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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Come poco diplomatico o poco politico? Era in prima linea con i rottamatori, poi quando sembrava trombato ha mollato Renzi ed è stato subito pagato con un bel seggio in parlamento.

Andava ai microfoni a dirsi contrario alle cose del governo letta e poi votava a favore o si asteneva.

 

Piace anche a me per carità, però insomma, anche lui deve spiegarmi due o tre cose.

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Come poco diplomatico o poco politico? Era in prima linea con i rottamatori, poi quando sembrava trombato ha mollato Renzi ed è stato subito pagato con un bel seggio in parlamento.

Andava ai microfoni a dirsi contrario alle cose del governo letta e poi votava a favore o si asteneva.

 

Piace anche a me per carità, però insomma, anche lui deve spiegarmi due o tre cose.

 

Non seguo cosi tanto dal conoscere i voti al governo di Civati, certo sarebbe un discreto autogol visto come ne parlava in campagna elettorale durante le primarie.

L'accusa principale che ha sempre mosso a renzi, è stata la scarsa chiarezza sul porre o non porre fine al papocchio delle larghe intese. Votare a favore del governo Letta sarebbe un controsenso degno dei politicanti vecchio stampo di una volta.

In questo caso (e non siano solo illazioni, onestamente lo ignoro), farà carriera, mi devo smentire da solo  :gia:

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Ma dei 7,5 miliardi alle banche nessuno dice niente?

Ok l'ho letto sul fatto quindi non credo sia vero... Nigma e keitaro ne sanno nulla?

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Ma dei 7,5 miliardi alle banche nessuno dice niente?

Ok l'ho letto sul fatto quindi non credo sia vero... Nigma e keitaro ne sanno nulla?

Magari eri "fatto" e hai letto male  :asd

Ad amici comuni capita, e nemmeno di rado... :lolfuckthat:

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Magari eri "fatto" e hai letto male  :asd

Ad amici comuni capita, e nemmeno di rado... :lolfuckthat:

Potresti aver ragione: non si legge nulla di simile sugli altri giornali (e non si vede ai telegiornali): ho notato però che sono tutti sinistramente (finalmente qualcosa di sinistra :asd) simili: classica informazione di regime al servizio del ducetto del momento. Show must go on!

Stavolta... non Fatto :asdhttp://www.repubblica.it/politica/2014/01/30/news/alessandro_pace_si_deve_arrivare_al_40_cos_la_costituzione_lontana-77259206/

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Hanno fatto una rivalutazione delle quote della Banca d'Italia che sono detenute da banche private.

 

Si è passati da uno sputo a 7,5 miliardi.

 

Questi soldi, che permetteranno alle banche di avere molta più liquidità, di aggiustare i conti e di fare bella figura quando arriveranno gli ispettori Europei a fargli le pulci.

 

Tutto questo grazie alla tassazione una - tantum porterà nelle casse dello stato circa 1 Miliardo --> usato per coprire il mancato introito dell'Imu a cui hanno legato proprio il decreto Bankitalia.

 

 

Il problema non è la rivalutazione in se e per se ma sono le priorità che il governo/i ha.

 

Intanto non vi è alcun vincolo che ad esempio costringe le banche a destinare questi soldi al credito quindi avremo banche più solide e con più dividendi per gli azionisti (urrà!!!!) che però continueranno a non fare credito.

( Vorrei ricordare che circa un anno fa quando l'Europa aveva dato fior di milioni alle Banche da destinare al credito le stesse se ne sono fregate altamente e hanno usato i soldi per ripianare i loro buchi.)

 

 

La spesa pubblica non si taglia, però il regalino alle banche si fa.

Gli F35 si prendono comunque (ricordo che non dobbiamo pagare alcuna penale in caso decidessimo di non volere più i caccia) però il costo del lavoro rimane lo stesso.

 

I regalini ai potenti delle slot si fanno però non ci si occupa minimamente dei casi Fiat ed Elettrolux.

 

 

Insomma si capisce benissimo quali siano le priorità dei partiti. E Renzi non è escluso visto che a parole non vuole i Caccia ma l'ultimo finanziamento militare di 1 miliardo è arrivati proprio sotto il governo Letta. Per non parlare delle lobby delle slot e dei casi Fiat-Elettrux.

 

A parole son tutti bravi a dare lavoro, abbassare le tasse e parlare di crescita. Poi alla prova dei fatti vedo sempre soldi che si spostano dove i soldi ci sono già.

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Da tempo D'Alimonte ed io dissentiamo sui sistemi elettorali. Secondo lui, io sarei un idealista (e pertanto un irrealista) mentre lui sarebbe un realista. Ora, è noto da tempo che io sostengo (in prima scelta) il semi-presidenzialismo fondato sul doppio turno che esiste da tempo in Francia, e che dunque è una realtà. Mentre l'Italicum di Berlusconi si fonda su un premio che trasforma una minoranza in maggioranza; un meccanismo che non esiste (che io sappia) in nessun Paese dell'Europa liberaldemocratica.

Pertanto non convengo sulla distinzione tra idealista (io) e lui (realista).

La distinzione è che io sono uno studioso che cerca di spiegare e di proporre soluzioni esatte (realistiche o no), mentre D'Alimonte bada al fattibile e preferisce fare il consigliere del Principe.

Ma il punto sul quale davvero dissento con D'Alimonte è sulla equiparazione del sistema uninominale diciamo di tipo inglese al premio di maggioranza Italicum. No. Il principio del maggioritario è "first past the post" e cioè che vince chi sorpassa, anche se di un solo voto, gli altri contendenti. E questo non è un premio ma la nozione stessa di maggioranza. In dannatissima ipotesi potrebbe anche accadere, in Inghilterra, che i due maggiori partiti ottengano esattamente lo stesso numero di voti in ciascuna circoscrizione. In tal caso non ci sarebbe nessun premio e si dovrebbero indire nuove elezioni.

Tornando al nostro premio Italicum, quel premio è precalcolato sulle previsioni dei sondaggisti. E siccome io persisto nell'essere, a detta di D'Alimonte, un "idealista" persisto anche nel ritenere che la vituperatissima legge truffa di Ruini non fosse per niente tale, visto che assegnava un premio di maggioranza a chi aveva già ottenuto una maggioranza elettorale; ma che è una «truffa», come si strillò a torto allora, ma che è una truffa (ripeto, ignota in tutti i paesi seri dell'Occidente) quando si trasforma una minoranza precalcolata dai nostri chiromanti in una maggioranza. E nemmeno è vero che solo l'Italicum fa sapere subito chi governerà. Anche negli Stati Uniti, anche in Inghilterra, gli elettori lo sanno subito. E mi fermo qui. A meno che mi venga consentita una divagazione per mia curiosità.

Il Grillismo è senza dubbio un movimento politico. Ma può diventare un partito politico a tutti gli effetti? Sicuramente no. Per l'articolo 67 della nostra Costituzione («ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione e esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato»). Mentre Grillo decide lui per i suoi. Segnalai subito il problema ma tutti zitti, nessuno fiatò. Ritenni che i partiti facessero i furbi (o "i realisti") contando al momento delle elezioni di pappare in quel serbatoio di voti. Mi ha stupito però il silenzio del Capo dello Stato di solito così preciso e attento alla legalità costituzionale. Forse anche per lui vige il "realismo D'alimontiano"?

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-31/io-idealista-tu-fuori-modelli-occidente-064340.shtml?uuid=ABtb6Ut

Sempre nella categoria... StraFatto :asd

Salagadula Magicabula Bibidi bobidi bù

:asd :asd :asd

 

altri ottimi spunti da...

E’ solo populismo degradante

Un’opposizione senza sbocco

Riflessioni sul Senato della Repubblica

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Spinoza

 

 

Giuseppe Brescia: “Quando si silenziano le opposizioni siamo in una dittatura”. O sul blog di Grillo.

 

(I grillini che denunciano atteggiamenti fascisti mi ricordano Berlusconi quando diceva di voler combattere la prostituzione)

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Un "No" compatto in commissione lavoro da parte di Pd, Fi, Sel, Ncd alla riforma delle pensioni d'oro della Meloni.

 

I 5stelle avevano proposto una riforma alternativa (che a me non piace) qualche tempo fa ma anche loro avevano ricevuto il No compatto di chi si vanta di voler cambiare verso più tutti gli altri.

 

 

Ora il problema è uno.

 

5stelle e Meloni propongono 2 vie per arrivare alla risoluzione del problema ma invece di discutere o di proporre altre alternative si bocciano entrambe le vie.

 

#cambiaverso

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Minchia la Meloni, votala dai.

 

Intanto quello che ce l'ha con la Boldrini è Messora: quello che crede che l'AIDS sia un complotto

Mentre quello che ce l'ha con la Bignardi è Rocco Casalino quello del grande fratello che andava dalla D'Urso

 

I grandi consulentissimi del Movimento

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Minchia la Meloni, votala dai.

 

Intanto quello che ce l'ha con la Boldrini è Messora: quello che crede che l'AIDS sia un complotto

Mentre quello che ce l'ha con la Bignardi è Rocco Casalino quello del grande fratello che andava dalla D'Urso

 

I grandi consulentissimi del Movimento

Minchia poi sono i Grillini i qualunquisti e populisti.

 

 

Invece di incazzarti perchè il tuo partito favorisce banche, lobby e cricche e stamattina non ha votato una proposta sacrosanta per mettere un tetto alle pensioni d'oro ti preoccupi di questioni futili ed extraparlamentari.

 

Complimenti per la tua onestà intellettuale e per le priorità che dai alle cose. Dovresti solo stare zitto e vergognarti (per il voto che hai dato) e invece dai fiato alla bocca come il più classico dei Berlusconiani.

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Sai alla settimana quanti emendamenti "sacrosanti" sono respinti? E quanti errori si fanno proceduralmente che incasinano decreti? E quante meravigliose leggi di iniziativa popolare o parlamentare giacciono nei cassetti? Decine, se non centinaia e spalmati su tutto l'arco costituzionale i promotori e gli affossatori, quindi dovremmo vergognarci tutti del nostro voto e non votare nessuno.

 

Torniamo al solito trucchetto: o valgono tutti o non ne vale nessuno e bisogna comunque scegliere.

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Sai alla settimana quanti emendamenti "sacrosanti" sono respinti? E ai quanti errori fanno? Decine e spalmati su tutto l'arco costituzionale, quindi dovremmo vergognarci tutti del nostro voto e non votare nessuno.

 

Torniamo al solito trucchetto: o valgono tutti o non ne vale nessuno e bisogna comunque scegliere.

Quali emendamenti sono stati respinti e da chi?

 

Io nell'ultima settimana conto Decreto Imu-Bankitalia e pensioni d'oro.

 

Conto una proposta dei 5stelle sul conflitto d'interessi andata nel dimenticatoio.

 

Conto opposizioni dure quanto il Pd ha voluto fare favori alle lobby del gioco d'azzardo.

 

Tu cosa hai da contare? Una legge elettorale partorita fuori dal parlamento con un condannato interdetto?

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Da che pulpito.

Ripeto, invece di vergognarvi per il Decreto Imu Bankitalia, per le pensioni d'oro, per i favori alle lobby del gioco, per non aver cacato il movimento quando hanno proposto l'abolizione del conflitto d'interessi vi concentrate su "boia chi molla" e sul Grande Fratello.

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http://www.libertaegiustizia.it/2014/02/05/laria-che-tira-2/

Il caos politico e istituzionale conviene sempre a qualcuno e a un progetto che sul momento è difficile da individuare, ma che c’è. Bisogna farsene una ragione e dunque domandarsi, fin che siamo ancora in tempo, dove si va a finire e in quale compagnia.

Lasciamoci dunque alle spalle le giornate della vergogna con la condanna senza alcuna esitazione, delle parole e delle azioni violente che hanno occupato il Parlamento,  il web, le trasmissioni televisive. Cerchiamo di superare il disagio per la forzatura del regolamento, che c’è stata. E rifugiamoci nella speranza che i giorni della vergogna non si ripetano, e che tutti abbiano imparato una lezione di democrazia. Difficile, ma proviamoci.

Fra quali cocci ci troviamo oggi a doverci muovere e quali sono le tappe più vicine di questo viaggio nel deserto a cui questa classe politica sta costringendo un paese già stremato come il nostro? Quali sono le macerie che ci lasciano in eredità i giorni della vergogna? Sono domande a cui è molto difficile dare una risposta, ma che forse ci aiutano a individuare quel progetto che fa di tutto per sfuggire dal nostro orizzonte.

E’ stata chiesta a gran voce una verifica di governo. Infatti è abbastanza scontato che non si capisce più quale sia la maggioranza, quale sia l’opposizione, che cosa sia che distingue, dopo l’accordo sulla legge elettorale, i rispettivi progetti in materie così importanti, come quelli istituzionali sui quali i cittadini elettori non hanno mai avuto la possibilità di esprimersi. Nel senso che progetti come le riforme di tutta la seconda parte della Costituzione non hanno fatto parte (se non in maniera molto generica e superficiale) di programmi elettorali. La direzione del Pd esaminerà tra poche ore i dettagli della riforma sulla quale nessun elettore del Pd, se non andremo a elezioni anticipate, avrà espresso un suo giudizio.

E siccome tutta questa materia dovrà passare attraverso l’esame e l’approvazione secondo l’articolo 138 della Costituzione, c’è da sperare che almeno su questi temi non si sperimentino scorciatoie o tentativi di bloccare o limitare la discussione e l’esame.

Sappiamo per ora in modo abbastanza vago che Matteo Renzi vuole l’abolizione del Senato come Camera eletta, sostituita da rappresentanti delle Regioni, dei comuni, e anche di una parte di cittadinanza. Il compito di questo nuovo senato sarebbe sostanzialmente quello di occuparsi delle questioni che riguardano il territorio nel senso delle Regioni e dei rapporti con lo Stato. Non si tratta dunque di una semplice “riduzione del bicameralismo perfetto”, utile per rendere più rapido il processo legislativo, ma di una vera e propria “rivoluzione” della Costituzione attuale. In linea, del resto, con il pesante giudizio che ne dette nel maggio scorso la J.P.Morgan, quando stigmatizzò le costituzioni europee nate dopo la dittatura fascista perché ree di produrre governi deboli, diritti sindacali protetti per Costituzione. E in Italia, in particolare, alla Costituzione si addebitava la nascita di partiti “populisti”. All’Italia si chiedeva di impegnarsi nell’anno a venire in una “meaningful political reform”.

Noi di Leg abbiamo già avuto modo di esporre la nostra avversione per la chiusura del Senato e la fine immediata delle garanzie importanti che l’esistenza di una seconda lettura ha sempre dato al nostro sistema parlamentare. Abbiamo invitato le forze politiche a cercare soluzioni possibili e abbastanza semplici che eliminino l’automatica doppia lettura lasciandola per casi eccezionali, leggi costituzionali, dichiarazioni di politica estera, diritti civili. E dando al Senato il compito importante di controllo su nomine pubbliche e commissioni d’inchiesta, ad esempio sulla corruzione che ci affoga.

Il progetto di Berlusconi, secondo quanto lui stesso ha riferito dopo l’incontro con Renzi, è invece il seguente: “Elezione diretta del Capo dello Stato; una sola Camera con meno componenti che impieghi al massimo 120 giorni per approvare una legge, modificare l’assetto della Costituzione; cambiare la composizione della Corte Costituzionale…”. Si dirà: è la solita zuppa, che ogni volta lui prova a far ingoiare.

Torniamo all’aria che tira, al caos in Parlamento e fuori dal Parlamento e chiediamoci allora dove si va a finire: i sondaggi, per quel che valgono, non escludono, se si votasse  in questo tempo, una vittoria del centrodestra, questo centro destra.

Ecco perché la direzione del Pd di domani, che deve definire il progetto di riforma della Costituzione, è molto importante. Vorremmo sapere se esistono dei “paletti”, dei “non possumus” nel disegno renziano. Oppure se si va avanti alla cieca, consentendo al resuscitato cavaliere di resuscitare il suo antico progetto di mettere le mani nel profondo della Costituzione, facendone quello che fino ad oggi gli italiani gli hanno impedito di fare.

Il caos è sempre risultato utile soltanto a chi aveva finalità oscure e interessi particolari da portare a termine e la bagarre porta acqua al mulino di chi invoca l’uomo forte e meno garanzie per tutti. E’ proprio ciò che meno si addice allo “spirito costituente” di antica memoria. Ma è venuto il momento che questa “riforma” della Costituzione e gli accordi e le intese che sono stati presi attorno ad essa siano resi pubblici e siano a tutti leggibili sui documenti dei singoli partiti.

Sperando che si eviti di cadere ancora nelle trappole parlamentari tanto utili ai veri nemici della Costituzione.

La discussione, d’ora in poi, merita trasparenza, rispetto delle regole e anche rispetto dei cittadini. E la coscienza della posta in gioco: la Repubblica parlamentare

 

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Potresti aver ragione: non si legge nulla di simile sugli altri giornali (e non si vede ai telegiornali): ho notato però che sono tutti sinistramente (finalmente qualcosa di sinistra :asd) simili: classica informazione di regime al servizio del ducetto del momento. Show must go on!

Stavolta... non Fatto :asdhttp://www.repubblica.it/politica/2014/01/30/news/alessandro_pace_si_deve_arrivare_al_40_cos_la_costituzione_lontana-77259206/

 

Infatti la verità non sta da nessuna parte, secondo me sbaglia chi se la prende o si scalda. 

Da una parte ci sarà sempre un bravo a fare il politico (Renzi) o scarso (Bersani), dall'altra chi avrebbe qualcosa di innovativo e rivoluzionario da proporre, ma canna magistralmente rappresentanti, metodi e sfoggia un'immagine che più sfigata non si può.

 

Io idealmente sarei più per i principi del M5S - che ho votato, e non lo rinnego -, ma in tutta onestà non ci sto a farmi rappresentare da coglioni come la Lombardi o crimi. 

Non so cosa c'entri Rocco casalino - spero sia uno scherzo -, ma bastano e avanzano i pagliacci con lo zainetto e il pranzo al sacco in parlamento.

Non vedo perchè si debba scegliere tra mafiosi e sfigati. Una via di mezzo, magari?

Il Pd è troppo immanicato con FI - 20 anni di giochetti comuni non si cancellano con un colpo di spugna -, ma i Cinque stelle hanno rotto il cazzo con la loro rete, gli alieni, le verità che non conosciamo, i bildeberg e sti cazzi duri.

Cioè, fanno benissimo ad insultare e sputtanare Napolitano, a schierarsi contro i soldi regalati alle banche e ai via libera alle lobby del gioco d'azzardo, ma poi ti fanno scendere catena, mutande, palle e quant'altro, con questi atteggiamenti da comunistoidi da due soldi, che fanno loro perdere consensi e credibilità.

Un anno fa tenevano mezza italia per le palle, adesso arriveranno al dieci-dodici per cento se va bene. Qualcosa l'hanno sbagliato e anche in maniera grossolana.

La gente è stufa di corrotti e ladri, ma non ci tiene nemmeno a farsi rappresentare dai pagliacci.

E bada bene che non mi riferisco a Grillo, che li dentro è il più serio (fai te).

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Chi, dove e quando ha riscritto la nostra Costituzione?

http://www.libertaegiustizia.it/2014/02/07/chi-dove-e-quando-ha-riscritto-la-nostra-costituzione/

 

Non manca giorno che Renzi e il suo entourage non ribadiscano la centralità (ma si potrebbe anche dire l’esclusiva) che le riforme istituzionali hanno nel programma utile a far uscire il paese da una crisi che non è solo politica ma anche economica, sociale, culturale ed etica. Nel frattempo, la commissione europea ha quantificato in sessanta miliardi (il 4% del PIL) il costo della corruzione e critica senza eufemismi la nuova legge italiana che vorrebbe combatterla in quanto: “non modifica la disciplina della prescrizione, la legge sul falso in bilancio e l’autoriciclaggio e non introduce reati per il voto di scambio“. Condanna, inoltre, le reiterate leggi ad personam e la cronica inerzia sul fronte del conflitto d’interesse. Rimangono ancora irrisolti e, soprattutto, dimenticati l’iniquità di un sistema tributario che lascia ampi spazi all’evasione e fa gravare il 90% delle imposte dirette sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, il dramma occupazionale che ormai, in modo diretto o indiretto, colpisce ogni famiglia, la progressiva deindustrializzazione del paese dove le manifatture che non falliscono delocalizzano e dove le eccellenze sono terreno di shopping per le multinazionali estere. Rimane irrisolta e tacitata la necessaria rifondazione etica della politica dove un condannato per frode fiscale s’impalca a padre costituente. Ma non dobbiamo disperare.  Avremo, infatti, un nuovo Senato composto dai 108 sindaci delle città capoluoghi di province ormai inesistenti, dai 21 Presidenti di regione e da una ventina di illustri cittadini. Le competenze delineate sono ancora fumose ma poco importa, l’elemento qualificante del progetto è che sindaci e governatori non percepiranno alcuno stipendio. Democrazia a costo zero sarà il nuovo slogan politico. Rimane da capire chi, dove e quando ha riscritto la nostra Costituzione con tale competenza dottrinale.

 

Il senato dei sindaci legislatori? Un pasticcio mai immaginato

 

http://www.libertaegiustizia.it/2014/02/07/il-senato-dei-sindaci-legislatori-un-pasticcio-mai-immaginato/

Mario Dogliani, pro­fes­sore di diritto costi­tu­zio­nale all’università di Torino, ha fatto parte della com­mis­sione dei 35 «saggi» che tra giu­gno e set­tem­bre scorso, men­tre reg­ge­vano le lar­ghe intese Letta-Berlusconi, ha ragio­nato su una vasta riforma costi­tu­zio­nale, poi uscita dall’orizzonte del pos­si­bile. Uno sforzo alla fine accademico, ser­vito a pas­sare in ras­se­gna tutte le tesi in campo. «Ma una pro­po­sta sul bica­me­ra­li­smo come quella sen­tita da Renzi mai nes­suno l’ha fatta», dice Dogliani.

 

Que­sto, pro­fes­sore, potrebbe non essere un pro­blema. Nel merito la convince?

 

Il senato dei sin­daci? L’espansione dei sena­tori di nomina pre­si­den­ziale? Sono idee che giun­gono del tutto nuove e mi paiono sba­gliate e irrea­liz­za­bili. Somi­glia a un pastic­cio. I sin­daci non hanno fun­zioni legi­sla­tive ma ammi­ni­stra­tive. È vero che sono eletti diret­ta­mente, ma per fare altro. Però prima di tutto mi paiono pre­oc­cu­panti le moti­va­zioni avan­zate da Renzi.

 

Quali moti­va­zioni?

 

La rinun­cia all’elezione diretta in favore di un’elezione di secondo grado esce come Minerva dalla testa di Giove, e viene spie­gata quasi esclu­si­va­mente con ragioni di rispar­mio eco­no­mico. Que­sto senato coste­rebbe zero euro, dice Renzi. È una cosa avvi­lente. Come si fa a pro­porre che in cam­bio di tre­cento sti­pendi, che peral­tro si potreb­bero benis­simo ridurre tutti, abo­liamo una camera? È un modo di ragio­nare per­sino offensivo.

 

L’intenzione sarebbe quella di recu­pe­rare un po’ di con­senso popo­lare all’istituzione.

 

Ma le regioni, in ter­mini di pro­du­zione legi­sla­tiva, e anche i sin­daci, sono for­te­mente dele­git­ti­mati, soprat­tutto dal punto di vista del per­so­nale poli­tico. Ma poi, scusi, qui si abo­li­scono le pro­vince e l’elezione dei con­si­gli pro­vin­ciali, il senato non è più a ele­zione diretta, si abo­li­sce il finan­zia­mento pub­blico dei par­titi… tutto que­sto non va certo nel senso dell’incremento della democrazia.

 

Ma di un senato non eletto diret­ta­mente si era par­lato anche nella com­mis­sione dei 35.

 

Con pro­po­ste diverse. E si può forse dire che la mag­gio­ranza di quella com­mis­sione era favo­re­vole a una seconda camera che rap­pre­sen­tasse non gene­ri­ca­mente i ter­ri­tori ma le Regioni sul modello del Bun­de­srat tede­sco. Poi c’era chi pro­po­neva che fos­sero i con­si­glieri ad eleg­gere all’esterno del con­si­glio i loro rap­pre­sen­tanti. E anche chi allar­gava il discorso ai rap­pre­sen­tanti degli enti locali, in una quota minore e in ragione della tra­di­zione ita­liana dei comuni. Si par­lava appunto di camera delle Regioni e delle auto­no­mie. Mai del senato dei sindaci.

 

L’elezione indi­retta è una delle carat­te­ri­sti­che della camera dei Lan­der tedesca.

 

Ma la Ger­ma­nia ha una sto­ria diversa dalla nostra. Dal Reich bismarc­kiano ad oggi, tranne 12 anni sotto Hitler, è sem­pre stata uno stato fede­rale. Ma ricor­dia­moci anche di quello che è suc­cesso in un altro stato fede­rale, gli Stati uniti d’America. Lì il senato ori­gi­na­ria­mente veniva eletto dalle assem­blee rap­pre­sen­ta­tive degli stati, quindi era eletto in secondo grado. Ma si dimo­strò tal­mente una sen­tina di cor­ru­zione che deci­sero di pas­sare all’elezione diretta.

 

Altre con­tro­in­di­ca­zioni “nazionali”?

 

Ne vedo una for­tis­sima, e cioè il rischio vista la situa­zione ita­liana che si crei uno scon­tro tra sin­daci del nord e sin­daci del sud. Si ha un bell’esaltare l’indipendenza degli ammi­ni­stra­tori dai par­titi, ma per for­tuna abbiamo ancora dei par­titi nazio­nali in grado di assor­bire que­ste ten­sioni. La rap­pre­sen­tanza moderna è una rap­pre­sen­tanza nazionale.

 

Qual è invece la sua proposta?

 

Io, come una mino­ranza all’interno della com­mis­sione, sono per man­te­nere l’elezione diretta. E per ridurre il numero dei sena­tori. Penso che il senato non deve essere una camera secon­da­ria, ma una seconda camera. Cioè una camera alta alla quale affi­dare fun­zioni di con­trollo, ispet­tive, d’inchiesta. Deve avere legami con le auto­rità indi­pen­denti e con la Corte dei conti. Deve arbi­trare in sede poli­tica i con­flitti tra stato e regioni, che adesso inta­sano la Corte Costi­tu­zio­nale. Per me un senato del genere dovrebbe avere la cura della manu­ten­zione dell’ordinamento. Dele­gi­fi­care è impor­tante quanto e più di fare le leggi. Il senato potrebbe farsi carico dei testi unici, dei codici in cui accor­pare la legi­sla­zione, tutte fun­zioni ele­vate che pos­sono benis­simo stare in una camera che non dà la fidu­cia al governo ma che ha di mira gli inte­ressi di lungo periodo del paese. In cui non si deve com­bat­tere per la soprav­vi­venza poli­tica, per strap­pare i voti.

 

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Infatti la verità non sta da nessuna parte, secondo me sbaglia chi se la prende o si scalda. 

Da una parte ci sarà sempre un bravo a fare il politico (Renzi) o scarso (Bersani), dall'altra chi avrebbe qualcosa di innovativo e rivoluzionario da proporre, ma canna magistralmente rappresentanti, metodi e sfoggia un'immagine che più sfigata non si può.

 

Io idealmente sarei più per i principi del M5S - che ho votato, e non lo rinnego -, ma in tutta onestà non ci sto a farmi rappresentare da coglioni come la Lombardi o crimi. 

Non so cosa c'entri Rocco casalino - spero sia uno scherzo -, ma bastano e avanzano i pagliacci con lo zainetto e il pranzo al sacco in parlamento.

Non vedo perchè si debba scegliere tra mafiosi e sfigati. Una via di mezzo, magari?

Il Pd è troppo immanicato con FI - 20 anni di giochetti comuni non si cancellano con un colpo di spugna -, ma i Cinque stelle hanno rotto il cazzo con la loro rete, gli alieni, le verità che non conosciamo, i bildeberg e sti cazzi duri.

Cioè, fanno benissimo ad insultare e sputtanare Napolitano, a schierarsi contro i soldi regalati alle banche e ai via libera alle lobby del gioco d'azzardo, ma poi ti fanno scendere catena, mutande, palle e quant'altro, con questi atteggiamenti da comunistoidi da due soldi, che fanno loro perdere consensi e credibilità.

Un anno fa tenevano mezza italia per le palle, adesso arriveranno al dieci-dodici per cento se va bene. Qualcosa l'hanno sbagliato e anche in maniera grossolana.

La gente è stufa di corrotti e ladri, ma non ci tiene nemmeno a farsi rappresentare dai pagliacci.

E bada bene che non mi riferisco a Grillo, che li dentro è il più serio (fai te).

 

 

In Italia la sinistra (?!?) si accalora per Renzie... ma dai... :asd

Sandra Bonsanti: un’altra Europa, un sogno che con Tsipras si può realizzare

http://www.libertaegiustizia.it/2014/02/07/sandra-bonsanti-unaltra-europa-un-sogno-che-con-tsipras-si-puo-realizzare/

Oggi il leader greco di Siryza, Alexis Tsipras, è a Roma, al Teatro Valle occupato. Abbiamo chiesto a Sandra Bonsanti che ne pensa di lui a capo di una lista civica da presentare in Italia alle prossime elezioni Europee.

Sandra Bonsanti perché intende aderire all’appello lanciato da un gruppo di intellettuali (Camilleri, Flores d’Arcais, Gallino, Spinelli, Revelli e Viale) su www.micromega.net per una lista civica con Tsipras alle prossime Europee?

Mi pare che Tsipras sia tra i pochissimi oggi in grado di parlare alla disperata ricerca di valori e di giustizia che è oggi la nostra compagna di strada.

Come mai preferisce farlo in forma privata?

Sono presidente di Libertà e Giustizia: non posso impegnare la totalità dell’associazione in attesa delle candidature e della lista vera e propria. Non posso decidere per tutti e LeG non ha mai sostenuto formalmente una lista elettorale, come previsto dai Garanti. Non escludo che sia possibile in un secondo momento, avendo tempo di fare una vera e propria consultazione interna.

Com’è l’ Europa che vorrebbe?

Vorrei un’Europa che riuscisse a rafforzare ogni singola nazione su radici che rispondano al sogno di Ventotene e alle Costituzioni nate dopo il fascismo.

E questo sogno si può realizzare?

Dobbiamo provarci. Sono passati settant’anni dal 1944, anno in cui cominciammo a vivere nella libertà che i nostri padri ci consegnavano, riconquistandola metro per metro, pagando con la vita. La libertà oggi è dignità e lavoro.

 

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Dovresti solo stare zitto e vergognarti (per il voto che hai dato)

 

qualunque voto in democrazia è un voto giusto.

altrimenti non siamo più in democrazia.

 

Poi chi sarebbe così elevato e superpartes da dirmi qual'è il "voto giusto"? per piacere ragazzi.

 

 

 

 

Sulle pensioni d'oro della meloni (non ho seguito tanto) ma mi pare parlasse di togliere a partire da una soglia troppo bassa, secondo me, quando invece la sforbiciata dovrebbe iniziare a partire da pensioni vicine ai 10mila euro mensili. ALLORA SI!

 

Ma andare a ritoccare pensioni di 2,5/3mila euro (e cioè il classico ceto medio, tartassato) mi sembra una follia, e se era veramente questa la proposta della meloni, allora hanno fatto bene a bocciarla.

 

In italia le cose fatte bene non si fanno mai!!

oppure, quando si fanno, si fanno da schifo, con la scure che si abbatte sempre sui soliti e dove i ricchissimi gavazzano alla grande (come con l'IMU).

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Il senato va tolto integralmente. Basta con sti anziani ignoranti mangia-soldi-a-tradimento. soprattutto quando presidenti del senato devono essere schifani e grasso...c'è da rabbrividire, RABBRIVIDIRE.

 

La camera dimezzata nei numeri, e negli stipendi.

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