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Macché accordi segreti, sta chiamando tutti per confrontarsi. Se i 5S avessero avuto voglia e un po' di cervello si sarebbe potuto sfanculare Silvio tanto tempo fa.

Anche Renzi ha teso la mano ai pentastellati, ma ha sempre ricevuto picche senza essere ascoltato. Vendola e Civati però ci vanno da Renzi ad ascoltare. Almeno loro potranno criticare con cognizione di causa.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Beh, dopo due anni nella scatoletta di tonno, la premiata ditta pentastellata B&G ha finalmente capito come si sta in una trattativa parlamentare da protagonisti: proponendosi attivamente e non urlando passivamente cambiando idea sui tavoli di lavoro ogni 14 giorni.

Ora sta a Renzi e al Partito Democratico ai due Partiti Democratici. Molto incuriosito da cosa accadrà.

 

Dicevi? :asd

Ammesso e non concesso che tutte le aperture del PD, Bersani o Renzi che sia, al M5S fossero dei bluff il buon padre-padrone e i suoi figliocci dei meetup a cui ha messo in mano il partito non hanno manco fatto finta di provare ad andare a vedere le carte. Se è vero che c'è un balletto i 5S danzano come e più di tutti. Completo disinteresse per ciò che avviene, solamente orientati ad USARE le cose per fare propaganda.

 

Ieri sera Grillo ha detto che "se ci fosse stato un presidente che rispettava la legalità noi saremmo al governo", cioè anche pensando tutto il male possibile di Napolitano come si può dire che sarebbe stato "legale" incaricare la terza delegazione parlamentare di formare il governo? Qui siamo al delirio...

 

 

 

Intanto Tsipiras parla bene di Grillo e non vede l'ora di incontrarlo perchè "la pensano allo stesso modo su molte cose"... Ah no? ... Renzi dite? Pure Dragi gli piace?

#alexisservodellebank€ #tsipiraska$ta

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Magari un po' OT, ma nemmeno troppo

 

http://www.corriere.it/cronache/15_gennaio_24/oltre-luoghi-comuni-successo-inaspettato-video-vera-italia-7cb8372c-a3a1-11e4-808e-442fa7f91611.shtml

 

Senza rinunciare allo spirito critico (meglio se costruttivo) verso i mali del nostro Paese, non sarebbe male partire da qui, da un sano orgoglio, dalla consapevolezza che in Italia continuano ad esserci eccellenze invidiateci dal resto del mondo.

 

Io per lavoro mi ci confronto quotidianamente (con gli uni e le altre) ma ho sempre l'impressione che i primi siano ampiamente più "pubblicizzati" ed enfatizzati delle seconde.

 

Per l'autolesionismo che ci contraddistingue dalla notte dei tempi (fuoco amico, lo definirei) e per la volontà dei nostri competitors esteri (Stati Sovrani, Aziende, Mass Media) di avallare la peggiore immagine possibile del nostro Paese.

Per ovvie ragioni.

 

Ecco, non facciamogli questo favore di crederci noi per primi.

 

Se avete tempo, siete interessati e volete andar oltre un video che potrebbe facilmente esser tacciato di propaganda, seguite i lavori e le pubblicazioni di Marco Fortis, professore all'Università Cattolica e presidente di Fondazione Edison: in particolare lo scenario e le teorie (suffragate da fior fior di dati/indicatori oggettivi) esposte in "Competitività e Debito Pubblico, un nuovo racconto dell'Italia" potrebbero sorprendervi (in positivo) non poco.

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Tsipras si allea con la destra ultranazionalista per riuscire a scoperchiare il governo tedesco-europeo.

 

Parlano di reddito di cittadinanza e parlano di aumentare l'assistenzialismo buono a discapito di quello cattivo ecc.

 

Io vedo tante cose in comune con Renzi...ah no! C'è un Movimento che è stato massacrato per aver scelto l'Ukip in Europa.

 

Keitaro le parole se le porta via il vento. È ovvio che Syriza non possa chiudere la porta a tutti in europa ed è ovvio che si rivolga ai paesi del sud dell'Europa quindi è ovvio che dica di cercare alleanze con Renzi.

 

Ma la politica di Renzi non ha niente a che vedere con quella che vuole fare tsipras o quella dell'alleato spagnolo.

 

Se c'erano i 5 stelle al governo avrebbero fatto campagna elettorale insieme. Te lo dimostra appunto il fatto che pur di scoperchiare l'Europa accettino l'alleanza con la destra.

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Io ci vedo esattamente Renzi invece. Senza la maggioranza deve fare patti col diavolo, per colpa di una sinistra estrema che non si allea.

 

Tieniti per quando (non) vincerà la Le Pen. Ad oggi Tsipras sta in europa, il resto sono speranze da ultras.

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Io ci vedo esattamente Renzi invece. Senza la maggioranza deve fare patti col diavolo, per colpa di una sinistra estrema che non si allea.

 

Tieniti per quando (non) vincerà la Le Pen. Ad oggi Tsipras sta in europa, il resto sono speranze da ultras.

Sarà uguale a Renzi se dopo tutto sto bordello non farà rifinanziare il debito a condizioni vantaggiose per la Grecia...allora si che sarà come Renzi

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Non ho detto che è come Renzi o che la pensa come Renzi. Ma qui si vuole solo far caciara. Ho detto che come Renzi deve fare alleanze pericolose perchè non ha il controllo del parlamento. E così come Renzi lo giudicheremo su quello che farà, non sulle parole o sulla presentabilità dei suoi alleati.

 

Ad ora però al di là del suo programma (di partito, il governo vedremo) chiaramente molto più progressista di quello del PD, ha detto forte di voler rimanere nell'euro e ha espresso atteggiamenti positivi per il PSE e Renzi. Tutto il contrario del M5S che però ne parla come ci fosse pronto l'asse Atene-Parigi-Roma tra Tsipiras-Grillo-LePen

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Non ho detto che è come Renzi o che la pensa come Renzi. Ma qui si vuole solo far caciara. Ho detto che come Renzi deve fare alleanze pericolose perchè non ha il controllo del parlamento. E così come Renzi lo giudicheremo su quello che farà, non sulle parole o sulla presentabilità dei suoi alleati.

 

Ad ora però al di là del suo programma (di partito, il governo vedremo) chiaramente molto più progressista di quello del PD, ha detto forte di voler rimanere nell'euro e ha espresso atteggiamenti positivi per il PSE e Renzi. Tutto il contrario del M5S che però ne parla come ci fosse pronto l'asse Atene-Parigi-Roma tra Tsipiras-Grillo-LePen

Sì però non fare il furbo...qualche giorno fa hai sparato li la battutina su Grillo-Renzi-Draghi rispetto a Tsipras.

 

E io a quella ho risposto.

 

Sta di fatto che la situazione della Grecia è ben diversa da quella Italiana. O pensi che tutti i paesi siano uguali?

 

la Grecia non produce una cippa rispetto all'Italia e la bilancia commerciale del bel paese se la sognano li da loro.

 

Comunque è simpatica la cosa che tutti hanno paura della svalutazione della nuova lira e poi l'Euro lo stanno salutando pesantemente apposta per recuperare competitività...come è simpatico come le manovre di monti ci abbiano fatto perdere competitività quasi come se fossimo tornati a far circolare le merci in lire. STU-PEN-DO.

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Più che altro è la dimostrazione che svalutare non serve a nulla da solo. Chi era che continua a menarla con la panacea della svalutazione e lo stampare moneta? Oh aspetta...

 

Tu ribalti sempre il reale e diventa ogni volta più delirante inserirsi in una discussione perchè non tieni la stessa opinione per due post di fila e si diventa matti a starti dietro tra le assunzioni contraddittorie. Solo le conclusioni sono costanti: Euromerda, renzimerda, tutto il resto è funzionale al raggiungimento di questi enunciati.

 

_ Svalutare è la panacea di tutti i mali o no?

_ L'unico modo per svalutare era uscire dall'euro o no?

_ Fare alleanze anche rischiose quando non si controlla il parlamento è sbagliato o no?

_ La democrazia interna ad un partito è giusta o siccome ci sono rischi di inquinamento meglio evitare?

_ Favorire i propri figli/nipoti/amici/amanti con posti di responsabilità nel proprio partito è sbagliato sempre o solo quando succede nel PD?

_ Mettere i finti giovani ma politici da una vita in lista o in posti dirigenziali in un partito è sbagliato o solo quando lo fa il PD?

_ Le elezioni le indice sempre e solo il presidente della repubblica a suo insindacabile parere o no?

 

Con rispetto, non ci si capisce più una beneamata mazza.

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_ Svalutare è la panacea di tutti i mali o no?

 

Uno Stato deve avere la propria moneta e la propria Banca perché a seconda di quali siano le sue esigenze deve poter svalutare/rivalutare e se necessario immettere liquidità nel sistema per finanziare/rifinanziare/ripartire.

Come siamo messi ora ci dobbiamo sempre rimettere al volere dell'Europa. Questo ha comportato ad esempio una politica errata di rivalutazione dell'Euro prolungata nel tempo che non ha fatto altro che indebolire i paesi membri tranne che la Germania.

_ L'unico modo per svalutare era uscire dall'euro o no?

 

Come sopra. Serve una moneta e una banca altrimenti non sei più una Nazione.

_ Fare alleanze anche rischiose quando non si controlla il parlamento è sbagliato o no?

 

Dipende per far cosa. Se le fai in nome dell'unità nazionale e poi continui a distruggere la nazione è inutile farle Perché significa solo che avevi smania di governare di avere potere non di risolvere le cose

_ La democrazia interna ad un partito è giusta o siccome ci sono rischi di inquinamento meglio evitare?

 

Non ho capito la domanda o l'allusione.

_ Favorire i propri figli/nipoti/amici/amanti con posti di responsabilità nel proprio partito è sbagliato sempre o solo quando succede nel PD?

 

No è sbagliato per chiunque. Sei tu che difendi sempre l'indifendibile uscendotene sempre con una scusa. La più gettonata è "eh ma anche gli altri...bla bla"

_ Mettere i finti giovani ma politici da una vita in lista o in posti dirigenziali in un partito è sbagliato o solo quando lo fa il PD?

 

come sopra

_ Le elezioni le indice sempre e solo il presidente della repubblica a suo insindacabile parere o no?

 

Deve avere la complicità del Parlamento perché sennò il PDR non fa assolutamente niente. In questi hanno ha avuto PD e FI su tutti che l'hanno spalleggiato e che l'hanno addirittura rieletto per avere la possibilità di fare ancora i loro porci comodi

 

più chiaro di così.

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È vero che il M5S (con i fascio-leghisti inglesi di Farage) ha votato contro il riconoscimento dello Stato di Palestina la scorsa settimana al Parlamento Europeo?

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È vero che

il M5S (con i fascio-leghisti inglesi di Farage) ha votato contro il riconoscimento dello Stato di Palestina la scorsa settimana al Parlamento Europeo?

Ma dove le leggi ste notizie?

 

Allora il 17 dicembre 2014 in una mozione al Parlamento Europeo ha votato Sì.

 

In Italia addirittura sono proprio i 5stelle (con Sel) che spingono sull'acceleratore mentre FI rimanda, Lega è contraria e il Pd tergiversa visto che non sanno manco loro cosa vogliono.

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Ma dove le leggi ste notizie?

 

Allora il 17 dicembre 2014 in una mozione al Parlamento Europeo ha votato Sì.

 

In Italia addirittura sono proprio i 5stelle (con Sel) che spingono sull'acceleratore mentre FI rimanda, Lega è contraria e il Pd tergiversa visto che non sanno manco loro cosa vogliono.

 

La risoluzione, approvata con con 498 sì, 88 no e 111 astensioni, è stata il frutto della convergenza dei testi presentanti da cinque gruppi, quello del Ppe, del S&D, dellasinistra Unita (Gue), dei liberali e dei Verdi, appoggiata anche da alcuni esponenti M5s come Massimo Castaldo e Ignazio Corrao.

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Castaldo e Corrao sono i portavoce dei 5stelle al Parlamento e hanno partecipato con il gruppo e tutti quelli di cui sopra alla risoluzione della mozione.

 

In Italiano significa che hanno partecipato ai lavori per la mozione e che poi ovviamente hanno votato si.

 

Che secondo te i portavoce votano si e il partito vota no?

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Ho letto che il 30% ha votato sì, gli altri no.

Non so che dirti.

Metti una fonte.

 

A me sembra folle che i portavoce siano stati quelli che hanno appoggiato la mozione e che in Italia I 5stelle siano in prima linea per lo stesso riconoscimento e che poi la delegazione voti il contrario.

 

Anche perché non mi pare siano tanto leggeri con chi va contro le decisioni della maggioranza e non mi risulta ne abbiano parlato all'interno del Movimento.

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Lettera inviata dal movimento a tutti i parlamentari del PD.

 

 

Cara/Caro parlamentare del Partito Democratico,

le chiediamo, dopo averlo chiesto al presidente del suo partito, di esprimere le sue preferenze per i candidati

alla presidenza della Repubblica. I nomi proposti dai parlamentari del Pd saranno votati dagli iscritti al M5S

on line nei prossimi giorni. Rendere pubblica una rosa dei nomi crediamo sia un esercizio di democrazia oltre

che un ponte tra forze democratiche e un obbligo di trasparenza verso i cittadini.

Il presidente della Repubblica deve essere espressione del Parlamento e non di trattative tra poche persone,

chiunque esse siano, così come vuole lo spirito della Costituzione. Crediamo che una elezione nei primi tre turni

con la partecipazione delle forze di opposizione e alla luce del sole sia un modo per dare autorevolezza

al prossimo presidente della Repubblica come rappresentante di tutta la Nazione e per non confinarlo

alla qualifica di “nominato”. Aspettiamo una sua eventuale risposta a questa mail.

Cordiali saluti. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

 

 

Civati è l'unico a rispondere, anche se lo fa parlando direttamente al partito democratico.

 

 

 

Ho scritto questa lettera al gruppo del Pd, non potendo essere presente alla riunione di stamani. La pubblico volentieri.

 

Vorrei condividere con voi tutti alcune brevi considerazioni, che avrei voluto svolgere di persona.

 

Le elezioni del Presidente della Repubblica non sono mai state facili (con la sola eccezione di Cossiga, nel 1985 e di Ciampi, nel 1999) e soprattutto, nonostante si tratti della dodicesima volta in cui il Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali si appresta a eleggere il presidente, non è mai stato trovato un metodo, neppure in via di prassi, come invece è accaduto per altri passaggi che la Costituzione non regola nel dettaglio.

 

Certamente fino ad ora è mancato un metodo chiaro e trasparente, capace di rendere intellegibile la scelta all’esterno, ai cittadini rappresentati dai mille grandi elettori.

 

Ecco che quindi questa volta, per me, deve rappresentare l’occasione per rimediare almeno a questo, perché, in un momento di grande sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, occorre seguire un percorso di trasparenza da cui conseguirebbe – credo – anche una maggiore rapidità della scelta.

 

Anche se fino ad ora è stata sempre esclusa una vera e propria discussione da parte dello stesso Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali, che pure alcuni hanno auspicato (i radicali nel ’78 lo chiesero espressamente) e auspicano, credo che i partiti politici dovrebbero comunque cercare di recuperare un modo di procedere trasparente.

 

È necessaria una discussione aperta, prima all’interno dei diversi gruppi parlamentari e poi nel confronto tra questi, nella quale indicare criteri precisi che abbiano una loro oggettività (come l’avere ricoperto cariche istituzionali, le relazioni internazionali, ecc.) ai quali far conseguire dei nomi precisi sui quali svolgere il suddetto confronto.

 

Questo era il senso della mia proposta per un «un candidato NN», che – se tutti non si fossero fermati alla sigla – voleva appunto indicare un candidato che «non nasce tra quattro mura, ma all’aperto, nell’aula parlamentare e nella società italiana, perché le sappia rappresentare entrambe, con autorevolezza e autonomia (che poi sono la stessa cosa). Un candidato che possa arrivare ai voti necessari, senza essere il candidato di questo o di quello».

 

Ecco, su questa base io mi sento di proporre al mio gruppo il nome di colui che per tutti noi non può che essere il primo riferimento politico, Romano Prodi. Il candidato da cui, a mio avviso, è necessario ripartire, dopo quanto accaduto nelle votazioni del 2013, ma soprattutto un candidato di centrosinistra che ha però saputo sempre confrontarsi con tutte le forze politiche anche nella sua veste di Presidente della Commissione europea. Un candidato, che tiene insieme le caratteristiche del politico con rilevanti competenze tecniche, forte per le sue esperienze istituzionali (Presidenza del Consiglio e della Commissione europea) ed anzi molto più identificabile come uomo delle istituzioni che di partito, come giustamente chiedono anche altre forze politiche e, infine, indubbiamente dotato di una grande esperienza e un grande apprezzamento internazionale.

 

P.S.: siccome leggo di qualcuno che fa polemica con me per la mia assenza, segnalo che le ragioni sono familiari e delicate, almeno per me. Cerchiamo di non dire sciocchezze e rispondiamo nel merito.

 

 

In pratica Civati è d'accordo con i 5 stelle per fare una discussione APERTA e quindi di indicare dei nomi su cui convergere, sia all'interno del partito sia fuori.

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Non so che dirti.

Metti una fonte.

 

A me sembra folle che i portavoce siano stati quelli che hanno appoggiato la mozione e che in Italia I 5stelle siano in prima linea per lo stesso riconoscimento e che poi la delegazione voti il contrario.

 

Anche perché non mi pare siano tanto leggeri con chi va contro le decisioni della maggioranza e non mi risulta ne abbiano parlato all'interno del Movimento.

Eh lo scriveva un ragazzo filo-palestinese e di certo non anti 5s (credo votante, ma non vorrei sbagliare) su facebook, dicendo fosse un articolo di scanzi. Ma non sono riuscito a reperirlo.

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La giornata di oggi ha insegnato una cosa basilare, tanto semplice quanto fintamente sconosciuta ai falsi moralisti della politica italiana: senza i numeri in Parlamento per legiferare, puoi essere, radicale, progressista, anti-euro, anticonformista, nuovo, bravo, bello e di sinistra quanto vuoi. Ma comunque devi cercare interlocutori che si discostano dalla tua natura per provare a fare politica.

 

A me Tsipras piace davvero tanto. E' una personalità forte, sincera, pulita. Ha proposto un programma elettorale con due coglioni grandi come una casa e ha tutto il diritto di essere considerato l'homo novus della Sinistra europea: è una delle poche speranze per un'Europa che la smetta di strangolare i propri debitori e che si discosti da quella fastidiosa germanizzazione incontrastata. Fossi stato in Grecia, sarebbe stato il mio voto in questa tornata elettorale e anche nella precedente.

 

Tsipras, però, ha anche molti altri connotati. E' un leader fortissimamente carismatico e decisivo nelle scelte politiche interne al suo partito: per certi versi e a molti addetti ai lavori ha ricordato un pò i vecchi leader italiani del vero Pci. Inoltre, Tsipras ha portato Syriza a vincere un'elezione per l'ottenimento dei seggi di un Parlamento monocamerale, prendendo il 36% dei voti circa e usufruendo di un premio di maggioranza di 50 voti su 300 totali. 24 ore dopo, senza assemblee con la base, senza riunire i tesserati, senza voti on-line, Tsipras ha convocato un leader di una destra altrettanto radicale per proporre un patto parlamentare: e l'ha ottenuto. 

 

TUTTI, nell'ipocrita sinistra radicale italiana hanno festeggiato. TUTTI. Nessuno si è lamentato del fatto che a vincere sia stato un candidato premier votato dal 36% del 60% scarso che è andato a votare. Nessuno ha pronunciato una sillaba sul fatto che si sia resa necessaria l'alleanza con politici che con Syriza non c'entrano fondamentalmente una beata fava. Nessuno ha posto l'accento sul fatto che a nemmeno un giorno dal risultato delle elezioni, Tsipras abbia parlato più con la destra radicale che con la sinistra ancor più radicale. Ma se fosse accaduto in Italia? Come avrebbe reagito la Sinistra radicale del belpaese ad un leader di centrosinistra che decide di proporre un patto di governo ad un partito di destra senza convocare la direzione del partito? Beh, inutile rispondere a queste domande, basta seguire le dinamiche degli ultimi tempi.

 

Questo per dire che si può pensare davvero qualsiasi cosa. Davvero. Anche, legittimamente, che Tsipras abbia forzato la mano con questo patto con il partito di destra. Ma è anche per dire che se la si pensa in un modo, la si deve pensare sempre nello stesso modo, e in tutti i Paesi: che per la Grecia si festeggi e che per l'Italia ci si scandalizzi per dinamiche molto, molto, molto simili non lo sopporto proprio.

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La giornata di oggi ha insegnato una cosa basilare, tanto semplice quanto fintamente sconosciuta ai falsi moralisti della politica italiana: senza i numeri in Parlamento per legiferare, puoi essere, radicale, progressista, anti-euro, anticonformista, nuovo, bravo, bello e di sinistra quanto vuoi. Ma comunque devi cercare interlocutori che si discostano dalla tua natura per provare a fare politica.

 

A me Tsipras piace davvero tanto. E' una personalità forte, sincera, pulita. Ha proposto un programma elettorale con due coglioni grandi come una casa e ha tutto il diritto di essere considerato l'homo novus della Sinistra europea: è una delle poche speranze per un'Europa che la smetta di strangolare i propri debitori e che si discosti da quella fastidiosa germanizzazione incontrastata. Fossi stato in Grecia, sarebbe stato il mio voto in questa tornata elettorale e anche nella precedente.

 

Tsipras, però, ha anche molti altri connotati. E' un leader fortissimamente carismatico e decisivo nelle scelte politiche interne al suo partito: per certi versi e a molti addetti ai lavori ha ricordato un pò i vecchi leader italiani del vero Pci. Inoltre, Tsipras ha portato Syriza a vincere un'elezione per l'ottenimento dei seggi di un Parlamento monocamerale, prendendo il 34% dei voti circa e usufruendo di un premio di maggioranza di 50 voti su 300 totali. 24 ore dopo, senza assemblee con la base, senza riunire i tesserati, senza voti on-line, Tsipras ha convocato un leader di una destra altrettanto radicale per proporre un patto parlamentare: e l'ha ottenuto. 

 

TUTTI, nell'ipocrita sinistra radicale italiana hanno festeggiato. TUTTI. Nessuno si è lamentato del fatto che a vincere sia stato un candidato premier votato dal 34% del 58% che è andato a votare. Nessuno ha pronunciato una sillaba sul fatto che si sia resa necessaria l'alleanza con politici che con Syriza non c'entrano fondamentalmente una beata fava. Nessuno ha posto l'accento sul fatto che a nemmeno un giorno dal risultato delle elezioni, Tsipras abbia parlato più con la destra radicale che con la sinistra ancor più radicale. Ma se fosse accaduto in Italia? Come avrebbe reagito la Sinistra radicale del belpaese ad un leader di centrosinistra che decide di proporre un patto di governo ad un partito di destra senza convocare la direzione del partito? Beh, inutile rispondere a queste domande, basta seguire le dinamiche degli ultimi tempi.

 

Questo per dire che si può pensare davvero qualsiasi cosa. Davvero. Anche, legittimamente, che Tsipras abbia forzato la mano con questa patto con il partito di destra. Ma è anche per dire se la si pensa in un modo, la si deve pensare sempre nello stesso modo, e in tutti i Paesi: che per la Grecia si festeggi e che per l'Italia ci si scandalizzi per dinamiche molto, molto, molto simili non lo sopporto proprio.

:inchino

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