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Anche tu lasci cadere nel vuoto certe controargomentazioni spinose. Io ti ho ripetuto 3 volte come tu sia da una parte favorevolissimo a soluzioni elettorali che conducano alle larghe intese, con tanto di annessa celebrazione della grobe koalition tedesca, epperò dall'altra tu condanni qualunque accordo PD+FI e ovviamente nemmeno ipotizzi un'eventuale alleanza PD+M5S. Da una parte quindi spalanchi la porta alle larghe intese sul modello europeo, dall'altra invece castri strumentalmente qualunque ipotesi numericamente possibile di larga intesa italiana.

 

Deciditi, insomma.

Vedi... io non sono segretario di partito... e non posso ipotizzare alcuna alleanza elettorale in un Parlamento che avrebbe dovuto essere eletto... ma non è stato. Se in Parlamento si costituisce una maggioranza su un programma a me va bene qualunque maggioranza: è democrazia.

I sistemi elettorali non si costruiscono sui risultati (o alleanze) che speri di ottenere... ti ho citato il caso tedesco perché il sistema elettorale secondo i tuoi parametri non funzionerebbe però la Germania si ritrova un governo su un programma condiviso (e quindi il sistema ha oggettivamente funzionato bene)

Ho anche scritto di una norma intelligente (sfiducia costruttiva) che avrebbe permesso il passaggio di testimone da Letta a Renzi nelle sedi opportune (quindi non la Segreteria di un partito ma nelle aule parlamentari); nel caso tedesco è un passaggio costituzionale in quello italiano una porcata istituzionale.

Quello che ho condannato io è l'accordo, per l'ennesima volta fuori dalle aule parlamentari, tra un non eletto ed un decaduto, su un argomento (la legge elettorale e, ancor peggio, le riforme costituzionali) che è interesse di tutti: la maggioranza decide la politica (economica, sociale...), non le regole del gioco (non a caso si passò per un'Assemblea Costituente per arrivare alla Carta Costituzionale)

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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una buona illustrazione della questione la trovi qui

CANCELLIERATO E SFIDUCIA COSTRUTTIVA

 

Domanda... se cade un governo in germania che fanno? Riimpastano o vanno al voto?
E' mai successo?

Edit: forse è ciò che intendevi con sfiducia costruttiva.

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Eh no Papero, non puoi prima dire "non si può scegliere il sistema elettorale in base ai risultati che si vogliono ottenere" e poi dire "Visto? Il sistema tedesco funziona perchè la Merkel è al governo". Perché la Grosse Koalition si è fatta solo perchè gli elettori del SPD si sono detti favorevoli. Se avessero detto no (legittimamente) la Merkel il governo se lo infilava in quel posto. Oltretutto, se al posto del SPD c'era il M5S, che ha scritto a chiare lettere nel non-statuto che ogni accordo con altri partiti è escluso a priori, hai voglia a fare sistemi tedeschi.

 

Non c'è il sistema perfetto: quello tedesco se vuoi è il più "democratico", ma se i partiti non sono disposti a compromessi è il più inefficiente. Quello francese invece è abbastanza "ingiusto" (i socialisti hanno la maggioranza assoluta avendo preso meno del 30% al primo turno) ma ha un sicuro vincitore. Nel mezzo ci sono tutti i gradi intermedi.

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Io voglio andare controcorrente. E' vero che Renzie ha sparato a braccio un bel po' di retorica da libro cuore, ma se fosse stato un film alla fine ci sarebbe stato un superbo appaluso, ci sarebbe stata l'orchestra di John Williams come colonna sorora, primi piani di giovani ministri determinati a far bene e i vecchi malsani senatori a seguire il tutto con facce corrucciate perchè sconfitti e in procinto di lasciare la bella vita spesa ai danni del popolo. 

 

Ma non è un film.

 

169 non sono tanti eh...che si arrivi al 2018 mi pare difficilotto. Io sono curioso di vederlo all'opera, anche se non dimentico come è arrivato in quella sedia. La speranza è che non combini danni epocali, perchè le sue idee ambiziose dovranno per forza passare da ingenti risorse e ho paura ad ipotizzare dove poterle reperire.....

 

 

#AllaFinestra

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Quarant'anni che un premier non faceva un discorso del genere e siam qui a fare i balletti tra grillo, criptoberlusconiani e la sinistrina del 3% con il posto statale.

Dal discorso per la fiducia al Senato del premier Matteo Renzi, i passaggi relativi alle riforme costituzionali ed elettorale.

qual è l'idea di riforma costituzionale che ha in mente?

perché l'ho letto un paio di volte... ma non l'ho capito...

magari ero distratto!

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Il meglio che gli lasciano fare, questa è l'idea.

 

Ebbasta, come se si fosse MAI capito di qualcuno. Son tutti buoni ad essere chiarissimi col libruccio dei sogni quando non tocca a loro trovare i voti.

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Eh no Papero, non puoi prima dire "non si può scegliere il sistema elettorale in base ai risultati che si vogliono ottenere" e poi dire "Visto? Il sistema tedesco funziona perchè la Merkel è al governo". Perché la Grosse Koalition si è fatta solo perchè gli elettori del SPD si sono detti favorevoli. Se avessero detto no (legittimamente) la Merkel il governo se lo infilava in quel posto. Oltretutto, se al posto del SPD c'era il M5S, che ha scritto a chiare lettere nel non-statuto che ogni accordo con altri partiti è escluso a priori, hai voglia a fare sistemi tedeschi.

 

Non c'è il sistema perfetto: quello tedesco se vuoi è il più "democratico", ma se i partiti non sono disposti a compromessi è il più inefficiente. Quello francese invece è abbastanza "ingiusto" (i socialisti hanno la maggioranza assoluta avendo preso meno del 30% al primo turno) ma ha un sicuro vincitore. Nel mezzo ci sono tutti i gradi intermedi.

Ti sei già dato la risposta da solo... ad una domanda che avevo fatto qualche pagina addietro...

è il sistema elettorale il problema? o forse lo sono i partiti? In Germania, evidentemente, i politici non pensano solo al loro culo...Se poi guardi le proiezioni elettorali...

 

 

Sondaggi elettorali del 24 febbraio 2014: Emg-La7 a confronto con il 17 febbraio 2014

Il PD inaspettatamente guadagna lo 0,4% arrivando al 29,8%, quasi invariato il dato del M5S che perde solo lo 0,1% e si attesta al 23,6%. In tutto questo cresce di quasi 1 punto il partito di Forza Italia che raggiunge il 22,0%.

Cala la Lega di quasi mezzo punto e scende al 3,8%, stavolta sale il Nuovo Centrodestra dello 0,3% e raggiunge il 3,7%. Stesso dato anche per il Sel che sale dello 0,2%, perde due decimi Fratelli d'Italia che scende al 2,8%, ancora in forte discesa il consenso dell'Udc all'1,9%, infine Scelta Civica rimane stabile all'1,6%. [se prendete un altro istituto i valori cambiano leggermente vd. ad es. http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/02/25/news/intenzioni-di-voto-centrosinistra-centrodestra-1.154814]

tradotto... e "alla grossa" con soglia di sbarramento al 5% PER TUTTI il PD raccoglierebbe il 39,5% dei seggi, il M5s il 31,3% e FI il 29,2%... se a sinistra fossero accorti, Civati+SEL e ND+Monti supererebbero in tromba la soglia e, assai probabilmente, la maggioranza l'avresti bella è servita su un piatto d'argento

vedresti che i partiti che superano le soglie di sbarramento (senza gli aggiustamenti - ovvero porcate - dell'Italicum) si conterebbero sulle dita di una mano: se non sono in grado di garantire un governo (quindi di accordarsi su un programma che si concentri sulle emergenze del paese - che non sono certamente la legge elettorale e la riforma della Costituzione) allora se ne possono tranquillamente andare tutti a fare in culo.

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Il meglio che gli lasciano fare, questa è l'idea.

 

Ebbasta, come se si fosse MAI capito di qualcuno. Son tutti buoni ad essere chiarissimi col libruccio dei sogni quando non tocca a loro trovare i voti.

Siamo sempre lì...

Il Presidente del Consiglio incaricato deve presentare un programma e le SUE (sempre che ne abbia) idee alle Camere ed i parlamentari devo esprimere il loro voto (di fiducia) su quella proposta.

Qui siamo al voto sulla fiducia... NOT GOOD  :nono

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La nostra classe politica, nella prima e nella seconda Repubblica, di fronte alla giusta prospettiva di un ammodernamento della Costituzione, ha con troppa leggerezza evocato e continuato a coltivare il mito della grande riforma senza considerare attentamente le ricette da utilizzare e le condizioni della loro realizzabilità. 

 

I tentativi di riforma si sono intrecciati alle vicende politiche contingenti.  Vi è stato un uso politico del riformismo costituzionale che ha prodotto scontri, inconcludenti lungaggini o non meditate accelerazioni, come quella che ha condotto nel 2001 alla disastrosa riforma del Titolo V.

 

Luigi Zingales - L’Italicum porterà cattivi politici

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Siamo sempre lì...

Il Presidente del Consiglio incaricato deve presentare un programma e le SUE (sempre che ne abbia) idee alle Camere ed i parlamentari devo esprimere il loro voto (di fiducia) su quella proposta.

Qui siamo al voto sulla fiducia... NOT GOOD  :nono

 

Basta 2.0

Cosa dovrebbe fare? Dire tutto milioncino per milioncino così le lobby e i servetti si mettono sul piede di guerra con anticipo dicendo "prendi ad altri non a noi"? Ci ha raccontato le direzioni, adesso vediamo quello che fa. Giudicalo su quello, non con la manfrina del "dicci prima".

 

Poi ripeto come se si potesse davvero fare in modo diverso.

Quanta ipocrisia

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dai Kei... nessuno chiede di anticipare la finanziaria... ma almeno è lecito sperare di conoscere quale tipo di politiche economiche vuole intraprendere? A maggior ragione per un Presidente del Consiglio incaricato che non ha presentato il proprio programma in una campagna elettorale.

Ti ho citato quella parte del discorso perché è Renzi che parla di riforma della Costituzione; se vuole riformarla almeno accennasse come (il che non vuol dire il testo dell'articolo che presenterà ma verso quale modello "costituzionale", magari, sarebbe stato opportuno).

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Guarda che basta dica anche solo "lotta all'evasione" o "superbollo sui 4x4" che Alfano comincia a far le barricate, Delrio si lascia scappare mezza parola sui BOT sopra i 100.000€ e per la stampa vuol rubare alle vecchine... Essù, meglio zitto e poi tutto al volo prima che possa partire il balletto mediatico.

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Basta 2.0

Cosa dovrebbe fare? Dire tutto milioncino per milioncino così le lobby e i servetti si mettono sul piede di guerra con anticipo dicendo "prendi ad altri non a noi"? Ci ha raccontato le direzioni, adesso vediamo quello che fa. Giudicalo su quello, non con la manfrina del "dicci prima".

 

Poi ripeto come se si potesse davvero fare in modo diverso.

Quanta ipocrisia

Nessuno lo ha costretto a scalzare Letta e nessuno lo ha costretto a fare dichiarazioni megalomani ancor prima di aver presentato programma e aver parlato con le altre forze politiche.

 

Ripeto e ribadisco che doveva starsene al posto suo e entro il 2015 portare avanti la riforma elettorale (che ora scommetto slitterà a fine legislatura -2018-, altro che entro un mese) e poi andando a votare si prendeva la maggioranza del Parlamento e faceva il suo programma fantasioso senza alcun problema.

 

Uno che scalza un Pdc deve sapere già cosa fare, deve avere chiaro in mente da dove prendere i soldi, come e dove tagliare. Non puoi prendere il potere e non avere la minima idea del diavolo che puoi o non puoi fare. Bella la favoletta della patrimoniale, peccato che Alfano ti abbia detto di no. Li aveva fatti i conti con la realtà quando è andato da Napolitano? O nella sua smisurata voglia di comandare si è scordato che la maggioranza era la solita, anzi minore, di quella di Letta?

 

Per non parlare, ne ho già parlato, delle confusa ricetta di risano economico che hanno lasciato trasparire sia lui e sia Padoan nelle sue interviste passate all'Ocse.

 

Ps: smettiamola con questo " non c'erano alternative " che davvero diventa pesante.

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Guarda che basta dica anche solo "lotta all'evasione" o "superbollo sui 4x4" che Alfano comincia a far le barricate, Delrio si lascia scappare mezza parola sui BOT sopra i 100.000€ e per la stampa vuol rubare alle vecchine... Essù, meglio zitto e poi tutto al volo prima che possa partire il balletto mediatico.

Quindi è una maggioranza che sta insieme su cosa?!?

Un programma comune lo hanno?!?

su quali basi pensano di arrivare al 2018?!?

di Sandra Bonsanti
Ma perché Matteo Renzi piace tanto a Silvio Berlusconi?

Perché l’opposizione di Forza Italia al governo Renzi appare assai più un convinto sostegno del sostegno ufficiale di grande parte del Pd?

E’ questa la domanda che agita le riflessioni di tanti cittadini, sul web e nei discorsi che ci scambiamo alla fine di questa lunga diretta televisiva sulla fiducia. Un anno fa oggi, Bersani era ufficialmente il perdente delle elezioni. Il suo destino si trascinò per una lunga attesa, poi venne Letta. Nel frattempo Matteo Renzi studiava: sia il partito, sia in genere il panorama politico della opposizione. Sono stati per il sindaco di Firenze mesi di guardarsi attorno, di osservare la situazione. Si è mosso da stratega deciso a non perdere “l’occasione” che vedeva profilarsi nella grande incertezza che regnava. Il suo sguardo indagatore era rivolto dunque sia all’esterno del Pd sia all’interno. Che cosa ha visto alla fine che lo ha convinto a fare il passo più sgradito, cioè accoltellare da segretario il presidente del consiglio del suo stesso partito?

Una prima risposta l’ho trovata nell’intervento per dichiarazione di voto del senatore Paolo Romani che sembrava scusarsi di non poter dare la fiducia: “… il confronto positivo che è nato tra due forze maggioritarie nel Paese e i rispettivi leader ha dato un segnale forte del fatto che un netto e condiviso bipolarismo può avere finalmente cittadinanza nel nostro Paese. Questo testimonia il venir meno dello storico pregiudizio tra centro destra e centro sinistra e può dare davvero il senso della nascita di quella che potremmo chiamare la Terza Repubblica. E’ un pregiudizio che si è tradotto per troppo tempo, in una tanto presunta quanto ridicola superiorità culturale e morale da parte della sinistra, fino a diventare un rabbioso e ottuso antiberlusconismo. Non lo accettiamo, non lo abbiamo mai sopportato e non intendiamo più tollerarlo. Siamo orgogliosi della nostra storia, dei nostri lavori, e delle nostre radici culturali… Forse questa è la volta buona perché due leader, come lei e il presidente Berlusconi, possano stimarsi, parlarsi, confrontarsi, scambiare le reciproche esperienze e i diversi progetti e possano collaborare per il Paese senza pregiudizi, senza scambi o poltrone, con il solo interesse del bene comune. Forse, come dice lei, presidente Renzi, è davvero la volta buona…”. A seguire la solita litania contro la sinistra giustizialista.

La citazione è un po’ lunga, ma siccome Romani parlò a tarda sera, forse è utile ricordare bene le sue parole.

Dunque, la Terza Repubblica, in cui finalmente l’antiberlusconismo “rabbioso e ottuso” non ci sia più. In sostanza il riconoscimento, finalmente, da parte degli ex avversari, di un Berlusconi leader politico “normale”.

Questo è ciò che serve alla destra italiana e al suo capo condannato dalla giustizia e sotto processo per odiosi reati. Alcuni ritengono che questo riconoscimento Renzi lo abbia conferito nell’invito al Nazareno, altri non sono di questo avviso. Certo è che il Cavaliere e i suoi uomini si ritengono oggi accreditati ad annunciare la nascita della Terza Repubblica.

I rapporti tra il presidente del Consiglio e Berlusconi sono avvenuti solo in parte alla luce del sole: al Nazareno, sì, ma poi anche nei cinque (?) minuti del faccia a faccia alla fine dell’incontro fra le delegazioni. E soprattutto con il lavoro intenso dell’amico fiorentino Denis Verdini. Un primo risultato concreto si è visto alla formazione del governo, con l’arrivo dell’amica Guidi in un ministero così “interessante” per il Cavaliere e con la cancellazione di Nicola Gratteri dal ministero della Giustizia.

Ma Renzi non ha guardato soltanto verso la destra del Cavaliere. Ha avuto modo di studiare bene il suo partito e ha fatto una piacevole scoperta: una sorta di mutazione genetica si era presa buona parte dell’anima del Pd e lo aveva reso simile, molto simile, ai craxiani di una volta. Il presidente della Repubblica migliorista completava piacevolmente lo scenario.

Ecco dunque la novità di questo governo. “Le regole si fanno con tutti” è il ritornello di Renzi. Con tutti, sì, quando “tutti” vuol dire coloro che le regole le riconoscono, le rispettano. La Costituzione si cambia con chi rispetta, prima di tutto, i principi stessi della Costituzione: con chi vuole aggiornarla e attuarla; non con chi da sempre la insidia e vuole distruggerla secondo le indicazioni della finanziaria J.P. Morgan.

Se questa è la Terza Repubblica, vorrei dire ridateci la Prima. Ma non lo dirò, ovviamente. Anche se non ho potuto fare a meno di andare con la memoria di cronista a una scena che avvenne mentre si votava presidente della Repubblica Sandro Pertini. Su un divano del Transatlantico avevo visto Pietro Nenni, solitario e imbronciato. Mi avvicinai e gli chiesi. “Onorevole, è venuto a votare per il suo vecchio amico?”. Sapevo che fra i due padri della Patria non c’era mai stato vero amore. Infatti Nenni mi rispose: “Sono venuto a votare e basta”.

Altri personaggi, altre storie. Ma quanti, in questi giorni, tra deputati e senatori sono andati a votare “e basta”? E fino a quando?

 

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Certo che è una maggioranza sul niente, ma è il parlamento che è messo così. È quindi ridicolo farla pagare a Renzi perchè tra Napolitano che diceva non avrebbe mai indetto elezioni e un possibile esito 30%/30%/30% ha scelto di provarci. Il cambio con Letta diventa doveroso nel momento in cui tutto quello che fa Letta è togliere l'IMU e parlare di conflitto di interessi per stoppare la legge elettorale. Renzi ha sbagliato a buttarsi e si brucerà? Forse, ma ha tutto il diritto di chiedere di azzerare il contatore delle lagne e di vedere che succede tirando le somme al semestre di presidenza europeo.

 

Sull'articolo: a Silvio piace Renzi perchè ogni volta che lo dice Renzi perde l'1% e lui avrà più possibilità di vincere alle prossime elezioni. Mamma mia quanta aria fritta!

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Chiedo sin d'ora scusa se d'ora in avanti non risponderò come prima, nè dal punto di vista numerico nè sotto il profilo contenustico, ma la celebrazione del tutto strumentale del perfezionismo costituzionale da una parte e della volontà popolare dall'altra che si sta protraendo ormai da pagine su pagine ha raggiunto livelli per me non più sostenibili. Comincio a davvero a chiedermi, un pò parodisticamente ma in maniera non del tutto insincera, se il suffragio universale non abbia in realtà distorto una concreta speranza e se la nostra Costituzione, ad opera dei suoi decorosi interpreti, non stia forse trasformando il nostro martoriato paese in una tragicomica riedizione della Repubblica di Weimar. Per pranzo vado a friggermi un pò d'aria, sia mai che nel frattempo arrivasse Godot.

 

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Certo che è una maggioranza sul niente, ma è il parlamento che è messo così. È quindi ridicolo farla pagare a Renzi perchè tra Napolitano che diceva non avrebbe mai indetto elezioni e un possibile esito 30%/30%/30% ha scelto di provarci. Il cambio con Letta diventa doveroso nel momento in cui tutto quello che fa Letta è togliere l'IMU e parlare di conflitto di interessi per stoppare la legge elettorale. Renzi ha sbagliato a buttarsi e si brucerà? Forse, ma ha tutto il diritto di chiedere di azzerare il contatore delle lagne e di vedere che succede tirando le somme al semestre di presidenza europeo.

 

Sull'articolo: a Silvio piace Renzi perchè ogni volta che lo dice Renzi perde l'1% e lui avrà più possibilità di vincere alle prossime elezioni. Mamma mia quanta aria fritta!

Chi se ne frega se si brucia o non si brucia!!

 

I fatti sono che con Letta in scadenza 2015 il Parlamento (con un accordo già trovato) era costretto a fare la riforma elettorale entro la fine del suo mandato.

 

Poi, con quella legge elettorale (che a me non piace ma pace) si andava a votare e si aveva un governo stabile con nuovo Parlamento eletto.

 

Così abbiamo lo stesso Parlamento con gli stessi problemi e lo stesso rischio di stallo del governo Letta (con Letta era al 95% mentre con Renzi al 90%? Sempre altissimo il rischio stallo rimane).

 

Il punto è che lo stallo è stato prolungato dal 2015 al 2018. Poi se volete credere che il 25 marzo avremo una nuova legge elettorale e che Renzi sia il salvatore della patria fate pure.

 

L'articolo postato da Verdastro sull'ultima uscita si Renzi era proprio quello che mettevo in luce nel mio primo post critico in materia di economia.

 

Le idee per ora descritte da Renzi sono o inconcludenti o impossibili da realizzare o insufficienti (dal punto di vista esplicativo, visto che non si è ancora capito da dove arriveranno le coperture per gli 80-100 miliardi che servono).

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