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M5S, il voto e quell'Italia insoddisfatta che da quarant'anni cerca di cambiare

Votare per M5S non significa necessariamente aderire al programma politico del movimento

 

di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA

 

 

Nell'interpretazione che viene data del massiccio consenso elettorale ottenuto dal Movimento 5 Stelle si nota spesso un fraintendimento: cioè l'assunto che votare per M5S abbia significato aderire al programma del movimento stesso o, ancora di più, confidare nelle capacità di leadership politica di Beppe Grillo. Sicché ci si chiede scandalizzati come sia stata possibile questa apertura di credito da parte di tanti pur dotati di qualche giudizio.

 

Non sapendo darsi una risposta, allora, secondo un antico costume nazionale, si avanza immediatamente il sospetto di opportunismo, trasformismo, «voltagabbanismo», e quant'altro.

A mio giudizio chi vede le cose a questo modo si condanna a capire poco o nulla della storia recente e meno recente d'Italia. A non capire un dato di fondo: che c'è una generazione d'Italiani, c'è una parte del Paese, la quale già a partire dalla fine degli anni Settanta si accorse di quattro fatti che solo ora, dopo decenni, stanno entrando nella consapevolezza di tutti. Questi: a) che il sistema di governo sancito dalla seconda parte della Costituzione, nonché la legge elettorale proporzionale, erano ormai del tutto inadeguati ai bisogni del Paese; B) che esisteva un fenomeno come la partitocrazia, responsabile non solo di aver distorto profondamente il funzionamento del sistema suddetto ma anche di un malcostume e di un malgoverno sempre più vasti e opprimenti, c) che la Democrazia cristiana stava esaurendo la sua originaria spinta propulsiva e la sua funzione di salvaguardia democratica; d) che la presenza egemone a sinistra del Partito comunista equivaleva alla perenne subalternità della sinistra italiana, e cioè che con il Pci questa sinistra non avrebbe mai vinto un'elezione, non sarebbe mai andata al governo. Quella parte del Paese, insomma, vedeva con molto anticipo che un'intera fase storica - la fase del dopoguerra - andava ormai terminando, pur potendo continuare a contare sull'immane forza di una vischiosa continuità. E che dunque era necessario imboccare strade nuove.

 

Da allora - dapprima esigua, poi negli anni sempre più numerosa - quell'Italia del cambiamento è alla disperata ricerca del modo in cui riuscire finalmente a mutare lo stato delle cose: di uno strumento, di un'idea, di un varco. Ed è così che da allora quella parte del Paese, e con lei una fascia generazionale d'Italiani, di volta in volta ha guardato con simpatia al Partito radicale, ha sperato in Craxi, si è schierata con le iniziative referendarie di Mario Segni, ha cercato di capire le ragioni della Lega, ha puntato inizialmente su Berlusconi. Così come adesso fa un'apertura di credito a Grillo. Ma vogliamo dirlo? Non identificandosi mai, realmente, con le scelte di volta in volta compiute. Vedendone benissimo limiti e contraddizioni, ma sperando sempre, se si vuole illudendosi di servirsene strumentalmente: come una sorta di grimaldello.

 

Ingenuità? Certo, ingenuità. È facile dirlo (dirlo ieri e dirlo oggi), ma l'alternativa quale era? Una sola, evidentemente: stare dall'altra parte. Dalla parte, cioè, che fino ad oggi ha resistito o si è opposta ogni volta al cambiamento, o vi si è adattata solo perché non poteva altrimenti; di chi ha dovuto aspettare la caduta del muro di Berlino per decidere di non dirsi più comunista; dalla parte che ha preferito vedere la Dc disintegrarsi piuttosto che fare qualcosa prima; che fino a ieri giurava sull'intangibilità della Costituzione; dalla parte di chi a suo tempo (per quanto tempo!) giudicava una bestemmia qualunquistica parlare di partitocrazia; di chi per decenni non ha mai fatto nulla di concreto, mai nulla, per arginare corruzione e sperperi di misura inaudita. Ma che naturalmente - proprio come sta facendo anche oggi - ogni volta non mancava di arricciare il naso atteggiandosi a custode del bon ton politico, esibiva la propria educata compostezza di Padre Fondatore di fronte alla sgarbata impertinenza dei nuovi venuti, impartiva a destra e a manca lezioni di coerenza. L'Italia del cambiamento, così, si è dovuta (e si deve) sentire dare dell'opportunista e del voltagabbana da chi in quarant'anni è passato tranquillamente dal Pci di Togliatti e Longo al Pd di Bersani ma è convinto che però lui no, per carità, lui non ha mai cambiato idea! Solo gli altri fanno queste cosacce.

 

Un'Italia del cambiamento, irrequieta, sempre divisa, destinata regolarmente a vedere le sue speranze deluse per mille motivi, tra cui non da ultimo l'inadeguatezza dei partiti e degli uomini cui è stata fin qui costretta ad affidarsi. E molto probabilmente sarà così anche stavolta, con gli sprovvedutissimi parlamentari del M5S e con il loro capo. «Ma non era ogni volta prevedibile?» - mi sembra già di sentire chiedere dall'immancabile censore. Sì, forse sì: era prevedibile (e anche previsto, aggiungo). Ma almeno un dubbio, una sia pur tenue possibilità ogni volta c'era. Mentre dall'altra parte che cosa c'era ancora alla vigilia delle ultime elezioni? Il tetragono immobilismo di chi in dodici mesi non aveva trovato il modo di cancellare una legge elettorale nefanda o di avviare la minima riforma istituzionale, l'insensibilità di chi in un anno intero non aveva mosso un dito per tagliare davvero costi e privilegi della politica, neppure per abolire una manciata di province. E come sola alternativa accreditata la presunzione che per governare bastino i conti in ordine.

Prigioniera di un lungo passato, tramutatosi in un eterno e soffocante presente, l'Italia del rinnovamento ha preferito chiudere gli occhi. E fare un salto nel buio.

 

http://bit.ly/YgnFYF

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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visto che non è successo sarà il caso che "forzino" il cambiamento loro, se vogliono governare

 

o no?

 

 

Ma "loro" chi sono? Se ti aspetti che siano la Bindi e D'Alema a forzare il cambiamento, beh allora hai vinto. Bersani probabilmente "vorrebbe ma non può", che è quello che dicevamo alla vigilia delle primarie: come persona forse non è male, ma è troppo legato ai vecchi per poter portare cambiamento.

 

La possibilità di cambiamento e di non avere più i vecchiacci tra i piedi comunque c'è stata, ma non ha vinto. E ripeto, la colpa non è principalmente dell'apparato ma degli elettori (e non votanti).

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ah dimenticavo: "Se noi falliamo, ci saranno rivoluzioni sanguinose"

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ah dimenticavo: "Se noi falliamo, ci saranno rivoluzioni sanguinose"

 

 

 

Io amplierei la frase con "se falliscono un'altra volta (classe politica), ci saranno rivoluzioni sanguinose"

 

Probabilmente non ci si rende conto della gravità della situazione, la gente è stanca...e ci vuole poco a passare dai suicidi agli omicidi, proprio pochissimo

 

 

detto questo Grillo ci sta marciando e la cosa non mi piace per nulla.

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Ma "loro" chi sono? Se ti aspetti che siano la Bindi e D'Alema a forzare il cambiamento, beh allora hai vinto. Bersani probabilmente "vorrebbe ma non può", che è quello che dicevamo alla vigilia delle primarie: come persona forse non è male, ma è troppo legato ai vecchi per poter portare cambiamento.

 

presumo che rendendosi conto che così non vincono (o vincono relativamente) mi auguro siano in grado di cambiare

 

oh, sarò troppo ottimista rispetto al tuo "è colpa di chi non ha votato il cambiamento alle primarie e quindi basta"

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Io amplierei la frase con "se falliscono un'altra volta (classe politica), ci saranno rivoluzioni sanguinose"

 

Probabilmente non ci si rende conto della gravità della situazione, la gente è stanca...e ci vuole poco a passare dai suicidi agli omicidi, proprio pochissimo

 

 

detto questo Grillo ci sta marciando e la cosa non mi piace per nulla.

Poi mi sbaglio, ma continua con lo stampo fascista.

100% di voti = dittatura.

Parlamento azzerato = dittatura

Squadriglie punitive = dittatura

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presumo che rendendosi conto che così non vincono (o vincono relativamente) mi auguro siano in grado di cambiare

 

oh, sarò troppo ottimista rispetto al tuo "è colpa di chi non ha votato il cambiamento alle primarie e quindi basta"

 

No, non dico basta, voglio far passare il messaggio che è facile dire che "è sempre colpa dei politici brutti sporchi e cattivi". Farsi un esame di coscienza (lo dico a me per primo) ogni tanto non guasta.

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Guest Mr.Brightside

Poi mi sbaglio, ma continua con lo stampo fascista.

100% di voti = dittatura.

Parlamento azzerato = dittatura

Squadriglie punitive = dittatura

Sinceramente anche a me sorge questo forte dubbio e tutto quello che leggo/ascolto non mi tranquillizza per nulla.

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Guest Mr.Brightside

No, non dico basta, voglio far passare il messaggio che è facile dire che "è sempre colpa dei politici brutti sporchi e cattivi". Farsi un esame di coscienza (lo dico a me per primo) ogni tanto non guasta.

Quoto tutto.

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Guest Nigma

Poi mi sbaglio, ma continua con lo stampo fascista.

100% di voti = dittatura.

Parlamento azzerato = dittatura

Squadriglie punitive = dittatura

 

Sinceramente non ho letto nè di azzeramento del parlamento nè di squadriglie punitive. Mi limiterei a 3 elementi soltanto: auspicio e ricerca di un governo monocolore, introduzione del vincolo di mandato, scioglimento dei sindacati (a meno che anche questa non fosse una sparata goliardica à la Silvio), aggiungendovi semmai i reiterati attacchi nei confronti della stampa italiana corredati dal rifiuto costante ed imperterrito di qualunque confronto con contraddittorio. Questi sono elementi di natura chiaramente fascista ma ribadirlo a che serve? Chi conosce la storia se ne accorge da solo mentre sottolinearlo a chi non la conosce o non la ricorda selettivamente fa soltanto il gioco di chi vuole accusare, perchè è del tutto evidente che all'interno del sistema democratico in cui ci troviamo ormai da 60 anni non sussiste alcun rischio di ritorno ad un regime dittatoriale nemmeno in senso lato e, anzi, alimenta e rafforza esso stesso le motivazioni di chi accorda il proprio voto: "il Parlamento - la casta - ha fallito e s'oppone al cambiamento", "i sindacati si oppongono al cambiamento", "la stampa è prezzolata e protegge la casta, opponendosi ad un cambiamento che le toglierebbe visibilità e soprattutto emolumenti".

 

Il vero effetto collaterale, come sottolineava Valiero, è il fatto che, in un clima già teso a livello sociale, premere sull'acceleratore dell'esasperazione adottando un linguaggio ingiurioso e violento non fa certamente bene. Ed anche questa è un'altra similitudine.

 

Però, ecco, più cerco di informarmi, più mi rendo conto che rappresentare tutti gli elettori del 5S col modello costituito da Grillo è sbagliato, come ogni generalizzazione del resto. Colpa delle inevitabili semplificazioni, ma spero che in molti si ravvedano e spingano affinchè la leadership 5S cambi atteggiamento e direzione.

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Guest Nigma

la sua ricetta è calma, tranquillità, serenità (cit.)

 

lascia cadere la sabbia (cit.)

 

Esattamente su quali basi puoi irridere il suo modo di lavorare? Dal punto di vista della comunicazione per carità, ironizzare ci sta tutto (anche se personalmente preferisco una persona pacata che fa battute stupide piuttosto che strilloni che fanno battute sessiste o insultanti, ma è appunto soggettivo), ma dal punto di vista professionale - la "ricetta" - sei in grado di dire che non sappia fare il suo mestiere? Non so, magari hai lavorato anche tu presso una cooperativa e vuoi occuparti di economia, ecco, io mi limito a leggere gli indicatori tradizionali e mi pare che sotto i governi Prodi fossero decisamente positivi. :boh

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Esattamente su quali basi puoi irridere il suo modo di lavorare? Dal punto di vista della comunicazione per carità, ironizzare ci sta tutto (anche se personalmente preferisco una persona pacata che fa battute stupide piuttosto che strilloni che fanno battute sessiste o insultanti, ma è appunto soggettivo), ma dal punto di vista professionale - la "ricetta" - sei in grado di dire che non sappia fare il suo mestiere? Non so, magari hai lavorato anche tu presso una cooperativa e vuoi occuparti di economia, ecco, io mi limito a leggere gli indicatori tradizionali e mi pare che sotto i governi Prodi fossero decisamente positivi. :boh

 

gli indicatori...

 

anche all'IRI portò il bilancio in utile... il come è da approfondire però

 

 

peccato che non trovo le ultime dichiarazioni

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Preparatevi a vedere la prima regione a guida M5S: il Friuli-Venezia Giulia. Si vota tra un mese e oggi sono partiti gli avvisi di garanzia per 19 consiglieri (11 PDL, 4 PD, 4 Lega) per le spese pazze con i rimborsi elettorali. C'è gente che ha comprato seggiolini per bambini, gomme invernali per diverse macchine, cene di pesce. C'è poi il mitico consigliere della Lega Nord (cacciatore) che ha speso 1750 € in un'armeria a 10 km da qui dicendo che "era una spesa istituzionale, cavalletti, obbiettivi e macchine fotografiche per l'attività del gruppo" :trueeestory:

 

Per quanto la candidata del PD sia Debora Serracchiani, che non centra nulla con questa storia (era parlamentare europea) e i 4 indagati del PD siano stati non ricandidati ancora prima di sapere dell'inchiesta (uno è andato con Monti), la vittoria di Saverio Galluccio del M5S mi pare facilmente pronosticabile.

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Guest Nigma

Preparatevi a vedere la prima regione a guida M5S: il Friuli-Venezia Giulia. Si vota tra un mese e oggi sono partiti gli avvisi di garanzia per 19 consiglieri (11 PDL, 4 PD, 4 Lega) per le spese pazze con i rimborsi elettorali. C'è gente che ha comprato seggiolini per bambini, gomme invernali per diverse macchine, cene di pesce. C'è poi il mitico consigliere della Lega Nord (cacciatore) che ha speso 1750 € in un'armeria a 10 km da qui dicendo che "era una spesa istituzionale, cavalletti, obbiettivi e macchine fotografiche per l'attività del gruppo" :trueeestory:

 

Per quanto la candidata del PD sia Debora Serracchiani, che non centra nulla con questa storia (era parlamentare europea) e i 4 indagati del PD siano stati non ricandidati ancora prima di sapere dell'inchiesta (uno è andato con Monti), la vittoria di Saverio Galluccio del M5S mi pare facilmente pronosticabile.

 

Che non ci sia proprio niente da fare, dici?

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Che non ci sia proprio niente da fare, dici?

Sinceramente se non ha vinto Ambrosoli in Lombardia non vedo il PD che elezioni possa vincere da qui ad un anno almeno.

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Per me il PD sta facendo un casino totale e se si torna alle elezioni (al 99%) stravince di nuovo il PDL. Unico partito che ha sempre avuto vera maggioranza quando è andato al governo, e vera maggioranza nel paese. E il paese non chiede altro che essere governato.

 

Inoltre le solite battaglie magistrati vs berlusca, potranno risvegliare le valanghe di voti che l'ex premier ha sempre avuto. Io la vedo così.

 

Su tale battaglia poi vorrei dire una cosa.

Ho sempre visto tale questione da molto lontano, senza mai farmi coinvolgere, nè dalla piazza medievale che vuole la decapitazione, nè dal complottismo contro le toghe comuniste, ma onestamente è già grave che si inizi ad avere dei dubbi........e io onestamente, da libero pensatore non comunista (viva iddio) inizio ad averli :-?

 

Mi chiedo: cosa deve fare più paura un Berlusconi che ha mangiato la mela del peccato, o un abuso di potere da parte delle procure?

 

Le verità come al solito si sapranno tra tanti anni, se mai si sapranno, ma di certo sono cose brutte viste da fuori. Davvero brutte, da una parte E DALL'ALTRA.

 

Siamo un paese alla deriva..........

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Guest Nigma

Per me il PD sta facendo un casino totale e se si torna alle elezioni (al 99%) stravince di nuovo il PDL. Unico partito che ha sempre avuto vera maggioranza quando è andato al governo, e vera maggioranza nel paese. E il paese non chiede altro che essere governato.

 

Inoltre le solite battaglie magistrati vs berlusca, potranno risvegliare le valanghe di voti che l'ex premier ha sempre avuto. Io la vedo così.

 

Su tale battaglia poi vorrei dire una cosa.

Ho sempre visto tale questione da molto lontano, senza mai farmi coinvolgere, nè dalla piazza medievale che vuole la decapitazione, nè dal complottismo contro le toghe comuniste, ma onestamente è già grave che si inizi ad avere dei dubbi........e io onestamente, da libero pensatore non comunista (viva iddio) inizio ad averli :-?

 

Mi chiedo: cosa deve fare più paura un Berlusconi che ha mangiato la mela del peccato, o un abuso di potere da parte delle procure?

 

Le verità come al solito si sapranno tra tanti anni, se mai si sapranno, ma di certo sono cose brutte viste da fuori. Davvero brutte, da una parte E DALL'ALTRA.

 

Siamo un paese alla deriva..........

 

1) Che cavolo deve fare il PD, se non presentarsi da Napolitano con una lista di punti sui quali cercare convergenze? No, spiegamelo, davvero, perchè il PD è nella situazione politica più scomoda possibile ed è troppo facile dire "così no": dimmi un "così sì".

2) Per Dio, Benga, non scherziamo. E fatti una domanda: QUALUNQUE innocente vorrebbe finire a giudizio prima possibile. Come mai colui di cui parli invece fa di tutto per rimandarlo, il giudizio? Aggiungo: questo giustifica la marcia sul tribunale di Milano ad opera di Parlamentari della Repubblica Italiana? Si chiama eversione, in un paese civile. Non violenta e mascherata sottoforma di sceneggiata, ma tale è.

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