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Grillo ha detto: "Gabanelli, se Bersani la vota collaboreremo".

 

Se fossi Bersani risponderei: "Rodotà, Grillo lo vota collaboreremo".

 

Prima o poi un accordo così lo si trova. Se si continua a pensare ad Amato, Marini o Finocchiaro, possiamo anche chiudere tutto.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Guest Nigma

Grillo ha detto: "Gabanelli, se Bersani la vota collaboreremo".

 

Se fossi Bersani risponderei: "Rodotà, Grillo lo vota collaboreremo".

 

Prima o poi un accordo così lo si trova. Se si continua a pensare ad Amato, Marini o Finocchiaro, possiamo anche chiudere tutto.

 

Amen, ma secondo me le 3 opzioni finali non sono proprio nella testa di Bersani nè del PD. Sul PDL invece non ci giurerei.

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o ma krusty o rusty? non seguo i simpson. si wipedia c'è scritto krusty, che si ispira a rusty che però è un personaggio di un cartone/fumetto di portland, in italia non c'è.

Ho chiesto conferma all'esperta... in effetti è Krusty!

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Quirinale, Grillo: se Gabanelli dice no, Rodotà

 

Bene. Quindi:

 

- SE la Gabanelli dice no e

- SE Bersani dice "A noi va bene Rodotà"

 

siamo a posto. Speriamo.

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Guest Nigma

Bene. Quindi:

 

- SE la Gabanelli dice no e

- SE Bersani dice "A noi va bene Rodotà"

 

siamo a posto. Speriamo.

 

Ma, esattamente, voi avete capito quale sarebbe la posizione di PD-Sel di fronte a Rodotà? Cioè, ci sarebbero dubbi?

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Bersani penso lo farebbe.

D'Alema, Letta e company prima le proveranno tutte.

È tutto appeso ad un filo.

 

Però il punto è sempre lo stesso se Grillo continua a puntare ad umiliare il PD, anche parlando di Rodotà, non ci sono speranze.

 

Non può venire da una parte sola la distensione.

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Guest Nigma

Bersani penso lo farebbe.

D'Alema, Letta e company prima le proveranno tutte.

È tutto appeso ad un filo.

 

Però il punto è sempre lo stesso se Grillo continua a puntare ad umiliare il PD, anche parlando di Rodotà, non ci sono speranze.

 

Non può venire da una parte sola la distensione.

 

Non trovo un solo motivo per il quale Rodotà non dovrebbe essere di pieno gradimento anche al PD tutto. Solo l'età, magari, ma Napolitano aveva la stessa quando fu eletto, più o meno. Concordo su tutto il resto, ma è una sottigliezza che difficilmente emergerà, anzi, semmai proprio al contrario.

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Bersani penso lo farebbe.

D'Alema, Letta e company prima le proveranno tutte.

È tutto appeso ad un filo.

 

Però il punto è sempre lo stesso se Grillo continua a puntare ad umiliare il PD, anche parlando di Rodotà, non ci sono speranze.

 

Non può venire da una parte sola la distensione.

Kei ha sicuramente ragione ma è ora di andare oltre, il paese non può aspettare ancora. Il PD dica: "noi vogliamo Rodotà perché è un ottimo candidato" e lo si elegga prima possibile. A quel punto, il PD il suo passo distensivo l'ha fatto. Poi toccherà a Grillo fare il suo, permettendo la nascita di un governo (o facendone parte o con appoggio esterno o uscendo dall'aula, di questo si può discutere).

 

Per come si è messa la situazione il primo passo deve farlo il PD. Fatto questo, Grillo si prenderà le sue responsabilità.

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Il problema non è se Rodotà è di gradimento al PD tutto. Ma cosa significherebbe la sua elezione: governo PD+M5S immediatamente dopo. Cosa voti contro il governo che ti propone il presidente della repubblica che hai appena eletto? Sia il PD che il M5S non avrebbero scelta. Anche perchè si potrebbero scogliere le camere davvero stavolta.

 

Una parte consistente del PD storce il naso alla prospettiva di alleanza col M5S per tanti motivi sbagliati quanti quelli per cui parte del M5S non vuole un'alleanza con il PD, è del resto la stessa parte che sperava di "semivincere" le elezioni e governare con Monti.

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Non trovo un solo motivo per il quale Rodotà non dovrebbe essere di pieno gradimento anche al PD tutto. Solo l'età, magari, ma Napolitano aveva la stessa quando fu eletto, più o meno. Concordo su tutto il resto, ma è una sottigliezza che difficilmente emergerà, anzi, semmai proprio al contrario.

Purtroppo non è così Nigma. I tifosi dell'inciucio (D'Alema, Marini ecc...) Rodotà non lo vogliono, perché sarebbe sgradito a Berlusconi (ricordo che Rodotà è uno dei sostenitori dell'ineleggibilità di Silvio) e quindi ucciderebbe nella culla (per fortuna) qualunque ipotesi di inciucio.

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Bersani penso lo farebbe.

D'Alema, Letta e company prima le proveranno tutte.

È tutto appeso ad un filo.

 

Però il punto è sempre lo stesso se Grillo continua a puntare ad umiliare il PD, anche parlando di Rodotà, non ci sono speranze.

 

Non può venire da una parte sola la distensione.

Sarebbe bello che iniziasse ad arrivare almeno da una parte, la distensione.

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Guest Nigma

Il problema non è se Rodotà è di gradimento al PD tutto. Ma cosa significherebbe la sua elezione: governo PD+M5S immediatamente dopo. Cosa voti contro il governo che ti propone il presidente della repubblica che hai appena eletto? Sia il PD che il M5S non avrebbero scelta. Anche perchè si potrebbero scogliere le camere davvero stavolta.

 

Una parte consistente del PD storce il naso alla prospettiva di alleanza col M5S per tanti motivi sbagliati quanti quelli per cui parte del M5S non vuole un'alleanza con il PD, è del resto la stessa parte che sperava di "semivincere" le elezioni e governare con Monti.

 

Io capisco queste considerazioni, però penso che l'elezione del Presidente della Repubblica dovrebbe essere un momento di vita costituzionale indipendente dall'assegnazione di qualunque altro incarico istituzionale. Hai perfettamente evidenziato la situazione, però io vorrei che coloro che direbbero no a Rodotà per lanciare un messaggio contrario ad un eventuale governo col M5S si mettessero una mano sulla coscienza e pensassero che PRIMA viene il Presidente della Repubblica POI viene appunto qualunque altra figura. Intanto eleggiamo il Presidente della Repubblica - Rodotà, oltre ad essere figura specchiata e professionalmente adeguata, appartiene inscindibilmente alla storia politica della sinistra e alle radici del PD medesimo - poi al governo penseremo dopo, no?

 

Ah, una domanda relativamente ad un elemento non specificato: secondo te (mi rivolgo anche a No Concept, naturalmente, come a chiunque altro voglia partecipare) si andrebbe ad un governo congiunto, cioè con ministri PD-Sel-M5S, oppure ad un governo PD-Sel con appoggio esterno del M5S?

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Sarebbe bello che iniziasse ad arrivare almeno da una parte, la distensione.

Bersani in ginocchio a prender mazzate da Addormentatolo e dalla Santanchè Dei poveri mi sembrava un segnale di distensione...

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Penso che sarebbero del tutto imprevedibili le modalità di nascita di un eventuale governo M5S PD Sel. Soprattutto perché io questa apparente apertura di Grillo al dialogo non la capisco: ci ha frantumato le palle per un mese e mezzo a dirci "nessun accordo con i partiti, sono morti, solo un governo a 5 stelle ecc." per cosa? Cosa sarebbe cambiato? Perché l'elezione di Rodotà dovrebbe far cambiare le cose? Boh, non vorrei che fosse l'ennesima mossa di stampo pre-elettorale.

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Guest Nigma

Purtroppo non è così Nigma. I tifosi dell'inciucio (D'Alema, Marini ecc...) Rodotà non lo vogliono, perché sarebbe sgradito a Berlusconi (ricordo che Rodotà è uno dei sostenitori dell'ineleggibilità di Silvio) e quindi ucciderebbe nella culla (per fortuna) qualunque ipotesi di inciucio.

 

Motivo in più per votarlo, personalmente, soprattutto alla luce delle (presunte? affidabili?) aperture del M5S.

 

Era una posizione che giudicavo eticamente e politicamente improponibile prima, ma si reggeva sul fatto che il PDL era l'unica sponda politica dichiaratamente aperta al dialogo: oggi che le sponde politiche potenziali sono 2, se è concreta appunto la volontà di dialogo del M5S, scegliere in un verso o nell'altro ucciderebbe immediatamente le possibilità di trattative con l'opposto. A questo punto perchè continuare ad alimentare la diceria (o prospettiva) dell'inciucio? Scegliamo il dialogo col M5S, scegliamo un Presidente della Repubblica degno e spettabile, scegliamo di NON prestarci all'inciucio.

 

Io credo che questa sia esattamente la linea di Bersani e mi auguro che riesca alla fine ad imporla, perchè viceversa sarebbe un suicidio morale e politico che veramente umilierebbe grandissima parte dell'elettorato che attende fiducioso e non so davvero quanta voglia ancora abbia di aspettare.

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Ah, una domanda relativamente ad un elemento non specificato: secondo te (mi rivolgo anche a No Concept, naturalmente, come a chiunque altro voglia partecipare) si andrebbe ad un governo congiunto, cioè con ministri PD-Sel-M5S, oppure ad un governo PD-Sel con appoggio esterno del M5S?

Si andrebbe ad un "governo del presidente" con la lista dei ministri scelta dal presidente. Non escludo che qualcuno potrebbe essere un politico (che ne so, un Prodi all'economia e qualcuno vicino ai cinque stelle in quale ministero come pari opportunità e innovazione tecnologica) ma l'immagine del governo sarebbe extrapartitica. Però a quel punto si punterebbe a prendere la fiducia anche dai cinque stelle.

 

Almeno :asd io farei così

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Grillo ha detto: "Gabanelli, se Bersani la vota collaboreremo".

 

Se fossi Bersani risponderei: "Rodotà, Grillo lo vota collaboreremo".

 

Prima o poi un accordo così lo si trova. Se si continua a pensare ad Amato, Marini o Finocchiaro, possiamo anche chiudere tutto.

Grillo: Gabanelli o Rodotà, Bersani li voti poi vediamo - Il Sole 24 ORE http://bit.ly/ZYhB7H

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Guest Nigma

Penso che sarebbero del tutto imprevedibili le modalità di nascita di un eventuale governo M5S PD Sel. Soprattutto perché io questa apparente apertura di Grillo al dialogo non la capisco: ci ha frantumato le palle per un mese e mezzo a dirci "nessun accordo con i partiti, sono morti, solo un governo a 5 stelle ecc." per cosa? Cosa sarebbe cambiato? Perché l'elezione di Rodotà dovrebbe far cambiare le cose? Boh, non vorrei che fosse l'ennesima mossa di stampo pre-elettorale.

 

Ecco perchè ho riempito il mio post precedente di condizionali ed interrogativi.

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Bersani in ginocchio a prender mazzate da Addormentatolo e dalla Santanchè Dei poveri mi sembrava un segnale di distensione...

Già, nel proporre 8 punti che sapevi da loro incondivisibili. Che segnale!

Se una Prof ti deve bocciare, a te frega se te lo dice in modo conciliante o supponente?

 

Riprendendo parzialmente il grande Spalletti.. "E le parole..e la posa in ginocchio..e lo streaming..e il modo conciliante..ma se non si ha la sostanza adatta nella proposta, che non li si faccian i compromessi!" :ilsaggio

Ma mi sembra di essermi già pronunciato, su questo.

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ho scritto qualche giorno addietro sul tema... di seguito l'editoriale a firma Giovanni Sartori apparso su corriere.it

IL DIVIETO DI VINCOLO DEL MANDATO

La libertà degli eletti

 

Nel mio ultimo pezzo di febbraio il cui titolo doveva essere Le bugie elettorali dalle gambe lunghe scrivevo in esordio: «Che brutte elezioni». Era facile indovinarlo, ma non ho indovinato abbastanza. L'elezione è stata più che brutta, bruttissima; e il bello è che tra i suoi tre quasi-vincitori è stata quasi vinta da una organizzazione incostituzionale. Io non ho titolo per sottoporre la questione all'esame della Corte costituzionale. Ma l'Italia, mi raccontavano da bambino a scuola, è «la patria del diritto». Del diritto romano certo; ma del diritto costituzionale delle democrazie rappresentative (moderne) si direbbe proprio di no. E ancor meno ne sa, temo, la appena eletta presidente della Camera che ha esordito con questa puerile sparata retorica: «Noi abbiamo la più bella Costituzione del mondo».

 

Temo di no. Ho sostenuto più volte che quel testo andava emendato sui poteri del governo, che sono insufficienti; che i nostri costituenti avevano dimenticato di richiedere ai partiti dei veri e propri statuti, e che non avevano previsto lo «stato di emergenza» o di necessità: un istituto che sarebbe davvero servito, per esempio, a legittimare e rafforzare il governo Monti senza dover ricorrere alla fragile finzione del «governo del presidente». Ma salvo ritocchi come questi, ho sempre avversato l'idea di scrivere una nuova Costituzione ricorrendo ad una Assemblea costituente di politici.

 

Le buone Costituzioni sono sempre state stilate da giurisperiti, mentre le Costituzioni che sono un parto assembleare (vedi America Latina) sono state quasi tutte pessime (come non potevano non essere). Comunque, il primo punto da fermare è che il XX secolo ha anche prodotto Costituzioni intelligenti e innovative quali la attuale Costituzione della Germania federale, e la Costituzione semi-presidenziale (da non chiamare presidenziale, come è invalso nello sciatto giornalismo dei nostri giornali) della V Repubblica francese, la Costituzione stesa da Debré (e poi in parte modificata, ma senza danno, anzi).

 

Ma veniamo al punto che davvero importa. Questo: che il divieto del mandato imperativo è stato formulato dai costituenti della Rivoluzione francese, e che da allora si ritrova in tutte le Costituzioni ottocentesche e in buona parte anche in quelle del Novecento. Perché? Semplicemente perché istituisce la rappresentanza politica (di diritto pubblico) dei moderni. Senza questo divieto si ricadrebbe nella rappresentanza medioevale, nella quale, appunto, i cosiddetti rappresentanti erano ambasciatori, emissari, portavoce che «portavano la parola» dei loro padroni e signori. Il loro mandato era imperativo perché dovevano solo riferire senza potere di trattare. Esattamente come pretendono oggi Grillo e il suo guru.

 

Mi sembra chiaro che della ragion d'essere costituzionale (ineliminabile) del divieto del mandato imperativo (la cui formula è: «I rappresentanti rappresentano la nazione») Grillo-e-Guru non sanno nulla. Ma questo non li giustifica né li legittima. Fanno finta di praticare una nuova democrazia diretta (telematica). Ma la verità è che nel loro macchinario ha voce, e parla, solo la loro voce. Confesso che non riesco a capire come la nostra Corte costituzionale non abbia sinora veduto una così macroscopica violazione costituzionale.

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Fatemi capire: la Gabanelli si prende una notte di riflessione per decidere se accettare o no la candidatura a Presidente della Repubblica? fc4

Fatemi capire... ma D'Alema e Amato sono candidati migliori di Gabanelli, Strada e Rodotà per il Colle?!?

Per Berlusconi non ne dubito...

Un cattivo politico nominerà un pessimo dirigente della pubblica amministrazione, che a sua volta si contornerà di pessimi collaboratori e questo è un terribile effetto a cascata.

Milena Gabanelli

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