Cinquantesima gara di stagione per i Los Angeles Lakers, che dopo la brutta sconfitta di domenica notte ad opera dei Grizzlies si trovano di fronte ai nuovi Warriors, orfani di Monta Ellis.
Ancora assenti, per quanto riguarda i ragazzi di Oakland, Stephen Curry e Andrew Bogut (fuori probabilmente fino alla prossima RS).
L’inizio della partita è equilibrato: i Warriors tengono alti i ritmi, i gialloviola un po’ meno, ma entrambe le squadre non eccellono per voglia di difendere. I primi a mettere il pedale sull’acceleratore sono i lacustri: parziale di 10-2 firmato Sessions, Bryant e Bynum per prendere il primo vantaggio della partita sul 18-10, a metà del primo quarto. Pau si dimostra molto attivo fin da subito, soprattutto a rimbalzo (8 solo nel primo quarto), Kobe forza diversi tiri fin da subito (3/11 nel primo quarto di gioco) ma per fortuna i suoi 3 assist aiutano i lacustri a mantenere il vantaggio. A fine primo quarto il punteggio è 25-16, con i Lakers senza falli e solo 2 palle perse (questa è una notizia).
Il secondo quarto non è particolarmente esaltante: si mette in mostra Matt Barnes coi primi 5 punti gialloviola del quarto, poi è Pau Gasol a guidare i ragazzi della second unit sul +16 di metà secondo quarto, grazie ad un parziale di 11-2. Kobe rientra in campo e riparte con gli isolamenti (che gli fruttano diversi tiri liberi), i lacustri non ne giovano e perdono ritmo anche in difesa: i Warriors ne approfittano, infilano un parziale di 14-4 col quale si riportano sul -5. Il punteggio di metà partita è 55-48, con i Lakers ancora avanti ma a distanza dimezzata.
Kobe ha già 16 punti, Pau 6 punti e 13 rimbalzi, mentre ci sono 10 punti e 6 rimbalzi per un ottimo Matt Barnes. Non pervenuto invece Ramon Sessions, autore di un solo tiro dal campo e di 3 perse nel primo tempo, ed assente in difesa. Per i Warriors ci sono già 13 punti per David Lee (abbastanza ben controllato da Pau e Drew) e 10 per Wright e per il rookie Jenkins.
Il terzo quarto si apre con dei gialloviola orribili in attacco: 2 perse in fila, nessun tiro segnato per 3 minuti, poca voglia di difendere, Bynum che tira da 3 senza ritmo né senso alcuno. Brown è costretto a chiamare un time-out immediato sul +4, con i Warriors oramai totalmente in partita. Il timeout sveglia i nostri: 6-0 di parziale con Kobe e Pau e vantaggio di nuovo in doppia cifra. Metta torna Ron Artest per qualche minuto ad alta intensità (e 6 punti in fila), i Warriors non segnano un canestro per 5 minuti e i lacustri possono tornare a distanza di sicurezza sul 77-63. Sicurezza relativa, vista la facilità con la quale i gialloviola sono soliti avere blackout, specie in trasferta. Negli ultimi 3 minuti del quarto i Warriors alzano l’intensità del match, infilano 7 punti firmati Brandon Rush e tornano al -7 di metà partita.
Ultimo quarto che comincia come meglio non si può per i lacustri: Bynum è fuori partita dopo il riposo forzato del terzo quarto, Metta è tornato Metta e si vede, solo Barnes tiene in piedi la baracca con la terza tripla di serata. I Warriors hanno un’intensità doppia dei gialloviola, Rush è on fire ed infila 10 punti nella prima metà del quarto. Risultato: con 5 e mezzo da giocare, Lakers sul 91-90 e tutto da rifare per i gialloviola. Pau infila 7 punti consecutivi per i Lakers, ma non bastano per scavare il solco: i Warriors attaccano ordinatamente e con buoni risultati, e con 2:21 da giocare la rimonta è completata a quota 95. Kobe sbaglia da una parte, forzando la tripla, e dopo il timeout è Lee a segnare il canestro del +2 Warriors, per la prima volta in vantaggio. Con 1 e mezzo sul cronometro, Kobe sente l’odore del sangue ed entra in azione: 2 possessi, 2 jumper marcato da Rush, 2 volte “only but net”. E sono i jumper che ammazzano la partita: nel possesso successivo Rush sbaglia, e con i liberi di Kobe Pau e Matt i lacustri riescono a chiudere il match. Il punteggio finale è 104-101 Lakers.
Partita complessivamente brutta, soprattutto nel primo tempo; i Lakers han fatto davvero il minimo per vincerla, difendendo poco e male, attaccando con poche idee e non sfruttando gli evidenti vantaggi esistenti (vedi il tonnellaggio sotto canestro). Abbiamo tirato peggio dei Warriors da ogni distanza, abbiamo giocato da Warriors contro i Warriors, e proprio per questo abbiam rischiato di perderla.
Kobe chiude con 30+5+5, tirando complessivamente male ma ha il merito di aver risolto la faccenda negli ultimi 2 minuti. Pau sempre presente, sia in attacco che in difesa ed a rimbalzo, chiude con 19 punti e 17 rimbalzi. Ottima prestazione per Barnes che chiude con 18 punti, 10 rimbalzi e 3-5 da 3 punti. Serata da dimenticare invece per Ramon Session e soprattutto per Andrew Bynum: panchinato nel terzo quarto, esce dalla partita e nei 3 minuti giocati ad inizio quarto quarto conferma il fatto di non esser mentalmente in campo con la squadra.
Per Golden State ci sono 23 punti per Lee e Rush, e 13 per Wright.
Di oggi prendiamoci la W e qualche buona prestazione singola (Barnes, Gasol).
Prossimo match? Ad Oklahoma City, contro i Thunders di Durant, Westbrook e del fresco-ex Derek Fisher.
Go LAL!!
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