

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Non è la mafia di Spielberg, che comunque c'è, in questo caso temo sia la mafia di Lincoln.

Il patriottismo americano è al di là di ogni immaginazione.

 

Vedremo la mafia di Spielberg se vincerà la terza statuetta da miglior regista, li sì che sarebbe ignobile.

 

Quoto anche le virgole.

 

Evidentemente mi aspettavo troppo, pensavo che comunque essendo che di discriminazioni dovrebbe saperne qualcosa realizzasse un film diverso.

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Ho visto Django Unchained.

 

Commenti così a caldo sono inutili. Per ora spero che vinca più oscar di Lincoln...il resto non conta. DiCaprio ancora più puttanella (anche se c'è un retroscena in cui ha guadagnato il mio rispetto...)

 

 

 

P.S. E' un momento triste. Mi perdo "La migliore offerta", visto che è l'ultimo giorno di programmazione, poi vado a vedere gli altri film in programma e vedo che c'è il cocainomane Muccino e "Le avventure di Fiocco di Neve"... :chetristezza :piantoacatinelle

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Visto Django, tanta tanta roba.

 

 

La prima ora e mezza mi è piaciuta moltissimo, l'unica cosa che non mi ha convinto appieno è stata la classica sparatoria in cui lui da solo ne ammazza una trentina ma vabeh, classica americanata, bellissimo invece il finale con resa dei conti con Stephen.

 

Di Caprio in questo ruolo heel a me è piaciuto.

 

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http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/01/25/news/guerre_stellari_7_sar_diretto_da_j_j_abrams_un_sogno_per_gli_amanti_della_fantascienza-51232006/?ref=HRERO-1

 

Sono tra il preoccupato e l'entusiasta.

 

Potrebbe essere epico o la peggior cosa di sempre.

Se si azzarda a fare a Guerre Stellari il servizio che ha fatto a Star Trek è la volta che finisce male davvero. Per lui e la sua famiglia. Lo giuro.

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http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/01/25/news/guerre_stellari_7_sar_diretto_da_j_j_abrams_un_sogno_per_gli_amanti_della_fantascienza-51232006/?ref=HRERO-1

 

Sono tra il preoccupato e l'entusiasta.

 

Potrebbe essere epico o la peggior cosa di sempre.

Se si azzarda a fare a Guerre Stellari il servizio che ha fatto a Star Trek è la volta che finisce male davvero. Per lui e la sua famiglia. Lo giuro.

 

Partendo dal presupposto che Guerre Stellari non sia già rovinato di suo, il pensiero mi appartiene eccome.

 

Ma per me la storia si è fermata al 1983.

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http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/01/25/news/guerre_stellari_7_sar_diretto_da_j_j_abrams_un_sogno_per_gli_amanti_della_fantascienza-51232006/?ref=HRERO-1

 

Sono tra il preoccupato e l'entusiasta.

 

Potrebbe essere epico o la peggior cosa di sempre.

Se si azzarda a fare a Guerre Stellari il servizio che ha fatto a Star Trek è la volta che finisce male davvero. Per lui e la sua famiglia. Lo giuro.

 

Quello del 2009, dici? Bellissimo! :sbrilluccico

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Bellissimo per carità. Se non interessa Star Trek.

 

Bello Sherlock Holmes se non interessa Doyle, bello Star Trek se non interessa Star Trek, dunque sia Abrams che Ritchie hanno toppato, insomma. Non sarà che esageri un pò con la filologia? :unsure:

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Bello Sherlock Holmes se non interessa Doyle, bello Star Trek se non interessa Star Trek, dunque sia Abrams che Ritchie hanno toppato, insomma. Non sarà che esageri un pò con la filologia? :unsure:

Se critico Adams e Ritchie è la dimostrazione che esagero? E chi sono diventati? Sono Kubrick e Welles che se li critichi non sai nulla di cinema?

 

È colpa mia se le case di produzione che recentemente per portare sempre più gente al cinema e per evitare di rischiare in progetti nuovi rimestano nel torbido dei remake e dei sequel con sempre meno rispetto e decenza? Arrivando a partorire l'INQUALIFICABILE concetto di reboot? Se cercano anche il più piccolo brand o tradizione da poter sfruttare per far pagare il biglietto sia a vecchi che nuovi fan? E affidandosi quindi a registi "di grido" per massimizzare gli introiti i cui lavori si dimostrano ben poco interessati alla tradizione?

 

Negli ultimi dieci anni il mondo dei fumetti, della letteratura, dei vecchi film culto e delle serie tv è stato saccheggiato nel modo più vile e irrispettoso possibile.

Per un "Signore Degli Anelli" bisogna sorbirsi trenta ignobili film della Marvel.

Per un "Io Robot" devo vedermi distrutto Star Trek dalle suggestioni pop del, seppur bravissimo, JJ

Per il Batman di Nolan devo vomitare su cinquemila film con Superman

 

Direi che è anche ora di basta.

 

Risparmiate Guerre Stellari.

Sui sequel al "ritorno dello Jedi" le trame sono TUTTE già scritte, ci si possono fare dieci film.

 

Stavo appunto per scrivere a Lakeshow che non bisogna fare gli snob sulla seconda trilogia di Guerre Stellari perchè alla fine un film mediocre (pure con Jar Jar Binks) è sempre meglio di un film discreto che snatura un universo narrativo.

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Ho visto Django Unchained.

 

Commenti così a caldo sono inutili. Per ora spero che vinca più oscar di Lincoln...il resto non conta. DiCaprio ancora più puttanella

 

In che senso??

Ho visto anch'io il film e devo dire che è davvero tanta roba, (anche se cazzo sparavano con fucili e sembravano cannoni). A me DiCaprio è piaciuto se devo essere sincero.

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Se critico Adams e Ritchie è la dimostrazione che esagero? E chi sono diventati? Sono Kubrick e Welles che se li critichi non sai nulla di cinema?

 

È colpa mia se le case di produzione che recentemente per portare sempre più gente al cinema rimestano nel torbido dei remake e dei sequel con sempre meno rispetto e decenza? Arrivando a partorire l'INQUALIFICABILE concetto di reboot? Se cercano anche il più piccolo brand o tradizione da poter sfruttare per far pagare il biglietto sia a vecchi che nuovi fan? E affidandosi quindi a registi "di grido" per massimizzare gli introiti i cui lavori si dimostrano ben poco interessati alla tradizione?

 

Negli ultimi dieci anni il mondo dei fumetti, della letteratura, dei vecchi film culto e delle serie tv è stato saccheggiato nel modo più vile e irrispettoso possibile.

Per un "Signore Degli Anelli" bisogna sorbirsi trenta ignobili film della Marvel.

Per un "Io Robot" devo vedermi distrutto Star Trek alle suggestioni pop del, seppur bravissimo, JJ

Per il Batman di Nolan devo vomitare su cinquemila film con Superman

 

Direi che è anche ora di basta.

 

Risparmiate Guerre Stellari.

Sui sequel al "ritorno dello Jedi" le trame sono TUTTE già scritte, ci si possono fare dieci film.

 

Stavo appunto per scrivere a Lakeshow che non bisogna fare gli snob sulla seconda trilogia di Guerre Stellari perchè alla fine un film mediocre è sempre meglio di un film discreto che snatura un universo narrativo.

 

No, non sto mettendo in discussione il diritto di critica (ci mancherebbe altro), ma il principio sulla base del quale tu critichi, cioè il mancato rispetto (secondo te) della filologia letteraria o televisiva. Come ti dicevo, può senz'altro essere frutto di una scelta consapevole che si concede soltanto forme di citazionismo più o meno esplicito: che male c'è? Se a te non piace è un altro discorso, pazienza. :boh

 

Noto solo ora che attacchi anche la Marvel: saprà, lei, come fare i film sui SUOI comics o no? :vedolestelle

 

Poi per carità, che piacciano o non piacciano è soggettivo, ovviamente.

 

EDIT. Anch'io non apprezzo la marea di reboot o trasposizioni, comunque, ma è un altro discorso ancora.

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