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nel primo video l'avevano a terra, senza pericolo, gli mettevano le manette e basta, morta lì, quella invece è un'esecuzione tanto quanto le teste tagliate dall'isis, ne' più ne' meno.

 

la seconda anche peggio, ucciderlo per il sospetto della presenza di un'arma? qui il problema è il razzismo, puro e semplice.

 

 

poi concordo con te sul fatto che l'assurda ed eccessiva presenza di armi rende il loro lavoro ben + complicato, però non è questo il caso dai, cioè il loro scopo è quello di trovare l'arma addosso al nero di turno per potergli sparare perchè tanto con la giustizia del cazzo che si ritrovano pure loro gli viene concessa la legittima difesa o quello che è.

Ma questo è falso.

 

Le telecamerine che ad oggi hanno l'obbligo di indossare evitano proprio quello che stai dicendo tu.

 

Fino a qualche anno fa potevano coprirsi il culo perché nella maggior parte dei casi i filmati non erano presenti e la versione poteva essere concordata tra colleghi e gli errori "mortali" insabbiati,oggi no.

 

In questi due casi i poliziotti andranno in carcere.

 

Per quanto riguarda le modalità dell'arresto, non sai probabilmente come si effettuano.

 

L'arresto e il relativo ammanettamento deve avvenire con la persona disarmata e nel primo video il poliziotto sbaglia e porta a terra un uomo con l'arma addosso.

 

Portando a terra un uomo con un'arma addosso ti esponi a tutti i rischi del caso: colpo fortuito, lui che si libera un attimo e spara.

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Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

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Non hai capito una ceppa di quello che ho scritto evidentemente.

 

Il fatto di operare in situazioni di elevato rischio per la propria incolumità porta le persone a sbagliare molto più di quanto il ruolo richiederebbe.

 

Quando vai a fare servizio nel Bronx, a Cino, nei sobborghi si Chicago (chiamata fino a qualche tempo fa Chiraq per tutti i morti ammazzati che si registravano)o nei sobborghi di L.A. in ogni momento sai che ci potrebbe essere il tizio che invece di fermarsi scende e ti spara.

 

Bene ora prova a pensare di farlo ogni santo giorno.

 

Secondo te in una vita di servizio non hai alte probabilità che nel giorno storto un movimento inconsulto ti faccia premere il grilletto anche se poi rivedendo la scena dall'esterno non si ravvisa nessun pericolo concreto?

 

A me sembra sempre si parli con troppa facilità di quello che accade senza considerare che le variabili sono tantissime.

 

Quello che dico è che è molto più comodo e semplice dire che il poliziotto è razzista, sospenderlo dal servizio e condannarlo per omicidio colposo ma non si risolve il problema.

 

Finché tutti potranno avere un'arma di queste cose se ne vedranno a bizzeffe, poliziotti razzisti o meno.

Addestrano anche a sparare per inibire, non hanno l'obbligo di uccidere. Però, stranamente, preferiscono sempre uccidere.

E tutti i pestaggi dei poliziotti americani?! Giustificati anche quelli?!

È il frutto degli addestramenti folli utilizzati nelle accademie. È il frutto degli addestramenti militari.

È anche razzismo.

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Ps: poi non voglio dire che non ciao una componente di esaltazione eh!

Le selezioni per diventare agente negli Stati Uniti fanno ridere.

 

Fanno entrare gente con profili psicologici assurdi che qui verrebbero segati all'istante appena varcano la porta dello psicologo.

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Addestrano anche a sparare per inibire, non hanno l'obbligo di uccidere.

E tutti i pestaggi dei poliziotti americani?! Giustificati anche quelli?!

È il frutto degli addestramenti folli utilizzati nelle accademie. È il frutto degli addestramenti militari.

È anche razzismo.

Vabbè ma se mischi tutto in un calderone che ti devo dire? Io sto parlando di casi in cui è presente, vera o presunta, un'arma da fuoco. Gli altri casi sono altra roba.

 

Il caso Aldrovandi, Cucchi, Uva hanno qualcosa di diverso dai casi di pestaggio che avvengono in America? C'entra il razzismo li e qui no?

 

Li son razzisti e qui no?

 

Dai ma che analisi è?

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Quindi è morto perché i killer l hanno fatto stendere a terra invece di arrestarlo in piedi?

È morto perché quei due poliziotti non hanno fatto bene il loro lavoro in primis, in secondis perché chi ha sparato probabilmente non ha il profilo psicologico adatto a fare l'agente di polizia e solo dopo io ci metto il motivo razziale.

 

Perché dico questo?

 

Perché da protocollo poteva ucciderlo molto prima di portarlo a terra visto che aveva un'arma addosso.

Se il motivo era quello razziale sparava a distanza e festa finita. Aveva anche l'alibi dell'arma.

 

Da protocollo avrebbe dovuto intimorgli di posare l'arma.

 

La posa? Lo arresto.

Non la posa? Gli sparo.

 

Quello che accade in quel video sono una serie di errori madornali da parte dell'agente che agisce incautamente contravvenendo al protocollo e poi, per come la vedo io, spara perché resosi conto di aver portato a terra una persona armata. (Cosa più sbagliata di questo mondo)

 

Poi oh, voi vedete razzismo ovunque e va bene.

Io la vedo in modo molto diverso.

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Vabbè ma se mischi tutto in un calderone che ti devo dire? Io sto parlando di casi in cui è presente, vera o presunta, un'arma da fuoco. Gli altri casi sono altra roba.

 

Il caso Aldrovandi, Cucchi, Uva hanno qualcosa di diverso dai casi di pestaggio che avvengono in America? C'entra il razzismo li e qui no?

 

Li son razzisti e qui no?

 

Dai ma che analisi è?

La presenza di un'arma da fuoco non giustifica l'uccisione. Le persone uccise non ti puntano l'arma, dichiarano di averla. Loro sparano per uccidere.

I casi in Italia sono colpa dell'estrema destra presente nelle forze armate. I camerata che vogliono sciogliere la loro frustrazione contro i ragazzetti di sinistra. (Vuoi questa come risposta? No, perché in Italia non c'è questa libertà di uso delle armi).

E mi vuoi complottista? A Dallas sono stati dei cecchini bianchi a sparare ai poliziotti.

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La presenza di un'arma da fuoco non giustifica l'uccisione. Le persone uccise non ti puntano l'arma, dichiarano di averla. Loro sparano per uccidere.

I casi in Italia sono colpa dell'estrema destra presente nelle forze armate. I camerata che vogliono sciogliere la loro frustrazione contro i ragazzetti di sinistra. (Vuoi questa come risposta? No, perché in Italia non c'è questa libertà di uso delle armi).

E mi vuoi complottista? A Dallas sono stati dei cecchini bianchi a sparare ai poliziotti.

Si vede da queste parole che non sai come funziona la difesa personale e i protocolli delle forze dell'ordine-militari.

 

Il solo fatto di avere un'arma costituisce un pericolo per chi deve effettuare il controllo o l'arresto.

 

Se ti fai puntare l'arma addosso sei già morto e hai sbagliato tutto e siccome non è un gioco il poliziotto che ti ferma e presume che tu sia armato ha i nervi a fior di pelle e il dito sul grilletto è più facile che lo prema.

 

La differenza sostanziale tra gli Stati Uniti e l'Italia sta proprio nel fatto che qui le armi non sono legali e li si.

 

Metti anche qui le armi legali e vedi quante uccisioni, anche ingiustificate ci sarebbero.

 

Poi vabbè la parte tra destra che ammazza quelli di sinistra fa abbastanza ridere. 😅 ho assistito a tantissimi sgomberi sia di centri sociali che degli attivisti di casa pound e le manganellate volano esattamente allo stesso modo.

 

Ps: ma poi io non sto giustificando niente! Sto dicendo solo che la questione razzista passa in secondo piano in questi casi. La cosa è ben diversa quando l'arma non è presente e avvengono pestaggi indiscriminati. Li sono razzisti, in Usa verso i Neri, qui verso i drogati o i disadattati.

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Mi spieghi perché sparare per uccidere anziché sparare per inibire?

Intanto non è che c'è una regola precisa e determinata perché ogni caso specifico comporta azioni specifiche che possono essere diverse da altre.

 

Sparare per inibire funziona nei casi in cui il sospetto ha un'arma da taglio in un posto isolato, ad esempio.

Già se è in un posto pubblico sparare per inibire è molto rischioso perché

 

1. La superficie da colpire per inibire è molto minore e potresti non colpirlo

 

2. Anche se lo colpisci non è detto che lui molli l'arma

 

3. Anche colpito potrebbe ferire o uccidere chi lo circonda.

 

Questo con armi da taglio.

 

Con le armi da fuoco cambia tutto.

Cosa vuol dire sparare per inibire? E se non inibisci o sbagli bersaglio e risponde al fuoco uccidendoti?

 

I film sono molto belli quando si vede il poliziotto che spara ad una gamba e tutti contenti.

 

La realtà è che quando una persona ha un'arma da fuoco si spara per disarmare e il disarmo migliore spesso coincide con i colpi alla parte superiore del corpo.

 

Ps: quando poco tempo fa il carabiniere chiamato a sedare la rissa nel centro d'accoglienza si è visto puntare il coltello addosso ha sparato e ha ucciso perché era l'unico modo per neutralizzare il pericolo.

Molto hollywoodiano se avesse bloccato l'individuo con una leva articolare, disarmato dal coltello con gli applausi degli spettatori.

Quelli però sono film.

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Intanto non è che c'è una regola precisa e determinata perché ogni caso specifico comporta azioni specifiche che possono essere diverse da altre.

 

Sparare per inibire funziona nei casi in cui il sospetto ha un'arma da taglio in un posto isolato, ad esempio.

Già se è in un posto pubblico sparare per inibire è molto rischioso perché

 

1. La superficie da colpire per inibire è molto minore e potresti non colpirlo

 

2. Anche se lo colpisci non è detto che lui molli l'arma

 

3. Anche colpito potrebbe ferire o uccidere chi lo circonda.

 

Questo con armi da taglio.

 

Con le armi da fuoco cambia tutto.

Cosa vuol dire sparare per inibire? E se non inibisci o sbagli bersaglio e risponde al fuoco uccidendoti?

 

I film sono molto belli quando si vede il poliziotto che spara ad una gamba e tutti contenti.

 

La realtà è che quando una persona ha un'arma da fuoco si spara per disarmare e il disarmo migliore spesso coincide con i colpi alla parte superiore del corpo.

 

Ps: quando poco tempo fa il carabiniere chiamato a sedare la rissa nel centro d'accoglienza si è visto puntare il coltello addosso ha sparato e ha ucciso perché era l'unico modo per neutralizzare il pericolo.

Molto hollywoodiano se avesse bloccato l'individuo con una leva articolare, disarmato dal coltello con gli applausi degli spettatori.

Quelli però sono film.

Scusa eh, ma se sei un cecchino e riesci a sparargli in testa, puoi anche sparargli alla spalla. Poi oh, continua a giustificare queste uccisioni. Io sono dell'opinione che ci sono altri modi che non contemplano la morte.

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Scusa eh, ma se sei un cecchino e riesci a sparargli in testa, puoi anche sparargli alla spalla. Poi oh, continua a giustificare queste uccisioni. Io sono dell'opinione che ci sono altri modi che non contemplano la morte.

Infatti uccisioni con colpi in testa sono probabili tanto quanto colpire una gamba volendola colpire.

 

Si punta alla parte superiore del corpo per un motivo ben preciso: l'arma si trova in mano.

 

Se colpisci una gamba e il sospetto ha una soglia del dolore normale si piega ma un secondo dopo ti scarica il caricatore addosso.

 

Se vieni colpito nella parte superiore anche solo una volta è molto probabile che l'arma ti cada dalle mani.

 

Le regole di ingaggio non è che sono fatte così a caso, e soprattutto i protocolli non li ha scritti il panettiere o il pizzaiolo in una discussione da bar...

hanno dei fondamenti ben precisi

 

Ps: e ribadisco che non giustifico niente. Dico solo che la cosa più semplice è dare la colpa al singolo e lasciare le cose come stanno. Il problema è sistemico e non dei singoli brutti e cattivi.

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Sì, ma un conto è un soggetto che si dimostra pericoloso, che offre resistenza e che punta l'arma. Altro uno che l'arma te la dichiara, che non te la punta addosso e che viene ucciso lo stesso.

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Sì, ma un conto è un soggetto che si dimostra pericoloso, che offre resistenza e che punta l'arma. Altro uno che l'arma te la dichiara, che non te la punta addosso e che viene ucciso lo stesso.

Ma infatti quello che non hai capito è che non sto dicendo che abbia fatto bene a sparare.

 

Sto dicendo solo che in una società dove ognuno può avere un'arma e se la può portare itinerante dove vuole è più facile trovare poliziotti dal grilletto facile che anche intravedendo l'arma in tasca o sul cruscotto gli parta l'embolo.

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E avoglia a dire che devono essere addestrati a controllare le emozioni ecc ecc; certo lo sono più degli altri ma in 20-25 anni di servizio in strada non si può pensare che uno stia sempre nel mood giusto.

 

Ti prego dimmi che scherzi. DIMMI CHE STAI SCHERZANDO

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Il discorso è semplice: se non sei capace di gestire le tue emozioni e la paura che il tizio sia armato ti spinge a compiere certi atti, non puoi fare il poliziotto.

Ma questo ovunque, non solo in USA. Altro che mood e mood.

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^

Eh ma se hai la giornata storta... mah.

 

Intanto morto anche il quinto poliziotto.

Certo che per calmare le acque non era proprio la cosa migliore da fare...

 

La cosa che mi fa più specie è che i Donald T di questo mondo già si fregano le mani.

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Ti prego dimmi che scherzi. DIMMI CHE STAI SCHERZANDO

Per niente.

 

Ho conosciuto un amico di un mio parente in forza alla polizia di Chicago.

 

Raccontò che uno dei periodi più duri della sua vita fu negli anni in cui faceva servizio nei sobborghi e aveva appena visto nascere sua figlia.

 

Quando facevano i fermi sperava sempre che non avessero un'arma e che se ne stessero buoni buoni. Aveva i nervi a fior di pelle. Faceva in e out dallo psicologo che però sapeva solo dirgli che era normale avere un po' di paura.

 

Ecco lui raccontò che in quel periodo andò tutto bene ma si è reso conto a posteriori di come quella situazione potesse davvero essere un'arma a doppio taglio.

 

La paura di non poter tornare a casa della figlia lo avrebbe spinto anche a esagerare pur di neutralizzare un potenziale pericolo.

 

Quello che dovete mettervi in testa e che dai commenti che fate si nota che non avete capito è che il poliziotto non è una macchina da guerra e che per quanto addestrato possa essere ha momenti su e momenti giù.

 

C'è chi si sa gestire, chi meno.

e non sempre i controlli psicologici funzionano.

 

Il dover andare a lavoro ogni giorno con la consapevolezza che chiunque potrebbe spararti da un momento all'altro è qualcosa che si sottovaluta.

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Valiero non è che viene sottavulata la pressione psicologica. È che se non lo facciamo noi, non dovrebbe farlo neanche chi si arruola.

Fare il poliziotto è una scelta, non è di quei lavori dove ci capiti (chessò, il commesso, quando non hai capacità di stare al pubblico...) quindi prima di farlo ci devi pensare bene. Molto bene.

Non è che se uccidi qualcuno quando non dovresti, basta dire "eh ma ho i miei problemi" e tutto passa.

No

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Valiero non è che viene sottavulata la pressione psicologica. È che se non lo facciamo noi, non dovrebbe farlo neanche chi si arruola.

Fare il poliziotto è una scelta, non è di quei lavori dove ci capiti (chessò, il commesso, quando non hai capacità di stare al pubblico...) quindi prima di farlo ci devi pensare bene. Molto bene.

Non è che se uccidi qualcuno quando non dovresti, basta dire "eh ma ho i miei problemi" e tutto passa.

No

La sottovalutate di brutto altro che.

 

Un poliziotto Italiano della mobile è sottoposto a 1/10 della pressione che si trova ad affrontare un poliziotto americano che sta di pattuglia nei ghetti delle grandi metropoli e il fatto che ve ne usciate con discorsi "allora se non sei adatto stai a casa" è sintomatico del fatto che non abbiate capito molto delle condizioni in cui operano.

 

 

Voi confondete chi fa il militare in una zona di guerra con chi fa servizio d'ordine in una città occidentale.

Non dovrebbero essere la stessa cosa.

 

Non è scritto da nessuna parte che un poliziotto ogni volta che ferma una macchina deve stare attento a non farsi uccidere. Dai su.

 

Chicago l'anno rinominata Chiraq perché c'erano più morti che in Iraq e i poliziotti si alzavano la mattina baciando il santino e sperando di non finite in qualche sparatoria.

È per questo che si arruola un poliziotto?

 

E poi ci si meraviglia che in queste condizioni poi ci scappino morti su morti?

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Se vivi in un posto dove compri armi e proiettili al supermercato direi che è chi si arruola a sottovalutare la possibilità di essere attaccato durante un posto di blocco. Io ne sono ben conscio, infatti non mi arruolerei negli USA..

Però è sicuramente più comodo credere che siamo noi a sottovalutare il duro lavoro della polizia. Pace

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Se vivi in un posto dove compri armi e proiettili al supermercato direi che è chi si arruola a sottovalutare la possibilità di essere attaccato durante un posto di blocco. Io ne sono ben conscio, infatti non mi arruolerei negli USA..

Però è sicuramente più comodo credere che siamo noi a sottovalutare il duro lavoro della polizia. Pace

Anche loro ne sono ben consci ed è per questo che se hanno il sospetto che tu possa rappresentare un pericolo ti sparano.

 

Il concetto di fondo è che fintanto ci saranno le armi libere si deve tenere conto che gli errori mortali saranno sempre esponenzialmente più alti che in altri posti.

 

In Italia quanti casi come quelli americani ci sono?

Prossimi allo 0.

Perché? perché in Italia non si arruolano razzisti? Perché in Italia non ci sono le teste di cazzo esaltate?

 

No, semplicemente perché qui i cittadini in possesso di un'arma mortale sono 1/10 e sono strettamente legati alla criminalità organizzata e le forze dell'ordine, esaltate o meno che siano, non hanno sempre la mano sulla fondina.

 

In certe parti degli Stati Uniti le persone con armi da fuoco sono 9/10 e la probabilità che il poliziotto ti spari, anche per sbaglio o per paura, sono molto più elevate che in altri posti.

 

Poi oh, liberi di pensare che sia tutto dettato dal razzismo.

La cosa che non si spiega è come mai li sono razzisti e qui no.

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Aspetta, mi auto quoto perché non ho dato la colpa al "razzismo"

 

Valiero non è che viene sottavulata la pressione psicologica. È che se non lo facciamo noi, non dovrebbe farlo neanche chi si arruola.

Fare il poliziotto è una scelta, non è di quei lavori dove ci capiti (chessò, il commesso, quando non hai capacità di stare al pubblico...) quindi prima di farlo ci devi pensare bene. Molto bene.

Non è che se uccidi qualcuno quando non dovresti, basta dire "eh ma ho i miei problemi" e tutto passa.

No

Poi: che ci siano teste di cazzo nella polizia e che siano anche state documentate è fuor di dubbio.

Che la polizia uccida il doppio di afro-americani rispetto al numero di bianchi, anche (parole odierne di Obama).

Io ne faccio un mix, non è assolutamente tutto razzismo, ma non è neanche solo la pressione psicologica di poveri cristi che vogliono solo tornare a casa dalla moglie.

Per quanto riguarda la pressione psicologica, se la senti troppo forte puoi non arruolarti o puoi anche cambiare lavoro (che negli USA non è cosa rara), se invece pensi che uccidere qualcuno senza motivo sia un effetto collaterale "calcolato" allora siamo proprio distanti dal "giusto".

Per quanto riguarda le "teste calde" e razzisti il problema deve risolverlo chi fa le selezioni.

 

Tutte queste morti, ripeto, sono un mix di più fattori. Dare la colpa solo alla pressione psicologica e al "giorno storto" è quantomeno riduttivo

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