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Mah, per me si sta facendo la solita confusione fra argomenti distanti senza andare mai al nocciolo della questioni. Per dirla come Keitaro, niente di più gattopardesco.

 

PS. Il post di Dandi è molto interessante, non fosse che 1) non è per nulla incompatibile con quello di Dedo (al contrario della premessa) 2) si conclude con un'invocazione alla fuga in Svizzera. Se questo è ciò che producono gli italiani illuminati, allora sì che per il nostro paese davvero non c'è speranza.

 

 

a me, tra le tante cose,  fa sorridere che in queste analisi sociologiche si tiri sempre in ballo una tipologia di tifoso che diventa tale solo una volta ogni due anni ( mondiali ed europei, e solo se va bene e puo' salire sul carro altrimenti è il primo a lanciare uova e pomodori) e che per i restanti 4  anni è tifoso 24h al giorno della squadra di club

 

tra gli idioti che lunedi hanno fischiato l'inno svedese probabilmente ci saranno stati quelli che lanciarono il motorino dal terzo anello o che inveirono contro Maldini il giorno della sua gara d'addio.

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Per JackInTheBox in pratica Buffon e Pirlo sono due buoni giocatori(sopravvalutati) e nulla più.

A parte che di questo vecchietto poco continuo gli consiglierei sempre di andarsi a rivedere quanto seppe fare nella finale di Champions del 2015, non esattamente secoli fa.

 

Comunque scusate se dubito della lealtà di alcuni giudizi ma ogni tanto tendo davvero a pensare che alcuni siano costruiti solo in base alle simpatie/antipatie verso il giocatore o magari anche verso i colori che rappresenta.

Fortunatamente questi giocatori fuori dall'Italia hanno il rispetto che si meritano, dove appunto non ci si fa influenzare da cose di questo tipo.

 

Esiste una via di mezzo tra "buon giocatore" e "portiere più forte di sempre"?Per me tra Buffon e Pirlo ci sono 5 categorie di differenza, ovviamente in favore del portiere, che è OGGETTIVAMENTE un giocatore che verrà consegnato alla storia del calcio. Per lui contestavo l'etichetta di GOAT (per me non lo è e cmq è difficile/impossibile stabilirlo, specie in un ruolo molto particolare come il portiere), non la sua carriera. Di Pirlo ho già parlato fin troppo per quello che è. 

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a me, tra le tante cose,  fa sorridere che in queste analisi sociologiche si tiri sempre in ballo una tipologia di tifoso che diventa tale solo una volta ogni due anni ( mondiali ed europei, e solo se va bene e puo' salire sul carro altrimenti è il primo a lanciare uova e pomodori) e che per i restanti 4  anni è tifoso 24 al giorno della squadra di club

 

tra gli idioti che lunedi hanno fischiato l'inno svedese probabilmente ci saranno stati quelli che lanciarono il motorino dal terzo anello o che inveirono contro Maldini il giorno della sua gara d'addio.

 

Quelli del motorino non c'erano posso confermartelo dato che ne conosco uno   :asd

 

E si, confermo pure che è un gran idiota   :lookhere:

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Esiste una via di mezzo tra "buon giocatore" e "portiere più forte di sempre"?Per me tra Buffon e Pirlo ci sono 5 categorie di differenza, ovviamente in favore del portiere, che è OGGETTIVAMENTE un giocatore che verrà consegnato alla storia del calcio. Per lui contestavo l'etichetta di GOAT (per me non lo è e cmq è difficile/impossibile stabilirlo, specie in un ruolo molto particolare come il portiere), non la sua carriera. Di Pirlo ho già parlato fin troppo per quello che è. 

 

Mi fai 3 nomi che possono stare con buffon in un'ipotetica top3 dei portieri all time?

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Butto qualche nome di allenatori che secondo me andrebbero bene per la nazionale

 

Gasperini: allenatore esperto, fa giocare le sue squadre in modo semplice, non ha bisogno di tattiche complicate né di esecuzioni particolarmente perfette. Non gli serve un centrocampo che imposti e fa un gioco che, a livello di competizioni tra nazioni, è piuttosto raro da trovare

 

Carrera: allenatore giovane, carismatico, con esperienza anche estera. Prende da Conte l'attenzione all'esecuzione e l'aggressività generale nella fase di non possesso. Usa spesso i laterali per cercare superiorità, cosa buona per noi, dato che molti dei nostri migliori talenti giocano meglio in fascia o partendo dall'esterno

 

Giampaolo: altro giovane (più di Carrera), abituato a prendere squadre giovani da cui non ci aspetta granché per dar loro una faccia chiara ed efficace. L'ha fatto partendo dalla nomea di "integralista" per poi dimostrarsi più che disposto a molti compromessi (come del resto i due nominati sopra e lo stesso Conte).

 

Per me, quale che sia il nominato, deve esserci uno sbarramento sopra di lui, un muro di 4-5 persone che facciano ciò che faceva Mourinho con i suoi giocatori: blindarlo dalle critiche, evitargli scomodità con la stampa, garantirgli un buon rapporto con i club.

 

Tra l'altro penso che il materiale umano sia tutt'altro che disprezzabile, in generale. Quando guardavo la partita mi dicevo che era pazzesco che qualche anno fa avremmo potuto pensare di affidarci ai santi piedi di un Totti, di un Del Piero, di un Pirlo, qualcuno che, nella morte generale, si inventava un filtrante, un effetto, un dribbling capace di scardinare...o almeno di tenere in apprensione la difesa avversaria per 95 minuti.

Però i giocatori ci sono, secondo me. Ci sono e non sono male, in tutti i reparti.

Donnarumma e Perin per me non sono chissà quali campioni (nemmeno Donnarumma, non ai livelli di Buffon, ma può arrivarci, senza fretta, limando alcuni difetti senza pensare di averlo dovuto già fare) ma sono solidi. Siamo arrivati agli atti finali dei mondiali con Pagliuca, Marchegiani, Zenga e Tacconi...

Rugani, Caldara, Romagnoli, Astori, vanno più che bene. Bonucci e Chiellini durano ancora un paio d'anni.

Conti, Zappacosta, Barreca, Spinazzola, più anche altri sulle fasce, anche loro vanno più che bene

Verratti, Bonaventura, Jorginho, poi Pellegrini, vedremo Barella, Mandragora. Non aspettiamoci Pirlo ma gente in grado di far girare la palla c'è, persino Gagliardini (se ci fosse Gasp CT...)

Insigne e Belotti sono giovani, Immobile abbastanza, vediamo come vengono su Orsolini e Favilli. E sugli esterni Bernardeschi ha numeri, El Shaarawy ci sta, c'è Chiesa.

Si può lavorare, imho.

 

Ancelotti, secondo me, è una scelta che non guarda al futuro.

Inzaghi (il laziale) è giustamente troppo impegnato a farsi strada nel mondo "che conta", dove è già a un buon livello. Quelli che ho citato sopra o non possono più farlo (Gasp) o possono serenamente farlo dopo.

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Il mio nervosismo per il Napoli è un nervosismo genuino. Non preoccuparti che ho cose ben più importanti del calcio nella mia vita.

 

Fottesega della nazionale di calcio italiana, il Napoli genera sentimenti indescrivibili per me.

Mone caro, come sai ti stimo e, come forse non si è capito (my bad), era una considerazione retorica per stigmatizzare i soloni che in questi giorni se ne sono usciti con "tutti a parlare di calcio, non sono queste le cose importanti della vitah!!1!". :asd

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Bistecca

 

Io ho avuto la fortuna/sfortuna di pescare gli anni d'oro del Milan di Ancelotti tra i miei 14 e 20, quando sei ancora piccolo e puoi permetterti di vivere il calcio come un'ossessione perché della vita non sai (e non capisci) nulla.

 

Già scollinata la ventina ho iniziato a capire come il calcio fosse un ambiente da cui allontanarmi il più possibile perché tossico a tutte le latitudini, processo rallentato leggermente solo dall'arrivo in rossonero di un giocatore (Ibrahimovic) che mi stregava tecnicamente da un pezzo.

 

Con la maturità mi sono fatto un esame interiore domandandomi se fosse il caso di rimanere saldamente attaccato alla squadra che ha simboleggiato l'ascesa di un uomo che definirei quantomeno "discutibile", lo sfascio tecnico-gestionale del Milan ha fatto il resto portandomi a mollare completamente uno sport che mi annoia da morire anche da guardare (fatto salvo per le grandi partite di Champions, le uniche che valga la pena vedere).

 

Sono 7 anni che non metto piede a San Siro e nemmeno ho intenzione di tornarci, ed anche se il Milan dovesse inanellare un filotto Champions-scudetto-Champions di sicuro non mi vedranno in strada col bandierone, pure perché spero di avere altro a cui dedicarmi nel frattempo.

 

Tu mi potresti ribattere: "eh ma vai a vedere l'Olimpia!". Sono cose diverse, la squadra di basket anche in una città come Milano rimarrà sempre una cosa quasi "da sfigati", ne parli con poche persone e sono ancora meno quelle che ne parlano in giro, la partita di pallacanestro viene considerata alla stregua del giro in Montenapo o dell'aperitivo delle 6 tanto caro a Brando: una cazzatina, un orpello. Puoi tranquillamente coniugare e coniugarti.

 

Per coerenza con quanto appena detto si concludono i miei interventi su questo topic salvo rare eccezioni, perché se predichi poi devi anche razzolare. E io razzolo.

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Io ricordo il giorno dell'acquisto di bonucci un Dandi entusiasta che si preparava "alla maratone di calciomercato su telelombardia con Ravezzani" ora dopo il fiasco di questi primi mesi di campionato deludenti da parte del milan e il flop della nazionale, ci si ritira di nuovo a data da destinarsi...

 

In simpatia, ti aspetto alla prima vittoria/ondata di entusiasmo rossonero  :siciao:

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Infatti la prima parte del mio post era ironica e la citazione so' bene che era parodia, però curioso che il giochino che conta poco o nulla interessi quando le cose vanno bene, e questo si evince dal numero di post scritti dall'acquisizione del milan da parte dei cinesi fino ad ora.

 

Ora senza i risultati di milan e nazionale ci si disinteressa (nuovamente) perchè in fin dei conti è un giochino e hai ragione è soltanto un giochino che appassiona però.

 

Ho apprezzato e valorizzato i tuoi post in questi giorni anche con dei punti mela, ma questo voler sparire derubricando il tutto a "ci sono cose più importanti" fa sorridere.

 

Speriamo che i rossoneri tornino velocemente ai fasti di un tempo, perchè la tua presenza è piacevole in questo topic (come negli altri)  :drinks:

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La cosa sicura è che non aprirò un topic strappalacrime all'interno del quale indirò un sondaggio per scoprire in quanti mi implorerebbero di restare a bordo.

 

Siamo su un forum, uno fa quello che ha voglia e bella lì.

 

(Mi avete già fatto contraddire da solo due volte, visto?).

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La scelta dell'allenatore dipenderà esclusivamente da chi deciderà, nel senso che se dovesse scegliere tavecchio si andrà certamente su un nome pesante, dovrà cercare di far dimenticare quanto è inadeguato e far rilassare il tifoso.

Se ci sarà invece un cambio di presidenza il discorso forse cambia, anche se difficilmente ci sarà la volontà di cambiare rotta.

 

Credo che una nazionale di calcio abbia bisogno di tutto tranne che di un allenatore, o meglio, ci vogliono prima altre qualità, come qualcuno ha già spiegato...

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Loz

 

Bisogna fare sempre dei distinguo.

I giocatori ci sono?

In quale senso?

 

Se ti riferisci al fatto che abbiano i giocatori per qualifarci ad un mondiale penso che nessuno possa discutere questo, altrimenti perché massacrare in questo modo un Ventura.

 

Il punto è che sei l'Italia, come tale non puoi accontentarti del minimo indispensabile.

Quando avremo di nuovo un gruppo di giocatori degno di vari cicli passati che ci possa permettere di sperare di competere per vincere un mondiale allora potremo appunto dire che i giocatori ci sono.

E se permetti dopo tante illusioni recenti anche il sottoscritto ottimista per natura cerca di andarci coi piedi di piombo.

Dei giocatori della tua lista Verratti a parte non si può certamente dire che vi sia gente affermata a livello internazionale.

Quella è semplicemente una lista di giovani promesse e giocatori ancora lontanissimi dal potersi considerare delle certezze a certi livelli.

Per cui film già visto e rivisto, dove non ci resta che sperare che il finale abbia un epilogo diverso.

 

Quanto agli allenatori, dei nomi da te fatti non vedo nessun identikit ideale alla nostra attuale situazione.

Qui bisogna ripartire dalle ceneri di un fallimento epocale, il Gasperini di turno non è ciò che ci serve al momento.

Lo poteva essere in ben altre circostanze ma in questa attuale mai come adesso abbiamo bisogno di un ct con le palle cubiche che faccia da catalizzatore d'idee dell'intero movimento.

Dobbiamo dare al ct un importanza che vada oltre le mere questioni di campo e di selezionatore.

 

mah, è da Sacchi che non c'è una figura del genere, e pure lui non era nemmeno tanto un "catalizzatore d'idee dell'intero movimento", tanto che con lui CT si approdò all'era Lippi della Juve, distantissima dal calcio proposto da Sacchi, mentre l'Under 21 era nel pieno dell'era d'oro di Cesare Maldini, anche lui distantissimo dall'idea di calcio di Sacchi.

Forse Lippi, ma anche lui ha catalizzato ben poco, andandosene un minuto dopo la vittoria e un minuto dopo la sconfitta.

Per cui no, io non vedo la necessità che ci sia un "catalizzatore". Serve, secondo me, uno che sappia fare tre cose

1. evitare polemiche con le squadre di club (vedi Conte all'estremo opposto), dato che solo i club possono essere il luogo dove un giocatore italiano potrà emergere e/o affermarsi

2. evitare di caricare se stesso e la squadra di chissà quali e quante responsabilità

3. ragionare su una rosa ampia, senza troppi "blocchi" che poi è difficile scardinare (se necessario), con un gioco semplice. Se oggi pensi che il futuro siano Rugani, Caldara e Romagnoli, magari domani ne scopri un altro o uno non si affermerà e non deve essere un problema insormontabile

 

Per questo, secondo me, o prendi un allenatore giovane in cui individui queste caratteristiche, oppure uno con le idee già molto chiare che viva l'incarico come un coronamento.

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Dimenticavo..ti ricordi la gara a San Siro con Seedorf allenatore dove nel primo tempo dominammo letteralmente la Juve.

Ebbene poi guardavi il risultato all'intervallo e vedevi Milan 0 Juve 0.

Chissà a cosa era dovuto.

 

Lascia stare,sentendo più di qualsiasi altra la sfida con la Juve Buffon in tutti questi anni l'ho sportivamente maledetto eccome per quanto volte è riuscito a negarci un gol.

Bistecca stai guardando il dito e non la luna, secondo te lui avrebbe voluto parare tutti i rigori a Manchester o fare le parate che stai enunciando? Sfida importante 1, Buffon battuto. Il resto è quotidianità bene o male.
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Io sinceramente non ho capito con chi ce l'ha Dandi.

Anche un pò con se stesso, secondo me...

E non è una battuta perchè è un periodo che io stesso ho passato, anche se sono un pò più piccolo anagraficamente.

Il periodo pre-adolescenziale e adolescenziale nel quale non hai grossi pensieri quotidiani se non quelli di calcio/sport e ragazze, con fortune più o meno alterne.

Una sorta di montagne russe emozionali riguardanti aspetti di per sè "futili" ma che in quel momento ti sembrano tutto.

Il vivere le emozioni senza filtro e senza stare a pensare agli orpelli o alle sovrastrutture che stanno intorno.

Poi arriva, in maniera più o meno brutale, l'impatto con la realtà "vera".

Ed inizi a pensare..."Cazzo, ma ho 18/21 anni", "Ma tifo la squadra di un delinquente", "Ma che mi frega di starci male per quella lì", "Ho di meglio da fare che rovinarmi lo stomaco per il Milan" e così proseguendo.

E così cerchi le passioni alternative, quelle che puoi chiamare "vere" e "spontanee", non quelle che ti hanno inculcato da piccolo anche se in maniera involontaria.

Il basket, il football, ecc... cose che scegli di seguire, per le quali decidi di alzarti la notte perchè ti va e perchè lo hai scelto.

La fase successiva, per quello che ho attraversato e sto attraversando io, è la disillusione nel "ritorno alle origini"...

Perchè tifare Milan non vuol dire tifare Berlusconi, non vuol dire tifare Montella o Montolivo, significa tifare per la maglia...per il rosso e per il nero.

Questo perchè il Milan c'era prima di Berlusconi, c'è senza e ci sarà dopo, idem con Montella e Montolivo...

Oppure può subentrare la consapevolezza del fatto che ciò che prima generava emozioni immense adesso non fa nè caldo e nè freddo, oppure che non piace più quello che prima piaceva.

Personalmente io sono ancora indeciso tra queste due cose e non è solo una questione di vincere o non vincere, anche se il suo impatto lo ha...non serve fare gli ipocriti.

Non è una questione di bandwagonerismo, è una questione di realizzazione della realtà una volta svanito il velo dell'innocenza dovuto alla non maturità.

O almeno così credo...

:asd

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io da 5/6 anni e anche più la vedo in modo molto tranquillo invece: se ho tempo vedo la partita della juve/lecce, se non ho tempo sticazzi. Non vado in curva da quando avevo 18 anni. Sono talmente abituato alle sconfitte che guardo lo sport ormai con totale serenità e cercando un occhio più critico e meno fanboy.

Coi Lakers mi incazzo un pò di più perchè il basket mi piace di più, semplicemente :asd

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Io ho trovato il post di The Goods molto paternalista se devo essere sincero.

Decidere in quale "fase" si trovi un qualcuno che ha prodotto (nel bene o nel male) un'argomentazione strutturata, anche se non ci si oppone direttamente alle sue idee, puzza di diminutio ex-ante.

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Anche io seguo il calcio in maniera molto più "vanilla" da circa 6/7 anni e credo che i motivi siano nel post che ho scritto.

E io ammetto tranquillamente di aver e rotto porta e portone di casa di nonna per il ritorno di La Coruna, di aver pianto per una notte intera la sera di Istanbul, di aver fatto volare cose per Italia - Corea del Sud del 2002.

Ovviamente il giorno dopo La Coruna e Istanbul non sono andato a scuola, mi pare ovvio. (:asd)

Ho vissuto malissimo quelle esperienze, anche se ero alle medie (o forse proprio perchè ero alle medie...), molto più delle Finals del 2008 ad esempio.

Credo sia normale, è un logico processo di maturazione e crescita mentale e sociale.

Ci si distacca, in maniera più o meno netta a seconda dei casi, per trasformare l'attaccamento morboso in un attaccamento più "sano".

Si prende coscienza di tante cose che prima si ignoravano per il semplice motivo che era giusto ignorarle, perchè non appartengono ad un ragazzo di 10/12/14 anni.

Dalle mie parti c'è un proverbio che racchiude questo concetto in maniera secondo me perfetta...

"Se è cane di razza, torna"...

E onestamente non saprei come rendere meglio il concetto, anche perchè ci sono passato sia con il Milan che con i Lakers (dal lockout, almeno per un paio di anni, non ho scritto qui).

Probabilmente quello dei Lakers è un cane di razza con pedigree che amo alla follia, visto che altrimenti non si spiegherebbero questi ultimi 4 anni...

Mentre quello del Milan magari è un pò più bastardino e non gli voglio poi così tanto bene, anche se a volte c'è della nostalgia.

Paradossalmente, per i Patriots è stato un qualcosa nato in maniera diametralmente opposta, prima come una curiosità e man mano sempre più forte, consapevole e voluto.

Di conseguenza non c'è stato bisogno del periodo di distacco, visto che è stato un qualcosa di diverso, nato dopo il primo ciclo vincente e fortificato dalle due sconfitte brucianti.

 

P.S. Decisamente NON avreste voluto vedermi o stare con me durante gli ultimi due Super Bowl, quelli vinti....

:asd

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Io ho trovato il post di The Goods molto paternalista se devo essere sincero.

Decidere in quale "fase" si trovi un qualcuno che ha prodotto (nel bene o nel male) un'argomentazione strutturata, anche se non ci si oppone direttamente alle sue idee, puzza di diminutio ex-ante.

Lo ha interpretato male, Kei.

Non ho deciso per nessuno, ho provato a comprendere e a dare una mia opinione a riguardo prendendo ad esempio il mio vissuto.

Anche e soprattutto perchè in quelle argomentazioni mi ci sono rivisto in maniera praticamente totale.

Non era assolutamente mia volontà decidere per Dandi, anche perchè non avrebbe nessunissimo senso, nè di sminuire nulla di ciò che ha scritto.

Infatti il post parte con un enorme "secondo me" e continua nello stesso modo, parlando di me più che di Dandi, per finire con un "almeno credo"...

E ho fatto tutt'altro che oppormi alle sue idee, anzi le condivido totalmente.

Magari con il secondo post si è capito di più.

Ma anche nel primo l'ho detto, io stesso probabilmente sono più vicino all'abbandono che al ritorno (lato Milan).

Questo proprio perchè il calcio non mi diverte più come prima (forse anche senza "come prima") e perchè lo reputo anche io un sistema marcio.

Tant'è che ho parlato di nostalgia e non di attaccamento.

Sminuire le argomentazioni di Dandi sarebbe stato come sminuire quello che io stesso penso, di fatto.

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Io invece considero uno dei giorni più brutti della mia vita quello della squalifica di Pantani a Madonna di Campiglio.

Per me in quel momento Pantani sportivamente parlando era tutto, qualsiasi altra cosa passava in secondo piano.

Stava dominando il Giro dando al solito spettacolo e quel giorno si doveva affrontare il Mortirolo.

La combinazione Pantani-Mortirolo la vedevo come una sorta di evento epocale, pregustavo già aria d'impresa leggendaria ed ero carico abbestia.

Avevo 14 anni ed andavo alle medie, il mattino ero a scuola e nonostante gli esami imminenti consideravo il tutto solo come un intralcio tra me il divano di casa,la voce di De Zan e la tappa.

Quando mia madre mi venne a prendere da scuola verso le 13 l'adrenalina aumentava sempre di più.

Poi una volta aperto la portiera della macchina ed aver dato a mia madre il solito bacio affettuoso che puoi dare ad una madre ecco la notizia schock direttamente da lei.

"Hanno squalificato Pantani"

Pensavo che fosse uno scherzo ma comunque non mi piacque lo stesso.

Poi una volta confermata la notizia in quel momento mi cascò il mondo addosso, non mangiai niente tutto il giorno e non rivolsi la parola a nessuno, mi chiusi sostanzialmente in me stesso per diverse ore.

Oggi passata la fase adolescenziale che si citava prima reagirei allo stesso modo?

Difficile dirlo, per saperlo ci vorrebbe un altro come Pantani.

Sicuramente ancora oggi spesso provo a immaginarmi dentro di me come sarebbe andata quella tappa.

Quindi direi che a sensazione non sono cambiato un cazxo.

 

Una cosa sicuramente non mi vergogno a dirla, il giorno che sono venuto a sapere che era morto ho pianto, perché, e anche qui non mi vergogno a dirlo, gli volevo bene.

Si può voler bene una persona che neanche conosci?

Per me evidentemente sì.

 

In generale ho la passione per lo sport che mi pervade da sempre.

Mi reputo quasi malato di sport, sul quale per esempio devo conoscere anche la storia altrimenti non mi reputo soddisfatto.

Poi ovviamente l'età adulta,le nuove responsabilità e tutto il resto ti portano anche verso altri binari, ma certamente per me ci sarà sempre uno spazio importante sul quale immettere questa passione.

 

Detto questo e cambiando in parte discorso...ma quanto erano mitici gli anni 90?

Ripensando a quei momenti sportivi ripenso anche a quel contesto.

La musica,gli svaghi, le serie televisive, le giornate riempite sempre a cercare di creare qualcosa con gli amici, che fosse una capanna sull'albero o organizzare una partita a calcio con i rivali di paese.

Io davvero a volte ripenso a quel periodo e mi chiedo veramente quanto praticamente tutto sia cambiato e come detto ieri mi reputo proprio fortunato ad essere cresciuto in quei anni.

Bel post Bistecca

 

Riguardo agli anni ognuno ha i suoi, io vorrei tornare agli 80, i bimbimi... ehm i ragazzini di oggi tra qualche anno ti diranno che i migliori anni erano questi, è l'adolescenza di ognuno di noi il periodo più bello da ricordare (a mio modo di vedere)

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