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La Finestra Sulla F1 - 2014


Guest Nigma

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Guest Nigma

Ricordo quel fine settimana, specialmente il momento drammatico in cui alzarono i teli per coprire il corpo, e sono stato su quella pista, su quell'asfalto, percorrendola curva dopo curva e soffermandomi sulla stele commemorativa. Ogni anno non riesco a non dedicare un momento di raccoglimento a quel giorno: ero piccolo, ma non abbastanza per non averne memoria.

 

Quando penso alla Formula 1, un'immagine mi si compone in mente: una macchina bianca e rossa, un casco verde e giallo. Ayrton Senna sulla MP4/4 #12 è, è stato e sempre sarà la Formula 1. La morte prematura, forse, ha un potere taumaturgico: cancella le ferite di un'esistenza normale e la trasforma in mito. In leggenda. E Senna questo è: un mito, una leggenda. Per tutti.

 

La Formula 1 come categoria motoristica è stata violentata ripetutamente, non di meno il circuito imolese, tradito dalle promesse della FIA e dai vertici della scuderia Ferrari, che ne ha lasciato marcire non soltanto il senso della competizione ma anche il significato stesso della sua esistenza: non riesco a perdonare.

Eppure sono giornate amare come questa, in cui non si può non ripensare a quell'istante e a quel campione andatosene in punta di piedi così com'era arrivato, che si riscopre la passione per questo sport, che forse sport non è più. Di fronte al protagonismo contorto e imbarazzante di una federazione burattina, accanto alla schizofrenia mediatica di un padre-padrone che ha sottomesso il sentimento umano al dio profitto, più soffre chi più l'ama, questa Formula 1.

Ma se l'ama ancora, questa Formula 1, è perchè, dopo tutto, "quando c'era Senna..."...

 

Grazie, Ayrton. 

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Beh congratulazioni a Hamilton. Secondo titolo, secondo asterisco. Magari uno pulito lo vincerà un giorno.

Fai ridere.  :lolfuckthat:

Che poi...scusa...ma se il fotomontaggio era su di un muratore biondo ingobbito avresti detto la stessa cosa?  :lolfuckthat:   Non c'era proprio nulla di razzista in quella foto. 

Ti ho sempre gufato, prima da ultras di Mansell poi da ultras di Prost, con alterne fortune...ma la sensazione è che tu fossi più forte.

 

Senza dubbio il più grande dei miei Nemici, altro che milan, celtics o germania. 

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La magia con la Toleman a Monaco, i successi con una monoposto finita (Lotus post era Chapman), le vittorie con la McLaren post Honda....... aldilà di altri "numeri" più importanti che hai fatto.... queste sono le perle per cui rimarrai sempre nel mio cuore.... ciao Ayrton

 

e mi sono soffermato solo sul lato sportivo, dal lato umano unico e inimitabile

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  • 2 weeks later...
Guest Nigma

Io son stato anche ad Imola per la manifestazione commemorativa a 20 anni dalla sua scomparsa. Oltre a cimeli di ogni natura, dai caschi alle tute ai guanti passando per parti meccaniche autografate e datate (l'alettone posteriore della Lotus 1987, GP di Detroit), c'erano praticamente tutte le sue vetture: tutte e 3 le Lotus, la MP4/4 e le McLaren #1 e #8. C'era anche la Williams #2 del 1994, compresa di tuta e casco, ma appartenente ad una collezione privata: Frank si è infatti rifiutato di mettere a disposizione qualunque prodotto Williams per la mostra in onore del campione brasiliano. Peccato.

Devo ammettere che pensavo di conoscere piuttosto bene la sua storia, ma mi sbagliavo, e ripercorrerla è stato davvero un tuffo al cuore, perchè fra titoli che gli sono stati tolti per ingiustizie politiche ed altri che avrebbe potuto vincere se soltanto la Williams avesse fatto più attenzione a quel piantone dello sterzo, la grandezza percepita di Ayrton Senna è paradossalmente uno scorcio di quella che avrebbe potuto essere. Osare anche soltanto avvicinare il nome di qualche pilota moderno al suo, non è un'eresia offensiva: è semplicemente ignoranza.

 

Poi, quando ti accorgi che, appena prima di quel maledetto '94, si erano ritirati Piquet ('91), Mansell ('92) e Prost ('93), s'affaccia il pensiero che forse la F1 per come l'amiamo, fra l'eroismo ingiusto di chi scendeva in pista senza la certezza di rientrare ed il genio dei tecnici che si inventavano novità ogni anno, si è spenta con lui in quel giorno nefasto.

 

Perdonatemi ma mi assale un'amarezza terribile.

 

Dedichiamoci alle qualifiche del GP di Spagna, vah.

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Guest Nigma

Che corrono a fare? 1 secondo al giro rispetto a tutti gli altri.

 

Se lottano come in Malesia mi sembra che spettacolo ci sia.

 

 

Bene, Lewis, ora l'importante sarà difendere la prima posizione alla prima curva domani.

 

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Guest Nigma

^

Anche nei primi anni 2000?  :fiskio

 

La F1 vive di cicli, più o meno: c'è stato quello delle McLaren col motore Honda turbo, c'è stato quello delle Williams con le sospensioni attive e il controllo di trazione, c'è stato quello della Ferrari (sinceramente non ricordo avesse particolari marchingegni :asd ), quello della Renault col mass damper ed infine quello della Red Bull con... Adrian Newey (ma anche i diffusori soffiati, se non ricordo male, anche se non saprei spiegarmi meglio).

 

La differenza essenziale, secondo me, è che ai piloti appartenenti alla scuderia dominante venga concesso di battagliare: così accadde alla McLaren, così è accaduto alla Mercedes in Bahrein, così NON è accaduto in Ferrari e Red Bull (se non in parte: ricordo ad esempio la Turchia :asd ).  

 

Comunque non ho idea di cosa sia successo ieri a Barcellona, magari problemi/strategie di gomme, ma il fatto che una Lotus, la quale ad inizio anno nemmeno riusciva a terminare la corsa e ha pagato quest'anno gli stipendi delle mensilità 2013, sia davanti alle Ferrari, che hanno un budget praticamente illimitato in confronto a tutte le altre scuderie Mercedes e Red Bull escluse... diciamo che mi è sembrato un pò inquietante. :ashamed0006: Dispiace per la Rossa e per il #7.

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Eh, quindi?

Una gara in cui ogni pilota aspetta un giro per superare anche se ha la possibilità in qualche curva (alludo alla zona del drs) è indecente per definizione. 

Auto uguale per tutti e mazzate (terronometro: alto livello agonistico) a non finire tra le curve..

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Guest Nigma

Una gara in cui ogni pilota aspetta un giro per superare anche se ha la possibilità in qualche curva (alludo alla zona del drs) è indecente per definizione.

Auto uguale per tutti e mazzate (terronometro: alto livello agonistico) a non finire tra le curve..

Esistono le gare di kart per questo. La F1 è sempre stata un'altra cosa, anche quando vincevano altri.

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Esistono le gare di kart per questo. La F1 è sempre stata un'altra cosa, anche quando vincevano altri.

La mia era una estremizzazione, cioè non ci sono spunti in questa gara, sto continuando a vederla ma è il nulla

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Guest Nigma

La mia era una estremizzazione, cioè non ci sono spunti in questa gara, sto continuando a vederla ma è il nulla.

 

Esattamente come sono stati il nulla il 2011, il 2004, il 2002, il 2001, il 1993, il 1992... Quando c'è una vettura nettamente superiore alla concorrenza, c'è poco da fare. Almeno in Mercedes si degnano di non nominare una prima guida d'ufficio e i piloti possono giocarsi la vittoria ai box, con strategie differenti*, e in pista, come in Malesia. Negli anni che ti ho citato questa possibilità non c'era nemmeno per ordine di scuderia...

 

*Ecco, l'unica cosa che rimpiango del vecchio regolamento è l'abolizione dei rifornimenti: per me davano molti più gradi di libertà all'interpretazione della corsa, quindi anche allo spettacolo... solo che si diceva: "eh ma i piloti così non sorpassano in pista ma aspettano di andare ai box": classico esempio di come non sia facile trovare un buon compromesso regolamentare.

 

Purtroppo la F1 è così, ad una gara incredibile per equilibrio ed emozioni possono seguirne 5 o 10 piuttosto piatte e prevedibili.

 

Tieni poi conto di altri 2 elementi:

1) le rotture: paradossalmente, erano uno dei fattori più imprevedibili delle corse. Come non ricordare il fumo bianco di Mika Hakkinen a Barcellona durante l'ultimo giro, ad esempio? La necessità di abbattere i costi ha fatto sì che alla prestazione si preferisse l'affidabilità, col risultato che oggi praticamente tutti arrivano in fondo, salvo rare eccezioni. Una volta, decisamente meno.

2) le vie di fuga: fino a pochi anni fa, erano di sabbia o ghiaia e bastava un errore minimo per finire intrappolati e quindi terminare la gara. Oggi? Tessuti sintetici e asfalto: si può tirar dritto praticamente senza alcun rischio di rimanerci o di danneggiare la vettura. Ricordo un memorabile attacco di Mansell a Senna: l'inglese finì con 2 ruote nella sabbia e venne trascinato fuori pista, chiudendo lì gara e mondiale. Oggi che succederebbe? Dritto controllato e attacco riproposto alla curva successiva, senza problemi. Una volta la bravura stava proprio nel trovare il limite senza finire fuori pista; oggi nessuno ha più paura di finire fuori pista, tanto si rientra senza problemi, quindi il limite è decisamente schiacciato e più facile da raggiungere.

 

 

PS. Va poi detto che la crisi degli sport motoristici è generale: laddove la tecnologia diventa sempre più prevalente e costosa, la competitività ne risente. L'abbattimento dei costi teoricamente dovrebbe ridurre questo gap, ma non puoi impedire ad una scuderia e quindi ad un'azienda di sviluppare nuovi pezzi e fare nuovi test nelle proprie strutture, quindi alla fine chi ha più disponibilità economiche viene fuori e vince. Pensa alla Lotus anno scorso: budget zero (manco pagavano gli stipendi...), macchina eccellente nelle primissime gare, poi è scoppiata perchè non riesce a svilupparla come Red Bull, Mercedes e Ferrari causa mancanza di liquidità. Anche questo è un punto da considerare. Una volta bastava avere una buona idea ed uno sponsor volenteroso che si rischiava di vincere il mondiale, oggi decisamente no.

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Esattamente come sono stati il nulla il 2011, il 2004, il 2002, il 2001, il 1993, il 1992... Quando c'è una vettura nettamente superiore alla concorrenza, c'è poco da fare. Almeno in Mercedes si degnano di non nominare una prima guida d'ufficio e i piloti possono giocarsi la vittoria ai box, con strategie differenti*, e in pista, come in Malesia. Negli anni che ti ho citato questa possibilità non c'era nemmeno per ordine di scuderia...

 

*Ecco, l'unica cosa che rimpiango del vecchio regolamento è l'abolizione dei rifornimenti: per me davano molti più gradi di libertà all'interpretazione della corsa, quindi anche allo spettacolo... solo che si diceva: "eh ma i piloti così non sorpassano in pista ma aspettano di andare ai box": classico esempio di come non sia facile trovare un buon compromesso regolamentare.

 

Purtroppo la F1 è così, ad una gara incredibile per equilibrio ed emozioni possono seguirne 5 o 10 piuttosto piatte e prevedibili.

 

Tieni poi conto di altri 2 elementi:

1) le rotture: paradossalmente, erano uno dei fattori più imprevedibili delle corse. Come non ricordare il fumo bianco di Mika Hakkinen a Barcellona durante l'ultimo giro, ad esempio? La necessità di abbattere i costi ha fatto sì che alla prestazione si preferisse l'affidabilità, col risultato che oggi praticamente tutti arrivano in fondo, salvo rare eccezioni. Una volta, decisamente meno.

2) le vie di fuga: fino a pochi anni fa, erano di sabbia o ghiaia e bastava un errore minimo per finire intrappolati e quindi terminare la gara. Oggi? Tessuti sintetici e asfalto: si può tirar dritto praticamente senza alcun rischio di rimanerci o di danneggiare la vettura. Ricordo un memorabile attacco di Mansell a Senna: l'inglese finì con 2 ruote nella sabbia e venne trascinato fuori pista, chiudendo lì gara e mondiale. Oggi che succederebbe? Dritto controllato e attacco riproposto alla curva successiva, senza problemi. Una volta la bravura stava proprio nel trovare il limite senza finire fuori pista; oggi nessuno ha più paura di finire fuori pista, tanto si rientra senza problemi, quindi il limite è decisamente schiacciato e più facile da raggiungere.

 

 

PS. Va poi detto che la crisi degli sport motoristici è generale: laddove la tecnologia diventa sempre più prevalente e costosa, la competitività ne risente. L'abbattimento dei costi teoricamente dovrebbe ridurre questo gap, ma non puoi impedire ad una scuderia e quindi ad un'azienda di sviluppare nuovi pezzi e fare nuovi test nelle proprie strutture, quindi alla fine chi ha più disponibilità economiche viene fuori e vince. Pensa alla Lotus anno scorso: budget zero (manco pagavano gli stipendi...), macchina eccellente nelle primissime gare, poi è scoppiata perchè non riesce a svilupparla come Red Bull, Mercedes e Ferrari causa mancanza di liquidità. Anche questo è un punto da considerare. Una volta bastava avere una buona idea ed uno sponsor volenteroso che si rischiava di vincere il mondiale, oggi decisamente no.

Questo secondo me è il punto fondamentale del discorso. Su molti aspetti del tuo posto mi trovi anche in accordo, ma su questo punto mi piacerebbe ragionare un po' di più.

Fondamentalmente sono 5 anni che con la magata aerodinamica di turno il mondiale è deciso già dalla prima gara. Mi dirai che è una banalizzazione, ma dagli alettoni soffiati della Brown gp alle genialate del buon Adrian i mondiali sono un po' monotoni...

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