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Aspetta Davi, io non parlavo del rifiuto all'appoggio esterno, su cui le opinioni possono differire molto ed è vero che ci sono dei margini di criticabilità. Io mi riferivo semplicemente al fatto che il rifiuto di Grillo (giustificato o meno) sia sostanzialmente stato la fine della segreteria Bersani e che quindi è ridicolo che Grillo parli di gombloddo.

 

Quel che io penso (e comunque sono in buona compagnia) è che la fine della segreteria Bersani sia giunta già lunedì 25 febbraio, con la fine dello spoglio. E che per alcune delle decine di correnti interne al Pd, l'esperienza Bersani si fosse già conclusa molto prima.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Quel che io penso (e comunque sono in buona compagnia) è che la fine della segreteria Bersani sia giunta già lunedì 25 febbraio, con la fine dello spoglio. E che per alcune delle decine di correnti interne al Pd, l'esperienza Bersani si fosse già conclusa molto prima.

 

Assolutamente plausibile. E altri ti direbbero con il tradimento dei 101... Quindi direi che il complotto raccontato per "santificare" Bersani perchè oggi fa simpatia dopo l'incidente di salute è una cianciasparata di restyling politico perchè fa brutto ricordare di averlo insultato per anni.

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Assolutamente plausibile. E altri ti direbbero con il tradimento dei 101... Quindi direi che il complotto raccontato per "santificare" Bersani perchè oggi fa simpatia dopo l'incidente di salute è una cianciasparata di restyling politico perchè fa brutto ricordare di averlo insultato per anni.

Secondo me no, è solo fare campagna elettorale contro l'ultimo riferimento del Pd prima di Renzi, partendo ovviamente da un fatto plausibile. Poi, ovviamente, sono opinioni.

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Secondo me no, è solo fare campagna elettorale contro l'ultimo riferimento del Pd prima di Renzi, partendo ovviamente da un fatto plausibile. Poi, ovviamente, sono opinioni.

 

Non capisco come può essere "contro".

Complotto Letta-Napolitano (cattivi) contro Bersani (che quindi diventa buono o comunque più buono di prima).

 

Comunque per carità, dettagli in confronto a tutte le altre zozzerie dell'intervista.

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Assolutamente plausibile. E altri ti direbbero con il tradimento dei 101... Quindi direi che il complotto raccontato per "santificare" Bersani perchè oggi fa simpatia dopo l'incidente di salute è una cianciasparata di restyling politico perchè fa brutto ricordare di averlo insultato per anni.

Talmente lo ha santificato che per tutta la durata dell'intervista lo ha chiamato da "Gargamella" a "poveretto"

 

Per quanto riguarda il complotto può essere vero come no. Napolitano è quello che ha fatto distruggere le intercettazioni tra lui e Mancino che potevano essere utili nel processo Stato-Mafia figuriamoci se non è capace di organizzare tutto con mesi di anticipo.

 

Comunqe nessuno parla della bozza sul lavoro? W il precariato. L'unica speranza di accendere un mutuo nei prossimi anni è che qualcuno mi faccia l'inderminato prima che passi sto scempio.

 

Oggi è "Papà mi servono 100 euro", domani sarà "Papà accendimi un mutuo"

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Il testo dell’appello firmato da Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis e Costanza Firrao: 

“Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n.1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al Presidente del Consiglio poteri padronali.
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.
Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone”
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^

Si intanto questi integerrimi luminari ci spieghino perchè ora che hanno problemi con la raccolta delle firme per la loro lista Tsipiras la legge elettorale europea diventa magicamente incostituzionale.

 

Siamo davvero tutti uguali

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Si intanto questi integerrimi luminari ci spieghino perchè ora che hanno problemi con la raccolta delle firme per la loro lista Tsipiras la legge elettorale europea diventa magicamente incostituzionale.

 

Siamo davvero tutti uguali

Non mi pare di aver letto nulla del genere nell'appello...

Condivido l’appello e l’inquietudine che lo muove. Sono sbigottita dall’ammirazione diffusa che suscita il falso nuovismo costituzionale del governo in carica. In nome della rapidità, del cosiddetto «efficientamento», si stanno smantellando una dopo l’altra istituzioni che hanno come compito quello di garantire la pluralità dei poteri e il loro reciproco bilanciamento. Il senato che sopravviverà con altro nome, ma non sarà più eletto. Le province che vengono abolite mettendo al loro posto ceti dirigenti sostitutivi, anch’essi non più votati dai cittadini. Una legge elettorale che umilia il principio della rappresentatività, in nome della governabilità. Il tutto deciso sulla base del patto opaco che Renzi ha stretto con Berlusconi, e affidato a un parlamento che ha perso buona parte della sua legittimità, dopo la sentenza della Consulta sulla legge Calderoli. Ecco l’idea della democrazia, del parlamento, della Costituzione, dei sindacati, che sta affermandosi non più solo a destra, ma nel cuore stesso del Pd. L’orizzonte è quello di un’Italia governata da oligarchie sempre più strette, sempre meno disposte a accettare che gli eccessi del potere siano frenati da altri poteri.

Barbara Spinelli http://www.libertaegiustizia.it/2014/03/29/condivido-lappello-e-linquietudine-che-lo-muove/

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Paginate sul Fatto per dar voce a Grasso, ovviamente. Che fino a ieri anche se diceva "rosso di sera, bel tempo si spera" ci si chiedeva cosa ci fosse sotto. Vabbè stan rivalutando Ricci perchè si è dato all'antipolitica, vale tutto...

 

 

Non mi pare di aver letto nulla del genere nell'appello...

 

Era un altro appello, che a mio parere dimostra come anche grandi persone quando scelgono delle battaglie passano da dare delle valutazioni giudiche in "scienza e coscienza" a solo in "coscienza".

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Era un altro appello, che a mio parere dimostra come anche grandi persone quando scelgono delle battaglie passano da dare delle valutazioni giudiche in "scienza e coscienza" a solo in "coscienza".

Se era un altro appello... non posso risponderti perché non l'ho letto.

Io mi riferisco a quello contro la scellerata riforma promossa da Renzi; l'appello aveva la forma propria di un appello... la sostanza (giuridica) la trovi abbondantemente dibattuta e spiegata in tanti articoli (alcuni dei quali ho postato in queste pagine).

 

Per curiosità: perché se vuoi tagliare i costi della politica non dimezzi i parlamentari? La soluzione scelta dal genio della lampada è quella di eliminare gli eletti e sostituirli con i nominati... applausi!

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Quesito per il Papero: chi ha scritto questo brano?

 

Sto parlando dell' ipotesi di passare ad un sistema monocamerale,

con diminuzione del numero dei parlamentari, abolizione delle preferenze,

adozione del collegio uninominale. Una via difficile? Certo, ma più moderna delle

altre, visto che la tendenza verso parlamenti con una sola Camera è quella

propria del costituzionalismo contemporaneo (c' è un bello studio di Livio Paladin

su questo tema). Ed è una proposta che comincia a ricevere più attenzione che in

passato, visto che anche sul "Popolo" appaiono apprezzamenti per il collegio

uninominale. Un Parlamento con un profilo personale più alto (abolizione delle

preferenze, più rigorosa selezione dei candidati), più agile, meglio raccordato con

la società (potenziamento della iniziativa popolare, nuova disciplina del

referendum per le grandi decisioni) non solo si libererebbe di molte delle attuali

cause di lentezza e frammentazione. Potrebbe essere un interlocutore vero di un

governo anch' esso rafforzato, più autorevole e meno affollato da competenze

inquinate e inquinanti (come quelle nel settore dell' informazione). Queste non

sono variazioni tecniche. La grande trasformazione in atto porta con sè,

visibilissima, la possibilità di sbocchi autoritari. Ed è sul terreno delle istituzioni

che si gioca la partita della democrazia.

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Quesito per il Papero: chi ha scritto questo brano?

 

Rodotà, che, opportunamente (avendo detto una boiata in allora - era il 1985 -  :asd), ha cambiato idea.

Come si dice? Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione

Magari cambierà opinione anche Renzi...

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Renzi ha riportato in voga un termine che si era perso dopo il Governo Monti...

 

"Il lavoro? Ci vuole più flessibilità"

 

Ma non s'era detto che le politiche del precariato non portavano a nulla?

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Rodotà, che, opportunamente (avendo detto una boiata in allora - era il 1985 - :asd), ha cambiato idea.

Come si dice? Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione

Magari cambierà opinione anche Renzi...

Papero, uno è personalmente libero di cambiare opinione anche cento volte per me, ma il "moralizzatore/super-partes/padre nobile" lo puoi fare solo se sei sempre coerente.

 

Nel senso, mi va benissimo che Rodotà abbia cambiato opinione e può liberamente spiegare le motivazioni per il quale la riforma di Renzi non va bene, ma cambiando idea perde il diritto di parlare di "deriva autoritaria" o cose simili, che non sono giudizi "tecnici" ma politici.

 

EDIT: Detto in altre parole, se domani Giovanardi cambia idea sugli omosessuali (un po' dura :asd), ha tutto il diritto di dire che vanno fatte leggi contro l'omofobia e per il matrimonio omosessuale, ma se inizia a bollare qualcuno come omofobo penso che quel qualcuno abbia tutto il diritto di mandarlo a quel paese.

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Papero, uno è personalmente libero di cambiare opinione anche cento volte per me, ma il "moralizzatore/super-partes/padre nobile" lo puoi fare solo se sei sempre coerente.

 

Nel senso, mi va benissimo che Rodotà abbia cambiato opinione e può liberamente spiegare le motivazioni per il quale la riforma di Renzi non va bene, ma cambiando idea perde il diritto di parlare di "deriva autoritaria" o cose simili, che non sono giudizi "tecnici" ma politici.

 

EDIT: Detto in altre parole, se domani Giovanardi cambia idea sugli omosessuali (un po' dura :asd), ha tutto il diritto di dire che vanno fatte leggi contro l'omofobia e per il matrimonio omosessuale, ma se inizia a bollare qualcuno come omofobo penso che quel qualcuno abbia tutto il diritto di mandarlo a quel paese.

fammi capire... l'Italia (ed il suo panorama politico) dell'85 e quella di oggi è uguale?!?

in trent'anni non è cambiato nulla?

Proprio nulla?

Ad es. i poteri delle Regioni nell'85 ed oggi sono immutati?

Se cambia il contesto mi pare ovvio che cambino anche le considerazioni...

rimanere sulle proprie posizioni quando tutt'attorno è cambiato non mi pare essere coerenti... è essere pirla!!! :asd

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@ No concept.

 

Dall'85'ad oggi sono cambiate molte cose.

È caduta la prima, la seconda e oserei dire anche la terza repubblica.

 

Ci sono state le stragi di mafia poi scoperte le evidenti collusioni con il sistema politico-regionale-statale.

 

C'è stata mani pulite e tangentopoli.

 

Ci sono stati migliaia di scandali.

 

Sono cambiate le competenze statali e quelle regionali.

 

È diversa persino la legge elettorale di partenza, cioè quella dalla quale Rodotà è partito per la sua prima analisi.

 

Insomma di che stai a parlà? È cambiato tutto le scenario politico-economico-legislativo e sarebbe folle pensare che un personaggio politico debba aver mantenuto lo stesso pensiero dell'85'.

 

Invece di andare in tv a dire che Pinco e Pallo nel 85', nel 30' o nel 15' dicevano X e Y che si inizi a rispondere nel merito. C'è sempre questo strano vizio di non rispondere mai nel merito e di andare a scorrere la storia dell'interlocutore per essere autorizzati a non rispondere e anzi poter dire

" aaaaah però tu nel... " e bla bla bla.

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C'è sempre una giustificazione per quelli che ci piacciono vero?

 

Sulle zozzerie fatte ai tempi della riforma del titolo V dove erano gli appelli dei luminari?

Questa è gente che ha imbracciato una battaglia politica e cerca di spacciarci le loro posizioni per verità rivelate. Per giunta rilanciate dai giornali che fino a ieri li insultavano come foglie di fico della sinistra e mantenuti dalle fondazioni del PD. La metà di loro ha più volte parlato del necessario superamento del bicameralismo perfetto.

Poi culturalmente odio le obiezioni che io chiamo ad maiora , alla fine si è sempre contro tutto perchè si potrebbe fare di meglio. Lo so anch'io che l'abolizione della provincie fatta in quel modo è parziale, che l'italicum ha dei difetti e che mettere le autonomie in senato in quel modo è un po' grossolano. Ma so che è la direzione giusta, quindi meglio un passo zoppo di star fermi.

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C'è sempre una giustificazione per quelli che ci piacciono vero?

 

Sulle zozzerie fatte ai tempi della riforma del titolo V dove erano gli appelli dei luminari?

Questa è gente che ha imbracciato una battaglia politica e cerca di spacciarci le loro posizioni per verità rivelate. Per giunta rilanciate dai giornali che fino a ieri li insultavano come foglie di fico della sinistra e mantenuti dalle fondazioni del PD. La metà di loro ha più volte parlato del necessario superamento del bicameralismo perfetto.

Poi culturalmente odio le obiezioni che io chiamo ad maiora , alla fine si è sempre contro tutto perchè si potrebbe fare di meglio. Lo so anch'io che l'abolizione della provincie fatta in quel modo è parziale, che l'italicum ha dei difetti e che mettere le autonomie in senato in quel modo è un po' grossolano. Ma so che è la direzione giusta, quindi meglio un passo zoppo di star fermi.

La direzione giusta?

 

Fare una legge che mette dei nominati in parlamento (un'altra volta), che da, se viene superato il 37%, una maggioranza bulgara che non avrà più bisogno del doppio controllo per approvare le leggi.

Tutto questo senza una legge anticorruzione e una legge seria sul voto di scambio.

Non sarà più garantita neanche la difficoltà di cambiare la costituzione perchè con una maggioranza bulgara più un piccolo appoggio del secondo partito si potrà cambiarla tranquillamente e a tutelarci non ci sarà più la seduta comune come la conosciamo ma ci saranno membri delle regioni (indagati e/o condannati).

 

Tutto questo avviene con la classe politica più marcia della storia con l'appoggio di un condannato in via definitiva.

 

Insomma una bella prospettiva.

Per garantire la governabilità rischiamo di ritrovarci in situazioni critiche per la democrazia del paese.

 

 

 

Ps: tralasciando il fatto che il risparmio economico è irrisorio e sarebbe stato maggiore facendo il dimezzamento dei parlamentari e dimezzamento degli stipendi. E tralasciamo anche il fatto che un condannato che non potrà neanche votare sta partecipando alle riforme della legge elettorale e di cambio costituzionale.

Non può votare, deve stare ai domiciliari però la costituzione si può cambiare. Siamo in democrazia giusto?

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C'è sempre una giustificazione per quelli che ci piacciono vero?

 

Sulle zozzerie fatte ai tempi della riforma del titolo V dove erano gli appelli dei luminari?

Questa è gente che ha imbracciato una battaglia politica e cerca di spacciarci le loro posizioni per verità rivelate. Per giunta rilanciate dai giornali che fino a ieri li insultavano come foglie di fico della sinistra e mantenuti dalle fondazioni del PD. La metà di loro ha più volte parlato del necessario superamento del bicameralismo perfetto.

Poi culturalmente odio le obiezioni che io chiamo ad maiora , alla fine si è sempre contro tutto perchè si potrebbe fare di meglio. Lo so anch'io che l'abolizione della provincie fatta in quel modo è parziale, che l'italicum ha dei difetti e che mettere le autonomie in senato in quel modo è un po' grossolano. Ma so che è la direzione giusta, quindi meglio un passo zoppo di star fermi.

QUESTO PASSO ZOPPO TI FA FINIRE IN UN BURRONE...

io non sono contrario all'eliminazione delle Province, ma le Province hanno dei compiti e del personale... 

l'Italicum non ha dei difetto è difettoso tout court: se vuoi produrre effetti maggioritari adotti un sistema maggioritario non droghi il risultato elettorale con premi di maggioranza e soglie di sbarramento assurde; la riforma del Senato poi è ridicola: vuoi tagliare i costi della politica? dimezza i parlamentari. Ci sta anche che al Senato tu voglia attribuire funzioni diverse rispetto alla Camera ma così no... per pietà dei padri della patria!

Senza considerare che la più importante democrazia del mondo ha due camere... la più importante economia europea ha due camere... noi no... noi siamo troppo avanti... se sono due eminenze del calibro di Renzi e Verdini (più l'innominabile) a promuovere la riforma, come dire il passo di cui all'inizio è un passo in più verso il disastro (istituzionale). 

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Eh no Valiero, che c'entra lo dico io.

 

Rodotá in quel articolo sosteneva l'abolizione di una camera per rendere l'esecutivo più forte e la legislazione più snella e l'abolizione delle preferenze e il collegio uninominale per una migliore scelta dei parlamentari. Sono discorsi molto netti e precisi: che ci azzeccano con titolo V, prima seconda o millesima repubblica e legge anticorruzione? Nulla. Gli stessi discorsi possono essere fatti oggi portando le stesse motivazioni.

 

Ripeto, Rodotà può cambiare idea anche ogni giorno se vuole e se lo motiva, ma se mi viene a parlare di "deriva autoritaria" dopo essere stato favorevole a riforme simili, mi viene il dubbio che stia parlando in termini politici e non "tecnico-giuridici".

 

Poi chissene, il parere di Rodota lo leggo, lo ascolto insieme a quelli di tanti altri e poi mi faccio la mia opinione, che è simile a quella di keitaro: se aspettiamo la riforma perfetta, non la avremo mai. Rimaniamo così? In queste riforme qualcosa di buono c'è prendiamo quello e facciamo un passo alla volta.

 

My 2 cents.

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Eh no Valiero, che c'entra lo dico io.

 

Rodotá in quel articolo sosteneva l'abolizione di una camera per rendere l'esecutivo più forte e la legislazione più snella e l'abolizione delle preferenze e il collegio uninominale per una migliore scelta dei parlamentari. Sono discorsi molto netti e precisi: che ci azzeccano con titolo V, prima seconda o millesima repubblica e legge anticorruzione? Nulla. Gli stessi discorsi possono essere fatti oggi portando le stesse motivazioni.

 

Ripeto, Rodotà può cambiare idea anche ogni giorno se vuole e se lo motiva, ma se mi viene a parlare di "deriva autoritaria" dopo essere stato favorevole a riforme simili, mi viene il dubbio che stia parlando in termini politici e non "tecnico-giuridici".

 

Poi chissene, il parere di Rodota lo leggo, lo ascolto insieme a quelli di tanti altri e poi mi faccio la mia opinione, che è simile a quella di keitaro: se aspettiamo la riforma perfetta, non la avremo mai. Rimaniamo così? In queste riforme qualcosa di buono c'è prendiamo quello e facciamo un passo alla volta.

 

My 2 cents.

C'entrano perchè nell'85' la classe politica era considerata un tantino migliore di quella attuale ( o almeno la percezione che si aveva era quella ). Poi ci sono stati gli scandali, le inchieste, il marcio, la corruzione e le tangenti, i nominati, le compravendite ecc ecc.

 

Alla luce dei fatti avvenuti negli anni 90' (non capisco come tu faccia a non capire la connessione) una persona intelligente ha cambiato idea.

 

Perchè c'è connessione?

 

Intanto perchè abbiamo visto cosa significa avere dei nominati da persone sbagliate. Fintanto che i nominati son nominati con criterio ok, quando invece si iniziano a mettere le persone sbagliate si ride meno. Abbiamo visto quanta mafia e corruzione è entrata in parlamento con questo sistema.

 

Abbiamo visto che un tizio megalomane ha più volte provato a cambiare la costituzione e non ci è riuscito pur avendo la più larga maggioranza dal dopoguerra solo perchè il meccanismo costituzionale era a prova di megalomani e quindi ci siamo resi conto di quanto sia importante avere delle reti di salvataggio solide.

 

 

Vuoi abolire una camera? Devi prima potenziare le reti di protezione.

 

Con questa legge togli una camera senza mettere la rete e di fatto faciliti il compito a gente come Berlusconi che avendo a disposizione nominati dalla fedina anche sporca non avrebbe problemi a fare compravendite anche per cambiare la costituzione.

 

Eh si, anche perché essendo rappresentanti delle regioni ecc potrebbero anche essere in % differenti rispetto all'altra camera quindi in sede di revisione costituzionale sarebbe più semplice o meno semplice per un governo o per un altro cambiare la costituzione a seconda dei risultati delle elezioni regionali. E possiamo fare sta vita?

 

Da qui il punto che per fare una cosa del genere dovresti aumentare le garanzie e non diminuirle e non puoi farlo o pensare di farlo a posteriori.

 

Non puoi aumentare esponenzialmente i poteri della maggioranza e poi sperare che dopo si faccia la legge su incandidabilità, voto di scambio e anticorruzione.

 

Devi farlo prima, devi averlo come priorità.

 

Stanno pensando alla governabilità in se e per se senza porsi il problema di chi e come potrebbe governare in futuro. E visto che questa è la classe politica più marcia della storia io qualche paletto lo metterei prima di garantire governabilità a qualunque costo.

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La presenza del Senato in tutti questi anni non ci ha salvato da porcate ordinarie (varie leggi ad personam) e costituzionali (Titolo V e riforma costituzionale di Berlusconi, per fortuna cassata dal referendum). Non vedo perché aggrapparsi al Senato come rete di sicurezza: nel sistema attuale quando la maggioranza ha il controllo di tutte e due le Camere non cambia niente, quando ha il controllo di una sola il governo non si riesce comunque a formare quindi il problema manco si pone.

 

Poi sta cosa che la classe dirigente è peggiorata mi fa un po' ridere: certo, c'è stato Berlusconi che ha fatto da catalizzatore dei peggio comportamenti, ma è l'intera società che è in crisi morale, non la classe politica. Non vedo come una legge elettorale o riforma del Senato possa cambiare qualcosa in questo senso.

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La presenza del Senato in tutti questi anni non ci ha salvato da porcate.

Pensa te senza.

 

Se prima una maggioranza doveva faticare 10 per cambiare la costituzione ora faticherà 5. Però avremo governabilità.

Governabilità con meno garanzie democratiche. Una conquista!

 

Non c'erano altri modi più sensati di cambiare risparmiando, no...

 

basta che si cambi, il come ormai non frega più a nessuno! Sicuramente andremo lontano.

 

 

Non vedo come una legge elettorale o riforma del Senato possa cambiare qualcosa in questo senso.

 

Te l'ho spiegato in tutte le salse e continui a non capire o far finta di non capire.

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Non capisco per quale ragione fare un passo in avanti quando sei sull'orlo del burrone sia meglio che stare fermi...  fc4

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