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Com'è la vita del Lakerslander all'università?


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cono io mi riferivo al post di Mone... :D

 

Comunque mia moglie è laureta vecchio ordinamento in Economia e Commercio, con Master in diritto tributario e abilitazione di Dottore Commercialista e Revisione Contabile. Oltre che negli studi privati (ho diversi amici che lavorano a Nord in studi di consulenza del lavoro e/o fiscale) Economia offre parecchi sbocchi, soprattutto se sei disposto a spostarsi. Un amico ha appena trovato lavoro a Ginevra. Un altro è appena partito per Lisbona.

:gia:

Ops  :oops:

Comunque sono d'accordo sul fatto che per far soldi serva soprattutto la testa.

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Anche a Bologna con medie alte puoi andare a studiare un anno all'estero a spese dell'Alma Mater.  Bisogna anche dire che vengono molto consigliate viaggi nel nord europa (Svezia e Norvegia su tutte)

Smettila di piangere, scopati una grassona per farti passare il blocco e torna a finire questa tesi che di ingegneri come te ne abbiamo dannatamente bisogno! 😄

Credo sia la cosa più normale che ci sia. Io l'ho vissuta con l'ultimo esame della triennale ma l'ho visto con mio fratello e la sua tesi dopo i 6 anni di Medicina. Credo sia proprio un processo p

^

Molto schiettamente, per fare tanti soldi non conta il titolo che hai prima del nome, sia esso Ing. o Dott. o Chirurgo Plastico.

a) se già ce li hai è meglio, per farne altre.

B) ci vuole la testa intesa come furbizia, competenze, cazzimma.

 

Poi i titoli aiutano.

 

Hai detto bene. E' qui che entra in gioco la passione.

Per comuni mortali come me, ovvero gente che viene da una famiglia normale e non straricca e vive in un paese che non permette di emergere con le capacità o con il titolo di studio ma solo con la fortuna, la furbizia e le conoscenze, bisogna fare un lavoro che piace.

Perchè a 40 anni è bello potersi guardare allo specchio, magari non ricco, ma con la soddisfazione di poter dire '' Faccio il lavoro che mi piace fare ''.

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Se le alternative fosse davvero "guadagno poco ma faccio il lavoro che mi piace" oppure "faccio un lavoro che non mi piace ma guadagno tanto" dubito che si parlerebbe di crisi.

 

La maggior parte delle persone comuni che conosco si accontenterebbero di un lavoro che non piace e dove non si guadagna tanto, pur di lavorare.

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^

Ho tre amici ed uno conoscente che si sono laureati nella stessa tua Facoltà Mone:

 

1) Appena finita l'Uni, corso e poi assunzione alla Denso. Adesso è quadro.

2) Ricercatore al CIRA, nel mentre anche Dottorato sempre all'UNINA.

3) Per scelta, pratica la libera professione.

4) Ottimo posto a Lione.

 

Il più scrauzo dei quattro guadagna 1.800 euro, oltre i vari benefit.

 

Io di amici che han fatto economia ne ho 3, 2 ragazzi ed una ragazza: uno dei 2 ragazzi fa l'aiuto-cuoco in Australia; un altro è capo-reparto presso una catena di supermercati; la ragazza è segretaria/assistente presso un'agenza di contabilità.

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Se le alternative fosse davvero "guadagno poco ma faccio il lavoro che mi piace" oppure "faccio un lavoro che non mi piace ma guadagno tanto" dubito che si parlerebbe di crisi.

 

La maggior parte delle persone comuni che conosco si accontenterebbero di un lavoro che non piace e dove non si guadagna tanto, pur di lavorare.

 

Sia chiaro che fare di tutta l'erba un fascio è sbagliato, però bene o male le persone studiano o comunque si impegnano per fare un lavoro gradito o comunque ben retribuito. Almeno è ciò che ho captato in questi 19 anni sul pianeta Terra.

 

Odino, ma tutti e 4 sono laureati alla Federico II? E di quei 4 quanti lavorano in Italia?

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Si si tutti e quattro laureati alla Federico II. Come ti ho scritto, 1 a Poirino (TO), 1 al CIRA di Capua (E' uno dei più importanti Centri di Ricerca europei), 1 in Francia e uno dalle mie parti, ma per motivi familiari più che altro.

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Guest Mr.Brightside

Anche io terzo anno in Economia Mister..Economia Aziendale e Management per l'esattezza.

Odino, se non sono troppo indiscreto, puoi dirmi di che tipo di occupazioni si tratta?

Io avendo una buona media posso fare richiesta per la specialistica già a Gennaio 2014, ma non ho ancora deciso quale strada prendere. Mi intriga molto il corso Ammininistrazione, Finanza Aziendale e Controllo, ma sono un tipo molto ambizioso (a volte anche un po' presuntuoso :ashamed0006: ) ed ho paura che le opportunità di carriera siano più limitate rispetto ai "classici" Management o Finanza.

Il mio corso è il classico Economia Aziendale e Bancaria. Percorso: Management e Finanza.

Come mai vorresti scartare "management" e "finanza" per la specialistica? Cosa offre il corso di cui parlavi? 

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Il mio corso è il classico Economia Aziendale e Bancaria. Percorso: Management e Finanza.

Come mai vorresti scartare "management" e "finanza" per la specialistica? Cosa offre il corso di cui parlavi? 

Il corso tratta argomenti di finanza e di contabilità sia generale che analitico-gestionale.

Ecco, gli sbocchi per AFC sono più limitati: sostanzialmente con una laurea del genere vai a lavorare in azienda come controller, revisore contabile, specialista di bilancio, ecc. o all'esterno come consulente. La posizione più alta tecnicamente è quella di Direttore della funzione Amministrazione e Controllo di un'azienda.

Come disciplina è piuttosto quantitativa (per me punto a favore), ma non so se è davvero ciò che voglio fare.

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Ragazzi, ieri ho fatto il test d'ingresso per Economia e Commercio a Forlì, facoltà di Bologna. 

Vorrei qualche rassicurazione del tipo, più o meno quanti punti sono necessari di solito per passare senza troppi patemi (in base alle vostre esperienza ovviamente)? 

 

I posti sono 380 e gli iscritti 425. Il test era composto da 80 domande, 1 punto risposta giusta, - 0.2 se sbagliata, 0 se non si rispondeva; io ne ho lasciate 19 ma ho un punteggio di 16 punti in più relativi al mio voto della maturità (96). Quindi all'incirca dovrei aver fatto poco più di 70 punti su 100.

 

Ce la posso fare??? Sono impanicato :D perchè ne potevo sparare qualcuna in più alla fine...

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Se consideri che alcuni possono aver fatto il test non come prima scelta ma come alternativa per non restare "a passeggio" e magari sono passati nella loro prima opzione.. è molto improbabile che tu non sia passato  :ok21te:

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70 punti sono veramente tanti, secondo me dovresti stare tranquillo.

A Napoli in bene o male tutti i test si entra con 35-40 a salire. Tra l'altro tu hai risposto a 61 domande, più 16 punti bonus sono 77.

Per aver fatto 70 o giù di li ne dovresti sbagliare max 4. Se ne sei sicuro devi stare più che tranquillo imho.

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  • 2 weeks later...

Lunedi inzio l'università (Marketing&Management a Bologna) e volevo farvi una domanda un pò sdolcinata.

Come sono i vostri rapporti con i compagni del liceo? 

 

Io ho avuto la fortuna di capitare in una classe molto unita e mi dispiacerebbe se ci perdessimo di vista  :piantoacatinelle

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Ragazzi, ieri ho fatto il test d'ingresso per Economia e Commercio a Forlì, facoltà di Bologna. 

Vorrei qualche rassicurazione del tipo, più o meno quanti punti sono necessari di solito per passare senza troppi patemi (in base alle vostre esperienza ovviamente)? 

 

I posti sono 380 e gli iscritti 425. Il test era composto da 80 domande, 1 punto risposta giusta, - 0.2 se sbagliata, 0 se non si rispondeva; io ne ho lasciate 19 ma ho un punteggio di 16 punti in più relativi al mio voto della maturità (96). Quindi all'incirca dovrei aver fatto poco più di 70 punti su 100.

 

Ce la posso fare??? Sono impanicato :D perchè ne potevo sparare qualcuna in più alla fine...

Io quando feci il test a giurisprudenza non lasciai niente (per mia convinzione personale) e si entrava con 38 (su 80) quindi meno del 50% di risposte esatte...ed erano 900 posti su 3 mila iscritti...io dico che sei in una botte d'acciaio...

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Lunedi inzio l'università (Marketing&Management a Bologna) e volevo farvi una domanda un pò sdolcinata.

Come sono i vostri rapporti con i compagni del liceo? 

 

Io ho avuto la fortuna di capitare in una classe molto unita e mi dispiacerebbe se ci perdessimo di vista  :piantoacatinelle

Essendo tu vicino a casa non dovrebbe essere difficile mantenere i rapporti; certo è fisiologico che con qualcuno vi perdiate di vista.

Io dalle medie ai primi due anni di liceo ho avuto sempre gli stessi compagni (più o meno) ed eravamo affiatatissimi: l'anno dopo hanno diviso la classe per restringere il numero di sezioni e ci siamo un po' allontanati. Poi ognuno prende la sua strada ed è anche normale, conosci nuova gente, alla fine (è triste dirlo) le amicizie che fai in questi anni sono "forzate" (a parte le poche vere, ovviamente).

 

Se ti può consolare però io quest'estate (a distanza di due anni) ho avuto una cena coi compagni del 5° ed è stato molto piacevole  :ok21te:

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Io non ne sento più nessuno, fuorchè un'amica (parecchio figa :asd ) che è venuta ad abitare nella mia stessa città.

Per me però è un po' diverso, perché io (e lei) siamo andati a Ferrara e tutti gli altri compagni sono andati a Padova (più vicina a dove abbiamo fatto il liceo).

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Io non ne sento più nessuno, fuorchè un'amica (parecchio figa :asd ) che è venuta ad abitare nella mia stessa città.

Per me però è un po' diverso, perché io (e lei) siamo andati a Ferrara e tutti gli altri compagni sono andati a Padova (più vicina a dove abbiamo fatto il liceo).

 

 

Io lo so chi è.. maledetto ogni volta vedo le foto che pubblichi su Facebook  :asd

 

Io ero in una classe di 30 persone ed eravamo veramente affiatati. Detto questo, ora frequento 1 solo di loro.

Quando finisce il liceo si scopre la vera natura delle persone.

 

Vero.

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Io quando feci il test a giurisprudenza non lasciai niente (per mia convinzione personale) e si entrava con 38 (su 80) quindi meno del 50% di risposte esatte...ed erano 900 posti su 3 mila iscritti...io dico che sei in una botte d'acciaio...

Si in effetti ho fatto 68 e qualcosa e sono passato...

 

Più o meno anche qui si passava con 38-39...

 

ANDATA! Inizia la mia carriera da Universitario! 

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In effetti ho sempre pensato che le amicizie fatte a scuola (fino al liceo) non sarebbero rimaste anche negli anni successivi, ma col passare del tempo ci si affeziona, più o meno a tutti, e un po rattrista pensare di doversi separare.

 

Ciò non toglie che non vedo l'ora di iniziare l'università: più responsabilità, libertà...... Si comincia ad assaporare la vera vita, secondo me.

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