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Motomondiale, Superbike & Dakar


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Te dopo quello che hai scritto due settimane fa dopo che era appena morto Simoncelli, credo che non hai diritto di replica. Ma seriamente.

 

Vuoi il +1? Te lo metto io!

 

Perchè non ho diritto di replica? Perchè ho visto il lato pragmatico della cosa?

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Cioè, a me stava davvero tanto sulle palle.. Ma un po' dispiace..   Quindi si apre il fronte Marquez in motogp?

invece, quando le porcate le fa il Bimbominkia, niente penalità 😂

Buon viaggio grande Fausto💔. Sei stato un grande, e non sempre fortunato, campione e interprete della 125. Uno dei miei primissimi ricordi a due ruote è legato a quella Suzuka. Hai incontrato sulla tu

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Ho portato sfiga a Stoner :smiley-angelic004:

 

Edit: ha vinto lo stesso, che finale :sbrilluccico

Edited by Heze
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Se preferisci uso il termine ipocrisia, dato che prima che avesse l'incidente di certo non era tutta Italia, nè tutto il paddock ad amarlo.

A me pare una moda schifosa quella di mostrarsi (non parlo di voi, parlo in generale) feriti, addolorati dalla sua morte.

Tanto tra un paio di settimane non lo nominerà quasi più nessuno, in Italia funziona così..

Oh, poi io sarò egoista, senza cuore e qualsiasi altra cosa, ma successe lo stesso, in Italia, quando Taricone si schiantò.. Una, due settimane di tam tam e gente che lo elevava a nuovo mito, idolo (senza che avesse mai fatto nulla di eccezionale nella sua vita) e adesso chi ne parla più?!

 

Heze....... non ti do tutto sto torto in questo post, (d'altronde io Paolo Simoncelli l'ho "conosciuto" quella tragica domenica in Malesya) poi sai ognuno ha emozioni diverse difronte ad una morte in diretta

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quando muore un motociclista, nel mondiale, nel tt,nelle corse minori o purtroppo per strada provo sempre tristezza. Non conoscevo la persona Simoncelli, conoscevo il personaggio e "intuivo" solamente la persona per quanto letto/visto. Per me sarà una grossa mancanza, senza ipocrisia, perché aveva talento e mi stava simpatico per come appariva. Ma il dolore per la sua morte è stato pari a quello per Wakai, per Kato, per Tomizawa, per Abe anche se non era in pista e per tantissimi altri. Non tutti i motociclisti possono essere o sono brave persone, ovviamente. Per quello che a me appariva, la sua morte mi ha colpito tremendamente. Io l'ho onorato facendo un giretto.

Alcune trasmissioni, servizi o articoli mi hanno infastidito, sinceramente.E anche chi non ha voluto essere presente ai funerali per rispetto e/o dolore ma solo per esserci magari per far vedere su facebook che era là. Quello sì mi ha infastidito e tanto

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Scusate io non voglio davvero far polemica, parlo dopo un po' di tempo dalla cosa, ma non lo staremo seppellendo anche sotto un cumulo di retorica? Cioè adesso, oltre che santo, era pure casto con le ombrelline?

Ma dai, su, quella era una battuta di una persona che, come direbbero i suoi amici, era un cazzone; ma soprattutto, chi se ne frega se si trombava o no le ombrelline, non mi sembra certo il punto focale da cui partire per una discussione; qualcuna, magari se la sarà anche ripassata, ma non penso che tutte le ombrelline si filino qualsiasi pilota, magari i più fighi, ma non tutti; perdipiù, non penso che, una volta fidanzato, se ne sia sbattuta qualcuna. In ogni caso, non mi interessa. Io ricordo di una sua battuta a fine stagione, diceva che durante le vacanze voleva andarsene in Estonia a cercare un po' di materia prima femminile; l'anno dopo, ad inizio stagione, disse che la vacanza l'aveva deluso e che l'avevano consigliato male a tal proposito, insomma, che non aveva trovato ciò che cercava. Era un cazzaro divertente, non capisco questa tua prima affermazione.

 

Che schifo.. e per Tomizawa non hanno fatto nulla! La vita di un pilota di moto2 vale meno di quella di uno di motogp? Vergogna!!

Guardate bene, io penso che avrebbero optato anche qui per il minuto di silenzio, se la famiglia non avesse chiesto un qualcosa di diverso per ricordare il Sic. Poi, se parliamo di ciò che è stato fatto qui in Italia per commemorarlo è un discorso, se si parla del Motomondiale è un altro discorso. Hanno fatto solo un giro d'onore ed hanno appeso uno striscione, mica hanno fatto erigere una statua raffigurante SuperSic in ogni circuito alta 10 mt.

 

Hanno organizzato un giro di pista, fatto da tutti i piloti del motomondiale, tutte le categorie.. Kevin Schwantz a guidare la moto di Simoncelli e addirittura hanno steso un telone con la sua immagine lungo l'edificio principale del circuito..

Per Tomizawa, morto l'anno scorso in modo simile, tutto questo non l'hanno fatto.

Perchè, se morisse Totti pensi che lo onorerebbero nello stesso modo se morisse Cicinho? Non sto dicendo che il Sic fosse il dio del motociclismo e Tomizawa l'ultimo delle merde, per carità, ma aspettarsi lo stesso trattamento per tutti lo ritengo ingenuo. Poi, come detto sopra, le richieste della famiglia hanno influito: chi ti dice che la famiglia del povero giapponese non abbia voluto qualcosa di poco "appariscente" e quasi festoso, ma più contenuto e rispettoso? E poi che ne sai di cosa succede nel paddock? Se muore uno che in tanti, in un modo o nell'altro, conoscono più o meno bene di persona, pensi che questi provino la stessa cosa rispetto a se se ne andasse uno che, magari, conosci un po' meno, anche se fa parte del tuo stesso circus, ma che magari non hai mai neanche incrociato?

 

Trovo comunque utile e legittimo riflettere sul pilotato dolore catartico in ogni spazio del palinsesto e sulla mitizzazione post mortem. Una mitizzazione trasfigurante e quasi grottesca: adesso Simoncelli è un (cito testualmente da almeno una decina di articoli e dirette tv) "mito", sarebbe "sicuramente diventato campione del mondo" ed era "l'unica speranza del motociclismo italiano". Insomma se il cordoglio è stato giustamente unanime, questa canonizzazione la facciamo solo qui in Italia.

Sul "pilotato" non sono d'accordo. Almeno, in parte non lo sono. Se si parla di chi del motociclismo non sa nulla, non l'ha mai seguito o non gli è mai piaciuto, ok, posso essere d'accordo. Se si parla di chi ha lavorato accanto al Sic, l'ha conosciuto ed ha condiviso molti momenti con lui, non solo per la telecronaca, ma anche fuori dalla pista, nella "vita vera", non sono d'accordo. Un Paolo Beltramo, ad esempio, potrebbe incontrarti e, letti i tuoi commenti, mandarti a fare in culo LEGITTIMAMENTE.

 

Sulla "mitizzazione" io la vedo in un certo modo: se è una risposta al dolore, una "scorciatoia" per trovare un senso alla prematura scomparsa, non la vedo come fatto poi così negativo. Sul "sarebbe stato sicuramente campione del mondo" magari no, ma che aveva le potenzialità per essere protagonista, almeno per stare tra i primi 5, forse anche tra i primi 3 un giorno, sistemate un po' di cosucce, non mi sarebbe sembrato così impossibile. Su "l'unica speranza del motociclismo italiano", bè, basta guardare anche le altre due categorie: come avevo già detto, forse-forse Iannone potrebbe ambire ad approdare in MotoGp, ma non penso ad essere un protagonista assoluto, si vedrà, ma di altri italiani di un certo livello e con buone potenzialità non ne vedo molte; considerando che Valentino non è poi più così giovane e che Dovizioso, stando già su una Honda ufficiale, non è mai riuscito ad essere davvero un concorrente per la vittoria del Mondiale, bè, mi sembrano dei gran begli indizi...

 

A me colpisce che qui in Italia si sono fatti più speciali sulla morte del Sic che su quella di Steve Jobs. A me colpisce che adesso è un santo che non si faceva nemmeno le ombrelline. A me colpisce che Lorenzo deve camminare chino più degli altri per averlo criticato, Dovi deve espiare la sua rivalità agonistica battendosi il petto fronte telecamera più della media.

Il Sic era italiano, lo sai già quanto la morte di un italiano sia più protagonista della morte di un qualsiasi altro abitante del pianeta (salvo casi eccezionali). Steve Jobs, poi, era malato da tempo, lo si sapeva che sarebbe successo, mi sembra sia già stato abbastanza fortunato a sopravvivere per quasi tre anni; il Sic, invece, è morto improvvisamente, senza grosse indicazioni che potesse accadere, mi sembra scontato che una morte improvvisa colpisca molto di più di una annunciata da tempo. Poi ti devo dire che qualche speciale su Jobs c'è anche stato (addirittura su Italia 1), non mi sembra che la sua scomparsa sia passata sotto silenzio. Ok, non si può paragonare un genio dell'informatica ad un semplice pilota, ma d'altra parte non è che Jobs abbia sconfitto la fame del mondo o abbia scoperto una medicina per sconfiggere qualsiasi tipo di cancro, era pur sempre un industriale che ti vende un prodotto che, per quanto di gran livello, non è certo alla portata di tutti o venduto ampiamente sottocosto per favorire il progresso tecnologico a tutti; anche i paragoni fatti tra Jobs e Da Vinci mi sembrano piuttosto ingiusti; comunque, torniamo all'argomento principale...

 

Sulle ombrelline ho già risposto, dire che non se le faceva (cosa che, poi, non ho sentito neanche in lungo e in largo, poi magari mi sbaglio...) non me lo farà ricordare meglio o peggio. Relativamente al discorso Dovi-Lorenzo: se provi ad immedesimarti in due che hanno criticato un'altra persona, poi scomparsa, per dei motivi che, tutto sommato, ora sembrano anche futili, potrai capire il loro stato d'animo; io non ho visto tutta questa pressione verso di loro, direi anzi che hanno tenuto dei comportamenti spontanei senza troppe forzature, probabilmente anche grazie alla famiglia Simoncelli.

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Io non mi ci infilo più a lungo nella discussione, è un vero ginepraio. Quello che penso è abbastanza chiaro, ma stringando al minimo ribadisco che ci sono bibliografie intere sull'argomento della libertà di parola e del diritto di satira. Migliaia di pagine di saggi filosofici, centinaia di sentenze in tutti i paesi democratici del mondo che spiegano come non sia democratico (e quindi MOLTO pericoloso) imporre un giudizio o una sensibilità personale come discrimine su quanto sia lecito dire o su cosa sia lecito ironizzare (lo stesso rispetto è un concetto soggettivo e non oggettivo). E questo a mio parere (e sarei in discreta compagnia) è DIRETTAMENTE collegato alla democrazia.

 

Per quanto possa sembrare paradossale ripeto che il concetto è proprio questo: o si può parlare (scherzare) su tutto, anche a rischio di turbare qualcuno, o non si può parlare (scherzare) su niente. Ognuno scelga la sua posizione, ma non esistono vie di mezzo, se si nega la prima parte si cade inevitabilmente nella seconda e quindi non vale poi lamentarsi quando qualcun'altro con un'altra sensibilità/opinione/religione vuole importi di non parlare (scherzare) su qualcosa. Va tutto bene finchè si sta sempre nella "maggioranza", ma quando non capiterà più? Non è meglio difendere sempre la libertà?

 

Citando le battute incriminate credo che sui morti si possa scherzare, e non bisogni sterzare, si può invece sterzare la testa e le orecchie, non ascoltando ciò che non si condivide.

 

POI viene il discorso sul giudizio delle cose, sull'opportunità, sulla qualità, sulla PERSONALE sensibilità turbata o ferita. Per parafrasare Davi quindi, ha tutto il diritto di dire che quelle sono battute di merda e dirlo di qualsiasi altra battuta che gli sembri di merda, ma credo che dovrebbe esimersi dal dire che SONO merda, come se fosse oggettivo, e tantomeno di auspicare metaforici (o reali) calci in culo.

 

"Prima vennero per i comunisti, e io non dissi niente. Perchè non ero comunista.

Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi niente. Perchè non stavo coi sindacati.

Poi vennero per gli ebrei, e io non dissi niente neanche allora.

E infine... vennero per me.

Ma non era rimasto più nessuno a parlare in mio nome"

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Se preferisci uso il termine ipocrisia, dato che prima che avesse l'incidente di certo non era tutta Italia, nè tutto il paddock ad amarlo.

A me pare una moda schifosa quella di mostrarsi (non parlo di voi, parlo in generale) feriti, addolorati dalla sua morte.

Tanto tra un paio di settimane non lo nominerà quasi più nessuno, in Italia funziona così..

Oh, poi io sarò egoista, senza cuore e qualsiasi altra cosa, ma successe lo stesso, in Italia, quando Taricone si schiantò.. Una, due settimane di tam tam e gente che lo elevava a nuovo mito, idolo (senza che avesse mai fatto nulla di eccezionale nella sua vita) e adesso chi ne parla più?!

Tendi a confondere il "non prendere in giro la morte di una persona" con il "ricordarlo in maniera ossessiva relegandolo ad entità superiore"

Metti tutto assieme a mò di paccottiglia, ma non è così.

 

Son due cose sbagliate a loro modo, la prima a parer mio gravissima e deplorevole, la seconda sbagliata ed esagerata, che tende a divenire quasi ridicola.

 

Ricordare una persona senza fare del sarcasmo sulla sua morte è tutto tranne che ipocrita.

E in queste pagine non mi pare stia avvenendo nulla di diverso, altro che perbenismo o stupidate varie.

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Io non mi ci infilo più a lungo nella discussione, è un vero ginepraio. Quello che penso è abbastanza chiaro, ma stringando al minimo ribadisco che ci sono bibliografie intere sull'argomento della libertà di parola e del diritto di satira. Migliaia di pagine di saggi filosofici, centinaia di sentenze in tutti i paesi democratici del mondo che spiegano come non sia democratico (e quindi MOLTO pericoloso) imporre un giudizio o una sensibilità personale come discrimine su quanto sia lecito dire o su cosa sia lecito ironizzare (lo stesso rispetto è un concetto soggettivo e non oggettivo). E questo a mio parere (e sarei in discreta compagnia) è DIRETTAMENTE collegato alla democrazia.

 

Per quanto possa sembrare paradossale ripeto che il concetto è proprio questo: o si può parlare (scherzare) su tutto, anche a rischio di turbare qualcuno, o non si può parlare (scherzare) su niente. Ognuno scelga la sua posizione, ma non esistono vie di mezzo, se si nega la prima parte si cade inevitabilmente nella seconda e quindi non vale poi lamentarsi quando qualcun'altro con un'altra sensibilità/opinione/religione vuole importi di non parlare (scherzare) su qualcosa. Va tutto bene finchè si sta sempre nella "maggioranza", ma quando non capiterà più? Non è meglio difendere sempre la libertà?

 

Citando le battute incriminate credo che sui morti si possa scherzare, e non bisogni sterzare, si può invece sterzare la testa e le orecchie, non ascoltando ciò che non si condivide.

 

POI viene il discorso sul giudizio delle cose, sull'opportunità, sulla qualità, sulla PERSONALE sensibilità turbata o ferita. Per parafrasare Davi quindi, ha tutto il diritto di dire che quelle sono battute di merda e dirlo di qualsiasi altra battuta che gli sembri di merda, ma credo che dovrebbe esimersi dal dire che SONO merda, come se fosse oggettivo, e tantomeno di auspicare metaforici (o reali) calci in culo.

 

"Prima vennero per i comunisti, e io non dissi niente. Perchè non ero comunista.

Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi niente. Perchè non stavo coi sindacati.

Poi vennero per gli ebrei, e io non dissi niente neanche allora.

E infine... vennero per me.

Ma non era rimasto più nessuno a parlare in mio nome"

Stai andando clamorosamente fuori dai binari, Kei.

Prova a rifocalizzare un secondo qual'era il discorso e rimettitici.

 

In amicizia eh

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Oggi mi sento mamba:

 

MotoGP 800 Era

Casey Stoner: 83 gare, 33 vittorie,57 podi, 33 pole e 27 giri veloci e 2 mondiali. L'unico pilota nella storia del motomondiale che è riuscito a vincere il mondiale su due moto diverse all'esordio

Valentino Rossi: 83 gare, 21 vittorie, 48 podi, 14 pole 17 giri veloci e 2 mondiali

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A me colpisce l'immancabile fondazione post-morte di un famoso che sistemerà le prossime sette generazioni di casa Simoncelli.

Non l'ho capita. O, almeno, spero di non averlo fatto come credo.

 

A me colpisce che si dica "morto per la sua passione" come fosse un reporter di guerra.

Anche questa non mi piace affatto.

 

E, non mi stancherò di ripetere, che soprattutto mi indigna, spaventandomi, la catarsi emotiva per la quale piangendo un angelo riccio ci sentiamo tutti un poco più buoni.

Come sopra, se non peggio. Non mi sento affatto più buono, al massimo mi posso sentire meno merda di altri. Non penso che tutti quelli che "hanno pianto un angelo riccio" l'abbiano fatto in modo consapevole, falso, per attrarre pubblico e consenso; forse, qualcuno, magari molti, ma non tutti. Se vuoi attaccare, fai i nomi, non generalizzare.

 

Per non parlare dello SCANDALO dell'ennesima denuncia a nonciclopedia per i suoi articoli satirici relativi al fatto, e dell'attacco a spinoza.it per UNA battuta sulla sua morte.

Il discorso Vasco-Nonciclopedia è una cosa, quello Simoncelli-Spinoza è ben diverso, da una parte sto con i ragazzetti, dall'altra contro un blog che, comunque, mi piace.

 

Ah si? Le battute di cui io so erano (tra l'altro soltanto) due:

 

“Ennesima caduta per Marco Simoncelli. Ma ha promesso che questa è l’ultima”

“Disastroso terremoto in Turchia. Le vittime verranno commemorate con una foto di Simoncelli”

 

La prima è sicuramente nera, può anche essere poco divertente, ma non mi sembra irrispettosa nè insultante. Mentre la seconda è addirittura ben sopra gli standard "scemi" di nonciclopedia, è una splendida battuta satirica, che se l'avesse fatta Guzzanti o uno dei nostri idoli l'avremmo lodato per il ficcante riassunto del grottesco umano.

Invece a me la prima pare proprio "irrispettosa ed insultante", oltrechè un po' infantile, o forse fatta da qualcuno che ragiona poco. Anche la seconda non mi piace granchè, la trovo comunque più appropriata e, sicuramente, non irrispettosa direttamente verso la morte di Simoncelli, ha piuttosto come obiettivo (dico bene, Nigma? :asd ) stampa e tv; ma si può dire che è stata forse fin troppo tempestiva, per certe cose c'è bisogno di tempo prima di scherzarci su, almeno questo concedimelo. Se l'avesse fatta Guzzanti o Crozza avrei avuto la stessa reazione.

 

Per completezza la battuta di Spinoza era:

 

"Non si sterza sui morti"

 

E anche qui io mi sentirei quasi di applaudire questo mezzo capolavoro che è anche una meta-battuta. Cioè una battuta sopra le battute, che tra l'altro riassume perfettamente il concetto con cui volevo chiudere questa risposta.

Questa è meno offensiva dell'altra, ma mi sembra comunque di cattivo gusto. Falla leggere ad Edwards, vediamo se ti risponde come ho ipotizzato per Beltramo.

 

Cioè che bisogna decidersi: o l'ironia va bene sempre o non va bene mai. Se muore Gheddafi e ci scherziamo sopra va bene perchè era uno stronzo? Sul terremoto in Turchia spinoza ha scritto dei capolavori di satira e nessuno si è indignato? E sulle operaie morte nel crollo? E se morirà berlusconi?

Non puoi paragonare Gheddafi a Simoncelli, e dai. L'ironia e la satira vanno bene, ma fino ad un certo punto. Tutto ha un limite.

 

Gheddafi ha fatto delle stragi. Non mi pare che il Sic abbia, almeno volutamente, fatto del male a qualcuno, di sicuro non ha mai ucciso nessuno.

 

Anche Silvio non si può paragonare al Sic, su.

 

Le battute su terremoto e crolli non le ho viste, probablimente mi sarei infastidito anche lì (almeno su qualcuna, ipotizzo). Te lo farò sapere, magari ne citerò qualcuna.

 

Tu potrai legittimamente rispondermi che erano sbagliate tutte e che appunto non si scherza sui morti perchè ci sono temi sui quali non si può scherzare, ma la mia (spero altrettanto legittima) controrisposta sarà: chi decide quindi su cosa si può o non si può scherzare?

Who watch the Watchmen? [cit.]

 

E se un domani la maggioranza dirà che non si devono fare battute sul papa? (lo fanno già, vi ricordate dell'imitazione di Crozza sospesa) O su gesù? ..... E infine sul governo? Insomma l'esito mi sembra pericoloso.

Il Papa non è un ragazzo simpatico di 24 anni, poi morto, ed influisce pesantemente sulla vita delle persone. Il Governo non è capeggiato da un ragazzo simpatico di 24 anni, poi morto, ed influisce pesantemente sulla vita delle persone. Gesù non è morto due settimane fa, è passato un po' di tempo perchè la ferita possa cicatrizzarsi.

 

Non abbiamo forse tutti difeso le vignette di Vauro sul terremoto in Abruzzo?

Mi sembra di ricordare che le vignette di Vauro fossero meno offensive per i deceduti: gli attaccati erano i politici, il Servizio Civile e gli imprenditori per la ricostruzione.

 

Io preferisco difendere tutta la satira, anche quella mal riuscita, come la prima delle due di nonciclopedia. Il rischio è di essere colpiti nella sensibilità da alcune battute? Direi che è esattamente il prezzo della libertà di parola

Guarda, non ce l'ho con la satira in generale, figuriamoci; non ce l'ho nemmeno con Spinoza in toto, al massimo posso avercela con i singoli autori delle battute e con chi, in qualche modo, gli ha permesso di pubblicarle.

 

Il discorso della libertà di parola mi sembra un po' un'arma a doppio taglio.

 

 

E poi ti prego...

È morto un giovane uomo, vittima di una sfortunata serie di coincidenze, ma "agghiacciante" è uno che viene investito da un pirata della strada, le vittime dei crolli di case costruite al risparmio da imprenditori faine... Non la morte, seppur rara, di uno che fa uno sport pericoloso. Può colpire, dispiacere, ma non può "agghiacciare" la morte di Simoncelli, così come quella di Taricone. Uno si lanciava col paracadute e l'altro correva a 300km/h, non dimentichiamocelo. Sennò sembra che l'ha colpito un meteorite mentre andava a fare la spesa

Ognuno la vive a suo modo: posso trovare agghiacciante anche un'esecuzione, la più moderna e meno cruenta del caso (l'iniezione letale), o la morte delle prede in natura per mano dei predatori, non puoi dire a qualcuno che non può trovare la cosa agghiacciante.

 

Ok, un pilota è sempre a rischio, lo fa per lavoro, ma essendo numericamente (per fortuna) così poco esigue nella storia più recente, non può non colpire la morte, a maggior ragione vista in diretta.

 

Il paragone con Taricone, poi, non mi sembra così calzante, a partire dal fatto che per uno era un lavoro oltre che una passione, per l'altro solo un hobby; poi quanti incidenti abbiamo visto negli anni nel motociclismo senza che ci siano state grosse conseguenze? Nel caso di incidenti nel paracadutismo, invece, non penso si possa dire la stessa cosa... Ti posso poi dire che la morte di Taricone non mi abbia poi così toccato, un po' perchè come personaggio non mi interessava poi così tanto, sia personalmente sia professionalmente, ma ti posso dire che mi sono dispiaciuto, più che per la sua dipartita, per la Smutniak e per la figlioletta (o figlioletto, potrei sbagliarmi...). Ma da qui a dire che non mi sono distrutto di lacrime per Taricone al fare battute sulla sua morte, magari il giorno dopo, direi che ce ne passa...

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spiegano come non sia democratico (e quindi MOLTO pericoloso) imporre un giudizio o una sensibilità personale come discrimine su quanto sia lecito dire o su cosa sia lecito ironizzare (lo stesso rispetto è un concetto soggettivo e non oggettivo).

Concetto valido, sicuramente, ma non sono così convinto che possa esserlo SEMPRE. Capisco quali possano essere le problematiche che tu sollevi, con annesse derive pericolose, ma non riesco ad essere così assoluto su qeusta posizione.

 

Per quanto possa sembrare paradossale ripeto che il concetto è proprio questo: o si può parlare (scherzare) su tutto, anche a rischio di turbare qualcuno, o non si può parlare (scherzare) su niente. Ognuno scelga la sua posizione, ma non esistono vie di mezzo, se si nega la prima parte si cade inevitabilmente nella seconda e quindi non vale poi lamentarsi quando qualcun'altro con un'altra sensibilità/opinione/religione vuole importi di non parlare (scherzare) su qualcosa.

Anche in questo caso, non sono così fermo sul bianco-nero, personalmente potrei vedere almeno qualche sfumatura grigia, in determinati casi, ma ache qui capisco la tua posizione, pur non potendola sposare in toto.

 

Citando le battute incriminate credo che sui morti si possa scherzare, e non bisogni sterzare, si può invece sterzare la testa e le orecchie, non ascoltando ciò che non si condivide.

Bè, però questo non è sempre vero: io posso non condividere un qualcosa, posso non ascoltarla, ma se ciò incide comunque su di me, più o meno pesantemente, mi danneggia e mi modifica comunque. Si ritorna al concetto di libertà ed ai suoi confini rispetto agli altri che ti circondano. Bel problema...

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  • 2 weeks later...

http://www.gazzetta.it/Motomondiale/MotoGP/17-11-2011/motogp-test-senza-limiti-803753336994.shtml

 

Alla faccia della sbandierata esigenza di ridurre i costi, già elevati con il cambio di cilindrata. Su un giornale concorrete, il solito incompetente che si occupa di moto non ha perso tempo a definire la norma abrogata come quella "anti-Vale".....

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La Suzuki dice addio alla MotoGp

 

(ANSA) - ROMA - La Suzuki lascia la Motogp. La recessione economica, il calo delle vendite, la svalutazione dello yen e le difficolta' causate dal disastro naturale dello scorso febbraio, sono le cause che la casa nipponica tira in ballo su una nota comparsa poco fa sul suo sito. La Suzuki, che ha vinto il suo ultimo titolo mondiale nel 2000 con l'americano Kenny Roberts Jr, era impegnata quest'anno con un solo pilota, lo spagnolo Alvaro Bautista, che per il 2012 ha gia' firmato un accordo con il Team Gresini.

 

Honda, Yamaha, Ducati: ne rimarrà solo 1.

 

L'anno prossimo avremo, se non sbaglio:

- 2 piloti Honda ufficiale (Stoner, Pedrosa);

- 2 piloti Yahama ufficiale (Lorenzo, Spies);

- 2 piloti Ducati ufficiale (Rossi, Hayde);

- 2 piloti Yamaha Tech3 (Dovizioso, Crutchlow);

- 2 piloti Honda Gresini (Bautista, ?);

- 1 pilota Ducati Pramac (De Puniet?);

- 1 pilota Ducati Aspar (Barbera?)

- 1 pilota Honda Cecchinello (Bradl?).

 

In totale sono 13. Punti per tutti.

 

Altro?

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Honda, Yamaha, Ducati: ne rimarrà solo 1.

 

Sport motoristici verso il collasso.

 

 

continua la discesa agli inferi.......

 

ah, Suzuki è soprattutto

 

Staccata.jpg:sbrilluccico :sbrilluccico :sbrilluccico :sbrilluccico :sbrilluccico

 

 

e

Barry_Sheene_02.jpg

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  • 2 weeks later...

da bologna.repubblica.it

Il dottor Costa lascia la Clinica mobile "Dopo Sic, niente eroi da fabbricare"

Le sue lacrime nel giorno dell'addio a Marco Simoncelli. "Non ci sono più dei folli come lui. Non ero a Sepang, forse le cose sarebbero andate diversamente"

 

"La Clinica mobile non avrà più bisogno di me". Così, fra le lacrime, il dottor Claudio Costa annuncia l'addio al mondo della MotoGp, dalla sua prospettiva di professionista medico. ''Sto finendo con la Clinica mobile'', ha detto a Imola. Soltanto un mese fa l'addio a Marco Simoncelli: Costa era a Coriano per l'ultimo saluto al campione. ''Oggi - ha detto - non ci sono più eroi da fabbricare. Fino a Marco c'erano piloti che nonostante si fossero procurati delle lesioni o fratture volevano correre lo stesso e io mi adoperavo al massimo. Oggi non è più così e di fronte alle fratture il pilota deve adeguarsi ad un fermo più prolungato, non ci sono più dei folli come Marco''.

Il ricordo corre a quella maledetta domenica in cui Simoncelli ha perso la vita. ''Purtroppo non ero sul circuito di Sepang e non escludo che se avessi trascorso con lui i momenti prima della gara forse le cose sarebbero andate diversamente. Ora - ha concluso - gli eroi non ci sono più e la Clinica mobile, ideata e creata nel lontano 1976, non avrà più bisogno di me''.

 

Il motociclismo e la sua storia sembra perdano un altro pezzo. Una persona gradevolissima, dotta, appassionata e che trattava i piloti come figli (vedi quello che ha fatto per Doohan dopo averlo sottratto ai macellai olandesi nel'92). Ho avuto la fortuna di averci potuto scambiare quattro chiacchiere in una memorabile serata a Bastia Umbra, per me è una persona che sa mettertia prorio agio e che veramente non si stanca mai nel parlare di piloti e moto.

 

Sul fatto che le cose potessero andare diversamente, sinceramente dubito. L'aver provato a tenere la moto è stato determinante, nessun pilota cede in una situazione del genere, figuriamoci uno che fisicamente non era proprio un fantino come il Sic.

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da bologna.repubblica.it

Il dottor Costa lascia la Clinica mobile "Dopo Sic, niente eroi da fabbricare"

Le sue lacrime nel giorno dell'addio a Marco Simoncelli. "Non ci sono più dei folli come lui. Non ero a Sepang, forse le cose sarebbero andate diversamente"

 

"La Clinica mobile non avrà più bisogno di me". Così, fra le lacrime, il dottor Claudio Costa annuncia l'addio al mondo della MotoGp, dalla sua prospettiva di professionista medico. ''Sto finendo con la Clinica mobile'', ha detto a Imola. Soltanto un mese fa l'addio a Marco Simoncelli: Costa era a Coriano per l'ultimo saluto al campione. ''Oggi - ha detto - non ci sono più eroi da fabbricare. Fino a Marco c'erano piloti che nonostante si fossero procurati delle lesioni o fratture volevano correre lo stesso e io mi adoperavo al massimo. Oggi non è più così e di fronte alle fratture il pilota deve adeguarsi ad un fermo più prolungato, non ci sono più dei folli come Marco''.

Il ricordo corre a quella maledetta domenica in cui Simoncelli ha perso la vita. ''Purtroppo non ero sul circuito di Sepang e non escludo che se avessi trascorso con lui i momenti prima della gara forse le cose sarebbero andate diversamente. Ora - ha concluso - gli eroi non ci sono più e la Clinica mobile, ideata e creata nel lontano 1976, non avrà più bisogno di me''.

 

Il motociclismo e la sua storia sembra perdano un altro pezzo. Una persona gradevolissima, dotta, appassionata e che trattava i piloti come figli (vedi quello che ha fatto per Doohan dopo averlo sottratto ai macellai olandesi nel'92). Ho avuto la fortuna di averci potuto scambiare quattro chiacchiere in una memorabile serata a Bastia Umbra, per me è una persona che sa mettertia prorio agio e che veramente non si stanca mai nel parlare di piloti e moto.

 

Sul fatto che le cose potessero andare diversamente, sinceramente dubito. L'aver provato a tenere la moto è stato determinante, nessun pilota cede in una situazione del genere, figuriamoci uno che fisicamente non era proprio un fantino come il Sic.

 

Meda ha smentito, comunque se lui era a Sepang non cambiava assolutamente nulla

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  • 1 month later...

Aggiungiamo la Dakar?

 

Benissimo Coma che semina tutti, Despres compreso, e vola al primo posto..

Discreto Botturi per gli italiani.

 

Capitolo auto, tifavo per Al-Attyiah ma è stato sfigatissimo sin dall'inizio.. Certo che nel deserto gli Hummer dicono la loro (finalmente Robbie Gordon)!

 

Infine i camion: Biasion ancora più sfigato del qatariota, classifica generale a donnine di facili costumi, speriamo possa vincere qualche altra tappa..

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Ma smettetela :shock:

 

E' uno spettacolo unico, il rally dei Faraoni al confronto è fuffa..

 

D'accordo per il nome, ma è il brand ad andare avanti (e si fà in America per le tensioni politiche in Africa..) Ma lo spettacolo :smiley-excited002: Mi piacerebbe vedere un Loeb alle prese con questa prova o un Rossi ad esempio :sbrilluccico

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Ma smettetela :shock:

 

E' uno spettacolo unico, il rally dei Faraoni al confronto è fuffa..

 

D'accordo per il nome, ma è il brand ad andare avanti (e si fà in America per le tensioni politiche in Africa..) Ma lo spettacolo :smiley-excited002: Mi piacerebbe vedere un Loeb alle prese con questa prova o un Rossi ad esempio :sbrilluccico

 

Io non li vorrei mai vedere rischiare la pelle in mezzo al deserto rischiando di investire animali o persone. No, grazie.

 

1 morto anche quest'anno, peraltro.

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In fondo è la stessa cosa delle gare motociclistiche dell'isola di Man (mi pare sia quella l'isola, ma potrei dire una cavolata). Persone investite? Loro stanno dove non dovrebbero stare (succede anche nei rally nostrani).

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Vedete? Mi fate andare d'accordo con un cessic :smiley-angry019:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:asd

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