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Ovviamente queste sono solo alcune delle cose che andrebbero fatte...

 

La tassazione e l'evasione servono soprattutto per risollevare il Paese al suo interno.

 

Per quanto riguarda gli investitori le cose importanti sono rappresentate dia primi due punti.

 

Anche ci fossero persone pronte ad investire nessuno si sognerebbe di farlo con un sistema corruttivo cOme il nostro è con l'aggravante del malfunzionamento del sistema giudiziario.

 

Poi con me sfondi una porta aperta per quanto riguarda il rilancio dei settori chiave.

 

Io sono per i piani ventennali stile Russia quindi figuriamoci.

 

Ps:

In Cina ci sono i corrotti e i corruttori ma sempre se non vanno ad intaccare i piani su più larga scala del "Parlamento" Cinese. Perché li ci mettono un attimo a rimuoverti dall'incarico.

 

Da noi c'è molta più corruzione. Se ritrovo i dati li posto ma siamo a livelli del terzo mondo.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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PRIMA la lotta all'evasione

POI l'abbassamento delle tasse

 

E basta, per dio, BASTA alle tassazioni orizzontali. BASTA aumenti dell'IVA. BASTA accise sui carburanti.

 

Tassazioni progressive basate sul reddito e sul patrimonio (case, auto...)

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Ben per te.

 

Io ritengo più proficuo e giusto portare la tassazione a livelli umani e poi, solo dopo, chiederne il completo e totale rispetto.

 

Poi non ho capito perché scrivi maiuscolo, sei in preda ad attacchi epilettici? Si capisce benissimo anche senza usare la tecnica da blog grillino che tanto odi...

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PRIMA la lotta all'evasione

POI l'abbassamento delle tasse

 

E basta, per dio, BASTA alle tassazioni orizzontali. BASTA aumenti dell'IVA. BASTA accise sui carburanti.

 

Tassazioni progressive basate sul reddito e sul patrimonio (case, auto...)

 

Case e auto in più, intendi (spero).

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Case e auto in più, intendi (spero).

 

A scattare sopra una soglia di valore. Numerare è inefficacie perchè dai la possibilità di fare i giochini "una mia, una moglie, due figli, una azienda... son tutte prime".

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Io ritengo più proficuo e giusto portare la tassazione a livelli umani e poi, solo dopo, chiederne il completo e totale rispetto

 

Questo assunto fa molto silvio "le tasse si pagano solo se sono giuste" che ha come corollario "rispetto solo le leggi che mi piacciono". Io, con tutto il rispetto, ho fatto un'altra scuola (cit.)

 

Poi tecnicamente io sono sicuro saprai cosa significa questo nel mondo reale. Stato in bancarotta, vera, nel momento stesso in cui fai l'abbassamento perchè finisci in perdita devastante nell'anno (o negli anni) fiscali in cui preghi (invano) il signore che gli evasori paghino il giusto grazie allo sconto o nell'attesa di introdurre gli inasprimenti nei controlli.

Posso anche accettare (utopisticamente) la posizione "facciamolo nello stesso momento". Ma abbassare le tasse prima è un regalo agli evasori punto e basta oltre a essere l'argmageddon del bilancio statale.

 

 

Il grillismo è nei contenuti non nell'usare il maiuscolo invece del corsivo per enfatizzare le parole in quanto più veloce in digitazione.

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A scattare sopra una soglia di valore. Numerare è inefficacie perchè dai la possibilità di fare i giochini "una mia, una moglie, due figli, una azienda... son tutte prime".

Certo, non cascare in questi raggiri, ci mancherebbe...ma la prima casa e la prima macchina (reale, non intestata) sono sacre, con quello che già cazzo le paghi oggi (e spendi per mantenerle)... ci manca - farei meglio a dire, ci mancherebbe :chetristezza  - ancora tassarle.

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Certo, non cascare in questi raggiri, ci mancherebbe...ma la prima casa e la prima macchina (reale, non intestata) sono sacre, con quello che già cazzo le paghi oggi (e spendi per mantenerle)... ci manca ancora tassarle.

 

Prima o seconda che sia una macchina che paghi 100.000€ o una casa da 250mq ti ciucci la tassa perchè te lo puoi permettere e più sali nel lusso più devi pagare. Che poi sia all'acquisto o una cosa dilazionata nel tempo mi importa meno, ma il principio redistributivo deve essere fondamento irrinunciabile per me. Se uno non vuole la tassazione extra può comprarsi auto e casa normali. Salvo casi particolari, ovviamente.

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Su questo siamo d'accordissimo, chi si può permettere una macchina da 100000 euro o una casa da 300000, a meno che non sia stupido - e a quel punto cazzi suoi: tassa sulla stupidità -, e si sia indebitato per permettersi tali lussi, non ha certo problemi a pagarsi le tasse su tali beni (gli rugherà, ma non lo metti in difficoltà).

Diverso è il discorso per la classe di persone che viaggia su automobili normali (non dico utilitarie....normali) o vive in appartamenti o case ben distanti dal concetto di lusso. 

Tassare quel tipo di persone, che nel 99% dei casi non naviga certo nell'oro, è una porcheria. 

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La tassazione attuale delle auto (leggasi bollo) è semplicemente senza senso.

un mio amico ha una stilo del 2002, 1.6 benzina.

un'altro si è da poco preso una fiesta nuova, 1.3 diesel ma super accessoriata.

il bollo è più alto per la stilo.

 

sarò strano io ma se una tassa è sul possesso di un bene, allora tassi in base all'effettivo valore del bene, non sui "cavalli fiscali" che non vuol dire assolutamente nulla

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A copertura dell'abbassamento delle tasse ho messo 60 miliardi (che bastano e avanzano) derivanti dalla legalizzazione della prostituzione e delle droghe leggere.

 

Ed è la terza volta che lo scrivo.

 

Poi se non ti piace li troviamo da qualche altra parte i soldi per il paracadute.

 

Ps:

 

Io, fossi uno Stato che non riesce neanche a restituire i soldi che deve alle aziende starei solo zitto.

 

Prima si abbassa la pressione fiscale, prima si fa il proprio dovere di Stato e poi si pretende giustamente tutto quello che si vuole.

 

Ed è ovvio che la cosa è contemporanea. Nel momento stesso in cui abbassi le tasse predisponi un pacchetto di norme che inaspriscono di brutto le pene per chi evade.

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Quindi si, anche io partire con pugno duro per corruttori/corrotti e per tutti quelli che frodano lo Stato. Non solo, ripropongo un vecchio cavallo di battaglia di Di Pietro. Una volta che sei stato beccato perdi la facoltà di partecipare ad aste pubbliche.

 

Fin qui dubito ci sia qualcuno contrario, ma tra il dire e il fare in Italia c'è di mezzo il mare su queste cose purtroppo.

Per la giustizia ci sono delle cose semplicissime da fare.

...

Processo breve. Come?

 

- separazione delle carriere

- revisione delle circoscrizioni giudiziarie

- informatizzazione delle attività giudiziarie

- depenalizzazione di alcuni reati minori

- progetto di geografia giudiziaria.

 

 

Ammetto la mia ignoranza sulla separazione delle carriere, nel senso che non vedo come possano avere il processo breve come diretta conseguenza ma va beh. Geografia giudiziaria e revisione circoscrizioni mi sembra sia la stessa cosa. Il governo Monti ha già messo mano pesantemente sul'argomento, lo so perché ne ha fatto le spese il tribunale della mia città insieme a decine di altri. Riguardo alla depenalizzazione bisogna vedere di che reati, perché ci sono già tante tipologie di criminali tipo i colletti bianchi o i grandi evasori fiscali che non si fanno manco un giorno di galera anche se rei confessi. Riguardo all'informatizzazione, è tutt'altro che qualcosa di semplice o di poco costo, ma andrebbe sicuramente fatto.

 

Contemporaneamente devi ridurre la tassazione. La pressione fiscale è troppo alta, il cuneo fiscale è troppo elevato.

 

Una volta ridotta la tassazione in modo sostanziale si fa una lotta seria all'evasione fiscale senza se e senza ma. Una volta ridotta la tassazione e dato respiro sia ai lavoratori che ai padroni non ci sono più scusanti per non pagare le tasse.

 

Ti segnalo che Renzi con gli 80 € e il taglio dell'IRAP ha fatto proprio questo. È sicuramente troppo poco, ma ci sono problemi a trovare le coperture per quello, figurati per robe più grosse...

Per la riduzione delle tasse io ho il pallino della legalizzazione delle droghe leggere e della legalizzazione della prostituzione per reggere l'iniziale botta che potrebbe produrre una riduzione drastica della pressione fiscale.

Io invece sono contrario a parlare della legalizzazione di tali attività su un mero piano di entrate fiscali. Sono problemi molto seri dal punto di vista sociale, morale e legale, e vanno prima di tutto affrontati in questo senso. Poi io sono molto scettico su una rilevanza fiscale tale da consentire tagli di tasse consistenti, considerando che tali legalizzazioni avrebbero anche costi per lo stato notevoli (contributi, spese mediche maggiori, ecc. ecc.). Anche qua comunque siamo nell'ultra ipotetico, nulla di realizzabile in poco tempo senza grandi polemiche e discussioni.

 

 

Secondo me manca una cosa da tutte le discussioni: finanziare in maniera seria ricerca scientifica e tecnica. Si tratta di investimenti che portano ritorni mostruosi, se si ha il tempo di attendere qualche anno.

 

Poi il mercato del lavoro va riformato: il problema non è tanto l'articolo 18 secondo me quanto la presenza di tipo 40 tipologie diverse di contratto, assolutamente senza senso.

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Quindi si, anche io partire con pugno duro per corruttori/corrotti e per tutti quelli che frodano lo Stato. Non solo, ripropongo un vecchio cavallo di battaglia di Di Pietro. Una volta che sei stato beccato perdi la facoltà di partecipare ad aste pubbliche.

 

Fin qui dubito ci sia qualcuno contrario, ma tra il dire e il fare in Italia c'è di mezzo il mare su queste cose purtroppo.

Per la giustizia ci sono delle cose semplicissime da fare.

...

Processo breve. Come?

 

- separazione delle carriere

- revisione delle circoscrizioni giudiziarie

- informatizzazione delle attività giudiziarie

- depenalizzazione di alcuni reati minori

- progetto di geografia giudiziaria.

 

 

Ammetto la mia ignoranza sulla separazione delle carriere, nel senso che non vedo come possano avere il processo breve come diretta conseguenza ma va beh. Geografia giudiziaria e revisione circoscrizioni mi sembra sia la stessa cosa. Il governo Monti ha già messo mano pesantemente sul'argomento, lo so perché ne ha fatto le spese il tribunale della mia città insieme a decine di altri. Riguardo alla depenalizzazione bisogna vedere di che reati, perché ci sono già tante tipologie di criminali tipo i colletti bianchi o i grandi evasori fiscali che non si fanno manco un giorno di galera anche se rei confessi. Riguardo all'informatizzazione, è tutt'altro che qualcosa di semplice o di poco costo, ma andrebbe sicuramente fatto.

 

Contemporaneamente devi ridurre la tassazione. La pressione fiscale è troppo alta, il cuneo fiscale è troppo elevato.

 

Una volta ridotta la tassazione in modo sostanziale si fa una lotta seria all'evasione fiscale senza se e senza ma. Una volta ridotta la tassazione e dato respiro sia ai lavoratori che ai padroni non ci sono più scusanti per non pagare le tasse.

 

Ti segnalo che Renzi con gli 80 € e il taglio dell'IRAP ha fatto proprio questo. È sicuramente troppo poco, ma ci sono problemi a trovare le coperture per quello, figurati per robe più grosse...

Per la riduzione delle tasse io ho il pallino della legalizzazione delle droghe leggere e della legalizzazione della prostituzione per reggere l'iniziale botta che potrebbe produrre una riduzione drastica della pressione fiscale.

Io invece sono contrario a parlare della legalizzazione di tali attività su un mero piano di entrate fiscali. Sono problemi molto seri dal punto di vista sociale, morale e legale, e vanno prima di tutto affrontati in questo senso. Poi io sono molto scettico su una rilevanza fiscale tale da consentire tagli di tasse consistenti, considerando che tali legalizzazioni avrebbero anche costi per lo stato notevoli (contributi, spese mediche maggiori, ecc. ecc.). Anche qua comunque siamo nell'ultra ipotetico, nulla di realizzabile in poco tempo senza grandi polemiche e discussioni.

 

 

Secondo me manca una cosa da tutte le discussioni: finanziare in maniera seria ricerca scientifica e tecnica. Si tratta di investimenti che portano ritorni mostruosi, se si ha il tempo di attendere qualche anno.

 

Poi il mercato del lavoro va riformato: il problema non è tanto l'articolo 18 secondo me quanto la presenza di tipo 40 tipologie diverse di contratto, assolutamente senza senso.

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Ok, non ti piace la legalizzazione però io 60 miliardi di coperture te le ho trovate.

 

Poi il fatto che si dovrebbe alzare la spesa sanitaria è un falso mito...

 

La nostra sanità è completamente pubblica quindi la prostituta (che con la legalizzazione sarebbe molto più controllata e quindi meno soggetta a contrarre patologie costose) già oggi si fa curare a spese dello Stato con la differenza che oggi non paga un euro.

 

 

Per quanto riguarda la giustizia ti ho appunto consigliato il libro di Gratteri dove vengono spiegate tutte queste cose con precisione esemplare. Comunque tutti quei punti concorrono ad un processo più breve perchè snelliscono la macchina giudiziaria.

 

Ci sono ad esempio reati minori che vanno sul penale e vanno ad ingolfare tutto. Ad esempio, una cavolata, se ti beccano a buttare la spazzatura al di fuori dei cassonetti (che sia una busta o un camion) vai a finire nel penale. E come questo ci sono centinaia di reati che dovrebbero essere regolati solo da una sanzione e non dal penale.

 

Gli 80 euro vanno in quella direzione certo. Ma se per dare 80 euro in più devo ricorrere ancora e ancora a tagli lineari a sanità, forze dell'ordine e via di scorrendo ne faccio a meno.

 

Quindi o si fanno cose coraggiose o lasciamo perdere che si fa peggio che meglio!

 

Ps: ci vuole la volontà politica. Non mi parlate di utopie perché mi sale il sangue al cervello xD gli altri paesi agiscono e non si fanno tutte ste pippe mentali.

 

Vai a vederti quanti soldi ha buscato la Germania (una grande fetta sono soldi Italiani) con l'apertura dei bordelli.

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Ok, non ti piace la legalizzazione però io 60 miliardi di coperture te le ho trovate.

 

 

Non ho detto che non mi piace, ho detto che non è un problema fiscale, ma sociale e di legalità, e come tale va affrontato.

 

 

Poi il fatto che si dovrebbe alzare la spesa sanitaria è un falso mito...

 

La nostra sanità è completamente pubblica quindi la prostituta (che con la legalizzazione sarebbe molto più controllata e quindi meno soggetta a contrarre patologie costose) già oggi si fa curare a spese dello Stato con la differenza che oggi non paga un euro.

 

 

 

E i controlli periodici del medico del lavoro che ora non c'è? E i contributi? E la maternità? E la malattia? E i maggiori costi sanitari dell'incremento del numero di dipendenze dovute alla legalizzazione di droghe? Queste vengono a gratis? Non facciamo gli ideologici, non dico che non potrebbe esserci un aumento del gettito, ma i 60 miliardi ti erano già stati contestati come eccessivi quando li hai nominati l'altra volta, non è che se lo dici più volte diventano più probabili.

 

 

Per quanto riguarda la giustizia ti ho appunto consigliato il libro di Gratteri dove vengono spiegate tutte queste cose con precisione esemplare. Comunque tutti quei punti concorrono ad un processo più breve perchè snelliscono la macchina giudiziaria.

 

 

TI ho anche risposto che due punti (che poi sono lo stesso) sono già stati pesantemente riformati, e l'informatizzazione non è a costo zero, soprattutto conoscendo come funziona l'Italia in questi casi (fatto salvo che sarebbe sacrosanta).

 

 

Gli 80 euro vanno in quella direzione certo. Ma se per dare 80 euro in più devo ricorrere ancora e ancora a tagli lineari a sanità, forze dell'ordine e via di scorrendo ne faccio a meno.

 

Quindi o si fanno cose coraggiose o lasciamo perdere che si fa peggio che meglio!

 

Quindi il tuo piano di riforme dal punto di vista economico è legalizzazione la prostituzione  le droghe leggere per tagliare le tasse. Ti rendi conto che siamo in Italia (dove c'è il Vaticano ecc ecc)? Non penso che tu sia così ingenuo da pensare che una cosa del genere si riesca a fare in pochi mesi senza nessuna polemica e con grandi maggioranze, vero?

 

Poi io contesto che questi temi siano trattati solo in forma utilitaristica dal punto di vista fiscale, è un errore madernale secondo me.

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Nei paesi dove questi "problemi" vengono trattati solo dal punto di vista fiscale stanno da dio.

 

Il Vaticano? Ma per favore quando c'è stata la volontà politica hanno fatto passare il divorzio,l'aborto, la fecondazione e se ne sono sbattuti della chiesa. Il problema è che legalizzando queste cose si darebbe una mazzata alla Mafia.

 

I 60 miliardi sono stati calcolati qualche giorno fa dall'Istat che li ha voluti includere nel PIL. Non sono mie stime (prima erano mie stime, tra l'altro esatte). Sono dati ufficiali.

 

Ma poi che vuol dire che ci sono dei costi? Tutte le riforme hanno dei costi intrinsechi ma se i costi vengono enormemente superati dai ricavi non si ha alcun problema. Le prostitute pagherebbero le tasse come tutti. Sarebbero soggette agli stessi problemi delle altre categorie. Maternità? Assistenza? Se pagano le tasse non vedo dove sia il problema.

 

"Incremento del numero di dipendenze"

 

Ma sai di cosa stai parlando? Non stiamo parlando di eroina eh...

 

La prostituzione e le droghe non sono cose che possono essere debellate. Puoi solo controllarle legalmente. In ogni società l'uomo ha voluto la prostituta e lo sballo. Dalla preistoria ad oggi.

 

Prendiamone atto e finiamola con questa ipocrisia.

 

http://espresso.repubblica.it/opinioni/l-antitaliano/2014/09/16/news/liberalizzare-una-grande-riforma-1.180344?ref=twhe

 

Poi io sto parlando di quello che farei io.

E lo farei da domani senza alcun problema

 

Quello che può (vuole) fare questa maggioranza? Assolutamente niente. Qualche riformina per darci l'impressione di star meglio senza poi cambiare assolutamente niente.

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I 60 miliardi sono stati calcolati qualche giorno fa dall'Istat che li ha voluti includere nel PIL. Non sono mie stime (prima erano mie stime, tra l'altro esatte). Sono dati ufficiali.

 

Dove li hai presi? Perché io ho trovato questo:

 

http://www.blitzquotidiano.it/economia/pil-dopato-vale-15-mld-in-piu-come-istat-quantifica-droga-e-prostituzione-1968022/

 

in cui si parla di 3.5 mld per la prostituzione e 10.5 per il traffico di tutte le droghe (leggere e non). Poi questo è il PIL, non l'impatto in termini di maggiore gettito fiscale, che sarebbe ovviamente minore.

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Dove li hai presi? Perché io ho trovato questo:

 

http://www.blitzquotidiano.it/economia/pil-dopato-vale-15-mld-in-piu-come-istat-quantifica-droga-e-prostituzione-1968022/

 

in cui si parla di 3.5 mld per la prostituzione e 10.5 per il traffico di tutte le droghe (leggere e non). Poi questo è il PIL, non l'impatto in termini di maggiore gettito fiscale, che sarebbe ovviamente minore.

Ho finito i Giga...e non posso cercare link, comunque è una notizia di pochissimi giorni fa

 

Se cerchi sui dati ISTAT li trovi di certo...

 

Quando trovo un wifi se ne riparlerà

 

Buona giornata!

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Non si può pensare che, qualunque sia il valore, l'indotto delle attività illegali si riversi completamente alla luce del sole una volta legalizzato. Andrebbe già di lusso se ne intercettassi il 50%.

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La tassazione attuale delle auto (leggasi bollo) è semplicemente senza senso.

un mio amico ha una stilo del 2002, 1.6 benzina.

un'altro si è da poco preso una fiesta nuova, 1.3 diesel ma super accessoriata.

il bollo è più alto per la stilo.

 

sarò strano io ma se una tassa è sul possesso di un bene, allora tassi in base all'effettivo valore del bene, non sui "cavalli fiscali" che non vuol dire assolutamente nulla

:inchino  :inchino  +1

 

Dicessi mai una cazzata, o una banalità... bravo Garion, hai centrato uno dei punti delle tantissime ingiustizie dell'attuale sistema fiscale. Come la trappola che s'erano inventati per far passare i Suv come autocarri (spero non sia passata o non sia più in atto, non possedendone uno, mi sono disinteressato di tale porcheria)

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Luca Sofri la spiega, come spesso accade. Qui

Nel sonoro ribollire di mugugni contro Matteo Renzi che sentite provenire da una categoria antropologico-giornalistica estesa ma individuabile – qualche esempio: la rubrica fissa antirenziana di Eugenio Scalfari la domenica, il drastico editoriale di Lucia Annunziata, il severo fastidio mostrato da mesi dalla direzione del Corriere della Sera ed esplicitato oggi da un editoriale del direttore – ci sono molte considerazioni fondate. Non sto infatti parlando di tutto quel diverso sottobosco editoriale di professionisti dell’anticasta, direbbe Sciascia, la cui demagogia tiene in piedi bilanci di giornali o altro, e che soddisfano la domanda di antirenzismo un giorno sì e uno no con fragili slogan da stadio o calembour dell’asilo.
Parlo di autori seri e persone intelligenti ed esperte, alla cui sincerità di motivazioni e analisi credo abbastanza, almeno per quanto sinceri riusciamo a essere tutti noi. E che sono capaci, appunto, di individuare diversi limiti in quello che è stato finora il governo Renzi: alcune cose che scrive Annunziata sono vere, come anche alcune perplessità di Scalfari, ed è esatta e condivisa da molti l’analisi di De Bortoli sull’indisponibilità di Renzi a costruire un progetto politico e una “squadra” che possano esistere senza di lui, e quindi funzionare davvero.

Ma ciò che toglie molto senso queste letture – e ne rivela un altro – è che si accompagnano a salti logici e forzature cospicue (Scalfari che indica come elemento “a carico” di Renzi che sia costretto a fare delle riforme; De Bortoli che non si trattiene da battute sulle camicie o sui toscani); e a riferimenti a un’idea di Italia, di politica – e forse di mondo – che non esistono più; e infine a una palese insofferenza personale. Cose che rivelano un intrattenibile messaggio di queste opinioni (una sorta di sottotitolazione) che è: “il potere che conosco e con cui andavo a pranzo non esiste più: ne è arrivato un altro che non si sa ancora se sia meglio o peggio, ma quello che è chiaro è che non ci vado più a pranzo, parla altre lingue, e ne sto perdendo la comprensione e la familiarità”.

Come dicevo, la trasparenza di queste motivazioni non rende meno fondate alcune delle critiche espresse: contano infatti le cose che si dicono, non chi le dice o perché le dice. E a quelle critiche, da fuori, si può aggiungere il modo in cui Renzi affronta questo conflitto cultural-anagrafico: mi pare che sia di trovarsi altri interlocutori, più disponibili e con meno da perdere, dentro gli stessi sistemi, e fare poco per stimolare davvero nuovi canoni di informazione politica, a parte qualche tweet di formalità. Ma i sentimenti che trapelano, e i mondi che rivelano, invece di rafforzarle, indeboliscono quelle critiche, prevalendo agli occhi dei lettori l’irritazione rispetto agli argomenti (con misure diverse, negli esempi che ho fatto), o almeno la sensazione che si voglia misurare la capienza di uno hard disk con la bilancia: e che a proporlo siano i venditori di bilance.

 

Mentre Francesco Costa, sempre sul Post, mazzola la mitologia autoalimentante della leggenda complottista del Patto del Nazareno

 

 

Il direttore del Corriere della Sera aggiunge oggi il suo granellino – e che granellino – alla mitologia sul cosiddetto “patto del Nazareno”, l’accordo politico trovato da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi il 18 gennaio del 2014 presso la sede del Partito Democratico (si chiama così perché la sede del PD si trova in via di Sant’Andrea delle Fratte, poco distante da largo del Nazareno). De Bortoli scrive:

Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria.

Il filone è ricco e affollato. In questi mesi la sete patologica del giornalismo politico italiano per i retroscena si è sposata con la particolare sensibilità dell’opinione pubblica per le dietrologie, i complotti e il “non me la raccontano”, producendo una specie di leggenda metropolitana che si auto-alimenta, cavalcata da un pezzo dell’opposizione politica a Renzi (Movimento 5 Stelle in testa, ma anche molti altri) e da un pezzo della stampa (Fatto Quotidiano in testa, ma anche molti altri): nei giorni pari chiedono a Renzi di divulgare “il vero contenuto del patto del Nazareno”, nei giorni dispari descrivono quante e quali oscure e terribili macchinazioni siano state segretamente messe per iscritto in quell’accordo politico (l’elenco contiene varie atrocità e cambia ogni giorno). Oggi sul Corriere della Sera siamo alla Rai, al Quirinale e alla massoneria, per dare un’idea; ieri su testate molto meno autorevoli del Corriere eravamo a deliri di questo livello:

Schermata-2014-09-24-alle-09.01.07.png

La questione ha prima di tutto a che fare con la logica. Se uno è convinto che nel patto del Nazareno ci sia qualcosa di oscuro, segreto e compromettente, tramato da Silvio Berlusconi e Matteo Renzi alle spalle del paese intero, qual è il senso di insistere quotidianamente con la litania del “diteci cosa c’è”, salvo la ricerca di attenzioni per se stessi? Scoprilo tu cos’è: tanto Renzi e Berlusconi ometteranno sempre qualcosa, no? Nemmeno l’ipotesi di scuola per cui domani Renzi e Berlusconi organizzino una conferenza stampa per svelare “il vero contenuto del patto del Nazareno” – come un pezzo di stampa e di classe politica surrealmente chiede loro, da oggi anche De Bortoli – risolverebbe la questione: chiunque dal giorno dopo potrebbe sostenere che Renzi e Berlusconi hanno svelato qualcosa ma non tutto e soprattutto non la cosa più importante. Chiunque dal giorno dopo potrebbe sostenere che c’è qualcosa di oscuro e segreto che ancora non ci hanno detto. Lo direbbero sulla sola base delle loro sensazioni, ma d’altra parte gli elementi sulla base dei quali è nata questa mitologia hanno al momento poco a che fare con fatti, prove e notizie: al massimo con qualche dichiarazione di anonimi parlamentari che dicono di saperla lunghissima, infilata dentro retroscena e ricostruzioni che dimostrano quotidianamente la loro magra affidabilità.

Quindi si arriva al racconto della realtà. Il 18 gennaio del 2014 Renzi e Berlusconi hanno spiegato alla stampa il contenuto dell’accordo e da quel giorno lo hanno fatto diverse altre volte, dando anche un seguito parlamentare a quanto deciso. Lo sappiamo cosa c’è nel patto del Nazareno: combatterlo in modo trasparente è legittimo; se si vuole insinuare che ci sia altro ed essere presi sul serio, bisogna dimostrarlo. Non ho ragioni per escludere che il “patto del Nazareno” contenga effettivamente macchinazioni diaboliche, che sia stato scritto e firmato col sangue di bambini innocenti e che sia conservato in cassaforte, così come non posso escludere con certezza che contenga un piano per l’eliminazione del genere umano, come mi ha detto un tizio sul tram che diceva di essere molto informato: questo mi autorizza a scriverne su un giornale? A parlarne dando per scontate cose su cui circolano esclusivamente pettegolezzi? Il mestiere dei giornalisti sarebbe trovare qualcosa in più di sensazioni e sospetti; resistere alla tentazione di spiegare le cose che succedono facendo ricorso da vent’anni ai soliti quattro o cinque tòpoi; trovare fatti e prove. Mettersi strumentalmente e poco responsabilmente al seguito di chi ha creato una specie di mitologia complottista per legittimi scopi elettorali o editoriali, quello no.

 

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:inchino :inchino +1

 

Dicessi mai una cazzata, o una banalità... bravo Garion, hai centrato uno dei punti delle tantissime ingiustizie dell'attuale sistema fiscale. Come la trappola che s'erano inventati per far passare i Suv come autocarri (spero non sia passata o non sia più in atto, non possedendone uno, mi sono disinteressato di tale porcheria)

Ahaha troppo buono!

Guarda per la storia autocarri non saprei (essendo stato per un pó nel settore auto ti assicuro molti suv sono agganciati a partite iva..) ma vogliamo parlare delle auto d'epoca o interesse storico?

Certo molte sono pandini scassato dell'84, ma far tenere a costo zero auto di lusso, seppur d'epoca, é semplicemente assurdo.

Che poi sarebbe cosi semplice usare il principio del "più vale più paghi" su auto, case... Ma cosi si smetterebbe di pescare piú soldi dalla massa, perché dati alla mano l'Italia é un paese povero: La maggior parte della popolazione gira in utilitarie, spesso vecchie.

Intanto nel 2013 per rilanciare l'industria nautica si toglie la tassa sulle barche da 10/20 metri. Tassa di per se ridicola (se comparata ai costi di gestione fi uno yacht) e piuttosto che inasprirla l'han direttamente tolta.

Follie all'italiana

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Che poi sarebbe cosi semplice usare il principio del "più vale più paghi" su auto, case... Ma cosi si smetterebbe di pescare piú soldi dalla massa, perché dati alla mano l'Italia é un paese povero: La maggior parte della popolazione gira in utilitarie, spesso vecchie.

 

Perfetto verde. Malino rosso.

 

Vorrei vedere i dati da cui trai questa conclusione. Stando a quello che so io l'italia è un paese APPARENTEMENTE povero, con montagne di denaro sommerso. E il mercato delle auto riflette questo andamento, con fatturati sempre in salita per le case di livello medio-alto, con record per l'eurozona di auto in leasing o aziendali e via dicendo. Io mi guardo in giro e vedo più auto da 20.000€ piuttosto che auto da 10.000€ o meno.

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