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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Perfetto verde. Malino rosso.

 

Vorrei vedere i dati da cui trai questa conclusione. Stando a quello che so io l'italia è un paese APPARENTEMENTE povero, con montagne di denaro sommerso. E il mercato delle auto riflette questo andamento, con fatturati sempre in salita per le case di livello medio-alto, con record per l'eurozona di auto in leasing o aziendali e via dicendo. Io mi guardo in giro e vedo più auto da 20.000€ piuttosto che auto da 10.000€ o meno.

 

Dipende da dove ti guardi in giro...lascia stare Milano o Roma, le metropoli o le grandi città, che comunque rappresentano una minoranza, della popolazione. Altrove, io vedo tante macchine da 20000 euro o più (inspiegabilmente, visto che ci dicono che siamo in crisi), ma molte, troppe, di valore inferiore alla media.

Certo, anche io viaggio su una macchina che costava quasi 20000 euro, da nuova, ma ha i suoi dieci anni abbondanti. Allora potevo permettermela, oggi non potrei. Semplice.

 

 

@Garion: grazie per il contributo sul mercato nautico, mi mancava quest'altra zozzeria. 

Quella dei suv equiparati agli autocarri, per pagare poco di bollo (o di assicurazione, non vorrei confondermi), era una proposta di legge di 3-4 anni fa che ho la speranza non sia mai passata, e se si, sia già stata abolita.

Il punto è che chi può viaggiare su un Suv - beato lui, nessuna invidia, anche perchè preferisco un altro tipo di vetture....ma paghi il giusto, almeno -, deve sborsare in proporzione al valore di mercato. 

Io che sono dietrologo di natura, ho collegato il fatto che chi decide o legisla a certi livelli, il suv ce l'ha nel 90% dei casi (o lui, o la moglie, o il figlio, o dei loro amici), ma chiaramente questo "sospetto" conflitto d'interessi è solo frutto della mia immaginazione.

Posso essere in errore, o possono avermi riportato male, ma quando sento puzza di bruciato, in genere c'è sempre l'incendio (o qualcuno alle prese con una grigliata)  :asd

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^

Che poi quali auto costano meno di 10 mila euri?

:asd

Anche una leon costa meno di 10k, se la si prende usata, ed é il primo esempio dignitoso che mi viene fra quelli che non riguardano punto seconda serie (che dalle mie parti abbondano :asd )

 

@kei

Non nego certo che in Italia ci sia del sommerso, anzi, ma questa idea che in Italia siano più gli evasori che poveri non la condivido. Anche perché seppur può sembrare assurdo, le cose coincidono a volte: Un gestore di un bar che "evita" accuratamente di fare qualche scontrino nel baretto di paese, un imprenditore edile che fa il classico "lavoretto" urgente (o l'operaio che non lavora più in ditta e che trova un lavoretto alla classica vecchietta che deve pitturare la stanza) fanno del sommerso, ma non necessariamente sono ricchi, anzi.

Certo, da poco hanno anche arrestato un "dentista" che girava in ferrarino ( :asd ) ma il discorso é appunto questo: Non tutti quelli che evadono, ormai, sono ricchi. Anzi direi che per uno che evade parecchio arricchendosi, molti lo fanno semplicemente perché altrimenti non ce la farebbero (e contestualmente ricevono aiuti alimentari dalla caritas perché anche quei venti euro di alimenti fanno la differenza, sopratutto se hai dei bambini..)

Non so, io la vedo più complicata del semplice: Evasore = male... In piu dalle mie parti non abbondano le auto dai 20k ma tant'è

 

@jay

Condivido in toto ;)

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Ottima opinione secondo me sull'articolo 18:

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/24/articolo-18-latto-di-fede-nelle-virtu-del-licenziamento/1131437/

 

 

Qualche economista vi dirà che licenziamenti un po’ più facili rendono anche le assunzioni un po’ più facili, altri sosterranno che o si cancella del il reintegro dalle sanzioni o niente cambia, altri ancora vi spiegheranno che è irrilevante l’articolo 18. Ma di solito si tratta di convinzioni personali, viene richiesto un atto di fede più che di comprensione.

 

Sono perfettamente d'accordo con questo. Trovo veramente assurdo fissarsi su questo aspetto della normativa del lavoro, sul quale è oltre tutto difficile avere un'opinione oggettiva. Mi ritrovo molto anche in questo punto di vista:

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/23/riforma-del-lavoro-quali-tutele-e-quanto-crescenti/1130222/

 

 

L’approvazione dell’articolo 4 della legge delega in commissione al Senato ha messo la riforma del lavoro al centro dell’agenda di Governo. La legge delega, nella versione votata dalla commissione, rappresenta un importante passo in avanti per riformare il mercato del lavoro italiano.
La necessità di risolvere il dualismo nel mercato del lavoro è ben nota ai lettori di questo sito. Con l’emendamento presentato la scorsa settimana, il Governo ha ora aperto la strada ad almeno due importanti riforme “a costo zero”: il contratto a tutele crescenti e il salario minimo. La legge delega riguarda anche altri aspetti dei rapporti di lavoro (tra cui il cosiddetto demansionamento e i controlli a distanza) mentre ha alcune importanti omissioni (quali la rappresentanza dei sindacati e il rapporto fra i diversi livelli di contrattazione). Trattandosi di una legge delega, il testo si limita a enunciare principi generali senza entrare nei dettagli della riforma. Sappiamo bene che nella legislazione del lavoro questi dettagli sono fondamentali.

 

 

Qualora il contratto a tutele crescenti diventasse legge, sarà perciò necessario rimettere mano a questo primo provvedimento del Governo Renzi, rendendo meno flessibile l’utilizzo, protratto nel corso del tempo, dei contratti a tempo determinato. Non possiamo immaginare un giovane che viene prima assunto per un totale di tre anni a termine con cinque contratti che durano sei mesi ciascuno e che poi debba iniziare un nuovo rapporto di lavoro con il contratto a tutele crescenti. Un mercato del lavoro di questo tipo sarebbe davvero di serie B.
È evidente che, con il contratto a tutele crescenti, il contratto a termine può avere senso soltanto dietro specifiche circostanze (lavori stagionali, imprese a termine o grandi eventi come l’Expo). In circostanze normali, si deve entrare nel mercato del lavoro subito con il contratto a tutele crescenti e non con il contratto a tempo determinato.

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Anche una leon costa meno di 10k, se la si prende usata, ed é il primo esempio dignitoso che mi viene fra quelli che non riguardano punto seconda serie (che dalle mie parti abbondano :asd )

 

@kei

Non nego certo che in Italia ci sia del sommerso, anzi, ma questa idea che in Italia siano più gli evasori che poveri non la condivido. Anche perché seppur può sembrare assurdo, le cose coincidono a volte: Un gestore di un bar che "evita" accuratamente di fare qualche scontrino nel baretto di paese, un imprenditore edile che fa il classico "lavoretto" urgente (o l'operaio che non lavora più in ditta e che trova un lavoretto alla classica vecchietta che deve pitturare la stanza) fanno del sommerso, ma non necessariamente sono ricchi, anzi.

Certo, da poco hanno anche arrestato un "dentista" che girava in ferrarino ( :asd ) ma il discorso é appunto questo: Non tutti quelli che evadono, ormai, sono ricchi. Anzi direi che per uno che evade parecchio arricchendosi, molti lo fanno semplicemente perché altrimenti non ce la farebbero (e contestualmente ricevono aiuti alimentari dalla caritas perché anche quei venti euro di alimenti fanno la differenza, sopratutto se hai dei bambini..)

Non so, io la vedo più complicata del semplice: Evasore = male... In piu dalle mie parti non abbondano le auto dai 20k ma tant'è

 

@jay

Condivido in toto ;)

 

Perfetto...o abitiamo nella stessa città e non ce ne siamo accorti, oppure certi fenomeni non sono cosi rari. :drinks:

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quello che succede ad oggi, nella realtà in cui vivo, è il licenziamento "per impossibilità di ricollocamento" usato a cazzo per tagliare persone "costose" e inserire stagisti al loro posto (che poi 99 su 100 non verranno assunti)

 

non mi pare che questa riforma vada nella direzione del disincentivare questa barbara prassi...

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quello che succede ad oggi, nella realtà in cui vivo, è il licenziamento "per impossibilità di ricollocamento" usato a cazzo per tagliare persone "costose" e inserire stagisti al loro posto (che poi 99 su 100 non verranno assunti)

 

non mi pare che questa riforma vada nella direzione del disincentivare questa barbara prassi...

 

L'unica cosa che si può fare per limitare fenomeni del genere è eliminare più forme di contratto possibili lasciandone il minimo indispensabile e rendere quella a tempo indeterminato la più conveniente per l'imprenditore.

 

Alternative io non ne vedo, perché non puoi certo vietare a un'azieda di assumere dopo aver licenziato qualcuno per "impossibilità di ricollocamento".

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L'unica cosa che si può fare per limitare fenomeni del genere è eliminare più forme di contratto possibili lasciandone il minimo indispensabile e rendere quella a tempo indeterminato la più conveniente per l'imprenditore.

 

Alternative io non ne vedo, perché non puoi certo vietare a un'azieda di assumere dopo aver licenziato qualcuno per "impossibilità di ricollocamento".

Come no? Se hai licenziato qualcuno, non assumi nessuno, se non il licenziato.... facile, secondo me.

Questi sono i trucchetti di cui si parlava sopra, per altre questioni: c'è sempre pronto il raggiro, la furbata, per sfruttare a proprio uso e consumo le normative.

Se lasci a casa qualcuno - peggio ancora, se assunto con contratto a tempo indeterminato -, col cazzo che ti prendi un apprendista, uno stagista o un interinale, per far fronte ad un effettivo fabbisogno di personale, in un secondo momento.

Cosi funzionerebbe in qualunque paese civile, ma non qui da noi. Di esempi come quelli portati da Sonato ne ho visti e sentiti a decine.

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Come no? Se hai licenziato qualcuno, non assumi nessuno, se non il licenziato.... facile, secondo me.

Questi sono i trucchetti di cui si parlava sopra, per altre questioni: c'è sempre pronto il raggiro, la furbata, per sfruttare a proprio uso e consumo le normative.

Se lasci a casa qualcuno - peggio ancora, se assunto con contratto a tempo indeterminato -, col cazzo che ti prendi un apprendista, uno stagista o un interinale, per far fronte ad un effettivo fabbisogno di personale, in un secondo momento.

Cosi funzionerebbe in qualunque paese civile, ma non qui da noi. Di esempi come quelli portati da Sonato ne ho visti e sentiti a decine.

 

concordo con te, specie se l'impossibilità di ricollocamento è palesemente falsa o una decisa forzatura; lo si può fare (intendo licenziare) anche fingendo che la funzione aziendale non esista più (per intenderci se dentro un'azienda c'è la funzione "facility" puoi decidere di segarla e licenziare tutti quelli che ne fanno parte)

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Come no? Se hai licenziato qualcuno, non assumi nessuno, se non il licenziato.... facile, secondo me.

Questi sono i trucchetti di cui si parlava sopra, per altre questioni: c'è sempre pronto il raggiro, la furbata, per sfruttare a proprio uso e consumo le normative.

Se lasci a casa qualcuno - peggio ancora, se assunto con contratto a tempo indeterminato -, col cazzo che ti prendi un apprendista, uno stagista o un interinale, per far fronte ad un effettivo fabbisogno di personale, in un secondo momento.

Cosi funzionerebbe in qualunque paese civile, ma non qui da noi. Di esempi come quelli portati da Sonato ne ho visti e sentiti a decine.

 

Io farei solo contratti a tempo determinato.... pensa te  :asd

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Come no? Se hai licenziato qualcuno, non assumi nessuno, se non il licenziato.... facile, secondo me.

Questi sono i trucchetti di cui si parlava sopra, per altre questioni: c'è sempre pronto il raggiro, la furbata, per sfruttare a proprio uso e consumo le normative.

Se lasci a casa qualcuno - peggio ancora, se assunto con contratto a tempo indeterminato -, col cazzo che ti prendi un apprendista, uno stagista o un interinale, per far fronte ad un effettivo fabbisogno di personale, in un secondo momento.

Cosi funzionerebbe in qualunque paese civile, ma non qui da noi. Di esempi come quelli portati da Sonato ne ho visti e sentiti a decine.

 

Ma sempre nel mondo dei trucchetti e delle furbate, pensi che una regola del genere vorrebbe dire che riassumerebbe il dipendente precedente?

 

No, semplicemente assumerebbe uno per un'altra posizione che non centra nulla e poi lo farebbe lavorare al posto di quello. Oppure non assumerebbe nessuno e dividerebbe il carico tra quelli che ha. Non mi sembra una grande idea, visto che alla fine della fiera ci sarebbe una persona in meno che lavora.

 

Poi per quanto tempo dovrebbe valere questo divieto di assunzione? Fino a che il licenziato non va in pensione o trova un altro lavoro? Stai prima a dire all'azienda chiudi baracca e vai da un'altra parte, con grande gioia per chi ci stava lavorando nell'azienda.

 

Il problema in Italia è prima di tutto la testa delle persone che le leggi. E vale sia per i dipendenti che per gli imprenditori.

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Ma sempre nel mondo dei trucchetti e delle furbate, pensi che una regola del genere vorrebbe dire che riassumerebbe il dipendente precedente?

 

No, semplicemente assumerebbe uno per un'altra posizione che non centra nulla e poi lo farebbe lavorare al posto di quello. Oppure non assumerebbe nessuno e dividerebbe il carico tra quelli che ha. Non mi sembra una grande idea, visto che alla fine della fiera ci sarebbe una persona in meno che lavora.

 

Poi per quanto tempo dovrebbe valere questo divieto di assunzione? Fino a che il licenziato non va in pensione o trova un altro lavoro? Stai prima a dire all'azienda chiudi baracca e vai da un'altra parte, con grande gioia per chi ci stava lavorando nell'azienda.

 

Il problema in Italia è prima di tutto la testa delle persone che le leggi. E vale sia per i dipendenti che per gli imprenditori.

Questo perchè nel sistema italia è concesso tutto e il contrario di tutto.

Sai quante aziende usano questo escamotage per lasciare a casa i dipendenti con contratti "pesanti", per poi sfruttare chi costa loro meno e non avrà mai alcuna prospettiva di carriera in quell'azienda (non nel senso di fare carriera, ma proprio di rimanerci  :asd  )?

Certo che lo sai, anche meglio di me. 

A me, del lavoratore in più o in meno, frega il giusto. Sai che bello quando il berlusca di turno vaneggia di aumento dell'occupazione - o diminuizione della disoccupazione -, sfruttando le decine o centinaia di migliaia di persone assunte con contratti a tempo, senza garanzie, talvolta trattati come schiavi, ricattati e calpestati nei loro dirittti, sfruttando il loro bisogno di lavorare?

E bada che ti parla uno che l'ultima volta che ha lavorato in una cooperativa - per poco - lo ha fatto quando c'era ancora la lira, quindi non è un problema che mi riguardi direttamente. 

Il mondo del lavoro, in Italia, è gestito in maniera indegna, e ci mancherebbe altro, tra le vittime ci sono anche i tanti imprenditori vittime del sistema fiscale e burocratico, che poi te credo che non assumono.

Cosi com'è ora, siamo da terzo mondo. Non riesco ad immaginare come si possa agire concretamente - non a parole come i politici, che si riempono solo la bocca di demagogia -, per modificare l'attuale sistema, ma qualunque cambiamento sarebbe meglio del nulla attuale (e degli ultimi 10-15 anni almeno).

 

 

@Verdastro: a tempo determinato tutti, perchè? Per garantire la par condicio e rendere incerto il futuro di chiunque, aumentando la percentuale di depressioni, suicidi e pazienti dagli psicanalisti? Per caso lavori nel settore?  :siciao:

Scherzi a parte, mi sfugge il vantaggio di un sistema come quello che proponi, ma sarei felice di leggere il tuo punto di vista (magari l'hai già espresso, ammetto di essermelo perso, sulla questione).

 

 

 

Ah, per quanto riguarda il lavoro dei parlamentari 5 stelle, nuova interrogazione parlamentare per denunciare un aereo militare utilizzato (forse, boh, non si sa, alla fine pare anche di no) per scopi personali da parte di un ministro, un volo ROma-Sestri.

Bravi ragazzi, sono questi i veri problemi dell'Italia....continuate cosi, mi raccomando  :drinks:

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Tra l'altro Pizzarotti si sta lamentando della selezione dei nuovi candidati per le regionali, con le annesse epurazioni e anche sui non-rimborsi chiesti agli europarlamentari che ridanno solo 1/20 del lauto stipendio pagato dall'europa ladra e bankista.

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http://www.serviziopubblico.it/2014/09/travaglio-renzi-e-larticolo-18/?cat_id=599

 

Se vi sta sulle balle Travaglio potete anche guardare solo i primi minuti, sino alle dichiarazioni di Renzi di due anni fa.

Il bello è che non è certo l'unico che cambia idea/visione del mondo in questo modo: Tremonti ci subissa di libri su come uscire dalla crisi, Salvini non è più contro il sud Italia (perchè si sta creando la lega sud :asd ), Fornero ora è a favore di ciò che rimane dell'art 18, l'ultima campagna di Berlusconi era piena di concetti sacrosanti che però cozzavano un pelo con tutto ciò che i suoi governi hanno fatto negli ultimi vent'anni, Bertinotti che dice di aver sbagliato sostanzialmente tutto, Passera non ne voglio parlare e non sto a citare Grillo che fosse per lui cambierebbe idea ogni giorno :asd

Insomma: ci prendono per il culo. 

Compreso Travaglio che ha anche lui i suoi bei momenti (ma non è un politico e non è candidato, quindi resta fuori dalla classifica per ora..)

 

Va bene che solo gli stupidi non cambiano idea, ma non è che chi la pensa tutto e il contrario di tutto nel giro di pochi anni sia molto più intelligente eh

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Travaglio è un fuoriclasse, anche nel farti dimenticare i suoi cambi di sponda. Potere della sua dialettica e spiccatissima personalità, magari uno come lui si candidasse....nel bel mezzo dell'elenco che hai fatto, votare sarebbe facilissimo, per una volta. :fiskio

 

Ah, bel quadretto della Guzzanti da quel pagliaccio di Santoro, uno dei pochi momenti pregevoli della trasmissione (almeno nell'oretta scarsa in cui sono stato costretto a seguirla). 

Mi è piaciuto molto Carofiglio... ma è sempre cosi o stasera non era in lui?  :asd

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non so ero fuori e la devo rivedere, ho visto solo qualche spezzone...

Di contro ho sentito Santanchè difendere Renzi a otto e mezzo. Ci trollano che è una meraviglia  :coolres:

 

La santanchè me la sono persa alla grande.... tanto ripete sempre lo stesso concetto una quindicina di volte, è come beautiful: vista una puntata, l'hai visto per sempre. :coolres:

 

E' più scontata di me e benga che parliamo di Lebron  :siciao:

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La santanchè me la sono persa alla grande.... tanto ripete sempre lo stesso concetto una quindicina di volte, è come beautiful: vista una puntata, l'hai visto per sempre. :coolres:

 

E' più scontata di me e benga che parliamo di Lebron  :siciao:

 

Ahahaha questa è bellissima! :asd

 

però, come beautiful, si può seguire giusto per capire a quanti incesti si arriva a fine stagione  :lookhere:

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@Verdastro: a tempo determinato tutti, perchè? Per garantire la par condicio e rendere incerto il futuro di chiunque, aumentando la percentuale di depressioni, suicidi e pazienti dagli psicanalisti? Per caso lavori nel settore?  

Scherzi a parte, mi sfugge il vantaggio di un sistema come quello che proponi, ma sarei felice di leggere il tuo punto di vista (magari l'hai già espresso, ammetto di essermelo perso, sulla questione).

 

Perchè ci stiamo cinesizzando  :asd

 

A parte gli scherzi (anche no) la mia opinione è la seguente: negli anni questo paese si è "imborghesito", ha smesso di crescere, cullandosi nei successi precedenti aumentandosi i diritti e scordandosi dei doveri, tutto è dovuto, diritti acquisiti, libertà a destra e manca, baby pensioni, assistenzialismo lavorativo (cassa integrazione eterna, in deroga, straordinaria) poi il mondo va avanti e i nodi vengono al pettine, quello che era sostenibile anni fa ora non lo è più, ora ci troviamo una bella forbice tra chi ha il "culo al caldo" e chi naviga nella melma, e non parlo di ricchi e poveri, parlo per esempio del pensionato che ha versato un cazzo (lavorava nel statale) e a 50 anni è andato in pensione con i suoi 800/1000 euretti, di un uomo che, lavorando, anch'esso in una società statale, a 40 anni fu messo in cassa integrazione e a 60 (20 ANNI DOPO) andò (finalmente?!) in pensione e ora se la gode (eufemismo sentendo lui, perchè si sa, uno degli sport nazionali è piangersi addosso) mentre un giovane si trova senza futuro, senza prospettive di lavoro, soffocato da 0 diritti e/o tutele. Gli esempi sopra riportati non sono ipotesi o sentito dire, sono verità viste con i miei occhi, ergo, io sono nulla e giro poco, prova ad immaginarti quanti di quei 2 esempi ce ne sono in giro per l'Italia.

Chi legge fin qua (se ci sei arrivato  :asd ) dirà che sono contro gli statali? NI

Io dico questo: mettiamoci tutti sulla "graticola": non esiste il diritto del posto di lavoro, ma esiste il DIRITTO AL LAVORO, statali e privati (ma quasi la totalità lo sta provando) tutti con poche certezze (in fondo la vita è così) e più acqua alla gola, io la vedo come "responsabilità" e "crescita" interiore, da concedere ovviamente malattia e ferie, e STOP, non si fanno prigionieri, il mondo e il mercato va avanti e bisogna adattarsi a nuovi scenari, sarei anche favorevole all'abolizione del sostituto d'imposta, all'operaio si da il LORDO, poi si arrangia lui a dare "quanto dovuto" all'"amico" Stato, per gli imprenditori c'è il rischio d'impresa, questo è una sorta di rischio d'impresa per l'operaio, così vede quanto si INTASCAVA il PADRONE LADRO dando 1000 miseri euro a lui e "tenendosi il resto"  :ok21te: e comunque metterei anche una sorta di partecipazione agli utili aziendali per gli operai, questo mese/anno si è lavorato bene? si premia tutti, si è lavorato di culo e ci sono state perdite? niente a nessuno.

 

Capitolo imprenditori - non sono un tecnico ma se si vuole le cose si fanno e le soluzioni si trovano, io dico: lotta senza quartiere per i furbetti, chi viene pescato deve pagare senza se e senza ma, impedendogli di uscirne pulito e ricreare (sotto prestanome) la sua associazione a delinquere. Per gli AD statali: l'azienda ha i conti in rosso? Il tuo TFR è un calcio nel culo, altro che Cimoli!

 

Poi opportunità di lavoro per tutti, libertà e aiuto per chi vuole intraprendere e mettersi in gioco per fare "qualcosa" e sfruttare le proprie doti/talenti.

 

Ho scritto anche troppo (rispetto ai miei canoni) e probabilmente anche male, di cose già trite e ritrite o di già esistenti, sono conscio che queste idee (pazzie) non sono applicabili a tutti i settori (mi viene in mente quello sanitario) ma se ognuno facesse la sua parte, dall'apprendista al proprietario/dirigente aziendale sarebbe meglio per tutti, ma qui vado in un mondo utopico dove tutti sono onesti (perchè l'onestà e un punto cardine) 

 

@Jaywill: non voglio aumentare il lavoro di un settore che non è il mio  :asd ma non mi piace neanche raccontare favole e false speranze ad una popolazione che (ce lo dicono gli economisti e chi tira i fili) come unica soluzione deve CRESCERE, e non solo produttivamente ma anche di testa, bisogna diventare ADULTI  :ok21te:

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Anche io sono a favore del contratto determinato annuale o massimo triennale. Ogni anno imprenditore/manager e dipendente si incontrano e si dicono: siamo contenti del nostro operato e della nostra relazione? Abbiamo prospettive soddisfacenti per entrambi? Sì? Andiamo avanti? No? Grazie di tutto. Quante volte lavorate con persone che sono chiaramente inadatte al ruolo, demotivate, rubastipendio, fannulloni? Il sistema deve premiare la meritocrazia e questo potrebbe essere un modo. Ovvio che il concetto di base è quasi una provocazione, ma la logica dovrebbe essere quella. Si dovrebbe puntare a migliorare i lavoratori e l'efficienza, non a mantenere uno status quo. Se io so che a prescindere dal mio rendimento prendo comunque il mio stipendio e avrò comunque il mio lavoro, che interesse ho a lavorare di più per produrre di più? A questo va aggiunta ovviamente un'opportunità di crescere di livello e avere ambizioni di sviluppo per poter capitalizzare i risultati ottenuti. "Non è dalla generosità del macellaio, del birrario o del fornaio che noi possiamo sperare di ottenere il nostro pranzo, ma dalla valutazione che essi fanno dei propri interessi".

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State mischiando situazioni molto diverse insieme. Una cosa è permettere all'azienda di licenziare un fannullone o inadempiente, e questo deve essere valido per tutti. Una cosa è licenziare uno perché è vecchio, costa troppo o ha problemi di salute.

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State mischiando situazioni molto diverse insieme. Una cosa è permettere all'azienda di licenziare un fannullone o inadempiente, e questo deve essere valido per tutti. Una cosa è licenziare uno perché è vecchio, costa troppo o ha problemi di salute.

 

Può essere, se costa troppo però il problema è il tipo di lavoro non il lavoratore, se il know-how è inesistente purtroppo è il mercato che lo regola, se non c'è "valore aggiunto" sei purtroppo morto, o meglio, superato. Riguardo al "vecchio" è soggettivo, ci sono "vecchi" che si trascinano e "vecchi" che sembrano ventenni, il problema è misurare la "produttività". Per chi ha problemi di salute... qui dovrebbe intervenire l'"amico" Stato

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State mischiando situazioni molto diverse insieme. Una cosa è permettere all'azienda di licenziare un fannullone o inadempiente, e questo deve essere valido per tutti. Una cosa è licenziare uno perché è vecchio, costa troppo o ha problemi di salute.

 

Se uno viene licenziato in quanto vecchio è ovviamente da tutelare. Ma qual è l'azienda ben diretta che licenzia un vecchio con produttività ed esperienza alta? Un vecchio che non si aggiorna, non può pensare di ricoprire una posizione di responsabilità o di avere ancora un ruolo nonostante sia ormai improduttivo perché "tutelato" da un contratto. Per i problemi di salute il discorso è molto diverso invece secondo me e come dice verdastro ci dev'essere lo stato a farsi carico di ciò, non l'azienda a fare le veci del welfare.

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