L.A. Lakers – Utah Jazz 102-84 (boh)


Che bastardi schifosi, avrei dovuto capirlo ieri, probabilmente lo avevo anche capito, ma io a differenza di tanti altri ho una coscienza, ho un cuore che batte, ho un’anima.

L’avviso era arrivato ieri sera: Davi91 non avrebbe potuto fare il recap, scusandosi tanto e adducendo uno di quei motivi che anche se gli vorresti dire “sticazzi!” non puoi perchè passi per insensibile. A quel punto il redattore medio di Lakersland che non vuole per nessun motivo al mondo sobbarcarsi un recap in più, può prendere storicamente due strade: scrivere subito che purtroppo non potrà sostituire il titolare causa serata con la donna, levataccia la mattina, e altre amenità varie; o altrimenti fare il vago, sloggarsi dal sito appena letto il messaggio, sperando che non si veda dagli orari che lui in realtà ha letto, spegnere il pc con la stessa velocità di quando il virus dei russi ti ha infettato mentre guardavi il porno e tu hai creduto veramente che ci fosse la Polizia di Stato a osservarti e pronta per prelevarti e portarti in carcere tipo il tizio che telefonò a Maurizio Mosca.

Ora non mi sembra il caso di fare i nomi su chi ha subito detto no, e chi ha fatto il vago e tornerà improvvisamente a postare sul sito dopo le 14.00, quando sarà sicuro che uno stronzo a caso si sarà per forza fatto carico dell’onere. Vi basti però sapere che anche l’ultimo arrivato, ANTO JORDAN, si è immediatamente adeguato all’andazzo della redazione e, invece di dimostrarsi voglioso come un Earl Clark al quale viene data la grande occasione, si è chiamato fuori come il peggior Gasol in contumacia Nash e Howard. Infamia su di te.

Il caso ha voluto che stamattina decidessi di tornare a vedere la partita, perchè ero sicuro avremmo vinto non so il motivo, e perchè era sabato mattina e ci poteva stare mettersi sul letto a guardare la banda di scappati. Così mi sono fatto carico della responsabilità di scrivere questo recap che per quanto mi riguarda è già finito, perchè non ho nessuna voglia di parlare della partita, come se contasse qualcosa quando invece ha meno valenza di un match di preseason.

Gandalf ha scritto “al massimo copiate un paio di righe da espn”, eh no caro. Io non copio.

Quindi con la capacità di sintesi che mi è stata da sempre riconosciuta in ogni scuola frequentata e non, dalle elementarti all’università, vi vengo a dire: stessa voglia vista nei primi due minuti con Memphis; Howard molto coinvolto; Bryant molto coinvolgente e poco testa di cazzo; Gasol motivato nel far vedere che non merita la panchina, non capendo che più gioca bene uscendo dalla panchina e più continuerà a uscire dalla panchina; Nash non si regge in piedi ma bene al tiro; rispolverato Meeks produttivo; ottimo Artest con le triple. Gli Jazz non sono scesi molto reattivi e pronti a combattere, ma fatti loro in fin dei conti.

Aspettando la ripassata che domenica sera ci rifileranno nuovamente i Thunder in prima serata italiana (stupido chi ci casca a vederla, io esco, lo dico qualora qualche bastardo volesse rifilarmi anche questo recap), possiamo dire tranquillamente di aver vinto una delle dieci partite che ci rimanevano da vincere fino a fine stagione. -9.

 

ciao a tutti, il prossimo recap lo faccio ad aprile.

 

 

Ops, quasi dimenticavo. È finita 102-84.


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