Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Ma smettila una buona volta. Vuoi ogni anno nuovi fenomeni esotici da tifare via YouTube e Rojadirecta? Tifa PSG o Manchester City. O Inter. Ma come in ogni cosa, il giusto è nel mezzo. È facile trovare decine di fenomeni esotici più bravi di Poli ma meno di Donnarumma, non dovete fare la cazzate che vi legate a sta storia della squadra italiana. Sennò fate la fine del Sassuolo: buona squadra, per carità, ma nemmeno fenomenale. Quote Link to post Share on other sites
Guest Nigma Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Il problema è che tu continui ad essere concentrato sul processo, per lo più mediatico, mentre io come Bistecca e tanti altri guardiamo all'esito, che invece è squisitamente tecnico. O credi davvero che ciò che hai scritto poc'anzi sia per me o Bistecca o altri un'illuminazione divina e della propaganda nazional-popolare non ci fossimo accorti? Semplicemente, noi siamo andati avanti, accettando la nuova dimensione e trovando nuova motivazione, mentre tu evidentemente sei rimasto all'epoca dei Palloni d'oro e degli elicotteri sopra Milanello (che poi era propaganda pure quella). Ho pochi dubbi che all'epoca della querelle Borghi-Rijkaard tu saresti stato pro-Borghi e io pro-Frank. EDIT. Eh sì, il gioco di Montella è proprio uguale a quello di Mihajlovic. Già... Quote Link to post Share on other sites
Guest Nigma Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 L'idea degli italiani a me piace perché storicamente una grande squadra la basi soprattutto sul gruppo. L'attaccamento alla maglia e lo spirito di appartenenza che può avere un giocatore cresciuto nel vivaio o comunque arrivato in giovane età nel club non può essere sottovalutato. Il Milan quando perse gli olandesi vinse scudetto e champions tenendo sempre intatto e come riferimento lo storico gruppo italiano. Anche la Juventus attuale che in 5 anni ha stravolto centrocampo e attacco continua a restare competitiva anche grazie ad una difesa molto forte in campo quanto padrona del gruppo fuori con i suoi interpreti non a caso italiani. Amen. Quote Link to post Share on other sites
Guest Nigma Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 ^ Ma infatti, tu vuoi i campioni, i campioni costano, la tua squadra del cuore oggi non può permettersi i campioni: la vedo dura anch'io motivarti. Che sia il Milan o la Spal evidentemente poco cambia. Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 L'idea degli italiani a me piace perché storicamente una grande squadra la basi soprattutto sul gruppo. L'attaccamento alla maglia e lo spirito di appartenenza che può avere un giocatore cresciuto nel vivaio o comunque arrivato in giovane età nel club non può essere sottovalutato. Il Milan quando perse gli olandesi vinse scudetto e champions tenendo sempre intatto e come riferimento lo storico gruppo italiano. Anche la Juventus attuale che in 5 anni ha stravolto centrocampo e attacco continua a restare competitiva anche grazie ad una difesa molto forte in campo quanto padrona del gruppo fuori con i suoi interpreti non a caso italiani. La Juventus resta competitiva perché i suddetti giocatori sono dei fenomeni nel proprio reparto, non perché sono italiani. Per me, come detto, il giusto è nel mezzo: si elogia il Sassuolo italiano, ma comunque resta una squadra da quinto/sesto posto che perde in casa del Rapid Vienna. Anche la storia che l'italiano ha una maggiore etica lavorativa rispetto allo straniero l'ho sempre trovata una discreta forzatura. O meglio, può essere rispetto a determinati stranieri, ma non a tutti. Almeno qui a Napoli non ho mai visto un Hamsik o un Mertens allenarsi meno ed impegnarsi meno di Insigne e Maggio. E credo di poter dire la stessa cosa di De Rossi e di Nainggolan. La verità è che i giocatori forti sono tali e i giocatori scarsi sono tali, a prescindere dalla nazionalità. Chiedi ad un qualsiasi romanista se preferirebbe schierare Strootman o un bell'italiano del Sassuolo. Io immagino già la risposta. Quote Link to post Share on other sites
Guest Nigma Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 La Juventus resta competitiva perché i suddetti giocatori sono dei fenomeni nel proprio reparto, non perché sono italiani. Per me, come detto, il giusto è nel mezzo: si elogia il Sassuolo italiano, ma comunque resta una squadra da quinto/sesto posto che perde in casa del Rapid Vienna. Anche la storia che l'italiano ha una maggiore etica lavorativa rispetto allo straniero l'ho sempre trovata una discreta forzatura. O meglio, può essere rispetto a determinati stranieri, ma non a tutti. Almeno qui a Napoli non ho mai visto un Hamsik o un Mertens allenarsi meno ed impegnarsi meno di Insigne e Maggio. E credo di poter dire la stessa cosa di De Rossi e di Nainggolan. La verità è che i giocatori forti sono tali e i giocatori scarsi sono tali, a prescindere dalla nazionalità. Chiedi ad un qualsiasi romanista se preferirebbe schierare Strootman o un bell'italiano del Sassuolo. Io immagino già la risposta. Il problema è che se a Strootman o Koulibaly arriva il City a offrire il doppio, saluta, perché Italia o Inghilterra, Roma/Napoli o City frega un tubo, mentre magari se fossero italiani qualcosa potrebbe fregare (ovvio che chiederebbero l'adeguamento, per carità). Si chiama sentimento di appartenenza, l'etica del lavoro non c'entra. Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Il problema è che se a Strootman o Koulibaly arriva il City a offrire il doppio, saluta, perché Italia o Inghilterra, Roma/Napoli o City frega un tubo, mentre magari se fossero italiani qualcosa potrebbe fregare (ovvio che chiederebbero l'adeguamento, per carità). Si chiama sentimento di appartenenza, l'etica del lavoro non c'entra. Ma non sempre, è questo che sto dicendo. Sono discorsi troppo generici e per me è sbagliato: Nainggolan mi risulta che qualche straniera l'ha rifiutata per restare a Roma, per non parlare di Hamsik. Il senso di appartenenza lo può avere anche lo straniero. Io lo vedo con Mertens e con Hamsik, non ho motivo per pensare che non esistano stranieri con il sentimento di appartenenza di un italiano. Anzi, a me risulta che chi ha comportamenti del ca**o, sempre a chiedere soldi su soldi, sia Insigne più che Mertens. Il giusto è nel mezzo, as usual. Quote Link to post Share on other sites
MasterPower 477 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Sto con Nigma, il sentimento di appartenenza è un pò troppo sottovalutato e invece è una componente fondamentale, me ne sto rendendo conto proprio sulla mia pelle. Quote Link to post Share on other sites
nacus 25 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Ma il Milan non deve mica fare la squadra di tutti italiani, deve solo costruirsi un nucleo di 4-5 titolari (+qualche riserva) a cui affiancare stranieri di alto livello. Per il nucleo siamo a buon punto (Gigio, Bonaventura, Romagnoli, forse anche Locatelli ma aspettiamo), mentre per gli stranieri siamo in alto mare, Bacca escluso. Poi che il Milan non stia seguendo il progetto giovani in maniera strutturale è tutto da vedere. Son due anni che inforniamo giovani e negli ultimi 5-6 anni è stato fatto un grandissimo lavoro sul settore giovanile (unica cosa del Milan che è migliorata anziché peggiorare). Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Voi siete così sicuri che se la Juve fosse stata una squadra del calibro dell'attuale Napoli o Roma, Bonucci sarebbe rimasto a Torino invece di andare a vincere e guadagnare al Bayern ? Mi sa che sopravvalutate un po' troppo la bontà dei professionisti nel calcio. Quote Link to post Share on other sites
D-GenerationLakers 7,596 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Fossi in voi (milanisti) me la prenderei esclusivamente con Money... Quote Link to post Share on other sites
MasterPower 477 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Voi siete così sicuri che se la Juve fosse stata una squadra del calibro dell'attuale Napoli o Roma, Bonucci sarebbe rimasto a Torino invece di andare a vincere e guadagnare al Bayern ? Mi sa che sopravvalutate un po' troppo la bontà dei professionisti nel calcio. Il mio concetto di senso di appartenenza esula dal restare o andare da altre parti, anche se è innegabile che se uno ha un senso di appartenenza forte rimane più facilmente e non centra la nazionalità. Il mio concetto riguardava anche l'etica, lo spendersi per la maglia, in questo un giocatore (ripeto italiano o straniero poco importa, anche se solitamente gli italiani sono più attaccati al club) può fare veramente la differenza e non è da sottovalutare questo aspetto che sto vedendo è fondamentale a qualsiasi livello e in qualsiasi contesto. E' difficile da spiegare perchè son tutti professionisti e danno tutti il massimo, però un giocatore legato al club diciamo da qualcosa di speciale. Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Il mio concetto di senso di appartenenza esula dal restare o andare da altre parti, anche se è innegabile che se uno ha un senso di appartenenza forte rimane più facilmente e non centra la nazionalità. Il mio concetto riguardava anche l'etica, lo spendersi per la maglia, in questo un giocatore (ripeto italiano o straniero poco importa, anche se solitamente gli italiani sono più attaccati al club) può fare veramente la differenza e non è da sottovalutare questo aspetto che sto vedendo è fondamentale a qualsiasi livello e in qualsiasi contesto. E' difficile da spiegare perchè son tutti professionisti e danno tutti il massimo, però un giocatore legato al club diciamo da qualcosa di speciale. Master io l'ho capito il tuo concetto, quel che dico io è che non riesco a riscontrare questa netta differenza tra italiani e stranieri di cui parli. Probabilmente è una questione di esempi vissuti, perché io da tifoso del Napoli ho visto stranieri distaccati (penso a quella lota di Gargano) come stranieri innamorati di Napoli (penso ad Hamsik e Mertens), quindi mi sono fatto un'idea che non esiste alcuna teoria sullo scarso senso di appartenenza al club di un giocatore non italiano, dipende solo ed esclusivamente dalla persona in questione. Quote Link to post Share on other sites
2KB4 29 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Mone con tutto il rispetto per il Napoli, non è una situazione paragonabile col Milan... qui c'è una storia di cui innamorarsi, una maglia, dei trofei, dei grandi campioni da emulare. Si chiama blasone, che tolti Milan Real e altri club che si contano sulle dita di due mani, nessuno può acquistare. Per questo il nucleo giovane (sulla nazionalità io non mi soffermerei troppo) è fondamentale. Poi c'è un fattore tecnico rilevante, della propaganda invece frega nulla. Penso che per il Milan del futuro (intendo da qui a due anni) siamo apposto con: Gigio De Sciglio X Romagnoli Calabria X Locatelli Bonaventura Niang X Suso Ci sono da riempire bene le 3X e soprattutto la panchina che, tolto qualche rincalzo passabile (Abate, Kucka, Paletta) è completamente vuota come dimostrato ieri. Tipologia di giocatori per quelle X: under25, bravi tecnicamente. Idee: Lindelöf, Tielemans, Martial Ma sono davvero tre nomi buttati a caso a freddo, per quello cmq mi fido di Mirabelli e il suo scouting che ha sempre dato ottime segnalazioni (poi mal gestite) all'Inter. L'unica eccezione la farei per Thiago... Capitano e fondamentale per far decollare Romagnoli Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Il nucleo giovane è fondamentale per ogni squadra che vuole costruire qualcosa sul long term, mica solo al Milan perché ha blasone. Anzi, il nucleo giovane è l'ABC per squadre che non hanno il potere economico del Milan perché garantisce plusvalenze fondamentali per far quadrare il bilancio e restare ai piani alti delle classifiche. Quel che al Milan c'è e altrove non c'è è la necessità di tornare grandi in poco tempo, perché per l'importanza mondiale che ha questo brand è insostenibile un decennio senza, almeno, una semifinale di Champions. Vuol dire perdita di valore del brand e perdita di quell'innamoramento che hai creato con i successi passati in paesi/continenti in cui il calcio è seguito ma non è sviluppato decentemente (Asia, America del Nord, Nord Africa, Oceania). E quindi al Milan non serve ne un nucleo giovane ne un nucleo italiano, serve un nucleo di giocatori forti che potranno portarlo a vincere nel breve, anche se sono ostrogoti. Per dire, tu parli di Martial e metti in formazione De Sciglio: mi dispiace per il terzino del Milan, ma parliamo di giovani di categorie totalmente differenti. Quote Link to post Share on other sites
2KB4 29 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Il nucleo giovane è fondamentale per ogni squadra che vuole costruire qualcosa sul long term, mica solo al Milan perché ha blasone. Anzi, il nucleo giovane è l'ABC per squadre che non hanno il potere economico del Milan perché garantisce plusvalenze fondamentali per far quadrare il bilancio e restare ai piani alti delle classifiche. Quel che al Milan c'è e altrove non c'è è la necessità di tornare grandi in poco tempo, perché per l'importanza mondiale che ha questo brand è insostenibile un decennio senza, almeno, una semifinale di Champions. Vuol dire perdita di valore del brand e perdita di quell'innamoramento che hai creato con i successi passati in paesi/continenti in cui il calcio è seguito ma non è sviluppato decentemente (Asia, America del Nord, Nord Africa, Oceania). E quindi al Milan non serve ne un nucleo giovane ne un nucleo italiano, serve un nucleo di giocatori forti che potranno portarlo a vincere nel breve. Tu parli di Martial e metti in formazione De Sciglio: mi dispiace per il terzino del Milan, ma parliamo di giovani di categorie totalmente differenti. Ma certo, mica sono soddisfatto di De Sciglio eh... Però in una formazione ben rodata può fare il titolare, il primo da cambiare se ti si presenta una buona occasione o cmq nel mercato dopo. Non sono invece daccordo sul discorso nucleo per il subito: è quello che ci ha portato allo sbando... a gennaio prendi Witsel, Fabregas e Falcao (nomi di fantasia), arrivi terzo, l'anno prossimo fai i gironi di Champions e pure gli ottavi... poi che hai risolto? Che sono già tritati e devi ricambiarli da zero. Il nucleo giovane serve a dare prospettiva e continuità a una squadra blasonata, non plusvalenze, che è l'errore che fate a Napoli dove avete un presidente ridicolo che vi considera un Chievo qualsiasi... i giocatori giovani vanno fatti crescere e poi vanno tenuti 10 anni, fregandosene delle offerte del mercato, altrimenti non vincerai mai nulla. Noi abbiamo bisogno di vincere tra 5 anni la Champions con donnarumma capitano, romagnoli in difesa e niang in attacco, non di una semifinale in tre anni con 11 mercenari raccattati in giro (vedi flop dani alves x la Juve) Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Secondo me voi siete andati allo sbando perché avete sperperato un mercato da € 80 mln, con cui puoi fare un mercato della Madonna che ti può servire ora e tra 5 anni. Avete sbagliato acquisti prima che tipologia di acquisti. Il Napoli ha bisogno delle plusvalenze per vivere ai piani alti delle classifiche. Siamo da 8 anni in Europa e grazie alle mega cessioni che abbiamo fatto e ci hanno permesso di ricomprare e rifondare reparti su reparti e ci hanno permesso di reggere l'urto dell'inevitabile aumento del tetto ingaggi (aumentato anno dopo anno). La differenza tra il Napoli e un Chievo qualsiasi è negli 8 anni di Europa consecutiva, la prima squadra italiana per questo streak. Perdonami, ma su 'sta storia delle plusvalenze e di ADL non transigo, soprattutto se mi butti in mezzo un paragone così sbagliato. Quote Link to post Share on other sites
2KB4 29 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Secondo me voi siete andati allo sbando perché avete sperperato un mercato da € 80 mln, con cui puoi fare un mercato della Madonna che ti può servire ora e tra 5 anni. Avete sbagliato acquisti prima che tipologia di acquisti. Il Napoli ha bisogno delle plusvalenze per vivere ai piani alti delle classifiche. Siamo da 8 anni in Europa e grazie alle mega cessioni che abbiamo fatto e ci hanno permesso di ricomprare e rifondare reparti su reparti. La differenza tra il Napoli e un Chievo qualsiasi è negli 8 anni di Europa consecutiva, la prima squadra italiana per questo streak. Si ma vedi perché ti dico che non ha senso il paragone... che ci fa un tifoso del Milan con 8 anni di Europa come quelli del Napoli? X vedere vincere gli altri? Manco una misera Europa League avete raccattato, sprecandola anche in anni accessibilissimi... il tifoso del Milan vuole vincere, non partecipare, perché partecipare è il minimo dovuto (disatteso da anni), non un traguardo. Sugli 80 milioni, unico acquisto sbagliato è Bertolacci a 20M (che cmq era un risarcimento per destro e un abboccamento per Romagnoli), perché Romagnoli vale già oggi il doppio (ma col cavolo lo vendiamo) e Bacca dovevamo prenderlo visto che non avevamo un attaccante decente ormai da anni. Quote Link to post Share on other sites
2KB4 29 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Perdonami, ma su 'sta storia delle plusvalenze e di ADL non transigo, soprattutto se mi butti in mezzo un paragone così sbagliato. Ma se il Napoli avesse tenuto Cavani e avesse preso anche Higuain (all'epoca pagato una cifra che Adl poteva cmq permettersi con altri movimenti visto che l'anno prima aveva venduto alla grande Lavezzi) non pensi che magari qualcosa l'avrebbe pure vinta? Invece siete un supermercato, tuttalpiù un punto di passaggio e mai di arrivo per un giocatore top, tant'è che nessuno di alto livello vuole venire a Napoli, basti vedere la gestione ridicola del discorso diritti di immagine Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Il Napoli non può prendere Higuain senza togliersi Cavani, è un discorso che non inizia nemmeno. Quote Link to post Share on other sites
2KB4 29 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Il Napoli non può prendere Higuain senza togliersi Cavani, è un discorso che non inizia nemmeno.E allora a fare il presidente senza mettere una lira sono buoni tutti, non c'era bisogno di Eurelio... Quote Link to post Share on other sites
MasterPower 477 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Master io l'ho capito il tuo concetto, quel che dico io è che non riesco a riscontrare questa netta differenza tra italiani e stranieri di cui parli. Probabilmente è una questione di esempi vissuti, perché io da tifoso del Napoli ho visto stranieri distaccati (penso a quella lota di Gargano) come stranieri innamorati di Napoli (penso ad Hamsik e Mertens), quindi mi sono fatto un'idea che non esiste alcuna teoria sullo scarso senso di appartenenza al club di un giocatore non italiano, dipende solo ed esclusivamente dalla persona in questione. Difatti ho detto che l'attaccamento non dipende dalla nazionalità, solitamente però sono gli italiani quelli con il maggior senso di appartenenza... Quote Link to post Share on other sites
Mone 24 2,056 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 E allora a fare il presidente senza mettere una lira sono buoni tutti, non c'era bisogno di Eurelio... Sì, sono proprio buoni tutti. Quote Link to post Share on other sites
Guest Nigma Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Nel '99 vincemmo quel fortunoso scudetto con Zac, e già allora si parlava del nucleo di giovani italiani. Alla vecchia guardia (Albertini, Maldini, Costacurta) si scelse di affiancare gli astri nascenti tra primavera e ritorno prestiti di Abbiati, Ambrosini, Coco (che sarebbe ulteriormente tornato due anni dopo). Nell'estate precedente a quella cavalcata venne acquistato dal Bari Gigi Sala. In quella dopo De Ascentis, Gattuso, Tonetto, Giunti, Teodorani e Comandini (dato in prestito e rientrato l'anno successivo), fu prelevato dal Cesena il presunto crack Mattia Graffiedi e si provò a lanciare De Zerbi. Fu seguito come fosse Steven Gerrard il buon Sam Dalla Bona, che poi sarebbe finalmente approdato al Milan due anni dopo. Com'è come non è, il Milan tornò a recitare da protagonista in Europa quando tra estate '01 ed estate '02 vennero aggiunti al povero Shevchenko di quel periodo, Inzaghi, Rui Costa, Pirlo, Seedorf, Nesta, Rivaldo. In poche parole, per accelerare i processi servono i campioni, qualsiasi ne sia la cittadinanza. Punto. Tutto sto papiro per dire una cosa che avevo già scritto pagine fa? Peccato che Abbiati sia stato un pilastro dei primi anni e un vice solitamente affidabile, che il nucleo Gattuso (ex Salernitana e Rangers Glasgow) - Ambrosini (ex Primavera e credo Cesena) - Pirlo (ex Brescia più che Inter) fosse costituito da scarti che nessuno riteneva neanche lontanamente campioni, e che un punto fermo imprescindibile fosse la coppia difensiva Nesta (italiano rimasto in Italia, e lo disse pure che le proposte dall'estero non gli mancavano certamente) - Maldini (ma che te lo scrivo a fare). E perdonami se rido di fronte all'inserimento di Rivaldo in quell'elenco, giusto per far numero: per carità, utilissimo nel 2002 in contumacia Shevchenko (ricordo ancora lo schema a triangolo del gol di Inzaghi a Monaco di Baviera), ma poi soprammobile da turn over, prototipo dei futuri colpi esclusivamente mediatici del Presidente vacante. Di che parliamo esattamente? Quote Link to post Share on other sites
2KB4 29 Posted October 26, 2016 Report Share Posted October 26, 2016 Lo stesso Seedorf arrivò tuttaltro che da campione... cosi come Pirlo. E che dire di Kaladze, preso giovane e fatto crescere: mai campione, ma con tante presenze (italiano acquisito ormai) spalmate in tante stagioni. Se nell'impianto che scrivevo prima inseriamo gente come Tielemans o Mbappe, Lindelöf, Rabiot, Semedo, Brandt o altri (ripeto non spetta a noi sceglierli), anche i de sciglio e i bonaventura saranno utili... non si gioca con 11 fenomeni, anche in quel milan c'erano Simic, Kaladze, Dhorasoo, Vogel... Quote Link to post Share on other sites
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