Cinque minuti al termine, sotto di dieci punti (74-84), mi pare evidente si possa iniziare a scrivere l’ennesima amarezza dell’anno, dove l’amarezza sta nel recap, non nella sconfitta. L’amarezza maggiore è che sono le maledette 6:50 del mattino, e questa schifezza poteva essere scritta almeno un’ora e mezzo fa, lasciandomi così con solo un’ora e mezza di sonno perso nella notte.
Ma la storia oramai ce lo ha insegnato: i Lakers non si limitano a prendere una bella legnata come tutti e ad andare a casa, no, loro ti rientrano in partita quel tanto che basta per farti illudere, farti mettere da parte ogni proposito di dormita, per poi punirti senza pietà a cinque minuti dalla fine, magari dopo averti fatto pensare “come facciamo a non vincerla, oramai?” (domanda alla quale, comunque, non siamo carenti di risposte dopo aver visto il match). Bello avere una squadra che non si arrende mai, vero? No.
Ora che sono passate le 7:00, sto pensando a una precisa tipologia di tifosi Lakers. Quelli che domattina si sveglieranno riposati, magari rincoglioniti, faranno colazione con calma, si accenderanno il pc e inizieranno a mettere a scaricare la partita. Magari nel frattempo un libro, un po’ di porno, una telefonata, una partita alla play, un po’ di studio (sbagliamo un altro tiro intanto, dai), e poi belli paciosi inizieranno a vedersi la partita. Si, posso immaginare la delusione quando dopo l’attesa si ritroveranno con il match perso già dopo 5 minuti; ma maledetti bastardi che non siete altro quanto cazzo vi invidio che non appena avete visto che per sei minuti sembrava di vedere il Dream Team ’92 contro l’Angola (ammesso che l’Angola abbia mai preso un 28-2 di parziale), avete potuto prendere il mouse, spingere un tasto e andare avanti con la partita.
Andare avanti con la partita, a piacimento, scorrere in fretta per poi accorgersi della lenta ma decisa rimontina di fine secondo periodo, e quella sempre decisa ma meno lenta del terzo quarto, dove i Lakers hanno giocato una difesa con delle rotazioni di livello, tolto i Nuggets dalla partita per arrivare fino a -4 e poi di nuovo scomparire sul finire del quarto, dando vita a una onorevole resa dell’ultimo periodo. Dove voi, schifosi impuniti, sarete tornati a saltare col mouse in avanti sul vostro lettore.
“Onorevole resa”. Onorevole un cazzo. Nel primo quarto nessuno si è presentato; Bynum ha scioperato tutto il primo tempo ed era coi nervi tesi; Gasol non aveva energia; le predette torri gemelle si sono fatte mangiare in testa da McGee, la madre e Faried; Barnes sbaglia tanto; Blake esiste e Brown lo lascia pure in campo non voglio andare a vedere quanti minuti perché mi voglio bene; Bryant segna tre punti negli ultimi 19 minuti di partita e il bello è che non ha nemmeno forzato o è uscito fuori di testa, ha avuto una banale giornata-no dove non gli entrava nulla. Mettiamoci quel maiale di Stern che ha mandato tre grigi per tenere la serie aperta e il quadro mi sembra completo. Non ho capito a cosa serva far partire Ebanks in quintetto se poi nel secondo tempo gli è vietato di entrare in campo, obbligandoci a sorbire Blake in campo per un numero di minuti che continuo a non voler andare a vedere, che in attacco non prende una casa e ha paura anche di se stesso (ci credo, si sarà visto allo specchio) e in difesa si fa mangiare da chiunque.
Però mentre assistevamo a tutto questo, io e gli eroi del live, non potevamo andare avanti spingendo un tasto, bastardi che non siete altro. Come dei leoni in gabbia, o come dei tifosi in trasferta che perdono di brutto ma devono aspettare mezzora almeno, o come quando devi dare un esame e aspetti che ti chiamano mentre metà del tuo cervello dice “tornatene a casa”, noi ci siamo ritrovati a vivere l’amarezza spalmandola su tre lunghissime ore senza vie di fuga. Magari morite tutti, Lakers compresi.
p.s.
l’aspetto positivo è nella sensazione che basti davvero poco per portare via la prossima, ma robe elementari del tipo scendere in campo dal primo minuto e giocare a basket.
p.p.s.
ah no, che scemo, c’è un altro aspetto positivo: che bello abbiamo perso, ora con i thunder avremo Artest una gara in più! Yuppi. Che scemo, ho vissuto tutta la partita vedendola dall’ottica sbagliata, avrei potuto godere per 40 minuti e soffrire durante la nostra rimonta. Speriamo di perdere pure la prossima!