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No niente, figurati... Sono sicuro che l'improvvisa inversione a u su Morata sia del tutto scollegata dalla vicenda Suarez, che una mattina si è svegliato con addosso una sensazione di incomplete

avete pensato anche a cosa sarebbe la nazionale dell'impero romano? 

Quando si capirà che il calcio e lo sport, come tutti gli altri settori ha bisogno di evolvere e stare al passo con i tempi non sarà mai troppo tardi. Se continui a stare fermo in segno della storia,

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Infatti la differenza non la vedi tanto sui fenomeni quanto sulla base del movimento.

E quella fa schifo.

E su questo siamo tutti d'accordo. Ma non mancano i baggio e maldini perché il settore giovanile fa schifo.

 

 

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Decisamente in disaccordo.

Non avrebbero neanche la possibilità di uscire oggi, qualora ci fossero.

In Italia non si insegna più calcio, come detto da Tony.

Anche perché siamo rimasti fermi ai tempi di Baggio e Maldini, proprio come Paese.

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A pochi passi da casa mia ci sono i campi d'allenamento di Aldini Bariviera e Sempione Half, che teoricamente dovrebbero essere due tra le migliori squadre giovanili della Lombardia e di tutta Italia. 

 

Ora io non so quanti dei ragazzi transitati da queste due società siano arrivati al massimo livello, a mia memoria nessuno, ma magari invece sono centinaia. Alla prima occasione chiederò.

 

Sta di fatto che non penso che se Asensio fosse nato in Italia ubriacherebbe se stesso e non gli avversari, la classe non è acqua (e manco assenzio), o ce l'hai o non ce l'hai, non si allena. Dopo la generazione di Totti, Baggio e Del Piero, quali sono i prossimi grandi numeri 10 pronti a prendere per mano la nazionale italiana? Siamo aggrappati a Verratti, che a me pare un giocatore normalissimo, oltretutto con un fisico ridicolo per il suo ruolo.

 

Non è che magari i settori giovanili italiani scassino i maroni ai ragazzi con la tattica esasperata già da quando sono in fasce, anzichè insegnare loro a giocare a pallone? La distanza tra i reparti è importante ma se hai una tecnica individuale imbarazzante non combini poi molto. Avete visto che piedi hanno i difensori della Spagna?

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Decisamente in disaccordo.

Non avrebbero neanche la possibilità di uscire oggi, qualora ci fossero.

In Italia non si insegna più calcio, come detto da Tony.

Anche perché siamo rimasti fermi ai tempi di Baggio e Maldini, proprio come Paese.

 

Per me è proprio quello il punto: ad Asensio non devi insegnare il calcio, ce l'ha già nel suo DNA, è talento purissimo.

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Per me il talento in Italia non viene praticamente mai coltivato, ma soppresso già dai 12-13 anni dalla tattica e della preparazione atletica.

Già a partire dagli esordienti si iniziano a fare sedute senza tecnica, il tiro è il fondamentale meno allenato di tutti, reputato come uno svago da fine allenamento. Non si cura la tecnica di passaggio, ne si insegna a stoppare come si deve. Non si insegna ai difensori a giocare il pallone, nè ai centrocampisti la tecnica per smarcarsi e ricevere posizionati correttamente. Ci si indigna quando si sbaglia una giocata perchè ritenuta pericolosa ai fini del risultato, che non dovrebbe contare assolutamente nulla.

Si fanno interi allenamenti di 11 contro 0, schemi su angolo e su punizione, e parliamo di ragazzi di 14 o 15 anni.

 

Per me il problema è la base. Poi può essere che in questo periodo storico ci siano meno potenziali talenti in Italia, ma anche quelli che sarebbero tali affrontano dei percorsi molto più difficili.

 

Infine una riflessione sul campionato primavera e allievi nazionali: invece di valorizzare i ragazzi di talento, magari anche più giovani dei coetanei, spessissimo si cerca chi è più pronto fisicamente per vincere il trofeo. Squadre come l'Inter (per quanto mi ricordi specificatamente, non è una critica alla squadra) sono piene di ragazzi di colore alti 1.90m, con il fisico di 25enni, che basano il proprio dominio esclusivamente sul fisico. Ovviamente questo non porta a niente al piano di sopra, a meno di non essere Pogba o simili.

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A pochi passi da casa mia ci sono i campi d'allenamento di Aldini Bariviera e Sempione Half, che teoricamente dovrebbero essere due tra le migliori squadre giovanili della Lombardia e di tutta Italia.

 

Ora io non so quanti dei ragazzi transitati da queste due società siano arrivati al massimo livello, a mia memoria nessuno, ma magari invece sono centinaia. Alla prima occasione chiederò.

 

Sta di fatto che non penso che se Asensio fosse nato in Italia ubriacherebbe se stesso e non gli avversari, la classe non è acqua (e manco assenzio), o ce l'hai o non ce l'hai, non si allena. Dopo la generazione di Totti, Baggio e Del Piero, quali sono i prossimi grandi numeri 10 pronti a prendere per mano la nazionale italiana? Siamo aggrappati a Verratti, che a me pare un giocatore normalissimo, oltretutto con un fisico ridicolo per il suo ruolo.

 

Non è che magari i settori giovanili italiani scassino i maroni ai ragazzi con la tattica esasperata già da quando sono in fasce, anzichè insegnare loro a giocare a pallone? La distanza tra i reparti è importante ma se hai una tecnica individuale imbarazzante non combini poi molto. Avete visto che piedi hanno i difensori della Spagna?

Poi bisogna vedere il grado di maturità dei giovanotti italiani, se a 20 anni si sentono arrivati , milionari e con poco spirito di sacrificio il tutto si complica.
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Per me il talento in Italia non viene praticamente mai coltivato, ma soppresso già dai 12-13 anni dalla tattica e della preparazione atletica.

Già a partire dagli esordienti si iniziano a fare sedute senza tecnica, il tiro è il fondamentale meno allenato di tutti, reputato come uno svago da fine allenamento. Non si cura la tecnica di passaggio, ne si insegna a stoppare come si deve. Non si insegna ai difensori a giocare il pallone, nè ai centrocampisti la tecnica per smarcarsi e ricevere posizionati correttamente. Ci si indigna quando si sbaglia una giocata perchè ritenuta pericolosa ai fini del risultato, che non dovrebbe contare assolutamente nulla.

Si fanno interi allenamenti di 11 contro 0, schemi su angolo e su punizione, e parliamo di ragazzi di 14 o 15 anni.

 

Per me il problema è la base. Poi può essere che in questo periodo storico ci siano meno potenziali talenti in Italia, ma anche quelli che sarebbero tali affrontano dei percorsi molto più difficili.

 

Infine una riflessione sul campionato primavera e allievi nazionali: invece di valorizzare i ragazzi di talento, magari anche più giovani dei coetanei, spessissimo si cerca chi è più pronto fisicamente per vincere il trofeo. Squadre come l'Inter (per quanto mi ricordi specificatamente, non è una critica alla squadra) sono piene di ragazzi di colore alti 1.90m, con il fisico di 25enni, che basano il proprio dominio esclusivamente sul fisico. Ovviamente questo non porta a niente al piano di sopra, a meno di non essere Pogba o simili.

 

Su questo sono d'accordo, la cultura calcistica italiana molto più improntata su tattica e difesa non è un terreno fertile per giocatori di fino e di talento palla al piede.

 

Io non so quale sia il livello delle scuole calcio italiane, figurarsi quello delle nazionali migliori delle nostre. Quel che dico io è che alla base di certi giocatori c'è il talento, su cui costruiscono la propria carriera migliorando con etica del lavoro. Asensio è un '96 che fa la differenza in una finale di UCL, è un qualcosa che non può essere coltivato tramite scuole calcio e squadre B. 

 

In Italia manca un po' di tutto probabilmente, talento compreso.

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Pogba si vedeva subito fosse un fenomeno

 

Pogba è il più grande pacco del calcio mondiale, altro che fenomeno.

 

Io non ho mai comunque creduto alla storia del "si vede subito". Con Cassano e Balotelli "si è visto subito", ma poi come sono finiti? Per diventare campioni poi ci vuole anche altro, e di certo l'ambiente, la crescita, un giusto settore giovanile possono fare la differenza tra il perdersi e il realizzarsi.

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non può essere solo un problema di in spagna li fanno giocare nelle squadre b. perché oramai anche molti dei nostri giovani giocano in serie a. il problema è molto prima delle squadre B, come età.

 

ma ora c'è il secondo tempo. dopo scrivo un pilotto.

Tony, sono d'accordo... Ma se Asensio esce comunque un Carvajal magari te lo perdi se non si mette in mostra nel Castilla... Spinazzola in una squadra B avrebbe giocato mentre così ha peregrinato anni prima di trovare spazio a Perugia.
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Tony, sono d'accordo... Ma se Asensio esce comunque un Carvajal magari te lo perdi se non si mette in mostra nel Castilla... Spinazzola in una squadra B avrebbe giocato mentre così ha peregrinato anni prima di trovare spazio a Perugia.

Continuo a trovare la dimensione sbagliata: Carvajal non te lo perdi perché è il miglior terzino dx al mondo, con una tecnica individuale spaventosa. Tra l'altro Carvajal è uno di quelli che il Real ha mandato in prestito all'estero a far esperienza, come ha fatto quest'anno con Vallejo.

 

Il problema, se si vuol per forza guardare alla Spagna, è che Spinazzola non è nemmeno il piede sx di Carvajal.

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Continuo a trovare la dimensione sbagliata: Carvajal non te lo perdi perché è il miglior terzino dx al mondo, con una tecnica individuale spaventosa. Tra l'altro Carvajal è uno di quelli che il Real ha mandato in prestito all'estero a far esperienza, come ha fatto quest'anno con Vallejo.

 

Il problema, se si vuol per forza guardare alla Spagna, è che Spinazzola non è nemmeno il piede sx di Carvajal.

Mone, per intendersi... Morata, così puoi controllare sul forum, era sconosciuto ai più quando arrivò alla Juventus... ma dove lo aveva visionato la Juventus? Aveva giocato la maggior parte della stagione nel Castilla. Poi la dimensione per te sarà certamente sbagliata ma il fatto è che i giocatori citati hanno potuto cercare la giocata e sbagliarla perché nessuno metteva loro pressione; non si giocavano una promozione... dovevano solo dimostrare di valere quanto avevano lasciato intravedere nel settore giovanile.

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Decisamente in disaccordo.

Non avrebbero neanche la possibilità di uscire oggi, qualora ci fossero.

In Italia non si insegna più calcio, come detto da Tony.

Anche perché siamo rimasti fermi ai tempi di Baggio e Maldini, proprio come Paese.

 

è l'argomentazione pro Giovinco: non ha fatto il salto di qualità perchè non ha avuto le giuste chance e non è stato fatto crescere bene

 

sarà magari che ha fatto la differenza solo nel Parma e a Toronto in carriera e mai nella juve, dove pure le opportunità le ha avute

 

Cassano e Balotelli sono i giocatori più sopravvalutati el calcio italiano negli ultimi 20 anni, e c'è gente che da del pacco a Pogba. Pogba fu lanciato dopo pochi mesi da Conte perchè si vedeva anni luce che avesse una combinazione di tecnica e forza fisica unica al mondo. Il salto di qualità deve farlo solo come leader, non come talento. Magari ce l'avesse l'italia un pogba

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In Germania esistono le squadre B?

Chiedo perché davvero non lo so. Anche il loro movimento è ormai di un livello elevatissimo.

non possono andare oltre la 3.Bundesliga (terza divisione del calcio tedesco). Dal punto di vista regolamentare, non esistono limiti di età e c’è ampia libertà di passaggi di giocatori tra la prima e la seconda squadra nel corso della stagione, anche fuori dalle finestre del mercato.

Io preferirei un modello più improntato alla crescita del giovane (quindi post trafila giovanili) con passaggi tra prima e seconda squadra (dei 25 in lista UCL/Lega) limitati al caso di recupero da infortuni.

In Portogallo funziona similmente alla Spagna.

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non possono andare oltre la 3.Bundesliga (terza divisione del calcio tedesco). Dal punto di vista regolamentare, non esistono limiti di età e c’è ampia libertà di passaggi di giocatori tra la prima e la seconda squadra nel corso della stagione, anche fuori dalle finestre del mercato.

Io preferirei un modello più improntato alla crescita del giovane (quindi post trafila giovanili) con passaggi tra prima e seconda squadra (dei 25 in lista UCL/Lega) limitati al caso di recupero da infortuni.

 

se una "squadra B" non può andare oltre la serie C non ha senso, perché il livello della serie C (almeno in Italia, ma penso che altrove sia simile) è molto più basso rispetto a quello in cui dovrebbe "formarsi" un giocatore giovane. Dove "giovane" non significa di 16 anni ma di 19-20 (Morata, per dire, ha giocato nel Castilla dai 18 ai 21 anni, militando tra la seconda e la terza serie. L'ultimo suo anno (18 partite, 12 gol, con varie presenze anche nel Real di Mourinho) l'ha giocato nella seconda divisione ed è lì che mostri qualcosa, non in C...

Infatti giocatori più forti, in Spagna, mica stanno nella seconda squadra: vengono prestati o dati in "recompra" all'estero (lasciamo perdere Morata, ma comunque è vero che la Juve ha fatto da "satellite" al Real, di casi ce ne sono diversi, il primo che mi viene in mente è Carvajal) per giocare a più alti livelli.

Non credo che ci sia un sistema assolutamente migliore di un altro.  

 

In Italia ci lamentiamo dei prestiti, ma il discorso è simile e conviene a tutti: per parlare - ovviamente - della Juve, giocatori come Marchisio, Spinazzola, lo stesso Rugani (che è nato nell'Empoli ma che si è fatto le due "vere" stagioni lì quando già era di proprietà della Juve), ora Kean, Orsolini, Caldara, hanno la possibilità di giocare a un livello più alto di quello garantito dalla "seconda squadra", ossia la C. E le squadre cui vengono prestati i giocatori si rinforzano non poco (i primi 3 che ho citato sono o sono state colonne delle squadre in cui hanno giocato). 

 

Dal mio punto di vista, sia detto al di fuori del tifo calcistico, forse effettivamente queste squadre dovrebbero ragionare più come "affiliate" che come società completamente estranee alla società che detiene il cartellino del giocatore. Le manfrine su Spinazzola sono stucchevoli da entrambe le parti, bisognerebbe essere più trasparenti: il giocatore è della società "madre" e, a fronte di accordi precisi, ne fa quello che vuole. In un mondo ideale, la Juve si accorda a fine giugno con l'Atalanta e la cosa finisce lì, senza tiritere.

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Vabbe ma invece vogliamo parlare del fatto che in Italia se osi superare 3 allenamenti a settimana da più di un'ora ti trovi le mamme coi forconi e rischi di essere denunciato? 

 

Ho amici in croazia che a basket e pallanuoto si allenano 3/4 volte per 2 ore a settimana più la partita da quando fanno le elementari, poi dalle superiori ogni giorno; non so come funzioni in altri paesi ma da loro ogni sport è così. 

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C'è una parte genetica importante, le famose madri, poi ci sono tutta una serie di fasi successive che ti possono portare a diventare un campione.

 

Purtroppo sono tutte cose consequenziali e se nella crescita manca qualche componente ti ritrovi giocatori medi o se sei fortunato arrivano a capirci qualcosa da grandi.

 

Quindi benissimo madre natura, ma se poi non educhi tuo figlio, non lo aiuti a crescere e a metterlo nelle condizioni di maturare (società) sarà difficile tirarne fuori qualcosa di importante.

 

Il sistema Italia, a livello di insegnamento giovanile, è stato, e nelle realtà minori lo è ancora uno dei peggiori che possa esistere, detto questo sono anni che invece cerca di insegnare concetti diversi (parlo del settore tecnico che lancia le linee guida da seguire) e sicuramente migliori.

 

Purtroppo nelle piccole realtà si ragiona ancora nel nome del risultato, nella vittoria oggi a discapito della crescita del ragazzo, (dove si ammaestrano anziché aiutarli a capire come risolvere i problemi) ci sono una marea di allenatori che andrebbero arrestati, in compagnia di dirigenti ma soprattutto genitori...

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Dal mio punto di vista, sia detto al di fuori del tifo calcistico, forse effettivamente queste squadre dovrebbero ragionare più come "affiliate" che come società completamente estranee alla società che detiene il cartellino del giocatore. Le manfrine su Spinazzola sono stucchevoli da entrambe le parti, bisognerebbe essere più trasparenti: il giocatore è della società "madre" e, a fronte di accordi precisi, ne fa quello che vuole. In un mondo ideale, la Juve si accorda a fine giugno con l'Atalanta e la cosa finisce lì, senza tiritere.

 

Ma se l'Atalanta paga lo stipendio di Spinazzola nei due di prestito biennale, è l'Atalanta la società proprietaria del giocatore. Mi sembra ovvio.

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Ma se l'Atalanta paga lo stipendio di Spinazzola nei due di prestito biennale, è l'Atalanta la società proprietaria del giocatore. Mi sembra ovvio.

Mone... Non scrivere minchiate... [emoji23]

“Atalanta Bergamasca Calcio comunica di aver acquisito dalla Juventus a titolo temporaneo, per la durata di due stagioni, con diritto di opzione e controopzione, il calciatore Leonardo Spinazzola“.

L'Atalanta non può vendere il giocatore, come invece ha potuto fare con Caldara, Kessie, Conti...
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