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Il concetto nuovo è che tu sei stato chiamato a votare per dei programmi (che dei candidati premier avrebbero dovuto portare a compimento in 5 anni).

Trova tu le differenze... :asd

se poi vogliamo proprio essere rivoluzionari magari si potrebbero applicare questo paio di articoli (vero Boldrini?!?)

 

Va beh, ma se in passato ci sono governi che sono andati avanti solo a suon di decreti legge, non è mica una novità. :gia:

 

Io le differenze le trovo, ma rimane la stessa domanda: il popolo è stato chiamato alle urne e ha floppato clamorosamente, spaccandosi in tre anzichè in due come al solito (da buoni italiani). Che bisogno c'è di mettere ancora alla prova degli incompetenti elettori, come quelli nostrani?

Conosciamo già il risultato, finchè non avremo una legge elettorale SERIA, per me possiamo anche non andare più a votare finchè non potrà farlo anche Attila  :asd

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Io le differenze le trovo, ma rimane la stessa domanda: il popolo è stato chiamato alle urne e ha floppato clamorosamente, spaccandosi in tre anzichè in due come al solito (da buoni italiani). Che bisogno c'è di mettere ancora alla prova degli incompetenti elettori, come quelli nostrani?

Conosciamo già il risultato, finchè non avremo una legge elettorale SERIA, per me possiamo anche non andare più a votare finchè non potrà farlo anche Attila  :asd

Si chiama democrazia...

il corpo elettorale si esprime come meglio crede...

Altrimenti metti un Renzie a tavola senza che nessuno lo abbia... votato: evviva il ducetto!  :ok21te:

Quando hai votato... hai avuto modo di valutare il programma di Renzie??? è una bel problema...

La legge elettorale esiste ed è frutto della sentenza delle Corte Costituzionale. 

Se tu applichi una soglia si sbarramento del 5 quanti partiti pensi verranno rappresentati in Parlamento?

FI, PD, M5s e... forse il nuovo CD? i Casinisti? la Lega?

Probabilmente ti ritrovi con solo 3 forze politiche che avranno già un "premio" per il solo fatto che gli altri siano stati trombati...

se invece ci metteranno mano (soprattutto piedi...) Renzie e Berlusconi ti troverai con la norma che salvaguarda la Lega, quella che salvaguarda SEL... quella che se sei dentro una coalizione salvi pure Casinisti e CD... bella legge di merda... perdonami.

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Continuiamo a fare informazione:

 

Emendamento 5stelle contro gli affitti d'oro.

 

In Italia si spendono all'anno circa 21 miliardi di euro per le locazioni in favore della pubblica amministrazione e in alcuni casi gli affitti sono totalmente fuori dal mercato e stipulati solo per interesse.

 

L'Emendamento al decreto sugli enti locali assicurava la possibilità di disdetta dei contratti per la pubblica amministrazione e gli organi costituzionali, stabilendo entro il 30 giugno 2014 il preavviso di recesso.

 

 

PD, con l'aiuto di Forza Italia e Lega boccia l'emendamento. Questo significa che non sarà possibile tagliare neanche un centesimo di questi 21 miliardi di Euro.

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di BARBARA SPINELLI
 
Per il modo in cui è stata congegnata, per le doppiezze che l'hanno contraddistinta, per i regolamenti di conti con cui s'è conclusa, l'ascesa di Matteo Renzi alla guida del governo ha il sapore di certi cambi di guardia al Cremlino. Un esorbitante partito-Stato si fa macchina di potere, usa i propri uomini come pedine, li uccide politicamente se ingombrano, tradisce la parola data senza spiegazioni. 
Il tutto avviene "a porte chiuse", come nel dramma claustrofobico di Sartre: lontano dal Parlamento, dalla prova elettorale che era stata assicurata, da una società che il partito-Stato non sa più ascoltare senza vedere, dietro ogni cittadino, l'inferno molesto di qualche populismo. La liquidazione di Enrico Letta è avvenuta in streaming, ma sostanzialmente fuori scena: secondo Carmelo Bene, questa è l'essenza dell'osceno. Non sarà forse così, Renzi riuscirà forse a realizzare quel che promette: un piano lavoro entro marzo, soprattutto. Ma l'inizio incoraggia poco. Per la terza volta, in un Parlamento di nominati, il Pd designa per Palazzo Chigi un nominato.
È già accaduto in passato: basti ricordare il sotterraneo lavorio contro il governo Prodi, nel '98. E più di recente, in aprile, il tradimento di 101 parlamentari Pd che avevano giurato di votare Prodi capo dello Stato e in un baleno l'affossarono. Colpisce la coazione a ripetere il gesto violento, e a scordare subito i traumi lasciati dalle coltellate. Una famosa giornalista francese, Françoise Giroud, scrisse una volta: "Ogni capo politico deve avere l'istinto dell'assassino". Il coltello non è più un incidente. S'è fatto istinto, tendenza innata.
La cosa straordinaria, e solo in apparenza paradossale, è che la macchina del Pd cresce in potenza, man mano che organizza autodafé e perde i contatti con la società. Già da tempo ha smesso di identificarsi con la sinistra: parola da cui fugge, quasi fosse un fuoco che scotta e incenerisce. Già da tempo non si preoccupa di parlare in nome degli oppressi, degli emarginati, ed è mossa da un solo obiettivo: il potere nello Stato, attraverso lo Stato. Letta ha preparato il terreno, ma non guidava il Pd. Ora è un capo-partito a ultimare la metamorfosi: l'abbandono della rappresentatività, la governabilità che diventa movente unico, l'oblio della sinistra e della sua storia. 
Ovvio che l'istinto a tradire si tramuti in normalità. Può darsi che Renzi cambi l'Italia in meglio, che renda lo Stato addirittura più giusto. Che non si spenga in lui la memoria del consenso popolare ottenuto alle primarie. Ma il come ancora non lo sappiamo, la coalizione è quella di ieri, e la macchia della defenestrazione di Letta gli resta appiccicata al vestito. Difficile dimenticarla. Difficile dimenticare le parole carpite lunedì a Fabrizio Barca. Il quale grosso modo ha detto questo: "C'è chi mi vuole ministro dell'Economia. Ma per fare che? Per imporre una patrimoniale di 400 miliardi di euro, cosa che secondo me va fatta e però non è nei piani?".
Questo svanire della sinistra è un fenomeno europeo diffuso, ma in Italia è particolarmente accentuato. Nell'Unione sono ormai undici i Paesi governati da Grandi Coalizioni, in teoria non siamo molto diversi. Quel che è anomalo, nei connubi ideologici italiani, è il discredito profondissimo gettato sulla stessa parola sinistra, l'annebbiarsi della sua storia, del suo patrimonio, della sua vocazione alla rappresentanza. Altrove la sinistra classica, quella che dà voce ai deboli, possiede ancora uno spazio. Perfino laddove ha le tenebre alle spalle, come in Germania (la Linke è erede di un regime totalitario, nell'Est tedesco) non cancella d'un colpo quel che la lega alla società. Nel Congresso sull'Europa dello scorso fine settimana la Linke ha provato a cambiare la propria storia evolvendo, ha aperto all'Unione che esecrava. Ma il nome che porta non lo cambia.
Non così in Italia, dove la sinistra precipita dalle scale e si ritrova vocabolo non grato. È la vittoria postuma di Bettino Craxi ed è il lascito di Berlusconi, con cui il Pd di Renzi intende riformare la Costituzione. Della grande idea avanzata da Prodi negli anni Novanta - unire il solidarismo universalista cristiano e quello comunista - non resta che brace spenta.
La scomparsa della sinistra non significa tuttavia che siano scomparsi i mali che la giustificarono in passato: la questione sociale è di ritorno, la disuguaglianza di redditi e opportunità s'è estesa in questi anni di crisi, nessun Roosevelt è in vista che la freni. E la riduzione della disuguaglianza, secondo la classificazione di Norberto Bobbio, rimane il più antico e vivo retaggio della sinistra. È sperabile che il piano-lavoro di Renzi non sacrifichi per l'ennesima volta una lotta che deve essere di rottura, e non per motivi ideologici ma perché l'Italia è rotta da sofferenze e avvilimenti. Che non lasci il proprio elettorato inerme, senza rappresentanza, e non ascolti solo quegli economisti politici che Marx chiamava "bravi sicofanti del capitale", dediti "nell'interesse della cosiddetta ricchezza nazionale a cercare mezzi artificiosi per produrre la povertà delle masse".
Quel che sconcerta, nella presunta ansia modernista di Renzi, è la formidabile vecchiezza dei modelli prescelti: rifarsi oggi a Tony Blair vuol dire correre a ritroso nel tempo, mettere i piedi su orme che sette anni di crisi hanno coperto di sabbia. Se le disuguaglianze sono aumentate vertiginosamente, se si parla oggi di un 1% della popolazione che continua imperturbato ad arricchirsi e di un 99% di impoveriti (classi medie comprese), lo si deve alle destre più legate ai mercati ma anche alla Terza Via di Blair. Le ricette di Margaret Thatcher non morirono con il Nuovo Labour, e sopravvissero nella battaglia accanita contro un'Europa più unita e solidale. L'idea thatcheriana che "la società non esiste se non come concetto", che esistono "solo individui e famiglie con doveri e convinzioni", è interiorizzata dal Pd nel preciso momento in cui la realtà l'ha smentita e sconfitta.
L'homo novus di Firenze suscita grandi aspettative, ed è vero quel che dice: leadership non è una parolaccia. Ma fin dalla prime sue mosse, negoziando con il pregiudicato Berlusconi la legge elettorale, il leader ha fatto capire che la rappresentatività è un bene minore. Il suo Pd stenta a mediare fra società e Stato. È degenerato in "cartello elettorale stato-centrico", sostiene Piero Ignazi: è parte dello Stato anziché controparte; ha un potere che tanto più si dilata al centro, quanto più si sfilaccia il legame con gli iscritti, le periferie, la democrazia locale (Ignazi, Forza senza legittimità, Laterza 2012). Per questo l'odierno sviluppo partitocratico è solo in apparenza paradossale. Mandare in fumo l'eredità della sinistra - la lotta alla disuguaglianza, la difesa del bene pubblico - induce il Pd a trascurare l'arma principale evocata da Barca: la tassazione progressiva dei patrimoni più elevati (articolo 53 della Costituzione). L'economista Joseph Stiglitz fa calcoli più che plausibili, anche per l'Italia: "Se chi appartiene al primo 1 per cento incassa più del 20 per cento del reddito della nazione, un incremento del 10 per cento dell'imposta sul reddito (senza possibilità di sfuggirvi) potrebbe generare entrate pari a circa il 2 per cento del Pil del Paese". 
Renzi punta sulla propria lontananza dai giochi partitici, sul successo che gli ha garantito la base. Ma quel che avviene nelle ultime ore rischia di vanificare la sua diversità: il Parlamento costretto a tacere sulle modalità bolsceviche della liquidazione di Letta, il cambio deciso "fuori scena", sono segnali nefasti. Torna alla ribalta la politica, ma impoverita democraticamente. Tornano i partiti; mentre i cittadini coi loro rappresentanti stanno a guardare. Come meravigliarsi che la società si radicalizzi, quando è la realtà a farsi sempre più radicale?

 

 

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Toglietemi una curiosità...

ma in base a quale mandato elettorale questi vogliono cambiare la Costituzione?!?

Nel dopoguerra si era votato un'Assemblea costituente... oggi?!?

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Berlusca ha detto una serie di castronerie delle sue da mani nei capelli

 

in pratica si grida al ritorno alle urne, lui dice gli elettori devono eleggere il CdS (perfetto..Berlusca presidente :facepalm: ) ma prima dice che loro avevano già fatto la riforma del Parlamento ma un referendum comunista (votato non dagli stessi elettori che devono eleggere Parlamento e CdS nella sua visione??) ha mandato tutto a puttane

 

c'è posto sul carro dei contrari al suffragio universale? per me è stato un grossissimo errore.

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Berlusca ha detto una serie di castronerie delle sue da mani nei capelli

 

in pratica si grida al ritorno alle urne, lui dice gli elettori devono eleggere il CdS (perfetto..Berlusca presidente :facepalm: ) ma prima dice che loro avevano già fatto la riforma del Parlamento ma un referendum comunista (votato non dagli stessi elettori che devono eleggere Parlamento e CdS nella sua visione??) ha mandato tutto a puttane

 

c'è posto sul carro dei contrari al suffragio universale? per me è stato un grossissimo errore.

Io dico sempre che ci vorrebbe una patente apposita per votare :asd
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Si chiama democrazia...

il corpo elettorale si esprime come meglio crede...

Altrimenti metti un Renzie a tavola senza che nessuno lo abbia... votato: evviva il ducetto!  :ok21te:

Quando hai votato... hai avuto modo di valutare il programma di Renzie??? è una bel problema...

La legge elettorale esiste ed è frutto della sentenza delle Corte Costituzionale. 

Se tu applichi una soglia si sbarramento del 5 quanti partiti pensi verranno rappresentati in Parlamento?

FI, PD, M5s e... forse il nuovo CD? i Casinisti? la Lega?

Probabilmente ti ritrovi con solo 3 forze politiche che avranno già un "premio" per il solo fatto che gli altri siano stati trombati...

se invece ci metteranno mano (soprattutto piedi...) Renzie e Berlusconi ti troverai con la norma che salvaguarda la Lega, quella che salvaguarda SEL... quella che se sei dentro una coalizione salvi pure Casinisti e CD... bella legge di merda... perdonami.

 

Visto che ti diletti di costituzionalità e ne sei competente (senz'altro molto più del sottoscritto), cerco saprai che, come diceva Jaywill,

1) non si elegge il Premier, si elegge il Parlamento, quindi il "programma elettorale" è quello del partito del quale tu voti il rappresentante locale: il premier non ha un programma in quanto è di nomina del Presidente della Repubblica, semplicemente si impegna a rispettare ed eseguire quello della maggioranza che lo sostiene (lo so, sono una serie di p**tanate contrarie al buon senso, ma è ciò che dice la Costituzione, se la mia memoria non mi inganna);

2) la soglia di sbarramento al 4% valeva solo ed esclusivamente per quei partiti che si presentano da soli, per quelli in coalizione sostanzialmente una soglia di sbarramento non c'è, quindi non è vero che i partitini sarebbero trombati, anzi, tornerebbero in Parlamento semplicemente ri-coalizzandosi col big (sempre se la mia memoria non mi tradisce).

3) la proposta di riforma elettorale istituiva proprio il contrario di ciò che dici, ovvero una soglia di sbarramento anche per i partiti(ni) in coalizione: per questo motivo si parlava di Parlamento ridotto a rappresentante di solo 4 forze politiche (una delle quali a serio rischio).

 

Tornare al voto con l'attuale riforma elettorale riproporrebbe una situazione pressochè identica a quella di anno scorso o addirittura peggiore, in quanto è stato calcolato che, sulla base dei sondaggi più o meno concordi, le uniche maggioranze possibili (strettamente a livello numerico) sarebbero:

1) PD+M5S;

2) PD+FI;

3) FI+M5S.

 

Prendo a prestito quanto scritto nelle pagine precedenti e deduco che la prima non si può fare perchè il M5S non può immischiarsi con la casta e la seconda ugualmente non si può fare altrimenti il solo fatto di discutere con Berlusconi implica una sua riabilitazione: visto che tu sei un fiero sostenitore delle larghe intese (sottolineavi appena 2 pagine fa i risultati conseguiti dalla grobe koalition tedesca), proviamo la terza?

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Grazie, Nigma.  :ok21te:

 

La favola che con la legge elettorale - che poi chi l'ha scritto che deve andare bene questa della corte costituzionale? Il porcellum era merda, ma questa cioccolata non mi sembra.. - attuale, sparirebbero dal parlamento i partitini, è tale proprio per ciò che puntualizzava Nigma.

Non vedo l'ora di durature allenze Lega-Centro destra, Sel-Pd, Udc-chiunque, giusto per entrare dal buco della chiave. Poi, una volta eletti, pazienza se i parlamentari salterebbero da una sponda all'altra comunque, pazienza se si scioglierebbero coalizioni e partititini da 5-6% farebbero cadere governi in serie (vero Lega? Vero ex Rifondazione? Vero scassacoglioni vari?), l'importante è che la legge non sarebbe stata partorita dal duce e dal ducetto.

 

Papero, capisco tutte le tue buone intenzioni e quelle di valiero, e non è un caso se l'anno scorso anche io sia cascato nell'illusione 5 stelle, ma a me di continuare a vedere proposte quotidiane di tagli a spese inutili o dannose, bocciate chirurgicamente dai partitoni tradizionali, non fa godere nè accrescere la stime per i 5 stelle. 

Il teatrino prosegue da un anno, mi domando quando Grillo e i "ragazzi" (userei un termine più forte, ma per rispetto ai simpatizzanti, mi limito a quotate Valiero) inizieranno a fare qualcosa di diverso del lottare contro i mulini a vento o praticare l'ostruzionismo totale, per poi raccontare ai cittadini che loro sono stati coerenti alle promesse in campagna elettorale.

Io di tutto quanto promesso, ancora non ho visto niente. Lavoro, maiali  a casa, reddito di cittadinanza, lotta alla VERA evasione fiscale, conflitto d'interessi.

Nada de nada.

Apprezzo le buone intenzioni, ma se questo è il risultato, sarebbe intelligente cambiare strategia.

 

Poi democrazia no, non parlatemi di un qualcosa meno realistico di un fumetto Marvel. Dove sarebbe la democrazia? Quando ti chiamano una volta l'anno a mettere una croce,e per i restanti 364 giorni te lo piazzano in culo, tutti più o meno concordi, e tutti più o meno complici o conniventi (quando va bene, ponzi pilati)?

Se questa è la democrazia, mi rifaccio all'aforisma del grande Charles postato dal Papero nei giorni precedenti, e voto per quella linea.

Almeno non fateci perdere tempo, grazie!  :gia:

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Quindi invece di votare per paura di ulteriore frammentazione ( O per paura di perdere la maggioranza? ) si impone un Governo fino al 2018?

 

Votando ora si eleggerebbe un nuovo parlamento in carica fino al 2019, mentre cosi abbiamo il solito parlamento che non combina nulla da 3 anni ormai e il terzo Governo imposto dall'alto.

 

L'orizzonte temporale di Letta era il 2015 e ora magicamente l'orizzonte slitta al 2018.

 

Commenti sugli affitti d'oro? Questi 21 Miliardi faceva schifo scremarli? Faceva schifo rescindere contratti fuori mercato per stipularne di più economici e veritieri?

 

Queste sono le scelte economiche del Pd. I Renziani erano in Parlamento anche stavolta eh...

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Quindi invece di votare per paura di ulteriore frammentazione ( O per paura di perdere la maggioranza? ) si impone un Governo fino al 2018?

 

Votando ora si eleggerebbe un nuovo parlamento in carica fino al 2019, mentre cosi abbiamo il solito parlamento che non combina nulla da 3 anni ormai e il terzo Governo imposto dall'alto.

 

L'orizzonte temporale di Letta era il 2015 e ora magicamente l'orizzonte slitta al 2018.

 

Commenti sugli affitti d'oro? Questi 21 Miliardi faceva schifo scremarli? Faceva schifo rescindere contratti fuori mercato per stipularne di più economici e veritieri?

 

Queste sono le scelte economiche del Pd. I Renziani erano in Parlamento anche stavolta eh...

 

E col parlamento che eleggevi ora, cosa cambiava? Forse la proposta sul recupero dei 21 miliardi sarebbe stata approvata?

Se tu ci credi, perdonami, io per niente.

Eleggeresti altri 900 tra pagliacci, ladroni e dementi, che proseguirebbero l'ottimo lavoro effettuato negli ultimi 12 mesi.

No, grazie, come ho poc'anzi scritto, ne avrei anche le palle piene di perdere tempo ai seggi.

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Quindi invece di votare per paura di ulteriore frammentazione ( O per paura di perdere la maggioranza? ) si impone un Governo fino al 2018?

 

Votando ora si eleggerebbe un nuovo parlamento in carica fino al 2019, mentre cosi abbiamo il solito parlamento che non combina nulla da 3 anni ormai e il terzo Governo imposto dall'alto.

 

Giusto, torniamo al voto ed eleggiamo un nuovo Parlamento, poi però chi governa?

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Ma chi è Grillo lo sappiamo benissimo mica da oggi. Doveva dirgli che lui era lì perchè era stato votato che lui venisse ad ascoltare e non voleva ascoltare. Doveva non farsi zittire.

 

Mio Dio, Renzi, cazzo!

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Poveri noi.... votare Beppe Grillo è stato un errore, ora posso dirlo  :facepalm:

 

Mamma mia, c'avrai anche le tue ragioni, ma i casi sono due: o fai un golpe alla Mussolini, e prendi il potere con la forza (unico modo che hai per governare, caro Beppe), o vattene a cagare..... simpaticissimo, sto morendo dal ridere, ma sta facendo cabaret.

Dove vuole andare a parare, con questo atteggiamento, non si sa... :smiley-angry026:

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Ma chi è Grillo lo sappiamo benissimo mica da oggi. Doveva dirgli che lui era lì perchè era stato votato che lui venisse ad ascoltare e non voleva ascoltare. Doveva non farsi zittire.

 

Mio Dio, Renzi, cazzo!

 E che si metteva a fare? A chi urlava più forte? 

Grande Matteo, la figura di merda l'ha fatta Grillo.

Si, ma i fascisti sono altri...ahah

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Ma chi è Grillo lo sappiamo benissimo mica da oggi. Doveva dirgli che lui era lì perchè era stato votato che lui venisse ad ascoltare e non voleva ascoltare. Doveva non farsi zittire.

 

Mio Dio, Renzi, cazzo!

 

Quello che dici gliel'ha detto, tant'è vero che appena Renzi iniziava ad incalzarlo Grillo s'è alzato dicendo che "per me è finita". Che altro doveva fare, Renzi, fare a gara a chi strilla più forte?

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 E che si metteva a fare? A chi urlava più forte? 

Grande Matteo, la figura di merda l'ha fatta Grillo.

Si, ma i fascisti sono altri...ahah

 

No non è vero. Perchè metà dei suoi voti Grillo non smettono di votarlo se sentono queste cose, l'altra metà è pure contenta.

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Olè, ora campagna elettorale e i soliti slogan.

Come monologhi, è sempre il migliore. Come negli anni '80 a Sanremo. 
Peccato sia rimasto un comico, e non abbia saputo riciclarsi in politico. 

Bravo Beppe...si, c'hai ragione, solite parole. Poi col tuo 20-25% che cazzo fai? Niente.

 

Mazza, ma quanto aveva questo di matematica?

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Quello che dici gliel'ha detto, tant'è vero che appena Renzi iniziava ad incalzarlo Grillo s'è alzato dicendo che "per me è finita". Che altro doveva fare, Renzi, fare a gara a chi strilla più forte?

 

Non gliel'ha detto forte, si in certe situazioni bisogna urlare più forte. Purtroppo eh, ma tant'è.

 

Questo astio di Grillo testimonia solo quanta paura hanno di Renzi, perchè sanno che potrebbe vincere. Ma proprio per questo te lo devi aspettare...

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Mi dite che succede?

Niente di nuovo.

Renzi ha provato a parlargli educatamente, e Grillo ha fatto il cafone, gli ha impedito di parlare e lo ha provocato ed apostrofato.

Renzi non c'è cascato, e dopo 5 minuti in cui ha provato a farlo ragionare, si è alzato e lo ha salutato.

 

Grillo ha perso il 5%, oggi, tra le persone civili ed intelligenti.

Le scimmie, pazienza, io sono soddisfatto del comportamento di renzi.

I metodi di grillo sono questi, come sulla tav. 

Viuuulenza.... :lolfuckthat:  :lolfuckthat:

 

 

Ecco il programma politico di grillo, l'aveva inventato Donato in "ecceziunale veramente" trent'anni fa.

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