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Sul progetto Stadio rispondo con un no, nel senso che tutte (o quasi) le società hanno provato a specularci ma hanno trovato poco fertile al contrario degli agnelli a Torino, (domani con calma scendo nei dettagli dei vari terreni).

Per il resto, rimango di quell'idea, non ho creduto a Berlusconi quando doveva farci diventare tutti ricchi (perché lui c'era riuscito) e non credo ad agnelli oggi...

Ma magari sono prevenuto e troppo pessimista ma solitamente quelle persone sono bravissime a creare divari e non equilibri...

Sì ma il discorso che ha fatto Agnelli va proprio nella direzione opposta del profitto per i Big Club ad ogni costo mentre riguarda appunto un progetto globale del Calcio Italiano. La visione d'insieme e del futuro che manca in questo paese, che sia nello sport o in altri luoghi della società.

 

Agnelli non sta promettendo l'El Dorado ma sta chiedendo alla Lega di iniziare un processo serio di ristrutturazione del calcio italiano mettendosi a discutere di tanti aspetti che in altre nazioni hanno già affrontato.

 

Comunque guardati il video sennò non ha nemmeno senso discutere...

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Guest Nigma

Oggi Fondazione Fiera decide il progetto vincitore per la riqualificazione del Portello: Magnete Milano di Prelios, Alta Milano di Vitali o appunto il nuovo stadio del Milan. 

Tensione. 

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Guest Nigma

Sì, nel senso, è ancora un po' prestino  :asd

 

Beh, la delibera è domani, a quanto scrive Gazzetta (e più o meno mezza rete che ho setacciato per conferma). 

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oscene. perché il doppio rosso? cmq aspetto le foto in hd della nike prima del giudizio definitivo.

 

 HD nel link

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Il punto sulle magliette della roma secondo me è: alla prima goccia di sudore diventeranno marroni o finalmente le faranno che il rosso rimane?

quella della nike lo scorso anno reggevano bene.

 

 

cmq non dico che siano brutte, ma non mi piacciono. la font di nome e numero mi piace. con una maglietta così però avrei messo assolutamente i pantaloncini rossi.

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Comunque guardati il video sennò non ha nemmeno senso discutere...

 

Hai ragione, volevo ascoltarlo (non tanto per sentire le sue idee ma per continuare questa discussione) ma ho sentito uno spezzone su SS24 e parlava di 33 scudetti, quindi ho desistito, non fa per me,  parleremo d'altro in futuro...  :asd

 

Edit: a meno che non mi voglia fare un riassunto... 

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Guest Nigma

Oggi Fondazione Fiera decide il progetto vincitore per la riqualificazione del Portello: Magnete Milano di Prelios, Alta Milano di Vitali o appunto il nuovo stadio del Milan. 

 

Tensione. 

 

Fuori uno. 

 

Tensione. Per le prossime 3 settimane. :asd

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Guest Nigma

Cioè? 

Non dovevano decidere oggi?

 

In teoria sì, però dopo 3 ore di riunione "fiume" Fondazione Fiera Milano ha emesso un comunicato nel quale spiega che Prelios è eliminata mentre lo stadio dell'AC Milan e il progetto di Vitali saranno ulteriormente esaminati nelle prossime 3 settimane.

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In teoria sì, però dopo 3 ore di riunione "fiume" Fondazione Fiera Milano ha emesso un comunicato nel quale spiega che Prelios è eliminata mentre lo stadio dell'AC Milan e il progetto di Vitali saranno ulteriormente esaminati nelle prossime 3 settimane.

Eheheheheheheh, 3 settimane di passione, speravo si risolvesse entro oggi, vabbè chi di dovere dovrà fare qualcosa in più in queste settimane...  :asd

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cioè davvero state in pensiero? il vostro presidente ha costruito altre due milano, secondo voi non riesce a farsi dare lo stadio?

fa ridere anche te, vero? :asd

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Hai ragione, volevo ascoltarlo (non tanto per sentire le sue idee ma per continuare questa discussione) ma ho sentito uno spezzone su SS24 e parlava di 33 scudetti, quindi ho desistito, non fa per me,  parleremo d'altro in futuro...  :asd

 

Edit: a meno che non mi voglia fare un riassunto... 

 

 

Parlando dell'arrivo di Allegri, si prodiga in ringraziamenti a Marotta, Nedved e Paratici perché “in quei due/tre giorni molto concitati, hanno dimostrato tutta la loro professionalità, tutta la loro calma, per trovare una soluzione che permettesse alla Juventus di continuare il percorso intrapreso qualche anno prima”. Ora, a meno che Agnelli abbia spudoratamente mentito, questo ci dice che l'addio di Conte a metà luglio non era stato messo in preventivo e che dopo il chiarimento di meta maggio, la società era convinta che il tecnico salentino portasse a termine il suo ultimo anno di contratto. Evidentemente in quel mese e mezzo è successo qualcosa che ha reso inevitabile il divorzio.

 

La forza del gruppo. Si è portati a considerare le squadre di calcio divise in 3 componenti: società, allenatore col suo staff e squadra, come se fossero entità diverse. Nella Juventus non è così. I risultati sono figli dello sforzo congiunto di queste tre componenti: “è la forza del gruppo che fa la differenza e quest'anno c'è stata veramente questa dimostrazione, che è il gruppo che fa la differenza”. Questo dopo aver detto due volte (!) che “siamo tutti utili e nessuno indispensabile”. Aggiungiamoci le lodi sperticate ad Allegri per il dialogo costante con Marotta, Nedved e Paratici e per l'umiltà con cui ha approcciato il gruppo ed avremo qualche indizio in più sui motivi per cui Conte e la Juventus sono arrivati alla rottura.

 

Continassa. In quest'area verrà creato il mondo Juve, così che Vinovo diventerà una vera e propria Academy, con scuola e dormitori, dove i ragazzi “potranno respirare Juventus tutti i giorni”. Ecco, immaginate per un attimo che vostro figlio sia un talento sportivo precoce e vi piacerebbe coltivasse questo sogno. E però, lasciarlo andare via di casa è sempre difficile, specie se ancora in giovane età. Peggio ancora per uno straniero che dovesse venire in Italia. E se il ragazzo dovesse poi fallire nel calcio, arrivato a 18/19 anni, cosa gli resterebbe? E poi i costi che comporta mantenere un ragazzo in un'altra città e cose simili. Insomma, scelte difficili e con gravi conseguenze. Così finisce che si privilegia la realtà locale, quella più a portata di mano. Immaginate invece se ci fosse la possibilità di fargli “imparare” calcio senza lasciare la scuola, in un luogo dove condivide la passione con altri coetanei, e magari con l'ausilio di borse di studio: avreste dei dubbi a scegliere quelle giovanili rispetto ad altre? Se non ho frainteso, fra 2/3 anni avremo tutto questo a Vinovo e sarà un ulteriore vantaggio competitivo.

 

Ricavi ordinari e straordinari. Ho sempre pensato che non ci fosse nulla di più “ordinario”, per una società di calcio, della compravendita di calciatori. Eppure tutti considerano “ricavi straordinari” le plusvalenze derivanti dalla vendita dei calciatori. Deloitte compresa, che infatti le esclude nel calcolo del fatturato. Agnelli invece, con mia somma gioia e soddisfazione, considera queste plusvalenze come una quarta voce di ricavo ordinario, che si affianca alle tre voci di ricavo ordinario tradizionali (stadio, diritti tv, merchandising). Juventus ha generato stabilmente circa 15 ml di plusvalenze all'anno grazie alla cessione di calciatori, ed il management si aspetta che si continui in questa via. In questo senso si spiega la continua ricerca di talenti e la maggior attenzione dedicata alle giovanili: la maggior parte di loro non arriverà in prima squadra ma porterà comunque un contributo sotto forma di introiti economici.

 

Obiettivi. La Juventus parte con l'idea di vincere ogni competizione cui partecipa, ma il management viene valutato sul parametro: “essere competitivi a primavera in ogni manifestazione”. Sull'aspettativa di questi ricavi si fa il budget della stagione e si programmano le spese.

 

Accordi regionali di sponsorizzazione. Il benchmark è il Manchester United, che ha cominciato anni fa ed oggi ottiene circa 20 ml di ricavi da questa voce. In tale prospettiva si colloca l'accordo chiuso in Messico, ma si vuole essere più “disciplinati” e metodici in questo campo. La palla passa a Francesco Calvo: l'obbiettivo pare essere fissato nei 20 ml del Manchester United. Ambizioso, non c'è che dire.

 

Politica del calcio. Interessante il parallelismo ECA-UEFA con LEGA-FIGC. Nella vision di Agnelli FIGC-UEFA dovrebbero occuparsi della progettualità sportiva e dovrebbero essere gestite da ex calciatori, perché meglio conoscono le dinamiche sportive; ECA-LEGA invece dovrebbero occuparsi di quello economico ed essere gestiti dai manager e dirigenti che si occupano dei club. Ragionamento che non fa una piega e che in Europa già avviene.

 

Scelte strategiche. In LEGA si è deciso di spendere 400.000,00 euro per la goal line technology, ma non si è deciso di spendere 180.000,00 per le telecamere “Panomera”, che garantirebbero maggior sicurezza negli stadi e consentirebbero di individuare prontamente gli autori di gesti riprovevoli. Questo dà la misura di quali siano le priorità e la progettualità nel calcio italiano, dove conta di più ridurre le polemiche su un gol-non gol che garantire la sicurezza di chi va allo stadio.

 

Domande. Alla maggior parte ha risposto dicendo: “ma perché lo chiedete a me?”. Appare del tutto evidente che nessuno dei presenti abbia capito esattamente che cosa fa Agnelli nella Juventus, e quindi gli hanno chiesto cose che non competono a lui. E infatti, li rimandava continuamente all'interessato; a Marotta in particolare, visto che la molte domande vertevano deprimentemente sul calciomercato. Alla maggior parte dei giornalisti presenti risultava evidentemente inconcepibile che un Presidente non mettesse becco nella campagna acquisti. Eppure, se ci pensate, non è scritto da nessuna parte che un esperto di gestione aziendale e marketing sportivo, sia competente nel decidere se alla Juventus sia più utile Khedira o Stoppardi.

 

Rafforzamento dell'immagine Juventus nel mondo. In questo momento, le priorità sono il Nord America, la Cina ed una “rinfrescata” al Giappone. E ovviamente l'Europa. Su queste aree ci sarà la massima attenzione per la creazione di una rete di distribuzione commerciale; nel resto del mondo, compresi i Paesi arabi, si veicolerà il marchio attraverso le tecnologie digitali. Si è deciso così perché si ritiene che siano queste le aree prioritarie, che possano dare un ritorno economico più immediato.

 

Progetto sportivo italiano. La Lega Pro e la Serie B, in questo momento, a cosa servono? In Lega Pro il fatturato medio di una società è 1 milione, con costi medi di 2,5 milioni, quindi strutturalmente in perdita. Si investe solo per cercare di salire di categoria, per avere accesso alle maggiori risorse finanziarie messe a disposizione dalla Lega soprastante. Stessa cosa la Serie B. Ma questi campionati, a cosa servono? Qual è la loro funzione? Qual è il loro “ruolo”? In effetti, non è dato saperlo. E così i soldi che la Serie A fornisce a queste Leghe altro non sono che un sussidio; invece sarebbe bello che diventassero un investimento, con l'aspettativa di avere qualcosa in cambio in futuro. Invece di fare una riflessione su questo, “si parla continuamente di quanto c'è bisogno per ottenere un voto o non un voto favorevole per poter fare una riforma e quanto costa”.

 

Area sportiva (Marotta), area servizi (Mazzia), area ricavi (Calvo). Ciascuno di loro ha avuto dei chiari obbiettivi e ciascuno di loro li ha raggiunti anno su anno: a primavera siamo sempre stati competitivi ed il fatturato è sempre cresciuto. Questo spiega perché ci siano stati rinnovi in massa delle diverse cariche societarie.

 

Campagna acquisti vs debito. Il debito è sotto controllo e staremo attenti che non cresca, ma la priorità resta sempre e comunque la parte sportiva, perché senza di quella non si va da nessuna parte.

 

In buona sostanza, ancora una volta la sensazione che si respira da questa conferenza è quella di una guida con le idee estremamente chiare su cosa fare e come farlo; di una società con competenze e deleghe chiare, che lavora per obbiettivi e che programma il futuro. Ed i risultati si vedono. Il fatturato cresce; i progetti Continassa, Vinovo e ristrutturazione del JMuseum sono già avviati e viaggiano da soli; si vince sul campo e la campagna acquisti è già praticamente conclusa ancor prima di iniziare ufficialmente: questi sono i frutti della competenza e del lavoro assiduo.

Altre società hanno scelto, proprio in questi giorni, una via diversa e più rapida per crescere, affidando le proprie fortune ai fondi di investimento (TPO e TPI): sarà anche indolore nel lungo termine?

Vedremo quale dei due modelli risulterà alla fine vincente.

 

juventibus.com

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