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Finchè non cadiamo non ci rialzeremo mai

Questa somiglia sinistramente a una delle (POCHE) parti completamente sbagliate del marxismo: accelerare lo sviluppo del capitalismo per favorirne l'inevitabile caduta e quindi una più facile rinascita socialista.

 

La caduta è infinita, non c'è mai un fondo a meno di guerre mondiali o rivoluzioni fatte a prescindere dallo stato di cose. E nessuna delle due cose è in vista in questa parte di mondo. Rischiamo di condannare generazioni intere alla povertà e alla subalternità mentre si susseguono pessimi governi, lo stato si sfalda, si susseguono derive autoritarie mascherate e tutto marcisce. Senza NESSUNA garanzia che le coscienze si sveglino.

 

Meglio provare a dirigere le cose nel frattempo. Ripeto, se poi ci sarà un momento in cui bisognerà scegliere se tenere su il sistema o abbatterlo vedrete che la gente come me non si nasconderà a casa.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Sto passando pian piano dal pensare: "Grillo, a parte qualche eccesso, ha ottime idee" al "Grillo, a parte un paio di buone idee, è una chiavica".

 

Non lo avrei votato prima, adesso neanche lo voglio vedere in fotografia.

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Quest'ultimo Movimento 5 stelle non lo voto nemmeno io. MAI.

Ma che cazzo dice sul 'Colpito chi si oppone'??

 

Per il resto, su partiti ed esponenti politici, ha detto solo grandi verità.

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Guest Nigma

Primo espulso nel Movimento 5 Stelle.

 

Le reazioni dei M5C's all'espulsione di Tavolazzi.

 

Epurazioni a 5 Stelle

I partiti saranno pure morti, i politici tutti uguali, i giornali carta straccia. Ma se Beppe Grillo parte con le epurazioni e manda un bel Vaff pure alla democrazia, c’è poco da fare il tifo per “il nuovo”.

 

Il 5 stelle è in subbuglio. In un suo post di venerdì, Grillo ha messo alla berlina alcuni consiglieri sparsi in tutta Italia che in una chat privata discutevano del futuro del movimento; insieme a loro, ha scomunicato anche una serie di “cittadini a 5 stelle” rei di aver organizzato un incontro a Rimini per “guardarsi in faccia” e elaborare delle proposte da rilanciare online.

 

Grillo aveva accusato questi consiglieri e simpatizzati di “partitocrazia”. Oggi fa un passo in avanti: caccia dal suo movimento (ma non dovevano essere tutti uguali? Una testa un voto?) un consigliere colpevole di aver partecipato all’incontro di Rimini. Si tratta di Valentino Tavolazzi, consigliere comunale a Ferrara. Tavolazzi, a detta di molti 5S era il “più bravo” dei consiglieri comunali eletti dal movimento, il più competente.

 

Ora viene cacciato perché il suo compito, a detta del blogger, non sarebbe “certamente quello di organizzare o sostenere fantomatici incontri nazionali in cui si discute dell’organizzazione del M5S, della presenza del mio nome nel simbolo, del candidato leader del M5S o se il massimo di due mandati vale se uno dei due è interrotto”. In realtà, non può pensare con la sua testa, non può riflettere sull’organizzazione dei 5S se non ha l’autorizzazione di Grillo stesso. “Ha violato il non-statuto” si scrive anche, senza spiegare dove, come e in che modo. Bella democrazia, non c’è che dire.

 

Il problema è quello delle elezioni politiche del 2013. Nel movimento nato online non ci sono tesserati, segretari, delegati. Si decide tutto in assemblee pubbliche. E le cose funzionano. Solo che in vista delle politiche molti si interrogano: come organizzarsi, come decidere? Questo lo spirito dei consiglieri e dei “cittadini” di Rimini, ritenuto sufficiente per far partire la scomunica.

 

A voler pensare male, si potrebbe dire che Grillo preferisca tenersi le mani libere: cosa c’è da decidere quando è lui a dover avere l’ultima parola su tutto, lui in totale solitudine a poter far partire le epurazioni staliniste (almeno nel Pdl, paradossalmente, c’erano i fantomatici “probiviri”).

 

Il movimento Cinque Stelle ha raccolto voti e simpatie ovunque. Ma potrà mai “cambiare la politica” se decide tutto un leader in barba a ogni basilare regola di democrazia interna? Amministratori e militanti 5 Stelle fanno sapere questa volta non ci stanno a subire, si preparano a reagire e a dire la loro. Sarebbe una cosa buona e giusta. Si sente dire spesso: “I cinque stelle sono molto meglio di Beppe Grillo”. È ora che si decidano a spiccare il volo.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/05/epurazioni-stelle/195611/

 

Need I say more?

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Il movimento Cinque Stelle ha raccolto voti e simpatie ovunque. Ma potrà mai “cambiare la politica” se decide tutto un leader in barba a ogni basilare regola di democrazia interna? Amministratori e militanti 5 Stelle fanno sapere questa volta non ci stanno a subire, si preparano a reagire e a dire la loro. Sarebbe una cosa buona e giusta. Si sente dire spesso: “I cinque stelle sono molto meglio di Beppe Grillo”. È ora che si decidano a spiccare il volo.

 

yesss yesss

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Noto che ora per Keitaro e Nigma, il Fatto Quotidiano è diventato fonte di valore, mentre fino a qualche tempo fa, quando lo utilizzavo io come punto di partenza per criticare il Pd, era un giornale un pò demagogico :icon_bananaride:

 

Detto ciò, è ovvio, ciò che è stato detto in quegli articoli è un qualcosa di accaduto, quindi di vero.

Vale ciò che ha postato Enum. Non era chiaro mesi fa il ruolo di Grillo in questo Movimento (semplice promoter o capo vero e proprio?). E allora, ci stava che ancora ci fosse questo "dubbio".

Ad oggi, momento in cui iniziano a servire certezze, ancora non è chiaro il fatto. Piuttosto la situazione sembra pendere sulla seconda delle due possibilità qui sopra postate.

 

A queste condizioni, piuttosto voto il Partito del Sudtirol.

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Guest Nigma

Noto che ora per Keitaro e Nigma, il Fatto Quotidiano è diventato fonte di valore, mentre fino a qualche tempo fa, quando lo utilizzavo io come punto di partenza per criticare il Pd, era un giornale un pò demagogico :icon_bananaride:

 

Ho riportato quei link per la ragione puntualizzata da Keitaro: proprio perchè vicino a quell'area politica, non si può tacciare di attacchi preventivi.

 

E in ogni caso non ci vedo nulla di nuovo o sconvolgente visto che l'avevo scritto qualche tempo fa: il M5S è nato da Grillo, ha come punto di riferimento il blog di Grillo, l'unico elemento che si espone è Grillo e le uniche occasioni di ritrovo mediatico sono gli spettacoli di Grillo o le sue - nemmeno saprei come chiamarle - esternazioni, com'è possibile che ci aspettasse che Grillo non avrebbe trattato il M5S come il suo partito (da qui la definizione di partito personalistico che suscitò scalpore, qui, qualche tempo fa) mi sfugge davvero.

 

Peraltro non trovo che l'episodio dell'espulsione sia l'elemento più grave dei sopracitati (rispecchia semmai una mentalità vetero-politica da Prima Repubblica, ma mi pare che l'abbiate ampiamente stigmatizzata quindi non mi dilungo): l'articolo postato da Keitaro è semplicemente imbarazzante, dall'inizio alla fine. A parte la comprensibile (e talvolta condivisibile) retorica sui partiti che oggi siedono in Parlamento, sulla quale Grillo è sempre molto originale ma che ormai fanno tutti.

 

Poi per carità, ho molto rispetto per tutte le forme di partecipazione politica che nascono quasi spontaneamente dai comuni cittadini in quanto denotano un impegno e una commozione (nel senso latino del termine) senz'altro genuini e positivi, pur tuttavia è inevitabile che si debba procedere a formalizzazioni che diano al movimento un'organizzazione chiara, strutturata e capillare assolutamente indispensabile per poter agire concretamente nell'agone politico. Che Grillo non la voglia è palese, del resto viene perfettamente incontro ai suoi interessi personali ed alimenta senz'altro l'anima antagonista da cui è germinata la sua idea, ma a questo punto tocca agli stessi movimentisti affrancarsi dal loro leader e costruirsi un ruolo attivo e definito in vista delle prossime elezioni politiche 2013.

 

Personalmente ritengo che il M5S, se riuscisse a superare questa fase costitutiva nei modi sopracitati, potrebbe avere sicuramente più futuro di un partito ormai logoro come l'IDV - costretto a perseguire in maniera pressoché coercitiva un atteggiamento opposizione in quanto raramente capace di proporre idee programmatiche che non siano già espresse da PD o SEL - e porsi come serio interlocutore anche per partiti come PD e SEL. E questo sarebbe l'unico modo, secondo me, per non arrivare a scontri fratricidi che gioverebbero agli avversari naturali di entrambi questi attori politici ma, al contrario, portare all'attenzione del grande pubblico idee assolutamente apprezzabili che il M5S propone e che vengono affossate in primis dalla figura del suo lider maximo e in secundis dalla scarsa risonanza mediatica che gli spetta.

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Commenti sul fatto che probabilmente aumenteranno ancora le accise sulla benzina, per "mantenere" economicamente la Protezione Civile?

 

Oltre alle bestemmie, si intende.

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Commenti sul fatto che probabilmente aumenteranno ancora le accise sulla benzina, per "mantenere" economicamente la Protezione Civile?

 

Oltre alle bestemmie, si intende.

Volevano anche aggiungere 2 centesimi per sms, ma poi i boss delle telecomunicazioni si sono incazzati..

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Beh, ma sinceramente sarebbe stato meglio quello paradossalmente.

 

Si parla di 5 (CINQUE!!!) di aumento delle accise della benzina.

Cioè si arriva tranquillamente all'1.95€-2.05€ al litro.

 

Ma porco il Metta

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Guest Nigma

Sono sempre più amareggiato, deluso e incazzato.

 

Personalmente ci sto anche a pagare più tasse, vista la congiuntura economico-astrale, però se io ho 10 e pago 1 di tasse (valori simbolici esemplificativi) e me le aumentano a 2 pretendo poi che chi ha 50 e pagava 5 di tasse venga aumentato a 10. Invece no: chi ha 10 e pagava 1 passa a 3, chi ha 50 e pagava 5 passa a 8. Perchè?

 

Peraltro ho trovato estremamente calzante e significativo l'esempio che ha fatto recentemente un economista, richiamandosi ad un principio cardine dell'economia, cioè quello dei consumi. Dice semplicemente: "I sacrifici economici che si richiedono ai paesi in crisi economica sono come i salassi che i medici di 3-4 secoli fa praticavano sui pazienti: qualunque malattia avessero, l'unica terapia era il salasso, e se il malato non guariva era perchè i salassi erano troppo pochi. Cosa succedeva? Che spesso il malato moriva per i troppi salassi".

 

Ecco, mi pare che l'economia mondiale degli ultimi anni sia esattamente come i medici del '600 e i paesi in crisi economica...

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^

E' assolutamente così.

E aggiungo Nigma: magari fossero esemplificativamente veri i tuoi valori.

Ad oggi, se io ho 10, allo Stato dò 4. E con i continui aumenti, mi sa che si arriva ai 5.

 

Il discorso, in fondo, è quello che fece..rullo di tamburi..Silvio Berlusconi!

Non riesco ora a trovare il video, ma in una conferenza stampa successiva ad un Cdm nel 2003 disse in sostanza questo: "Se un libero professionista deve dare allo Stato il 40-45% di ciò che guadagna, è normale che evada perchè sennò non arriva a fine mese. Per questo farò scendere la pressione fiscale al 25-30%".

 

Poi continuò a ripetere questa stronzata (che lo portò a vincere le elezioni nel 2001 e poi ancora nel 2008 dopo il fallimento del Governo Prodi) a mo di campagna elettorale senza mai far NULLA in concreto.

 

Ma il discorso in sè, è sacrosanto.

Pensate che l'evasione fiscale dei piccoli-medi lavoratori/imprese non si abbasserebbe se dovessero pagare meno tasse?

 

Per me sì. L'Italia è fatta da tantissimi furbetti, ma anche da tantissimi lavoratori onesti, che si fanno il culo e che non possono pagare tutto ciò che devono perchè sennò ad oggi non mangiano.

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Guest Nigma

^

E' assolutamente così.

E aggiungo Nigma: magari fossero esemplificativamente veri i tuoi valori.

Ad oggi, se io ho 10, allo Stato dò 4. E con i continui aumenti, mi sa che si arriva ai 5.

 

Il discorso, in fondo, è quello che fece..rullo di tamburi..Silvio Berlusconi!

Non riesco ora a trovare il video, ma in una conferenza stampa successiva ad un Cdm nel 2003 disse in sostanza questo: "Se un libero professionista deve dare allo Stato il 40-45% di ciò che guadagna, è normale che evada perchè sennò non arriva a fine mese. Per questo farò scendere la pressione fiscale al 25-30%".

 

Poi continuò a ripetere questa stronzata (che lo portò a vincere le elezioni nel 2001 e poi ancora nel 2008 dopo il fallimento del Governo Prodi) a mo di campagna elettorale senza mai far NULLA in concreto.

 

Ma il discorso in sè, è sacrosanto.

Pensate che l'evasione fiscale dei piccoli-medi lavoratori/imprese non si abbasserebbe se dovessero pagare meno tasse?

 

Per me sì. L'Italia è fatta da tantissimi furbetti, ma anche da tantissimi lavoratori onesti, che si fanno il culo e che non possono pagare tutto ciò che devono perchè sennò ad oggi non mangiano.

 

Credo che il ragionamento non faccia una piega però aggiungo: dubito profondamente dell'onestà della specie umana, piuttosto direi anche che se l'uomo si fa furbetto è perchè non ci sono controlli sufficienti per impedirglielo. Non mi definisco certamente hobbesiano nè credo al principio dell'homo homini lupus però sinceramente ritengo che qualunque individuo, potendo, cercherebbe di non essere completamente onesto se ciò gli arrecasse un guadagno netto e personale: è per questo che, secondo me, sarebbe fondamentale riformare la macchina dei controlli finanziari.

 

Poi si dice "la macchina costa, con quali soldi la paghiamo?" e si instaura così un circolo vizioso: pochi controlli ==> più evasione ==> meno liquidità ==> meno controlli.

 

Tornando al tema principale, voglio aggiungere soltanto un piccolo pensiero che mi tormenta da mesi: se la soluzione proposta dal governo tecnico per salvare la baracca (perdonate l'acume dell'espressione) è quella di incrementare le tasse in maniera non capillare, non selettiva, non equa bensì massiva, massiccia e praticamente a tappeto, sparando sulla folla - come si suol dire, servivano veramente le menti illuminate di tecnici illustri e dall'elevato profilo culturale e professione per partorire questa pensata (nel senso siciliano del termine)?

 

Da qui la mia delusione, la mia frustrazione e la mia rabbia. Profonde.

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Più passano le settimane, più è evidente che il Governo dei professori era necessario per il semplice fatto che non si ricandiderà.

 

Per cui si tratta di un esecutivo che può, senza alcuna problematica legata alla campagna elettorale, mettere tutte le tasse che Berlusconi in primis per vent'anni non ha messo.

 

Stanno tirando giù la mannaia perchè non gli frega il cazzo (scusate il francesismo) di essere impopolari.

E' una visione che fino a qualche settimana fa ritenevo demagogica, ma che ora mi sembra concretizzarsi sempre di più.

 

Vado a farmi un Montenegro. :-?

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Guest Nigma

Più passano le settimane, più è evidente che il Governo dei professori era necessario per il semplice fatto che non si ricandiderà.

 

Per cui si tratta di un esecutivo che può, senza alcuna problematica legata alla campagna elettorale, mettere tutte le tasse che Berlusconi in primis per vent'anni non ha messo.

 

Stanno tirando giù la mannaia perchè non gli frega il cazzo (scusate il francesismo) di essere impopolari.

E' una visione che fino a qualche settimana fa ritenevo demagogica, ma che ora mi sembra concretizzarsi sempre di più.

 

Vado a farmi un Montenegro. :-?

 

Capisco mettere le tasse, capisco che non freghi loro nulla di essere impopolari, tutto giusto, ma perchè metterle così, senza un minimo di criterio, solo e soltanto per rastrellare denaro fra chi ha già dato tutto e che non può in alcun modo sottrarsi, nè in termini legali nè in termini illegali?

 

E' questo che non capisco.

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E tutto questo ti ricordo che sta avvenendo sotto il beneplacito del 99% dei politici, i contrari sono i leghisti (che grazie anche al loro governo siamo nella situazione in cui siamo) e i dipietristi (quindi alle prossime elezioni, se ci saranno, dovrebbero fare incetta di voti), Monti se facesse più il professore e meno il politico qualcosa di buono lo avrebbe fatto.

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LADRI.

http://www.youtube.com/watch?v=J_fvwmWXmRw

 

E questi sono FATTI, al di là di chi li dice.

Keitaro e Nigma, ora capite perchè la gente dice 'tutti uguali'?

Capite qual'è il senso di quella frase?

 

Non c'è bisogno di una laurea per capire che Bersani è persona e politico diverso da Berlusconi, per comprendere che per quanto non sia di sinistra il Pd è un partito di altro stampo rispetto a quella prigione aperta del Pdl.

Non c'è nemmeno bisogno, però, di tirar su barricate per non dire a chiare lettere che quando si parla di soldi (i nostri) sono decisamente TUTTI UGUALI. TUTTI. Perchè così è e sono questi esempi che ce lo fanno dire e capire.

 

Non mi fa incazzare il fatto che ci siano dei rimborsi elettorali, mi danno fastidio tutte le PORCATE che i Governi hanno fatto dal Referendum in poi. TUTTI i Governi, appoggiati da TUTTE le fazioni.

Il tutto per far che? Per guardagnare soldi, molto semplicemente per soldi. I nostri, ripeto.

 

E badate, la maggior parte dei protagonisti di QUEGLI emendamentini, sono coloro che oggi fanno la morale sull'argomento.

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Guest Nigma

Mi ci vorrà un pò ma cerco di dire la mia punto per punto.

 

1) No, no, no. La distinzione che fai tu, Davi, che condivido appieno e di cui ti dò atto, la gente non la fa. Io stesso ho sentito il tesoriere Sposetti, qualche mattina fa, a Coffee Break, su La7, e posso dirti che mi sono terribilmente vergognato, tant'è vero che dopo averlo sentito parlare - senza sapere chi fosse - ho subito pensato "Ah, 'sti maiali del PDL!", salvo ribaltarmi letteralmente dalla sedia quando ho letto la sigla PD. Lo ripeto: mi sono vergognato, così come mi vergogno del fatto che, tutt'oggi, il PD non abbia ancora fatto un proposta concreta di controriforma dei finanziamenti pubblici (chiamiamoli col loro nome) ai partiti politici.

 

2) Veniamo al nocciolo della questione: le soluzioni possono essere tante, ma quello che manca a tutti gli effetti è l'obbligo di presentare le ricevute, di documentare le relative spese, di pubblicare ufficialmente un bilancio, in sostanza di giustificare la richiesta di rimborso in maniera tale che la Corte dei Conti possa legittimamente concederli. L'anomalia è evidente: i partiti non ricevono un rimborso in quanto ricevono più di quello che spendono. Introducendo per legge gli obblighi di cui sopra il problema sarebbe sostanzialmente risolto. Aggiungo che personalmente sono favorevole al finanziamento pubblico dei partiti, e poco mi importa se sia sottoforma di 4 per mille o tramite appunto erogazione di denaro pubblico da parte della Corte dei Conti: l'importante, in massima sintesi, è che sia dato ai partiti solo ed esclusivamente quello che loro hanno effettivamente speso per fini di natura esclusivamente politica.

 

3) Ahimè però questo aspetto è esattamente parallelo agli stipendi dei politici e trova la sua spiegazione nel più alto controsenso della nostra amata democrazia: i politici eletti sono l'unica classe di lavoratori (ci metterei qualche bel paio di virgolette, accanto a questo termine) che può, legittimamente ed entro i termini di legge, assegnarsi a proprio piacimento e totale discrezione lo stipendio. Di riflesso, anche i finanziamenti. Ora, dispiace sinceramente dover scendere a tanto, ma cerchiamo di essere franchi con noi stessi e con gli altri: quale persona accetterebbe mai di ridursi spontaneamente lo stipendio, qualora non fosse strettamente obbligata? Mi piange il cuore a dover citare Zio Tobia ma non si è mai visto un governo di tacchini proclamare il Giorno del Ringraziamento. Se ci pensiamo bene, del resto, questo ha perfettamente senso, o vogliamo veramente credere che tutti i politici eletti nella gloriosa storia della nostra Repubblica fossero uomini disonesti e di malaffare? O quantomeno negli ultimi 20 anni? Diciamolo chiaramente: si può essere limpidi quanto si vuole, ma nessun essere umano accetterà mai di prendere provvedimenti che vadano contro il proprio interesse personale. L'essere umano non cambia se non cambia il sistema entro il quale si trova ad operare: finché i politici potranno decidere autonomamente quanti quattrini assegnarsi, non ci sarà via d'uscita. Basterà l'indignazione pubblica? Ho i miei dubbi.

 

4) Tanto più che l'indignazione pubblica si sta rivolgendo su tematiche che sono di principio e scarsamente attuali per quello che comunemente si definisce paese reale. Mi spiego: è giusto parlare di questi argomenti, approfondirli, sviscerarli, ma non bisogna però lasciarsi sfuggire quelli che sono i 2 temi fondamentali della vita quotidiana che stanno trascinando letteralmente l'Italia nel baratro, ovvero il lavoro ed il costo della vita. Di questi 2 temi non si parla quasi più: paradossalmente, questa continua focalizzazione sulle furberie (e le ruberie) della nostra classe politica sono un deterrente eccezionale per qualunque forma di intervento radicale su temi ben più concreti e incisivi del nostro vivere quotidiano. Voglio dire con questo che non si dovrebbe parlarne? Certo che no, ci mancherebbe, ma sono certo che ancora una volta l'indignazione collettiva svanirà nell'ennesima nuvola di fumo (perchè l'omo è sempre omo, nei termini spiegati pocanzi), senza che nessuno abbia aperto bocca sull'arrosto, vale a dire appunto lavoro e costo della vita.

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Davi però lo sai che la mia """"difesa"""" del PD e la mia critica alla frase "sono tutti uguali" è SOLO volta a evitare l'astensione o il voto a Grillo. Quindi non provo particolare imbarazzo quando sento queste cose, chiaramente è una casta, chiaramente se ci fosse un ictus selettivo non sarebbe malaccio, chiaramente le differenze sono sempre più labili e la tentazione del "tanto peggio tanto meglio" è fortissima.

 

Io penso semplicemente che questa linea di pensiero per quanto legittimamente sostenibile (a maggior ragione se da persone assennate come te) non porti però da nessuna parte, anzi, che rischi di peggiorare le cose, dando il paese in mano ai peggiori di quegli "uguali" che tanto odiamo. Trovo ineludibile nel nostro periodo storico (senza rivoluzioni in vista) fare ragionamenti QUANTITATIVI oltre che QUALITATIVI.

 

E in ogni caso l'unico partito che, nonostante tutto, ha portato uno strumento in grado di portare briciole di cambiamento è il PD: non Vendola, non Di Pietro, non Grillo. IL PD.

E le sue debacle alle primarie delle amministrative, per quanto comiche, sono i SOLI episodi di "novità" in politica degli ultimi dieci anni.

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La migliore analisi del fenomeno Grillo che ho mai letto, di Andrea Scanzi sul sito del Fatto Quotidiano.

 

La mia conclusione, con queste ipotesi, è che i contro superano i pro (per quantità ma soprattutto qualità).

 

Riguardo a quanto detto da Davi, keitaro ha risposto in maniera sublime :inchino

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