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Preferisco la bile genuina di Valiero al vostro umorismo necrofilo, perchè lui, almeno, ancora prova a cambiare il corso degli eventi, voi invece così vi appollaiate sull'argine in attesa dei cadaveri, utili come zanzare.

Beh, dipende dai punti di vista... per me le zanzare sono quelle che fanno zzzzzz, zzzzzzz, zzzzzzzz...... e di utile non combinano niente.

Ovvero chiunque parli o tratti di economia, negli ultimi 30 o 40 anni.

Mi fate tenerezza, in tutta simpatia.....la prossima settimana c'è un sit-in per auspicare la pace nel mondo e quella successiva un congresso con i membri di Al qaeda, per spiegare loro che la violenza non è la soluzione  :coolres:

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Guest Nigma

Non sapevo che scrivendo su un forum sui Lakers si può cambiare il corso degli eventi.

 

 

No, non penso neanche questo.

E' un fatto che ho passato anni a "fare il Valerio" (alcuni +1 li ha presi da me, per dire), candidandomi anche, in una vita passata. Visto il marcio me ne sono tirato fuori (no, non è pigrizia, è solo che avere l'idea di ripulire un letamaio con uno spazzolino, mentre continuano a buttarci "materiale" ogni giorno, non mi attira)

E' un fatto che continuo a informarmi, come vedo fate tutti, ma non ho più la rabbia, la voglia di convincere altri che la pensano diversamente, perchè tanto ormai si trovano notizie e contro notizie, tesi e contro tesi a cui chiunque si aggrappa per avvalorarsi.

Poi se in una notte un pò goliardica scrivo due cose con un'altra persona che si fa le mie stesse risate amare, gradirei non essere apostrofato in questi modi che, francamente, non vi si addicono.

Saluti

 

Della goliardia francamente ne ho piene le scatole: è una giustificazione che utilizzano gli stupidi, quindi non ti si addice. Senz'altro potrò aver utilizzato un'espressione forte e un pò macabra, ma se a te riesce di farti "risate amate" sulle condizioni del nostro paese devi accettare che possa esserci chi non ha voglia o non è in condizione, proprio perchè in questo paese, di apprezzarle. Se ti sei sentito offeso a livello umano mi scuso immediatamente, naturalmente io commento ciò che leggo e non posso sapere com'è la tua persona.

 

PS. Apprezzo la schiettezza della tua premessa, ma è proprio il motivo per il quale continuiamo ad essere letamaio: il proverbiale "ma se non lo fa nessuno, perchè devo farlo io?". Se non comincia nessuno, non si farà mai niente. E' il potere dell'esempio: se uno comincia ed ha la forza morale di proseguire nonostante la frustrazione e la solitudine della propria piccola impresa, prima o poi arriverà un secondo, e poi un terzo, finchè gli spazzolini diventeranno una pala da neve. Naturalmente è più comodo aspettare che a iniziare siano gli altri.

 

Me ne sono convinto qualche anno fa e ogni giorno che passa raccolgo sempre più conferme: la frase che sintetizza la natura umana del popolo italiano è di Benito Mussolini, ovvero "Armiamoci... e partite".

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Anche questo è umorismo necrofilo.

 

Comunque sia, una persona mi ha detto, circa un paio di settimane fa:

"Gli italiani si dividono in 3 categorie:

la prima, quelli che lottano contro i muri di gomma;

la seconda, quelli sbattono i pugni sul tavolo ma poi non si alzano;

la terza, quelli che dal balcone guardano cosa fanno le altre due.

 

Quando i muri di gomma verranno giù, voglio esserci anch'io".

:coolres:  :coolres:  :coolres:

 

Ti lascio ai girotondi, se non altro si beve e fuma in compagnia, capisco anche ci siano degli aspetti positivi...

 

 

@Garion: ti ammiro, perdi tempo a spiegare perchè una persona intelligente è arrivata a tirare certe conclusioni.

Lasciali credere a babbo Natale, perchè disilluderli cosi? 

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Oggi siamo qui per un’Italia libera e onesta, e sottolineo onesta. Perché senza onestà non c’è vera libertà, se non c’è onestà a decidere i destini di questo paese saranno oggi come ieri le oligarchie criminali delle cupole, delle cricche, dei comitati d’affari. Non c’è libertà dove mafie e corruzione la fanno da padrona, perché quello dei poteri occulti e corrotti è un potere invisibile – come ci insegnò Norberto Bobbio – un potere opaco e irresponsabile, sciolto da ogni controllo, profondamente antidemocratico. Quali libertà esistono in un paese dove nelle decisioni pubbliche che contano dominano le piccole dittature dei corrotti e dei clan mafiosi, un paese dove – sono le parole recenti di un boss del clan dei casalesi – “c’erano soldi per tutti in un sistema completamente corrotto”, e “non faceva alcuna differenza il colore politico del sindaco, perchè il sistema operava allo stesso modo”. Pochi giorni fa un imprenditore della cupola dell’Expo – siamo a Milano, non a Casal di Principe – ha parlato lo stesso linguaggio: “Il sistema in Italia è marcio, io mi sono adeguato perché se non fai così non lavori. Il sistema tangenti è sistematico nei grandi lavori. Lì se vuoi entrare devi pagare”.

In Italia ogni anno lo Stato spende 250 miliardi di contratti pubblici, e se si paga una tangente – quasi sempre, a giudizio di chi se ne intende – i costi aumentano del 40 per cento, a volte raddoppiano, in qualche caso lievitano fino a sei volte, come nel caso delle linee ad alta velocità: in un’Italia più onesta basterebbe prosciugare l’immensa rendita della corruzione per diventare un po’ più liberi. Sarebbe sufficiente una spending-review sulle decine di miliardi di euro di costo delle tangenti per scongiurare i tagli che da decenni pesano su istruzione, sanità, università, ricerca, cultura, diritti sociali.

Eppure una democrazia sana avrebbe in sé gli anticorpi per isolare e liberarsi dei corrotti e dei disonesti, per quanto potenti siano, però perché questo accada occorrono partiti politici e cittadini degni di questo nome, c’è bisogno di una società attiva e responsabile. La lezione di un grande pensatore liberale dell’800, Tocqueville, è che la democrazia si trova in pericolo quando la coscienza pubblica viene inquinata dalla sensazione che siano proprio immoralità e corruzione le qualità che portano al successo, quando si diffonde l’idea che la disonestà sia la chiave che apre le porte all’ascesa nei partiti, nelle imprese, nella burocrazia, nelle professioni. Potremmo tradurla in questi termini: la democrazia è in pericolo quando quasi ogni giorno si arresta un ex-ministro e nessuno sembra sorprendersi, quando un politico condannato in primo grado per corruzione vince un seggio europeo con 280 mila preferenze, quando i corrotti e i corruttori già presi con le mani nel sacco vent’anni fa oggi si scoprono ancora all’opera, ad accumulare profitti nell’ombra dei grandi appalti come veri “devoti della dea tangente” che non si fanno scrupoli a nutrire i propri figli con il “pane sporco” della corruzione – sono queste le parole che Papa Francesco ha usato per definire gli amministraori corrotti.

Purtroppo questo scenario ci è familiare. La classe politica italiana è considerata nel mondo più corrotta di quelli del Ruanda, della Giordania, di Cuba, paesi di tradizioni democratiche non particolarmente limpide. Troppi amministratori italiani si rispecchiano nei meccanismi distorti di selezione della classe dirigente che da tempo premiano il servilismo dei portaborse, il rampantismo di piccoli oligarchi di provincia, le relazioni politiche dei faccendieri, la ricattabilità di chi ha costruito le proprie fortune in spregio alle leggi.

Viene da chiedersi perché una politica screditata si intestardisce con armonia bipartisan a perseguire propositi di palingenesi costituzionale, perché proprio questo Parlamento di nominati in virtù di una legge incostituzionale stia maturando la volontà di trasformarsi in una fucina di futuri Padri Costituenti. Da dove viene questa fregola di buttare la Costituzione come un vecchio arnese, perché tutta questa fretta, dopo aver lasciato incancrenire per anni i problemi del paese? L’importante, dicono, è fare presto, il paese non può più aspettare. Ma questa urgenza che ora s’invoca per riscrivere la costituzione a tappe forzate sembra di riconoscerla: somiglia a un modello già sperimentato sfruttando emergenze reali o creandone a tavolino di artificiali, come i rifiuti nelle strade o i ritardi dei lavori di un’esposizione universale, moltiplicandole poi all’infinito senza mai risolverle, visto che la loro funzione è una sola: creare centri straordinari di potere grazie ai quali arricchire qualche comitato d’affari scavando voragini nei bilanci pubblici. Ma se si affronta la riforma della costituzione come se fossero gli appalti dell’Expo il risultato finirà per essere lo stesso, però in questo caso il rischio è la corruzione della stessa democrazia.

Non ci sorprende che la direzione verso cui si vuole indirizzare la riforma costituzionale non sia un’ordinaria manutenzione, condivisibile e di buonsenso. Quella che si propone è invece una riscrittura coerente con un disegno “aziendalistico” di presunta razionalizzazione dei meccanismi di governo, un rafforzamento dell’esecutivo che cancella i necessari contrappesi istituzionali, un parlamento di fatto al guinzaglio, magari anche una mordacchia alla magistratura spacciata per riforma della giustizia. Qualcuno ha evocato l’ombra del Piano di rinascita nazionale di piduista memoria, più tristemente – viste le qualità morali esibite da alcuni segmenti della nostra classe politica e imprenditoriale – questo coagulo di poteri forti sciolti dai controlli rischierebbe di tradursi in una di “cupola dell’expo” o una cricca della protezione civile all’ennesima potenza, una patina efficientista che maschera gli interessi del partito unico degli affari, collante invisibile di questo misterioso connubio bipartisan chiamato patto del Nazareno.

Non è la nostra Costituzione il problema, ma la rimozione dei suoi valori, delle sue disposizioni più scomode dalla prassi politica e dall’etica pubblica. Se tradotto in pratica corrente, la nostra Costituzione può diventare il più potente baluardo contro la corruzione che dilaga. Basti pensare alla portata rivoluzionaria dell’art. 54, che sposa il dovere di tutti i cittadini di rispettare le leggi con quello di adempiere con “disciplina e onore” le funzioni affidate a tuti gli amministratori pubblici, o dell’art. 97 che sancisce i principi di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione, cui si deve accedere per concorso: concorsi veri, dove si premiano i migliori, concorsi che sembrano una rarità in un paese dove ci sono rettori si “prosternano” mettendosi “a disposizione” del politico di turno per assicurare un 30 al suo raccomandato, e aspiranti medici che si guadagnano l’accesso alla specializzazione facendo da autisti al barone di turno. Uno grande scrittore francese, Balzac, ha scritto che “la corruzione è l’arma della mediocrità che abbonda”. Chi ha talento, competenze e abilità, l’imprenditore che investe in innovazione, il professionista capace non hanno bisogno di ricorrere alle tangenti perche ottengono ciò che è loro diritto grazie al valore del loro lavoro, e il riconoscimento dei loro meriti si traduce in un valore sociale. Al contrario, un paese corrotto è un paese che si è arreso al proprio declino, alla mediocrità di una classe dirigente dove la disonestà è di casa.

Facciamo tesoro della nostra Costituzione nata dalla resistenza, la stessa che ci ha permesso di ricostruire il paese dalle macerie della guerra mondiale e di resistere in questi anni difficili, la sola che può darci oggi la speranza di risollevare l’Italia dalle macerie della bancarotta morale, prima ancora che finanziaria, nella quale ci ha sprofondati in questi anni la mediocrità della corruzione e dei corrotti.

 

http://www.libertaegiustizia.it/2014/06/05/far-tesoro-della-costituzione-per-combattere-lillegalita/

 

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Guest Nigma

Ti lascio ai girotondi, se non altro si beve e fuma in compagnia, capisco anche ci siano degli aspetti positivi...

 

@Garion: ti ammiro, perdi tempo a spiegare perchè una persona intelligente è arrivata a tirare certe conclusioni.

Lasciali credere a babbo Natale, perchè disilluderli cosi? 

 

Evidentemente devi vivere in una condizione privilegiata o comunque garantita per manifestare una tale leggerenza e una tale disinvoltura. Beato te.  

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Valiero, continua pure, ti prego..... almeno leggevo qualcosa di interessante (inutile).

Questa pagina di libro cuore mi ha fatto un effetto peggiore di un lassativo, rimango sempre sorpreso di come la gente non impari niente dalla Storia, dal passato, da tutta una serie di eventi che vanno nella stessa direzione.

 

Come nel calcio, insomma: per estirpare la violenza dalle curve, bisogna cambiare la cultura sportiva....a partire dai bambini, nelle scuole  :lookhere:

Raisport..

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Evidentemente devi vivere in una condizione privilegiata o comunque garantita per manifestare una tale leggerenza e una tale disinvoltura. Beato te.  

E' la disinvoltura di chi non si illude più, dopo 25 anni che sento dire sempre le stesse cose (e fare mai niente).

Lascio agli altri i mal di fegato, io me li sono già fatti e sarei un attimino saturo  :asd

Probabilmente sei troppo giovane, ingenuo o idealista, per capire qual'è la situazione attuale del nostro paese.

 

Quando Valiero parla di guerre ed estremismi, siete tutti li a biasimarlo ed irriderlo, non rendendovi conto che nella follia/improbabilità di tale ipotesi, sarebbe l'unico modo perchè questo paese uscisse da caste, mafia e status quo intoccabili.

Non condivido il tuo pensiero e nemmeno il suo, ma se proprio devo andare di utopia, sposo tutta la vita la sua.

Con le proteste di piazza, non si è mai cambiato niente (quando i nostri padri hanno ottenuto qualcosa, è solo perchè chi di dovere ha ritenuto, per decenza o per interesse, che fosse meglio dare un contentino).

Oggi, la classe dirigente non possiede il dono della decenza, né quello della lungimiranza, in sostanza non ha il minimo pregio.

Per cui, le piazze San Giovanni riempite, a questi personaggi, provocano solo ilarità e compassione.

Le cose stanno cosi, sei libero di crederci o no. Ma sia chiaro, non ti biasimo, probabilmente non hai ancora accumulato abbastanza veleno, amarezze e delusioni, per aprire completamente gli occhi sugli italiani ed il sistema Italia.

Rispetto la tua ingenuità/ottimismo unieuro, tu fai altrettanto con il mio pessimismo cosmico  :drinks:

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Esempio di uso delle notizie/fonti/commentatori grillin-fattino.

 

Troneggia in prima pagina online l'ultimo report sull'Italia di Standard&Poor's. Vengono enfatizzate le parti negative e sottolineato come "se il governo Renzi non farà le riforme che promette il rating verrà tagliato", e quello ok, accettabile. Si vuole enfatizzare quanto sarebbe un fallimento per Renzi vedersi tagliare il rating.

Ma nel leggere le parti critiche si legge che per S&P i problemi principali dell'Italia sarebbero la "mancanza di flessibilità nel lavoro" e "il contratto nazionale che crea rigidità". Cioè cose che pongono S&P in una linea politico-economica all'opposto della metà delle battaglie del giornale e del movimento. Però vanno bene se minacciano Renzi?

 

Io sarei per un giornalismo, per un attivismo e in generale per una cultura politica dove non si vive alla giornata con battaglie un tanto al chilo sostenute da articoli, post e interventi caratterizzati dal "tutto fa brodo". Invece vorrei un atteggiamento dove si vadano a guardare le motivazioni e l'organicità di un pensiero, non solo le tesi e le citazioni scorporate ridotte a twitterino senza contorno nè storia.

 

Le tesi di certe persone/organizzazioni/studiosi incompatibili con la mia visione non le considero nemmeno se mi danno ragione cento volte.

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Era anche ora. Almeno nelle commissioni, già ha un parlamento di Bersaniani. Pure il battitore libero Mineo no grazie.

Sostituire un membro di una commissione non è espellere da un partito, o Vati Della Coerenza.

 

Intanto pensate che grazie all'astensione dei 5S è passata la responsabilità civile dei magistrati.

Ma magari da Berluschini in incognito siete pure contenti.

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Grazie all'astensione dei 5 stelle? O grazie alla spaccatura Pd?

 

No perché mi risulta che alla camera non ci sia storia sui numeri.

 

Sia 5 stelle che Sel si sono astenuti proprio perché con il voto segreto sapevano che il Pd si sarebbe spaccato.

 

Cosi è stato.

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^

 

Insomma della norma dei magistrati fregava zero. L'unico interesse era far vedere la spaccatura nel PD.

 

Proprio nuova politica.

 

Preferisco mille volte l'onorevole Giacchetti che ha votato a favore e lo ha motivato rispetto a questi giochetti da Pentapartito.

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^

 

Insomma della norma dei magistrati fregava zero. L'unico interesse era far vedere la spaccatura nel PD.

 

Proprio nuova politica.

 

Preferisco mille volte l'onorevole Giacchetti che ha votato a favore e lo ha motivato rispetto a questi giochetti da Pentapartito.

Esatto.

 

E visto che la norma passa al Senato non c'e alcun pericolo di vederla trasformata in legge.

 

Semplicemente, come aveva detto Mineo, non puoi pensare di revocare cariche per far passare provvedimenti e poi pensare che non accada nulla in Parlamento.

 

Il segnale penso sia arrivato.

Se Renzi vuole continuare a governare, sulla costituzione deve sentire anche altre campane.

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Era anche ora. Almeno nelle commissioni, già ha un parlamento di Bersaniani. Pure il battitore libero Mineo no grazie.

Sostituire un membro di una commissione non è espellere da un partito, o Vati Della Coerenza.

 

Intanto pensate che grazie all'astensione dei 5S è passata la responsabilità civile dei magistrati.

Ma magari da Berluschini in incognito siete pure contenti.

Non la pensi come il capo? purgato...

bell'esempio di democrazia.

Vada per il M5s che notoriamente è un partito di stampo nazifascita... :asd

Ma per un partito, nominalmente, democratico...

Risolto in una riga il tema della responsabilità civile dei magistrati? WOW.

 

info.gif«chi ha subìto un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale»

 

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Non la pensi come il capo? purgato...

bell'esempio di democrazia.

Vada per il M5s che notoriamente è un partito di stampo nazifascita... :asd

 

Da uno che fa i moniti giurisprudenziali un giorno sì e l'altro pure spiace questa faciloneria da titolo di giornale.

 

[Le commissioni sono] composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari.

Art 72, ter

 

Togliere o mettere un posto in una commissione in virtù dei mutati orientamenti politici e di alleanze è pratica storica e anche utile, in quanto avendo gli esecutivi sempre problemi di efficienza almeno tramite il controllo dei membri delle commissioni da parte dei gruppi che sostengono un governo si garantisce una certa gestione delle agende parlamentari. Il potere di rallentamento che un membro di commissione ha è grandissimo.

 

Mineo può pensarla come vuole e voterà come vuole in aula senza che nessuno, presumo, lo espellerà mai dal partito. Avere un posto in una commissione cruciale (in cui è pure entrato per sostituzione) e usarlo per portare avanti battaglie personali (di minoranza) e non concordate col partito generando ritardi, o peggio, non è un diritto politico. Le commissioni dovrebbero servire per controllare aspetti specifici dell'iter legislativo (correttezza formale, utilità, limature, approfondimenti...) non per sostituirsi al parlamento con alleanze variabili che stravolgono i testi se si realizzano strane convergenze. Tutti i costituzionalisti DEPRECANO l'uso legislativo o redigente delle commissioni proprio per problemi di non rappresentatività di una frazione rispetto al plenum.

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Ahahahahahah.

La votazione per scegliere le alleanze dei 5S europei senza l'opzione dei Verdi.

 

AHAHAHAHAHAH

 

Farage

Conservatori ECR (Tories inglesi sostanzialmente)

o non iscritti

 

AHAHAHAHAHAH

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L'Italicum è tutt'altro che una bella riforma, ma questo:

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/15/legge-elettorale-la-proposta-m5s-sbarramento-variabile-e-preferenze-negative/1028246/

 

è una barzelletta. Preferenza negative che tolgono un decimo di voto alla lista? Circoscrizioni "intermedie"? Soglia di sbarramento "naturale" e "flessibile"? Ma che è, il gioco dell'oca? Non ho mai sentito parlare di una legge elettorale così complicata. Per avere i risultati bisogna aspettare quanto, un mese e mezzo?

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Il brogiesso di Mirta Merlino, dove tutte le voci si sovrappongono e non si capisce un cazzo... :coolres:

 

Cacciari si sta moschizzando, è paonazzo... peccato sia in collegamento, altrimenti potevamo assistere ad una Royal rumble  :lookhere:

Avversario di serata: Peter Gomez

 

La Santanchè come leccaqualunquecosa di Cacciari mi mancava... cioè, è la specialità della casa, è solo cambiato il soggetto passivo  :lookhere:

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L'Italicum è tutt'altro che una bella riforma, ma questo:

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/15/legge-elettorale-la-proposta-m5s-sbarramento-variabile-e-preferenze-negative/1028246/

 

è una barzelletta. Preferenza negative che tolgono un decimo di voto alla lista? Circoscrizioni "intermedie"? Soglia di sbarramento "naturale" e "flessibile"? Ma che è, il gioco dell'oca? Non ho mai sentito parlare di una legge elettorale così complicata. Per avere i risultati bisogna aspettare quanto, un mese e mezzo?

a me pare si siano ispirati al sistema elettorale tedesco...

non ho avuto ancora modo e tempo di leggere la proposta, quindi non mi azzardo a scrivere altro.

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