I Los Angeles Lakers, dopo la pessima sconfitta della nottata di ieri in quel di Milwaukee scendono sul parquet di Minneapolis contro i TWolves. Quinto back2back del mese per i lacustri, che vanno alla ricerca della seconda W in trasferta di questa stagione.
L’inizio del match è molto simile a quello visto contro i Bucks ieri notte: palla sotto ai lunghi, ritmi bassi, tanto gioco a metà campo e difesa appena discreta. Pau è subito grande protagonista e domina Kevin Love mettendo a referto 14 punti con appena due errori al tiro nel solo primo quarto (saranno 28 alla fine con 11-15 dal campo). I TWolves di coach Adelman stanno ai ritmi imposti dai gialloviola, provando a far vedere sprazzi di transizione grazie al solito Rubio.
I Lakers, ad ogni modo, vanno subito sopra 13-5 e mantengono il vantaggio nella prima frazione, concludendo sopra 22-19.
5:28 da giocare nel secondo quarto. Kobe riceve palla da Gasol e prende il tiro: canestro, l’ennesimo della sua carriera, quello che gli vale il primato nella storia dei Los Angeles Lakers per numero di canestri segnati dal campo. Un altro record per il n°24, che supera in questa particolare classifica Kareem Abdul Jabbar.
I lacustri, che fino a quel momento avevano mantenuto un vantaggio tra i 2 e i 7 punti grazie all’ottimo lavoro dalla panchina di Goudelock e Murphy, galvanizzati dall’ennesimo record del loro leader prendono il largo. 8-2 di parziale e gialloviola in doppia cifra di vantaggio, 49-36 grazie ad un bel jump di Pau Gasol. L’inerzia sembra passare ormai tra le mani dei gialloviola ma Kevin Love mette 6 punti in fila, con una bella tripla da quasi 8 metri e un gioco da 3 punti ideato da Rubio e i Wolves rimarginano il disavanzo: 53-45 Lakers all’intervallo.
I gialloviola entrano in campo nel terzo quarto con il giusto piglio: Bynum, strano protagonista con 0 rimbalzi nel primo tempo, porta a casa un bel gioco da 3 punti, che permette ai suoi di tornare in doppia cifra di vantaggio. Da qui inizia una lunga gestione dell’allungo, con Kobe e Pau che segnano 5 punti in fila che permettono ai Lakers di raggiungere il massimo vantaggio del match (+18, 73-55), con 5 minuti da giocare nel terzo.
Per una squadra normale sarebbe una partita finita: ritmi morti, pubblico di casa spento, distacco consistente. Ma così non è.
Minnesota ha l’enorme merito di crederci fino in fondo; lotta su ogni pallone e prova a cercare soluzioni ordinate in attacco. Adelman propone una rivedibile difesa a zona 2-3 che però mette in crisi la pochezza del sistema offensivo gialloviola. I Wolves, guidati dal trio Beasley-Love-Rubio piazzano un parziale di 14-2 che regala il -5 a fine terzo periodo (79-74 L.A.). Gli stessi tre sono i principali fautori, assieme alla fiammate di Webster e al grande lavoro di Randolph nel pitturato, dell’inizio di quarto quarto che cambia totalmente il match. Love e Beasley portano i padroni di casa definitivamente a contatto (83-82), Rubio invece impatta a quota 89 a sei minuti esatti dalla fine.
Inizia una nuova partita, in sostanza. Le due squadre vanno avanti con un botta&risposta e Webster, con 3 minuti da giocare regala il vantaggio ai Wolves (93-94).
Il terzo time-out di Mike Brown nel quarto quarto riesce a spezzare un pò il ritmo agli avversari: i Lakers si scuotono e guidati da un ottimo Pau Gasol iniziano un parziale di 12-2 che verrà chiuso da Kobe. Il n°24 segna un jumper in grande stile che garantisce ai gialloviola il +5 (101-96) e la seconda partita in stagione (!!!) con 100+ punti a referto, a 1:16 dalla fine. I Lakers, con due scellerate rimesse, tenteranno di tenere aperti i giochi fino all’ultimo, ma è ancora Kobe a mettere la propria firma in positivo su questo match.
A Minneapolis, i Los Angeles Lakers ottengono la 2° vittoria in trasferta e si portano sul 12-9 di record.
Next stop: Charlotte allo Staples, nella notte tra martedì e mercoledì.
D.M.