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Credo che i dem abbiamo pagato oltremodo la totale confusione della loro campagna elettorale, iniziata con un candidato e finita con un altro molto diverso dal precedente.

Faccio fatica a comprendere le persone che accettano un presidente americano che ha fatto quel che ha fatto Trump nel tempo; per come vedo io il mondo, l'assalto al Congresso basterebbe per porre fine a qualsiasi discorso sulla sua carriera politica.

E invece.

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Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

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3 hours ago, BengaLaker said:

no aspettate, cioè, fatemi capire

Taylor Swift, Robert De Niro, Lady Laga, Lebron James e tutti gli altri super ricconi arroganti viziati che vivono nel loro super lusso, nelle loro confortanti torri d'avorio e Yacht chilometrici, NON sono riusciti ad intercettare il bisogno vero della gente comune??? no, dai...

E' VERAMENTE STRANO.

Be' se consideri che Elon Musk è più ricco de tutti quelli messi assieme...

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Trump, Elon Musk, Rupert Murdoch, Jeff Bezos, Joe Rogan... "la gente comune" :asd 

Poi ovviamente c'è da chiedersi seriamente perché in tutto l'occidente (e più in generale nel mondo democratico) la sinistra è alla frutta, ma non può essere certo un discorso semplicistico o uno spernacchiamento. E lo dico anche nelle analisi "da sinistra" perché di certo il ritiro tardivo di Biden e la scelta di Harris senza passare dalle primarie non ha aiutato, ma c'è qualcosa di più profondo (e forse macrostorico) in questa spirale di estremizzazione.

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4 hours ago, sonato arctico said:

L'elettorato di Trump (Meloni&Salvini da noi) sono gli analfabeti, e quelli non li intercetti, se non parlando con la clava in mano. 

:siciao:

guarda, fare ancora analisi di questo tipo, visto che Trump lo hanno votato praticamente TUTTI (come qui da noi Fratelli D'Italia o altrove), non aiuta di certo la risalita della sinistra nel mondo. Ma va bene così.

A me Trump non piace, ha un approccio umano che è lontano anni luce dal mio modo di vedere le cose e di interagire con il prossimo.

Però davvero, se posso, inviterei gli amici di sinistra a immedesimarsi un po' più con i bisogni e le necessità delle persone meno fortunate (diciamo così) e farlo senza evidenti conati di vomito e senza atteggiamenti da signorotti intellettuali schizzinosi col tè in mano e il mignolino alzato.

Oggi la sinistra concettualmente tra le persone NON ESISTE PIU'. Solo nei salotti. Il problema è tutto qui.

Però, boh, magari mi sbaglio. Magari alla lunga funzionerà questo ultimo loro approccio "da ztl". Sì, può essere. Continuate così.

1 hour ago, keitaro said:

Poi ovviamente c'è da chiedersi seriamente perché in tutto l'occidente (e più in generale nel mondo democratico) la sinistra è alla frutta

ecco.

non so se sei d'accordo in parte con me.

L'avanzata delle destre non è dovuto ai loro leader (generalmente infatti sono tutti dei coglioni) ma alla pochezza degli avversari e gli sbagli delle loro ultime politiche che hanno aggravato gli stili di vita, soprattutto negli ultimi 10 anni.

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1 hour ago, BengaLaker said:

L'avanzata delle destre non è dovuto ai loro leader (generalmente infatti sono tutti dei coglioni) ma alla pochezza degli avversari e gli sbagli delle loro ultime politiche che hanno aggravato gli stili di vita, soprattutto negli ultimi 10 anni.

Bah, sì e no secondo me.

Non credo sia sbagliato sostenere che un certo tipo di elettorato xenofobo, omofobo e misogino sguazzi nella propaganda politica di Trump.

Dare la colpa alla sinistra significa anche nascondere che c'è un'ignoranza che si estende a macchia d'olio e trova nei social un incredibile mezzo di diffusione.

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Si ma questa gentaglia da spazzatura rimane una minoranza della minoranza, come quella a sinistra dei centri sociali pieni di piercing e con la t-shirt del Che. Sono minoranze minuscole - rumorose forse - ma che a livello politico incide dello 0,

L'enorme gigantesco bacino elettorale di queste grandi affermazioni invece ha dentro tutto, ma veramente di tutto. Tutto! Anche le persone che sanno leggere e scrivere. Fatevene una ragione.

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No ma che sappiano leggere e scrivere non lo metto in dubbio.

Forse non sanno ascoltare perché sennò si sarebbero posti delle domande riguardo l'aborto un mese dopo la nascita o gli immigrati di Haiti che si cibano di gatti. Senza voler buttare dentro il 6 Gennaio.

Ma questo è un altro discorso...

:asd

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1 hour ago, BengaLaker said:

Si ma questa gentaglia da spazzatura rimane una minoranza della minoranza, come quella a sinistra dei centri sociali pieni di piercing e con la t-shirt del Che. Sono minoranze minuscole - rumorose forse - ma che a livello politico incide dello 0,

L'enorme gigantesco bacino elettorale di queste grandi affermazioni invece ha dentro tutto, ma veramente di tutto. Tutto! Anche le persone che sanno leggere e scrivere. Fatevene una ragione

Hai ragione, ci sono anche gli approfittatori (evasori etc) che hanno interessi specifici, ci sono anche i coglioni puri, la platea è vasta. 

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Senza entrare in paragoni con il resto del mondo, o perlomeno con il resto del mondo occidentale, si può dire che restando agli stati uniti e alla penosa campagna elettorale che abbiamo visto, forse dare ad un candidato solo 3 mesi di campagna non sia una ricetta vincente.

 

 

Era chiaro a tutti sin da Luglio che Biden i) avesse perso molto smalto, mettiamola così ii) si sia ritirato troppo tardi, mettendo l'intero partito sul fatto compiuto quando le primarie erano state fatte.

 

Harris sembrava un candidato debole, perché non è al livello del Biden politico (piaccia o non piaccia la sua politica) ed era in gran parte restata nell'ombra durante il mandato. 3 mesi per rifarsi, o anzi farsi un'immagine, sono troppo pochi.

 

Poi si può anche dire che il dibattito americano sembra dettare tristemente la rotta per quello che le campagne europee stanno diventando: l'avversario politico è il demonio un nemico da abbattere a tutti i costi..e non c'è via di mezzo, su qualunque argomento o sei pro o sei contro. O sei con noi o con gli altri. Non c'è più spazio per il dibattito, per le sfumature, per le tonalita di grigio (lo si vede anche in Italia e in europa su argomenti anche importanti) ma solo per gli insulti perché l'avversario è senza dubbio un fellone.

 

Fa molto riflettere anche il fatto che un paese di 300 milioni di abitanti avesse come candidati alle elezioni due 80enni che dovrebbero essere a casa ai nipotini. Vero, il sistema delle nomination funziona in modo particolare, coi finanziamenti, gruppi di potere ecc...

Ma entrambi i campi non avevano nulla di meglio da proporre?

 

 

 

 

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8 minutes ago, Magic Luke said:

Senza entrare in paragoni con il resto del mondo, o perlomeno con il resto del mondo occidentale, si può dire che restando agli stati uniti e alla penosa campagna elettorale che abbiamo visto, forse dare ad un candidato solo 3 mesi di campagna non sia una ricetta vincente.


Era chiaro a tutti sin da Luglio che Biden i) avesse perso molto smalto, mettiamola così ii) si sia ritirato troppo tardi, mettendo l'intero partito sul fatto compiuto quando le primarie erano state fatte.

Harris sembrava un candidato debole, perché non è al livello del Biden politico (piaccia o non piaccia la sua politica) ed era in gran parte restata nell'ombra durante il mandato. 3 mesi per rifarsi, o anzi farsi un'immagine, sono troppo pochi.

Poi si può anche dire che il dibattito americano sembra dettare tristemente la rotta per quello che le campagne europee stanno diventando: l'avversario politico è il demonio un nemico da abbattere a tutti i costi..e non c'è via di mezzo, su qualunque argomento o sei pro o sei contro. O sei con noi o con gli altri. Non c'è più spazio per il dibattito, ma solo per gli insulti perché l'avversario è senza dubbio un fellone.

Fa molto riflettere anche il fatto che un paese di 300 milioni di abitanti avesse come candidati alle elezioni due 80enni che dovrebbero essere a casa ai nipotini. Vero, il sistema delle nomination funziona in modo particolare.
Ma entrambi i campi non avevano nulla di meglio da proporre?

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Sai che invece le mie riflessioni mi portavano da tutt'altra parte:

  • bisogna inserire questo risultato nel generale successo delle destre in tutto l'occidente, ma più in generale nel mondo democratico anche asiatico (giappone, corea del sud...) e pseudo democratico (anche india, brasile, argentina), al netto di sistemi elettorali e specificità alla fine tutte le ultime elezioni del pianeta si stanno assomigliando nella struttura e nei risultati
  • il ritiro di Biden è stato un problema solo nella misura in cui il nuovo candidato è stato poi calato dall'alto e anche la scelta del vicepresidente è stata fatta su qualcuno che non oscurasse harris (shapiro governatore della PA e grande personalità non è stato voluto)
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3 hours ago, sonato arctico said:

Hai ragione, ci sono anche gli approfittatori (evasori etc) che hanno interessi specifici, ci sono anche i coglioni puri, la platea è vasta. 

Mi hai ricordato un film di Albanese, dove in una scena, parlando con un tizio questo  diceva "la Sicilia non è solo mafia e criminalità" e Albanese: "si vero, è anche siccità, disoccupazione..." 😅

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No ma che sappiano leggere e scrivere non lo metto in dubbio.

Forse non sanno ascoltare perché sennò si sarebbero posti delle domande riguardo l'aborto un mese dopo la nascita o gli immigrati di Haiti che si cibano di gatti. Senza voler buttare dentro il 6 Gennaio.

Ma questo è un altro discorso...

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Questo è un topic, ed un pattern, molto di moda nelle "democrazie" occidentali. Dall'Australia fino alla Francia e agli Stati Uniti. L'Italia ruota forse ancora attorno ad altri trend.

 

Una parte della politica ha capito che per rispondere ai problemi di un certo tipo di elettorato bisogna cavalcare il soggetto dell'immigrazione in modo prioritario.

 

Il problema dei processi, o magari dei diritti civili sono problemi che sembrano interessare prevalentemente ad un certo tipo di elettorato (bianco, laureato, classe media o almeno non povera). Ci sono invece intere comunità che votavano a grande maggioranza socialdemocratica fino a 20 anni fa, e che oggi si sono spostate su posizioni molto più reazionarie.

Poi c'è il problema delle minoranze etniche, come in Francia, Stati Uniti e in Australia (molto meno in Italia) che hanno un certo peso elettorale, e per le quali argomenti come "Gaza" pesano.

 

 

 

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Sai che invece le mie riflessioni mi portavano da tutt'altra parte:

  • bisogna inserire questo risultato nel generale successo delle destre in tutto l'occidente, ma più in generale nel mondo democratico anche asiatico (giappone, corea del sud...) e pseudo democratico (anche india, brasile, argentina), al netto di sistemi elettorali e specificità alla fine tutte le ultime elezioni del pianeta si stanno assomigliando nella struttura e nei risultati
  • il ritiro di Biden è stato un problema solo nella misura in cui il nuovo candidato è stato poi calato dall'alto e anche la scelta del vicepresidente è stata fatta su qualcuno che non oscurasse harris (shapiro governatore della PA e grande personalità non è stato voluto)
Non conosco abbastanza le democrazie dell'estremo oriente, però in generale, su larga scala, a livello macropolitico sembra esserci una certa tendenza.

 

A mio avviso dobbiamo però usare estrema cautela nel comparare sistemi tra loro diversissimi, con elettorati omogenei/eterogenei.

 

Ritengo (opinione personale) che i presidenzialismi siano sostanzialmente a metà strada tra la democrazia parlamentare e l'autocrazia. Faccio quindi fatica a mettere sullo stesso piano Argentina e Germania, per non dire Italia.

 

Mi sembra comunque che le democrazie occidentali stiano progressivamente ritrovandosi in minoranza sui palcoscenici mondiali. E faccio anche fatica a stabilire dove si fermino queste democrazie di stile occidentale. Quelle che danno sull'atlantico e parte del mediterraneo?

 

La tendenza alla polarizzazione del dibattito e alla demonizzazione dell'avversario (che quindi non ha più alcuna dignità e va battuto ad ogni costo) sta prendendo però sempre più piede nel nostro occidente. Questo mi pare il più grosso punto in comune, ed enorme campanello di allarme.

 

La politica si sta trasformando non in un dibattito di idee, ma in una partita da stadio. E gli elettori, in tifosi.

 

E forse anche uno dei fattori che alimentano l'astensionismo dei nostri sistemi elettorali, che ormai nessuna forza politica sembra voler contrastare. È un "fait accompli".

 

 

 

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10 hours ago, Magic Luke said:

Una parte della politica ha capito che per rispondere ai problemi di un certo tipo di elettorato bisogna cavalcare il soggetto dell'immigrazione in modo prioritario.

 

Il problema dei processi, o magari dei diritti civili sono problemi che sembrano interessare prevalentemente ad un certo tipo di elettorato (bianco, laureato, classe media o almeno non povera). Ci sono invece intere comunità che votavano a grande maggioranza socialdemocratica fino a 20 anni fa, e che oggi si sono spostate su posizioni molto più reazionarie.

Poi c'è il problema delle minoranze etniche, come in Francia, Stati Uniti e in Australia (molto meno in Italia) che hanno un certo peso elettorale, e per le quali argomenti come "Gaza" pesano.

A me sembra che sia molto efficace trovare un nemico comune ed attaccarlo ad oltranza, in questo caso è l'immigrato. Con le dovute proporzioni, è un po' come quando la Lega Nord vedeva nel meridionale l'impostore ed urlava all'indipendentismo padano.

Ed è così un po' ovunque: tantissime estreme destre in Europa hanno acquisito fortissimi consensi facendo leva sulla volontà di gestire e ridurre i flussi migratori (Germania, Austria, Francia), condendo il discorso con forti slogan xenofobi (e fascisti).

L'ultimo comizio elettorale di Trump ha visto sul palco un comico che ha definito Puerto Rico come un'isola di spazzatura galleggiante: i numeri della comunità latina a favore di Trump in queste elezioni sono risultati crescenti rispetto all'elezione precedente. Suona come un'enorme contraddizione.

Poi è chiaro che le vicende del recente passato e del presente non aiutano molto a contrastare questo fenomeno ma anzi, lo alimentano. I vari casi di terrorismo islamico ed il proliferare di alcune organizzazioni criminali a prevalenza nord africana tra Paesi Bassi e Scandinavia, genereranno inevitabilmente un pensiero comune per cui l'immigrato è il male assoluto e va estirpato.

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5 hours ago, Mone 24 said:

A me sembra che sia molto efficace trovare un nemico comune ed attaccarlo ad oltranza, in questo caso è l'immigrato. Con le dovute proporzioni, è un po' come quando la Lega Nord vedeva nel meridionale l'impostore ed urlava all'indipendentismo padano.

Ed è così un po' ovunque: tantissime estreme destre in Europa hanno acquisito fortissimi consensi facendo leva sulla volontà di gestire e ridurre i flussi migratori (Germania, Austria, Francia), condendo il discorso con forti slogan xenofobi (e fascisti).

L'ultimo comizio elettorale di Trump ha visto sul palco un comico che ha definito Puerto Rico come un'isola di spazzatura galleggiante: i numeri della comunità latina a favore di Trump in queste elezioni sono risultati crescenti rispetto all'elezione precedente. Suona come un'enorme contraddizione.

Poi è chiaro che le vicende del recente passato e del presente non aiutano molto a contrastare questo fenomeno ma anzi, lo alimentano. I vari casi di terrorismo islamico ed il proliferare di alcune organizzazioni criminali a prevalenza nord africana tra Paesi Bassi e Scandinavia, genereranno inevitabilmente un pensiero comune per cui l'immigrato è il male assoluto e va estirpato.

Dovreste frequentare e parlare un po' con gli immigrati... 
Due settimane fa parlavo con un gruppo provieniente dal bangladesh e che lavora nei campi di ortaggi delle nostre campagne.
Parlo anche molto spesso con Albanesi immigrati un po' di anni fa.
Sapete che c'è? che questi immigrati sentono i loro connazionali nei paesi di origine o appena arrivati qua, come gente "pericolosa", inaffidabile, estremista, etc.
Neppure gli concedono il beneficio del dubbio.
Quindi non mi stupisco assolutamente che gli immigrati "latini" abbiano votato Trump... probabilmente anche loro pensano la stessa cosa.

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