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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Magari negare di aver parlato di dimissioni no. Ma sapete cosa potrebbe essere in grado di fare, questo è uno che nel 2006 è andato dal presidente della repubblica per cercare di annullare le elezioni che lo vedevano perdente. Quindi dal più innoquo "è cambiata la situazione, devo rimanere", a cose ben peggiori che non ho il coraggio di scrivere quasi per scaramanzia, può succedere ancora tanto.

 

Sicuramente siamo ben più vicini alla fine di quanto lo siamo mai stati (poi sarà terza repubblica) ma proprio per questo c'è quasi più pericolo

ma infatti non c'è un cazzo da esultare. le dimissioni a scadenza non s'erano viste mai. gli basterà questo mese per mettere dentro di tutto nel maxi emendamento e magari restare pure al comando. il peggio per noi sta per arrivare ora.

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Auguro a Romano Prodi di diventare un giorno Presidente della Repubblica: curriculum difficilmente eguagliabile e persona squisità di specchiata moralità.

 

oh pora mi me cec...

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Adesso Mister B. dice che non si ricandiderà e che a guidare il centrodestra ci sarà Alfano.

 

 

Per cui Silvio, ora, passerà dall'aver qualcuno (del sesso opposto) sotto la sua scrivania ad essere lui stesso sotto ad una scrivania, quella di Angelino... no, non per far divertire sessualmente l'ex ministro della giustizia, ma per infilarci la mano dentro, dal basso, come si fa con i burattini. Di sicuro nel centrodestra non cambierà nulla.

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Adesso Mister B. dice che non si ricandiderà e che a guidare il centrodestra ci sarà Alfano.

 

 

Per cui Silvio, ora, passerà dall'aver qualcuno (del sesso opposto) sotto la sua scrivania ad essere lui stesso sotto ad una scrivania, quella di Angelino... no, non per far divertire sessualmente l'ex ministro della giustizia, ma per infilarci la mano dentro, dal basso, come si fa con i burattini. Di sicuro nel centrodestra non cambierà nulla.

Vabeh che Alfano sarebbe un candidato posticcio manovrato da Silvio questo lo sappiamo tutti.

 

Questo è il momento in cui la sinistra italiana deve veramente tirare fuori le palle, stare TUTTA UNITA e non dargli modo di avere più alcuna velleità di riottenere il potere, direttamente o per vie traverse.

 

Manca il candidato forte, drammaticamente, quindi è solo con la coesione che si può centrare l'obiettivo.

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Vabeh che Alfano sarebbe un candidato posticcio manovrato da Silvio questo lo sappiamo tutti.

 

Questo è il momento in cui la sinistra italiana deve veramente tirare fuori le palle, stare TUTTA UNITA e non dargli modo di avere più alcuna velleità di riottenere il potere, direttamente o per vie traverse.

 

Manca il candidato forte, drammaticamente, quindi è solo con la coesione che si può centrare l'obiettivo.

 

Tutto vero. yesss

 

Comunque io resto perplesso di fronte anche al comportamento dell'UE e del FMI.

 

Riepiloghiamo:

- l'Argentina entra in crisi, l'FMI ordina i tagli ==> l'Argentina fallisce;

- l'Irlanda entra in crisi, l'UE ordina i tagli ==> i tassi superano il 7%, l'Irlanda alza bandiera bianca, interviene il fondo-cassa europeo e l'Irlanda si salva ma a spese di tutti i cittadini europei;

- il Portogallo entra in crisi, l'UE ordina i tagli ==> i tassi superano il 7%, il Portogallo alza bandiera bianca, interviene il fondo-cassa europeo e il Portogallo si salva ma a spese di tutti i cittadini europei;

- la Grecia entra in crisi, l'UE ordina i tagli ==> i tassi hanno superato il 25% e il paese è ufficiosamente fallito.

- l'Italia entra in crisi, l'UE ordina i tagli ==> i tassi superano il 7%.

 

Al contrario:

- la Spagna entra in crisi, l'UE ordina i taglia, Zapatero se ne frega, attua le riforme previste e annuncia le elezioni ==> la Spagna ferma la crisi.

 

Forse che i tagli non sono la strada giusta?

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Avviso ai naviganti. Non è ancora finita. Prima che Silvio Berlusconi se ne vada ne vedremo delle belle. Anzi delle brutte. Il premier, raccontano i suoi, si sta preparando al colpo di coda. Da assestare alla prima occasione. Che, in questo caso, si chiama legge di stabilità. È in quella legge, destinata in teoria a soddisfare i mercati, che i suoi uomini tenteranno di inserire un pezzo della buonuscita del Cavaliere.

 

Il capo del governo, del resto, è stato chiaro. Le dimissioni scatteranno solo dopo l’approvazione della nuova manovra, nella quale verrà aggiunto al Senato un maxi-emendamento contenente parte delle misure riportate nella sua lettera d’intenti inviata la scorsa settimana in Europa. Interventi che, proprio dopo il voto alla Camera, il commissario europeo agli affari economici Olli Rehn ha giudicato “insufficienti”.

 

Ora il punto è che nessuno conosce il contenuto del maxi-emendamento. Mentre si conoscono (e bene) alcune bozze dei lavori preparativi al Consiglio dei ministri del 24 ottobre che avrebbe dovuto licenziare il decreto sviluppo.

 

Qualcuno se le ricorderà: s’introduceva una legge ad personam post mortem per favorire i figli di primo letto del Cavaliere dopo la dipartita del loro illustre genitore, si parlava di condoni, di militarizzazione della Val Susa. E quello era solo l’antipasto. Perché se si pensa ai conti dello Stato con un certo disagio viene in mente che con (inesistenti) ragioni economiche sono state in passato motivate dal Pdl pure le norme sulla prescrizione breve e quelle sulle intercettazioni.

 

Insomma il dibattito al Senato sarà l’occasione giusta per provare a far passare molto di ciò che davvero interessa a Berlusconi, assieme a norme draconiane sul mercato del lavoro e, probabilmente, le pensioni.

 

Una medicina amarissima che il futuro ex presidente del Consiglio vuole fare trangugiare a tutti in un colpo solo. Contando sulla spinta di uno spread sempre più alle stelle, sulle richieste dell’Unione Europea e sulle opposizioni costrette già oggi, e a scatola chiusa, a promettere che la legge di stabilità verrà votata celermente.

 

Allora e solo allora, si potrà capire se andremo a elezioni o se nascerà un nuovo governo. E Berlusconi, anche nella sconfitta, potrà ancora una volta pensare di aver vinto. Sarà la vendetta del Caimano. Gli italiani, c’è da giurarlo, la ricorderanno a lungo.

 

di Peter Gomez

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Al contrario:

- la Spagna entra in crisi, l'UE ordina i taglia, Zapatero se ne frega, attua le riforme previste e annuncia le elezioni ==> la Spagna ferma la crisi.

 

Forse che i tagli non sono la strada giusta?

 

Ma che riforme farà la Spagna?

 

Comunque io sono del parere che Napolitano dovrebbe dare un calcio in culo a B e formare un governo tecnico, aspettiamo cosa? Di pagare interessi per 1000 anni?

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Vabeh che Alfano sarebbe un candidato posticcio manovrato da Silvio questo lo sappiamo tutti.

 

Questo è il momento in cui la sinistra italiana deve veramente tirare fuori le palle, stare TUTTA UNITA e non dargli modo di avere più alcuna velleità di riottenere il potere, direttamente o per vie traverse.

 

Manca il candidato forte, drammaticamente, quindi è solo con la coesione che si può centrare l'obiettivo.

 

Credo abbiano i fogli del come, del quando, dello spirito ma manca il lettore

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Vabeh che Alfano sarebbe un candidato posticcio manovrato da Silvio questo lo sappiamo tutti.

... è che mi piaceva l'immagine di Silvio con la mano in un deretano (maschile) altrui, non voleva certo essere un insegnamento verso nessuno :roll:

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Solo un governo tecnico può tamponare per quanto poco questa emorragia, la casta è già in campagna elettorale (pensa te che maxiemendamento all'acqua di rose presenterà, e l'UE si pulirà il culo).

Penso che anche a sx riguardo i veri nodi da sbrogliare (lavoro e pensioni) sono come a dx..... non se ne esce, cane che si morde la schiena (coda e culo già mangiati da un pezzo)

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Avviso ai naviganti. Non è ancora finita. Prima che Silvio Berlusconi se ne vada ne vedremo delle belle. Anzi delle brutte. Il premier, raccontano i suoi, si sta preparando al colpo di coda. Da assestare alla prima occasione. Che, in questo caso, si chiama legge di stabilità. È in quella legge, destinata in teoria a soddisfare i mercati, che i suoi uomini tenteranno di inserire un pezzo della buonuscita del Cavaliere.

 

Il capo del governo, del resto, è stato chiaro. Le dimissioni scatteranno solo dopo l’approvazione della nuova manovra, nella quale verrà aggiunto al Senato un maxi-emendamento contenente parte delle misure riportate nella sua lettera d’intenti inviata la scorsa settimana in Europa. Interventi che, proprio dopo il voto alla Camera, il commissario europeo agli affari economici Olli Rehn ha giudicato “insufficienti”.

 

Ora il punto è che nessuno conosce il contenuto del maxi-emendamento. Mentre si conoscono (e bene) alcune bozze dei lavori preparativi al Consiglio dei ministri del 24 ottobre che avrebbe dovuto licenziare il decreto sviluppo.

 

Qualcuno se le ricorderà: s’introduceva una legge ad personam post mortem per favorire i figli di primo letto del Cavaliere dopo la dipartita del loro illustre genitore, si parlava di condoni, di militarizzazione della Val Susa. E quello era solo l’antipasto. Perché se si pensa ai conti dello Stato con un certo disagio viene in mente che con (inesistenti) ragioni economiche sono state in passato motivate dal Pdl pure le norme sulla prescrizione breve e quelle sulle intercettazioni.

 

Insomma il dibattito al Senato sarà l’occasione giusta per provare a far passare molto di ciò che davvero interessa a Berlusconi, assieme a norme draconiane sul mercato del lavoro e, probabilmente, le pensioni.

 

Una medicina amarissima che il futuro ex presidente del Consiglio vuole fare trangugiare a tutti in un colpo solo. Contando sulla spinta di uno spread sempre più alle stelle, sulle richieste dell’Unione Europea e sulle opposizioni costrette già oggi, e a scatola chiusa, a promettere che la legge di stabilità verrà votata celermente.

 

Allora e solo allora, si potrà capire se andremo a elezioni o se nascerà un nuovo governo. E Berlusconi, anche nella sconfitta, potrà ancora una volta pensare di aver vinto. Sarà la vendetta del Caimano. Gli italiani, c’è da giurarlo, la ricorderanno a lungo.

 

di Peter Gomez

Appunto. Cazzo sfiduciatelo subito!!! Poi lo fa il governo tecnico il maxiemendamento. Se c'è la volontà politica in 10 giorni avremo un nuovo governo, e a questo punto se lo spread è 500 o 600 non importa più di tanto, siamo già oltre la soglia.

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la prima repubblica cadde per le inchieste della magistratura, o almeno quello fu il colpo finale.

La seconda repubblica, segnata dalla penosa pagina del berlusconismo, cade sotto i colpi dei mercati finanziari e dello spread.

 

curioso notare come i peggiori delinquenti che ci abbiano governato (i socialisti, che s'erano magnati l'italia, e la casa circondariale della libertà) siano stati presi a calci non dai cittadini italiani in libere elezioni, ma da eventi del tutto particolari. Questo giusto per confermare che i problemi dell'italia iniziano proprio dagli italiani e sarebbe giusto che ognuno si facesse carico delle proprie responsabilità.

 

Berlusconi è finito ( lo era da almeno due anni), ma non escludo che possa inserire delle porcate a suo vantaggio nel maxiemendamento che comunque passerà entro sabato. Quello che accadrà dopo alla luce degli ultimi eventi mi sembra abbastanza chiaro: il senatore a vita mario monti proverà a formare un nuovo governo, sinceramente non capisco perchè pdl e lega vogliano andare alle elezioni dove sarebbero sicuramente bastonati. Evidentemente è un bluff, sanno benissimo che mettersi all'opposizione quando dall'altra parte verranno misure lacrime e sangue potrebbe essere un vantaggio in vista del 2013.

 

Io spero tanto in una nuova legge elettorale, magari la formazione di un nuovo governo ci permetterebbe comunque di cancellare il porcellum col referendum, bypassando il parlamento e le sue porcate. se si va a votare col porcellum, state sicuri che non cambierà niente.

 

riguardo bersani, sto con davi: persona sicuramente proba e onesta, ma non è un leader. Vero, anche Prodi aveva una parlata molto lenta, ma riusciva a trasmetterti un senso di unità, di voglia di fare, di rimboccarsi le maniche. Bersani non trasmette nulla, da questo punto di vista Renzi (avendo studiato da berlusconi) gli da piste. Ovvio però che l'alternativa a bersani in questo momento è il nulla. (o il vuoto che avanza, cioè renzi)

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Di Pietro si schiera contro Monti.

 

Io mi schiero contro Di Pietro: dimostra di non capire un cavolo. Nuove elezioni non porterebbero ad un Governo in grado di risolvere.

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