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tutto "bello" e interessante..ma il problema è che alla meta' degli italiani non gliene puo' fregare di meno...questo è la fregatura...l'italiano medio pensa " cazzo mi fotte se quello è mafioso o ruba...lo farei anche...e anche le zoccole...fortunato lui!"....ecco il problema..

 

 

dove stai tu adesso parlate della situazione italiana? lì il Berlusca come viene percepito?

 

Presidente, il problema è che Berlusconi lo hanno eletto gli italiani...

e temo che se andassimo alle urne ce lo ritroveremmo di nuovo tra le balle...

visto che ad un nulla politico se ne contrappone un altro

con l'aggravante che l'altro nulla non riesce neppure a garantire che il governo duri in carica per l'intera legislatura :piantoacatinelle

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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e vai che forse, forse iniziamo a divertirci :fiskio

 

 

 

Sembra la classica testa di cavallo fatta ritrovare nel letto, l’articolo di Adalberto Signorini sul Giornale di oggi intitolato: “La lettera della discordia tra Silvio e Giulio“. Silvio è ovviamente Berlusconi, e Giulio è Tremonti, quel ministro dell’Economia tanto amato e rispettato dal Cavaliere che lo ha chiamato pubblicamente in più occasioni genio o geniaccio. Del male, probabilmente, visto che in privato il premier si è spesso lamentato del fatto che, a differenza dei vari Brunetta, Sacconi, Meloni e via cianciando, Tremonti non ha mai in questi mesi di battage mediatico sullo scandalo escort preso la parola pubblicamente per difendere pubblicamente Berlusconi.

 

IL TROPPO STROPPIA – Solo che a un certo punto il ministro dell’Economia ha esagerato. E allora ecco l’articolo del Giornale, a mo’ di avvertimento per il (nuovo) Divo Giulio. Che racconta di un presidente del Consiglio irritato. Da quando? “Di certo, quando Silvio Berlusconi ha saputo della lettera datata 7 settembre 2009 con cui il presidente dell’Aspen Institute Italia Giulio Tremonti invitava a partecipare alla tavola rotonda “Costruire il dopo e rinnovare la leadership del Paese” ha fatto un salto sulla sedia. Già, perché nella missiva – «riservata e personale» – il ministro dell’Economia delinea così la leadership del futuro: «Implica una rinnovata e forte responsabilità non solo sul piano socio-economico ma anche a livello politico. Rimanda alla creazione, in Italia, di una leadership complessiva sul piano di un consenso che non sia solo immediato e mediatico». Firmato – «nell’attesa di incontrarti» e «saluti di viva cordialità» – Giulio Tremonti“. E non bisogna nemmeno essere troppo maliziosi per capire a chi ci si riferisce, quando si parla di consenso immediato e mediatico, no? Se ce ne fosse, a togliere ogni dubbio basta osservare che l’appuntamento è «a porte chiuse» e non «oggetto di alcuna comunicazione verso l’esterno» come da «metodologia dell’istituto» – è per l’8 ottobre, il day after della sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. Ma anche, ricorda lo stesso Signorini, dopo quello di ltalia Futura, la fondazione di Luca Cordero di Montezemolo che giura di non avere in mente alcun nuovo partito neocentrista, ma che più semplicemente guarda al «futuro che attende l’Italia di qui a cinque anni».

 

GRANDE GOMBLOTTO – Insomma, ce n’è abbastanza da parte di tutti i paranoici, tra i quali bisogna annoverare un buon numero di consigliori di Silvio, per pensare al Grande Gomblotto contro Sua Maestà. O perlomeno per accennarlo, come è nello stile di Feltri. Il quale, con questa tecnica furbetta ha già creato un bel caso diplomatico con Gianfranco Fini. Ma probabilmente non gli basta. Anche perché l’attacco del Giornale, e il suo direttore lo sa benissimo, può trovare sponde assai significative persino tra i componenti dell’esecutivo. Dove Giulio non gode di ottima reputazione. Innanzitutto perché è lui che tiene i cordoni della borsa, e i ministri meno abituati a fare gli yes men si sono spesso pubblicamente lamentati delle scelte effettuate dal ministero dell’Economia. E poi perché in effetti l’ambizione per la poltrona di via XX settembre ce l’ha anche qualche altro personaggio, fermamente convinto di poter far meglio di Giulio al ministero, e di essere sprecato nell’attuale funzione pubblica che gli è stata attribuita.

 

CACCIA AL COLPEVOLE – Ma sicuramente questo lo sa anche Tremonti. Che stamattina probabilmente comincerà la sua personalissima caccia all’uomo per trovare la talpa, se è vero che la lettera della discordia era riservata e personale. L’elenco dei partecipanti lo fornisce il Giornale stesso: si va “da Massimo D’Alema al candidato alla segreteria del Pd Ignazio Marino passando per il senatore del Pd Umberto Veronesi (tutte new entry di Aspen), seguiti da Franco Bassanini, Franco De- benedetti e dal direttore dell Riformista Antonio Polito*. Tra i quasi cinquanta invitati anche il presidente della Bnl Luigi Abete, l’amministratore delegato di Finrneccanica Pier Francesco Guiarguaglini, il Ceo di Intesa :Sanpaolo Corrado Passera, il jpresidente dell’Autorità garamte per la concorrenza Antonio Catricalà e il presidente di Farmaindustria Sergio Dompé (gli ultimi tengono due lunghi interventi). Ci sono anche il ministro Renato Brunetta e il viceministro Roberto Castelli“. In più, c’era anche il fido Gianni Letta, anche se la sua partecipazione è stata in forse fino all’ultimo secondo. Tutti insieme appassionatamente, dovevano dar vita a “un gruppo altamente qualificato per approfondire le tematiche di rilievo“. Come il dopo Silvio. A sua insaputa, si sperava. Purtroppo però è andata male. E la caccia all’uomo è appena cominciata. Non ci resta che dotarci di patatine e popcorn, e sedere in poltrona per goderci lo spettacolo.

 

 

 

* il mio € su chi è la talpa lo gioco su di lui yes

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Ahahahahahahah!

Ommiodio.

Il prossimo mese sarà di fuoco, è il caso che mi metta a ricercare la mia tessera elettorale, non si sa mai

:ahah :ahah :ahah :ahah

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Silvio Berlusconi, scrive la commentatrice, "è stato accusato di evasione fiscale, corruzione e soppressione della stampa, sua moglie lo ha lasciato sostenendo che va con prostitute e fa orge nella sua villa in Sardegna, lui racconta barzellette imbarazzanti (e continua a ripeterle - come quella sulla 'abbronzatura' di Obama), è in guerra con la magistratura italiana, con quasi tutti i giornalisti che non lavorano per lui e con la Chiesa cattolica, e in più ora la Corte Costituzionale gli ha tolto l'immunità per cui possiamo aspettarci una nuova serie di processi e scandali che lo riguardano. Eppure l'aspetto più interessante del primo ministro italiano è questo: gli italiani continuano a votarlo. Perché?"

 

Sembrano esserci varie risposte, osserva la giornalista del Post. Una è che, dopo che Tangentopoli spazzò via una generazione di leader politici, "Berlusconi riempì il vuoto che si era creato". Col senno di poi, si capisce che lo fece anche per "mettere fine alla purga giudiziaria", avendo lui stesso fatto carriera con il vecchio sistema. "Ma in un paese che cambiava un governo all'anno lui era un personaggio familiare, in grado di rappresentare un tipo di stabilità, e di fronte a un centro-sinistra disorganizzato e un centro-destra paralizzato, un sacco di gente ha preferito il diavolo che conoscono" al rischio dell'ignoto.

 

Un'altra ragione del motivo per cui gli italiani continuano a votarlo, afferma la Applebaum, è che Berlusconi "ha uno strumento che altri non hanno: la televisione", i tre canali di sua proprietà e quelli di stato che controlla politicamente come capo del governo. "Ci sono giornali, riviste e programmi televisivi che lo criticano", scrive la columnist del quotidiano americano, "ma non raggiungono lo stesso numero di persone (dei canali tivù). Come il suo amico Putin in Russia, Berlusconi non cerca di influenzare tutti i media, ma solo quelli che raggiungono la maggior parte della gente. Ciò può non determinare il risultato delle elezioni, ma di sicuro aiuta, e ha anche fatto dell'Italia il paese con il più ampio movimento che si batte per la libertà di stampa, al di fuori dell'ex-Unione Sovietica".

 

Ma nemmeno il dominio sulla tivù basta a spiegare il fenomeno Berlusconi, conclude il Washington Post. C'è pure qualcos'altro, e questo qualcos'altro è che Berlusconi si offre come "specchio degli italiani": di coloro che sono o aspirano ad essere "nuovi ricchi e senza timore di mostrarsi tali", che amano le donne e il calcio ("lui è proprietario del Milan"), fedeli agli amici "al punto di proteggerli dalla legge" e che sanno come divertirsi alle feste. "Una versione caricaturale della vita italiana ideale", scrive la Applebaum. "Con Berlusconi come premier, inoltre, non hai bisogno di prenderti troppo sul serio. Non devi preoccuparti di conoscere la geopolitica o le condizioni del pianeta o la povertà o gli stati fallimentari. Puoi startene a casa, restare poco serio e discutere degli ultimi scandali. Anche questo fa parte del fascino del primo ministro".

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Silvio Berlusconi, scrive la commentatrice, "è stato accusato di evasione fiscale, corruzione e soppressione della stampa, sua moglie lo ha lasciato sostenendo che va con prostitute e fa orge nella sua villa in Sardegna, lui racconta barzellette imbarazzanti (e continua a ripeterle - come quella sulla 'abbronzatura' di Obama), è in guerra con la magistratura italiana, con quasi tutti i giornalisti che non lavorano per lui e con la Chiesa cattolica, e in più ora la Corte Costituzionale gli ha tolto l'immunità per cui possiamo aspettarci una nuova serie di processi e scandali che lo riguardano. Eppure l'aspetto più interessante del primo ministro italiano è questo: gli italiani continuano a votarlo. Perché?"

 

Sembrano esserci varie risposte, osserva la giornalista del Post. Una è che, dopo che Tangentopoli spazzò via una generazione di leader politici, "Berlusconi riempì il vuoto che si era creato". Col senno di poi, si capisce che lo fece anche per "mettere fine alla purga giudiziaria", avendo lui stesso fatto carriera con il vecchio sistema. "Ma in un paese che cambiava un governo all'anno lui era un personaggio familiare, in grado di rappresentare un tipo di stabilità, e di fronte a un centro-sinistra disorganizzato e un centro-destra paralizzato, un sacco di gente ha preferito il diavolo che conoscono" al rischio dell'ignoto.

 

Un'altra ragione del motivo per cui gli italiani continuano a votarlo, afferma la Applebaum, è che Berlusconi "ha uno strumento che altri non hanno: la televisione", i tre canali di sua proprietà e quelli di stato che controlla politicamente come capo del governo. "Ci sono giornali, riviste e programmi televisivi che lo criticano", scrive la columnist del quotidiano americano, "ma non raggiungono lo stesso numero di persone (dei canali tivù). Come il suo amico Putin in Russia, Berlusconi non cerca di influenzare tutti i media, ma solo quelli che raggiungono la maggior parte della gente. Ciò può non determinare il risultato delle elezioni, ma di sicuro aiuta, e ha anche fatto dell'Italia il paese con il più ampio movimento che si batte per la libertà di stampa, al di fuori dell'ex-Unione Sovietica".

 

Ma nemmeno il dominio sulla tivù basta a spiegare il fenomeno Berlusconi, conclude il Washington Post. C'è pure qualcos'altro, e questo qualcos'altro è che Berlusconi si offre come "specchio degli italiani": di coloro che sono o aspirano ad essere "nuovi ricchi e senza timore di mostrarsi tali", che amano le donne e il calcio ("lui è proprietario del Milan"), fedeli agli amici "al punto di proteggerli dalla legge" e che sanno come divertirsi alle feste. "Una versione caricaturale della vita italiana ideale", scrive la Applebaum. "Con Berlusconi come premier, inoltre, non hai bisogno di prenderti troppo sul serio. Non devi preoccuparti di conoscere la geopolitica o le condizioni del pianeta o la povertà o gli stati fallimentari. Puoi startene a casa, restare poco serio e discutere degli ultimi scandali. Anche questo fa parte del fascino del primo ministro".

 

come dicevo qualche pagina fa..Berlusconi è quello che l'italiano medio vorrebbe essere...calcio,donne,ladro...

Dio mio che paese...

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Ragazzi, ho letto che il 25 si terranno le primarie del PD.

Io compio 16 anni il 20, quindi in teoria posso votare, ma siccome voi avete certamente più esperienza sulo campo mi servirebbero i pensieri OGGETTIVI dei due "big" Franceschini e Bersani in modo da avere un'idea un po' più definita sul da farsi.

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Guest Lehman Brothers
Ragazzi, ho letto che il 25 si terranno le primarie del PD.

Io compio 16 anni il 20, quindi in teoria posso votare, ma siccome voi avete certamente più esperienza sulo campo mi servirebbero i pensieri OGGETTIVI dei due "big" Franceschini e Bersani in modo da avere un'idea un po' più definita sul da farsi.

 

 

Qualsiasi cosa uno possa pensare è comunque SOGGETTIVA.....Piuttosto che votare Franceschini io voterei Emilio Fede......

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Ragazzi, ho letto che il 25 si terranno le primarie del PD.

Io compio 16 anni il 20, quindi in teoria posso votare, ma siccome voi avete certamente più esperienza sulo campo mi servirebbero i pensieri OGGETTIVI dei due "big" Franceschini e Bersani in modo da avere un'idea un po' più definita sul da farsi.

 

questo penso sia un link buono per leggere programmi dei candidati...

 

http://www.partitodemocratico.it/primarie09/

 

altro non so dirti, non mi rappresentano e non sono granchè informato.. :boh

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"Non ho mai fatto alcuna gaffe, nemmeno una: tutte le gaffe (che mi vengono attribuite, ndr) sono inventate dai giornali*". Lo afferma il premier italiano Silvio Berlusconi in un'intervista registrata a maggio alla Cnn international all'interno del programma 'Revealed' - tutto dedicato alla figura di Berlusconi - che andrà in onda mercoledì. Le parole del presidente del Consiglio si leggono sul sito dell'emittente americana come anticipazione dell'intervista.

 

 

 

 

*ha omesso il comunisti di prammatica, sta perdendo colpi

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"Non ho mai fatto alcuna gaffe, nemmeno una: tutte le gaffe (che mi vengono attribuite, ndr) sono inventate dai giornali*". Lo afferma il premier italiano Silvio Berlusconi in un'intervista registrata a maggio alla Cnn international all'interno del programma 'Revealed' - tutto dedicato alla figura di Berlusconi - che andrà in onda mercoledì. Le parole del presidente del Consiglio si leggono sul sito dell'emittente americana come anticipazione dell'intervista.

 

 

 

 

*ha omesso il comunisti di prammatica, sta perdendo colpi

AZZ. CHE...

GAFFE!!! :ahahah:ahahah:ahahah

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Silvio Berlusconi, scrive la commentatrice, "è stato accusato di evasione fiscale, corruzione e soppressione della stampa, sua moglie lo ha lasciato sostenendo che va con prostitute e fa orge nella sua villa in Sardegna, lui racconta barzellette imbarazzanti (e continua a ripeterle - come quella sulla 'abbronzatura' di Obama), è in guerra con la magistratura italiana, con quasi tutti i giornalisti che non lavorano per lui e con la Chiesa cattolica, e in più ora la Corte Costituzionale gli ha tolto l'immunità per cui possiamo aspettarci una nuova serie di processi e scandali che lo riguardano. Eppure l'aspetto più interessante del primo ministro italiano è questo: gli italiani continuano a votarlo. Perché?"

 

Sembrano esserci varie risposte, osserva la giornalista del Post. Una è che, dopo che Tangentopoli spazzò via una generazione di leader politici, "Berlusconi riempì il vuoto che si era creato". Col senno di poi, si capisce che lo fece anche per "mettere fine alla purga giudiziaria", avendo lui stesso fatto carriera con il vecchio sistema. "Ma in un paese che cambiava un governo all'anno lui era un personaggio familiare, in grado di rappresentare un tipo di stabilità, e di fronte a un centro-sinistra disorganizzato e un centro-destra paralizzato, un sacco di gente ha preferito il diavolo che conoscono" al rischio dell'ignoto.

 

Un'altra ragione del motivo per cui gli italiani continuano a votarlo, afferma la Applebaum, è che Berlusconi "ha uno strumento che altri non hanno: la televisione", i tre canali di sua proprietà e quelli di stato che controlla politicamente come capo del governo. "Ci sono giornali, riviste e programmi televisivi che lo criticano", scrive la columnist del quotidiano americano, "ma non raggiungono lo stesso numero di persone (dei canali tivù). Come il suo amico Putin in Russia, Berlusconi non cerca di influenzare tutti i media, ma solo quelli che raggiungono la maggior parte della gente. Ciò può non determinare il risultato delle elezioni, ma di sicuro aiuta, e ha anche fatto dell'Italia il paese con il più ampio movimento che si batte per la libertà di stampa, al di fuori dell'ex-Unione Sovietica".

 

Ma nemmeno il dominio sulla tivù basta a spiegare il fenomeno Berlusconi, conclude il Washington Post. C'è pure qualcos'altro, e questo qualcos'altro è che Berlusconi si offre come "specchio degli italiani": di coloro che sono o aspirano ad essere "nuovi ricchi e senza timore di mostrarsi tali", che amano le donne e il calcio ("lui è proprietario del Milan"), fedeli agli amici "al punto di proteggerli dalla legge" e che sanno come divertirsi alle feste. "Una versione caricaturale della vita italiana ideale", scrive la Applebaum. "Con Berlusconi come premier, inoltre, non hai bisogno di prenderti troppo sul serio. Non devi preoccuparti di conoscere la geopolitica o le condizioni del pianeta o la povertà o gli stati fallimentari. Puoi startene a casa, restare poco serio e discutere degli ultimi scandali. Anche questo fa parte del fascino del primo ministro".

 

 

Ribadisco il mio essere "Antiberlusconiano almento tanto quanto sono antibostoniano" ma tra tra le ragioni per cui la gente lo vota sarebbe doveroso anche indicare quale alternativa si trova di fronte chi va a votare in Italia......... cazzo devi scegliere tra il nano e il burattino del momento di D'Alema..........vi invidio molto se riuscite a trovare il meno peggio, io non ci riesco. :boh

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"Non ho mai fatto alcuna gaffe, nemmeno una: tutte le gaffe (che mi vengono attribuite, ndr) sono inventate dai giornali*". Lo afferma il premier italiano Silvio Berlusconi in un'intervista registrata a maggio alla Cnn international all'interno del programma 'Revealed' - tutto dedicato alla figura di Berlusconi - che andrà in onda mercoledì. Le parole del presidente del Consiglio si leggono sul sito dell'emittente americana come anticipazione dell'intervista.

 

 

 

 

*ha omesso il comunisti di prammatica, sta perdendo colpi

 

 

Per una volta do ragione al Berlusca, lui non fa le gaffe, fa il comico di mestiere.

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Silvio Berlusconi, scrive la commentatrice, "è stato accusato di evasione fiscale, corruzione e soppressione della stampa, sua moglie lo ha lasciato sostenendo che va con prostitute e fa orge nella sua villa in Sardegna, lui racconta barzellette imbarazzanti (e continua a ripeterle - come quella sulla 'abbronzatura' di Obama), è in guerra con la magistratura italiana, con quasi tutti i giornalisti che non lavorano per lui e con la Chiesa cattolica, e in più ora la Corte Costituzionale gli ha tolto l'immunità per cui possiamo aspettarci una nuova serie di processi e scandali che lo riguardano. Eppure l'aspetto più interessante del primo ministro italiano è questo: gli italiani continuano a votarlo. Perché?"

 

Sembrano esserci varie risposte, osserva la giornalista del Post. Una è che, dopo che Tangentopoli spazzò via una generazione di leader politici, "Berlusconi riempì il vuoto che si era creato". Col senno di poi, si capisce che lo fece anche per "mettere fine alla purga giudiziaria", avendo lui stesso fatto carriera con il vecchio sistema. "Ma in un paese che cambiava un governo all'anno lui era un personaggio familiare, in grado di rappresentare un tipo di stabilità, e di fronte a un centro-sinistra disorganizzato e un centro-destra paralizzato, un sacco di gente ha preferito il diavolo che conoscono" al rischio dell'ignoto.

 

Un'altra ragione del motivo per cui gli italiani continuano a votarlo, afferma la Applebaum, è che Berlusconi "ha uno strumento che altri non hanno: la televisione", i tre canali di sua proprietà e quelli di stato che controlla politicamente come capo del governo. "Ci sono giornali, riviste e programmi televisivi che lo criticano", scrive la columnist del quotidiano americano, "ma non raggiungono lo stesso numero di persone (dei canali tivù). Come il suo amico Putin in Russia, Berlusconi non cerca di influenzare tutti i media, ma solo quelli che raggiungono la maggior parte della gente. Ciò può non determinare il risultato delle elezioni, ma di sicuro aiuta, e ha anche fatto dell'Italia il paese con il più ampio movimento che si batte per la libertà di stampa, al di fuori dell'ex-Unione Sovietica".

 

Ma nemmeno il dominio sulla tivù basta a spiegare il fenomeno Berlusconi, conclude il Washington Post. C'è pure qualcos'altro, e questo qualcos'altro è che Berlusconi si offre come "specchio degli italiani": di coloro che sono o aspirano ad essere "nuovi ricchi e senza timore di mostrarsi tali", che amano le donne e il calcio ("lui è proprietario del Milan"), fedeli agli amici "al punto di proteggerli dalla legge" e che sanno come divertirsi alle feste. "Una versione caricaturale della vita italiana ideale", scrive la Applebaum. "Con Berlusconi come premier, inoltre, non hai bisogno di prenderti troppo sul serio. Non devi preoccuparti di conoscere la geopolitica o le condizioni del pianeta o la povertà o gli stati fallimentari. Puoi startene a casa, restare poco serio e discutere degli ultimi scandali. Anche questo fa parte del fascino del primo ministro".

 

 

Ribadisco il mio essere "Antiberlusconiano almento tanto quanto sono antibostoniano" ma tra tra le ragioni per cui la gente lo vota sarebbe doveroso anche indicare quale alternativa si trova di fronte chi va a votare in Italia......... cazzo devi scegliere tra il nano e il burattino del momento di D'Alema..........vi invidio molto se riuscite a trovare il meno peggio, io non ci riesco. :boh

scusa ma non lo posso accettare, un conto è se giudichi il politico e puoi dire quello che vuoi e una opinione personale ma qua siamo difronte ad un delinquente...il fatto che venga giustificato perchè gli avversari sono incapaci è patetico...

 

Il Nano in qualche processo l'ha fatta franca per sopraggiunta prescrizione, amnistia o perchè il suo reato è stato depenalizzato (falso in bilancio, legge fatta quando il Berlusca era al governo...chiediamoci come mai)

 

Un conto è che piaccia la sinistra, un conto è che i politici della sinistra siano oggi inadeguati ma che si paragoni questa gente a Berlusconi non ci stò...

 

E' UN DELIQUENTE e ANDREBBE TRATTATO COME TALE e non giustificarlo dicendo che la sinistra non è un alternativa valida o che tanto i politici sono tutti dei maiali e rubano tutti indifferentemente...

 

Diamo le giuste proporzoni a quello che ha combinato lui e quello che hanno combinato gli altri e non capovolgiamo le cose come fà di solito quel nano di merda, altrimenti in stò paese facciamo sempre passare tutto...

 

In alcuni stati non potrebbe nemmeno candidarsi quel demente...Ultimamente poi è partito con la testa e offende tutto e tutti...ci rendiamo conto? E in molti continuano pure a difenderlo...Offendiamo il Capo dello Stato, offendiamo i senatori e parlamentari solo perchè non la pensano come lui...avanti così che andiamo verso lo sfascio totale

 

Tanto per rinfrescare le idee...

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi

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Caro Magic, forse io ho una visione troppo cinica e disincantata della politica italiana, ma pur considerando, come te, il nano un delinquente da mettere dietro le sbarre, non riesco proprio a credere che nella pseudosinistra attuale ci sia gente piu' onesta. Credo si tratti solo di una questione di possibilità; faccio il delinquente tanto quanto posso farlo.......la sinistra italiana negli ultimi 40 anni non ha certo dimostrato il contrario. Il grosso problema è che il nano può delinquere molto piu', per ovvie ragioni, di quanto non possano fare altri.

Ma per restare in tema, il post a cui ho replicato si chiedeva PERCHE' gli italiani votano berlusconi: puoi provare a convincermi del contrario ma la mia opinione è che l'italiano medio si è trovato di fronte al dilemma "voto dei disonesti o voto dei disonesti incapaci?"

E fai attenzione...........è l'opinione di di uno che non ha certo votato per l'omino di Arcore nono

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la mia opinione è che l'italiano medio si è trovato di fronte al dilemma "voto dei disonesti o voto dei disonesti incapaci?"

 

secondo me l'italiano medio è ancora più ignorante di come lo descrivi tu... perchè sulle tv di stato (tutte e 6 intendo, con poche distinzioni purtroppo) si parla assai raramente di un signor B disonesto, indagato di qua e di là, frequentatore di minorenni... e te lo posso confermare con mille persone che conosco, e che lo ritengono per davvero una brava persona e (come si definisce lui) il più perseguitato dalla stampa, dai media, da tutti...

 

Berlusconi si offre come "specchio degli italiani": di coloro che sono o aspirano ad essere "nuovi ricchi e senza timore di mostrarsi tali", che amano le donne e il calcio ("lui è proprietario del Milan"), fedeli agli amici "al punto di proteggerli dalla legge" e che sanno come divertirsi alle feste. "Una versione caricaturale della vita italiana ideale", scrive la Applebaum. "Con Berlusconi come premier, inoltre, non hai bisogno di prenderti troppo sul serio. Non devi preoccuparti di conoscere la geopolitica o le condizioni del pianeta o la povertà o gli stati fallimentari. Puoi startene a casa, restare poco serio e discutere degli ultimi scandali. Anche questo fa parte del fascino del primo ministro".

 

quante verità qui dentro... :inchino

un esempio su tutti: tutte le persone che, quando gli parli del Berlu frequentatore di vallette, veline, minorenni di bell'aspetto, ecc... ti rispondono " eh, un idolo...piacerebbe a me arrivare a quell'età e ciulare ancora come lui..." :chetristezza:chetristezza

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A me la settimana scorsa è capitato di uscire e rivedere un mio ex compagno di banco, grande amico, ci siamo sempre definiti fratelli di sangue bianconero yes ; per puro caso la discussione è scivolata in politica e li ho cominciato ad accettare che non ci sarà verso di uscire da quest'epoca Berlusconiana fin tanto che il Silvio non morirà, anzi forse anche dall'adilà troverà il modo di scartavetrarci ancora i coglioni.

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A me la settimana scorsa è capitato di uscire e rivedere un mio ex compagno di banco, grande amico, ci siamo sempre definiti fratelli di sangue bianconero yes ; per puro caso la discussione è scivolata in politica e li ho cominciato ad accettare che non ci sarà verso di uscire da quest'epoca Berlusconiana fin tanto che il Silvio non morirà, anzi forse anche dall'adilà troverà il modo di scartavetrarci ancora i coglioni.

 

Lui non morirà mai :umh?

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Concordo con l'amico di Diego, finchè non muore non ci sarà possibile liberarci di lui.

 

Quando ce l'avevamo fatta ha scatenato sulle tele il caso spazzatura Napoli, la goccia che ha fatto cadere il governo Prodi.

Come puoi liberarti di uno così?! Uno che condiziona le persone è impossibile da eliminare se non con una sinistra extra unita che riesce a valorizzare Internet e la pubblica informazione.

Non puoi se no, è impossibile, l'italiano medio è schiavo della TV e delle veline e delle tette e delle altre mille stronzate che vengono messe a mò di Terra Promessa sui suoi canali.

 

Non è che se Novella 2000 e stronzate simili fanno un milione di copie di vendita e giornali ""impegnati"" ne fanno meno della metà è colpa della Sinistra....

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Comunque io non mi spiego perchè quando stava al governo la sinistra non abbia fatto una legge che proibiva a chi aveva enti d'informazione, oltretutto così potenti come quelli del Berlusca, di governare, come è in ogni altro stato del mondo.

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Anche le Iene non ridono piu'

 

C’erano una volta le Iene, un gruppo di ragazzacci che osava ridere in faccia a Berlusconi, mostrare il razzismo della Lega e sbeffeggiare le leggi ad personam. C’erano, ma non ci sono più.

 

Oggi la trasmissione diretta da Davide Parenti, coautore con Antonio Ricci degli show-cult degli anni 80, è solo l’ombra del suo passato. È in crisi di ascolti, di creatività.

 

E, quel che è peggio, è costretta a fermarsi persino davanti a onorevoli di seconda fila, come Gabriella Carlucci.

 

È successo martedì scorso quando, dopo una serie di telefonate con i vertici Mediaset, non è andato in onda un servizio che raccontava come l’ex conduttrice fosse stata condannata a pagare 10 mila euro di stipendio arretrato alla sua portaborse parlamentare. Stessa sorte era toccata, un mese fa, a un pezzo sull’immigrazione che metteva in imbarazzo il ministro Roberto Maroni.

 

Per questo, Fedele Confalonieri e Silvio Berlusconi, che fino a ieri citavano le Iene e Enrico Mentana come la prova della libertà di mediaset, oggi parlano d’altro. Le foglie di fico non servono più. Il regime non si nasconde per farsi accettare, ma in televisione mostra il volto peggiore per far paura. I tempi, insomma, sono cambiati. Anche nel 2001 il premier era sotto processo per corruzione. Anche allora c’era un giornalista che pedinava un magistrato considerato nemico del gruppo.

 

Era la Iena Alessandro Sortino. Ma non seguiva Ilda Boccassini, per mostrare le sue calze o per insinuare che fosse “strana”. Lo faceva per dimostrare che era indifesa e per criticare la scelta del Governo di togliere la scorta a un pm antimafia che aveva osato mettersi contro Berlusconi.

 

Cose di un altro mondo. Allora i vertici mediaset tolleravano che il solito Sortino inchiodasse il senatore Cirami all’omonima legge ad personam o il ministro Lunardi al suo conflitto d’interessi. Adesso è più probabile vedere una Iena sulla luna che davanti al ministro Angelino Alfano per parlare del suo Lodo. Anche allora Berlusconi inondava l’Italia di propaganda, ma il Trio Medusa osava chiedergli conto del celebre “Presidente operaio”, per poi ridergli in faccia. Anche allora l’onorevole Carlucci ebbe un corpo a corpo con il Trio. Ma quello andò in onda.

 

Come si è arrivati a questo punto? Per capirlo bisogna ricostruire l’escalation delle censure, partendo dalla prima. Quella subita dal programma nel 2001, quando Marco Tronchetti Provera, per fare un favore a Berlusconi, soffoca nella culla “La 7” che minaccia di danneggiare gli ascolti di Mediaset. Le Iene riprendono Tronchetti mentre balbetta improbabile giustificazioni. Il pezzo però viene fermato. In redazione si mugugna, ma si decide di lasciar correre. Così la situazione peggiora. Tanto che, quattro anni dopo, si arriva a una silenziosa protesta. Quando a essere bloccato è un servizio su Francesco Storace, le Iene si riuniscono a Roma e stipulano una sorta di patto: non diciamo niente, ma questa è l’ultima censura. Era invece l’’inizio della fine.

 

Oggi il Trio Medusa e Sortino non ci sono più. Alla Iena rossa, nel 2007, i vertici Mediaset avevano cancellato un servizio su Mastella e lui se ne è andato. Confalonieri, infatti, non ha voluto sentir ragioni nonostante che proprio Sortino fosse stato diffamato dal figlio di Mastella con false insinuazioni sulla sua carriera. A Segrate, del resto, Mastella è un intoccabile. Lo sa anche Enrico Lucci che, già prima di Sortino, ha dovuto ingoiare la censura di un pezzo sul medesimo politico. Il perché lo dice la cronaca. Mastella in quei mesi stoppa la legge Gentiloni sulle tv e poi fa cadere il governo Prodi. Una scelta politica, ovviamente. La decisione di un uomo, oggi eurodeputato Pdl, che dice con orgoglio: “Confalonieri? È uno dei miei migliori amici”. E chi trova un amico (di Confalonieri) trova un tesoro. Anche alle Iene.

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