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BASKET ITALIANO


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Il CSKA domina a Roma

06/03/2008 - Dario Diofebi • Commenti (9)

Partita del riscatto dopo la magra figura incassata in quel di Barcellona? Partita per riaccendere in grande stile le speranze di playoffs di una Virtus ancora in cerca di continuità? Sarà per un’altra volta: in questo momento Lottomatica-CSKA non può essere una partita di basket, questo il dato che traspare lampante dalla serata. Assai poco utile, nel complesso, ricorrere a qualsivoglia elucubrazione sulle motivazioni di questa sconfitta, assai poco utile interrogarsi su chi ha giocato bene e chi male. Il CSKA è troppo, questo CSKA tornato in forma dopo un periodo non esaltante (che ha incluso la quasi-impresa moscovita dei romani) è semplicemente al di là delle possibilità degli uomini di Repesa.

 

 

Roma è senza Ray, che come previsto ne avrà per un po’, mentre i russi stupiscono già dal riscaldamento con uno Smodis in tenuta e pronto a giocare. Pretattica quella di Messina? Chi lo sa, ma intanto diamo fiducia alla guarigione miracolosa in mancanza di notizie più certe. E si parte. Si parte con un paio di minuti di ottime difese, estremamente fisiche e grintose, che portano molti fischi da un lato e dall’altro e molti attacchi protratti fino al ventiquattresimo secondo. Ma il CSKA sta solo scaldando i motori, perché molto rapidamente gli uomini di Messina prendono assoluto controllo della partita, inarrivabili per esecuzione, classe e determinazione in attacco (e sono ancora in panchina Papaloukas, Zisis, Smodis!), solidi fino all’irrisione in difesa. Il parziale è 9-0 e costringe Repesa al timeout, in uscita dal quale Lorbek trova in lunetta i primi due punti per i suoi (sono passati 5, lunghi minuti). Mentre Roma cerca stentate soluzioni (una tripla di Gabini con 1.34 sul cronometro del primo quarto è il primo canestro dal campo) il finale di prima frazione e tutto il secondo quarto sono, semplicemente, lo spettacolo di Theodoros Papaloukas. Lungi dalle intenzioni di chi scrive sottostimare i 18 punti con il 100% dal campo in 16 minuti di un ineffabile Ramunas Siskauskas, assolutamente; ma ciò che Papaloukas mette in mostra è, per un appassionato di basket, semplicemente inarrivabile. Tra pick ‘n roll eseguiti con precisione matematica, intuizioni di aperta genialità e ribaltamenti inopinati (e pressoché impossibili per qualsiasi altro playmaker del globo) osservare questo giocatore in campo è né più né meno che un privilegio per chiunque ami questo sport. Per lui ci sono 7 assist in 12 commoventi minuti di primo tempo, con l’aggiunta di una grandiosa penetrazione a difesa schierata; ed il parziale a metà gara è 48-25 per gli ospiti.

 

 

Con il terzo quarto non manca una (timida) reazione dei padroni di casa sotto forma di canestro e fallo subito di Jon Stefansson, ma è ancora la chirurgica precisione al tiro di Siskauskas a ribadire, qualora fosse ulteriormente necessario, l’imbarazzante superiorità del suo CSKA. Passa il tempo e Roma trova punti soltanto da un discreto Ibby Jaaber (18 alla fine per lui), mentre persino il convalescente Smodis trova il modo di violare a difesa schierata il canestro di Roma per il 64-40 che chiude la terza frazione. Poco da raccontare, infine, di un quarto quarto di puro garbage time, con tanta zona per Roma e (ancora) una raffica di giocate di Papaloukas che mettono tanta voglia di spendere per lui aggettivi iperbolici (2+1 in contropiede, tre ribaltamenti consecutivi che, come per incanto, offrono a Langdon quattro metri di spazio per tirare da 3). Il pubblico romano apprezza la qualità del gioco che ha davanti ed applaude a scena aperta le magie del playmaker ellenico, mentre gli ultimi minuti di partita si trascinano stancamente senza offrire reali spunti ad una cronaca che non sia la (ripetitiva, ammettiamo) esaltazione del talento dei singoli. E’ 54-82 il risultato finale, ma poco importa, perché questa partita non è realmente mai iniziata. Sarà per un’altra volta, dicevamo, perché qualunque sia il futuro europeo di questa Virtus Roma, appare ben chiaro come esso non debba e possa assolutamente dipendere dalla partita di stasera, una lezione di basket senza prova d’appello.

 

 

MVP. Theodoros Papaloukas. Intendiamoci, i 25 con 8/9 dal campo e 6/7 in lunetta di Siskauskas costituiscono una prestazione impressionante, nessuno lo mette in dubbio. Ma quello che questa sera seimila romani hanno potuto ammirare è uno spettacolo raro, che non si può omettere di sottolineare: Theodoros Papaloukas, ovvero 7 punti e 12 assist, ma molto, molto di più. Vederlo giocare dal vivo, lo abbiamo detto, è un vero privilegio e il titolo di MVP non è che il minimo riconoscimento ad uno dei più grandi interpreti della pallacanestro mondiale, senza alcun tipo di discussione.

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Lottomatica, altri 15 giorni di stop per Ray

08/03/2008 16:36

Per Allan Ray si prevede un periodo di stop maggiore rispetto a quello inizialmente preventivato: la frattura alla superficie ossea al piede destro richiede infatti ulteriori 15 giorni, mentre la prossima settimana saranno effettuati altri accertamenti.

Fonte: Sito ufficiale Virtus Roma

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Felipe Reyes: "Non andrò in NBA"

10/03/2008 12:27

Il giocatore del Real Madrid e della nazionale spagnola Felipe Reyes, nel corso di un'intervista concessa al quotidiano Marca ha parlato del suo futuro escludendo un suo possibile passaggio in NBA. "Giocare in NBA è un sogno per qualsiasi giocatore. Però ho rinnovato il contratto con il Real, sono contento e non mi vedo al di fuori della squadra in cui mi trovo. Spero di finire qui la mia carriera. Se non sono in NBA ora, è difficile che possa arrivarci in futuro, è abbastanza chiaro questo concetto dentro di me. Il mio obiettivo è fare bene con il Real e spero che il giorno in cui mi ritirerò ed analizzerò il mio passato, sarò contento della scelta fatta e di aver conseguito tanti titoli, quanti ne spero di vincere con la squadra in cui milito". (e.c.)

Fonte: Redazione Basket Central

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Milano vince il derby contro Varese 90-85 nonostante i 50 punti di Holland per Varese.

 

lascia perdere guarda...una rabbia...Delonte avrà sparato 5 triple in faccia al Gallo stordendolo completamente...oramai nenache lottando vinciamo...la A2 ci apre sempre più le braccia.... :chetristezza

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Felipe Reyes: "Non andrò in NBA"

10/03/2008 12:27

Il giocatore del Real Madrid e della nazionale spagnola Felipe Reyes, nel corso di un'intervista concessa al quotidiano Marca ha parlato del suo futuro escludendo un suo possibile passaggio in NBA. "Giocare in NBA è un sogno per qualsiasi giocatore. Però ho rinnovato il contratto con il Real, sono contento e non mi vedo al di fuori della squadra in cui mi trovo. Spero di finire qui la mia carriera. Se non sono in NBA ora, è difficile che possa arrivarci in futuro, è abbastanza chiaro questo concetto dentro di me. Il mio obiettivo è fare bene con il Real e spero che il giorno in cui mi ritirerò ed analizzerò il mio passato, sarò contento della scelta fatta e di aver conseguito tanti titoli, quanti ne spero di vincere con la squadra in cui milito". (e.c.)

Fonte: Redazione Basket Central

 

 

Ma questi qui ki li paga x dire ste stronzate?

 

Gallinari ke dice ke nn andrà in NBA...mentre tutti i siti ormai lo mettono nelle prime 7-8 scelte...

Ma xk nn vogliono?nn è una domanda retorica se avete dei motivi datemeli... Capisco aspettare magari fino ai 21-22 anni x migliorare(ma intanto le quotazioni NBA calano) xo restare sempre di qua?se io avessi la possibilita anke solo di essere messo 60 lo farei di certo...

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Fossi nell'NBA proibirei alle squadre di draftare chi dice ste stronzate.

Così quando questi geni che fanno ste dichiarazioni,vedono gente con metà del loro talento guadagnare dieci volte quanto guadagnano loro,magari si pentono di aver parlato.

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Fossi nell'NBA proibirei alle squadre di draftare chi dice ste stronzate.

Così quando questi geni che fanno ste dichiarazioni,vedono gente con metà del loro talento guadagnare dieci volte quanto guadagnano loro,magari si pentono di aver parlato.

 

ok, ma qualcuno mi sa dire xk lo dicono?

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Fossi nell'NBA proibirei alle squadre di draftare chi dice ste stronzate.

Così quando questi geni che fanno ste dichiarazioni,vedono gente con metà del loro talento guadagnare dieci volte quanto guadagnano loro,magari si pentono di aver parlato.

 

ok, ma qualcuno mi sa dire xk lo dicono?

 

Ancora non ci è stata data la facoltà di leggere nel pensiero... :lol:

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Quello di Reyes mi sembra comunque un normale pensiero. Non fa nessun attacco all'organizzazione americana, dice soltanto che sta bene in Spagna (dove con ogni probabilità vive anche la famiglia) e che con il suo contratto con il Real è felice così. Inoltre non so quanto avrebbe fatto strada in NBA e questo l'ha capito anche lui.

Un pò come Papaloukas, che preferì il CSKA ai Lakers. E' una scelta di vita.

 

Le parole passate di Gallinari erano state davvero incomprensibili. Lì non parlava solo di scelte, aveva proprio detto cagate a raffica sul mondo NBA.

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Il Gallo ha detto tante cagate sull NBA, ma alla fine sarà al draft. Reyes non penso vada in America, la sua dichiarazione è chiara. Preferisce stare in Spagna, vicino alla sua famiglia che fare carriera e diventare famoso....come dargli torto??

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Roma spera ancora

12/03/2008 - Stefano Picozzi • Commenti (0)

Serviva una reazione d’orgoglio e quella è arrivata. Dopo la doppia batosta di Euroleague, la Lottomatica si riprende sconfiggendo il Barcellona e mantenendo quindi ancora vivo il discorso qualificazione. Grazie infatti al successo del Cska su Malaga, Roma può ancora sperare nel passaggio del turno se riuscisse a vincere in casa degli andausi e allo stesso tempo i russi espugnassero il campo del Barça. Difficile e molto, ma non impossibile.

 

Partenza sprint per la Virtus che in un battibaleno si trova sul 10-2: parziale costruito grazie ad una difesa incredibilmente aggressiva, in modo da attirare verso il cuore dell’area i penetratori avversari, che a turno perdono palloni sanguinosi. Nella metà campo difensiva ci sono anche molti recuperi grazie ad un Hawkins sempre pronto ad aggredire sulle linee di passaggio: per il falco ci sono un paio di schiacciate nel solo primo quarto. Per i catalani una partenza molle vista l’importanza della gara; a tutto ciò si aggiungano i tre falli di Vazquez (commessi per fermare lo straripante Lorbek dei primi 10’) e il quadro è presto fatto. Si chiude 22-12. Il secondo quarto nei primi minuti sembra la falsa riga del precedente, Roma riesca a correre ed arriva su 30-18. Da questo momento i catalani stringono le maglie in difesa, negano una comoda transizione alla Virtus e costruiscono un parziale di 10-0. Ottimo l’impatto sull’incontro della polivalente ala Ilyasova, vero spauracchio per i lunghi romani, incapaci di porre freno alle sue iniziative. Decisvo il contributo, come spesso accade, sui due lati del campo di capitan Grimau: i primi 20’ terminano 33-30 per la Lottomatica. La Virtus dopo un confortante inizio è andata calando con il passare dei minuti; poco lucido è apparso l’attacco a difesa schierata, soprattutto nei secondi 10’.

 

Al rientro dal riposo subito parziale di 6-0 dei padroni di casa, grazie a Lorbek che dimostra la sua completezza con la solita vasta gamma di movimenti vicino al canestro. Gli ospiti rallentano i ritmi (numerosi i possessi fino allo scadere dei 24’’) e girando bene la palla in attacco riescono a rimanere attaccati alla partita. L’incontro è incredibilmente fisico, ci sono contatti duri, molti al limite del lecito. Pepe Sanchez decide di prendere per mano il suo team e con continui giochi a due con Trias (infallibile), punisce continuamente il team capitolino fino al meno uno (46-45). Un antisportivo fischiato a Tonolli permetterà il primo vantaggio del Barcellona che, trascinato da un immenso Grimau, finirà addirittura in vantaggio questa frazione (46-50). L’inerzia è ora tutta dalla parte degli spagnoli, che infatti partono meglio nell’ultimo quarto e sembrano controllare agevolmente fino al 54-61 (massimo vantaggio). Invece le sorprese non sono terminate: da questo momento i catalani non segnano più e subiscono un parziale 11-0 (con in mezzo un antisportivo contro Ilyasova), con la partita che cambia nuovamente padrone. Segna Lorbek a 2’14’’ dalla fine; per numerosi possessi successivi nessuna delle due squadre riuscirà a sbloccare il risultato, che permane sul 63-61. Impressionante difesa degli uomini di Repesa (annullati completamente Basile e Lakovic) che ergono un vero e proprio muro sotto le plance, ottimo inoltre il lavoro di aiuto e recupero dei lunghi Virtus. Sarà Roko Ukic a muovere il punteggio a 27’’ dalla fine, per mezzo di una penetrazione conclusa con uno splendido arcobaleno, atto ad eludere l’intervento del lungo catalano. Il match è indirizzato verso Roma, i liberi di Hawkins fisseranno il punteggio sul 68-63.

 

 

MVP: Ci sono state due grandi prove tra gli ospiti di Grimau e Trias, ma si è deciso di premiare un giocatore decisivo per la squadra che alla fine ha portato a casa i due punti ed il prescelto è Erazem Lorbek. Il centro sloveno ha prodotto 16 punti con 7/9 da due, 5 rimbalzi, 3 recuperi per 21 di val. in 31’; oltretutto è lui uno dei protagonisti della splendida difesa dei romani, che permette al Barça di segnare la miseria di 63 punti.

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Pazzesca gara ad osaka tra il pana e siena.

Vince il pana di 1 in un finale falsato dalla storia del doppio confronto.

Siena grande impressione specie difensiva: ma come cacchio difende stnoreook e eze e la leadship di mcntyre???Complimenti a lroo, mina vagante dell'eurolega, anche se pana e cska son + forti nel complesso.

Sul pana, alti e bassi ma sempre grande squadra, anche se stasera diamantidis non ha fatto il suo solito immenso lavoro, mi fa sbavare sempre jasi, dio mio, assurdo che non abbai trovato una collocazione che merita in nba.

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quanto sono felice!grandissima mens sana, peccato per la sconfitta ma l'importante era non perdere con più di 8 punti di scarto, e mercoledì prossimo sarà una formalità prenderci il primo posto del girone contro l'efes eliminato e con tante assenze. e ovviamente sarò al pala.

 

lavrinovic e mcintyre fantastici :inchino poi quanto amo il lituano, il mio preferito :sbrilluccico

 

 

mamma mia...non la nomino nemmeno quella città spagnola, mi vengono solo i brividi a pensarci...

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