Los Angeles Lakers @ Portland Trailblazers 106-116 L (0-2)


Seconda partita di stagione per i Lakers: si gioca nel temutissimo Rose Garden, l’avversario di giornata sono i Portland Trailblazers di Aldridge, Batum e del rookie Damian Lillard, all’esordio con la maglia rossa della squadra dell’Oregon.

La partenza dei gialloviola non è delle più esaltanti: 4 palle perse nei primi due minuti, l’attacco fatica ad ingranare ed i movimenti sono piuttosto macchinosi. I lacustri riescono però a tenere il passo dei Blazers, guidati da un Lamarcus Aldridge “on fire” (che segna 12 punti nel primo quarto, con 6/8 al tiro) e un Batum piuttosto ispirato. Non c’è possesso che i Lakers giochino in transizione, la palla gira più (e meglio) di ieri ma è un attacco troppo statico, che non sfrutta le potenzialità del nostro playmaker, Steve Nash. I punti gialloviola arrivano da Gasol (10 già nel primo quarto) e da Howard, invitato dalla difesa dei Blazers, fin da subito, sulla linea della carità. La speranza Blazers è ovviamente quella di vederlo ripetere l’orrenda prestazione vista contro i Mavericks, match nel quale Superman aveva sbagliato 11 dei 14 liberi tirati. La difesa lacustre lascia fin dall’inizio voragini nelle quali i Blazers banchettano, con le triple di Matthews e le sfuriate di Batum. Si vede a fine primo quarto Devin Ebanks, che non aveva collezionato alcun minuto nella prima partita di stagione: questa volta è il primo ad entrare dalla panchina. Il punteggio rimane equilibrato, con timidi vantaggi Blazers, fino quasi a fine quarto. Negli ultimi due minuti gli uomini in rosso alzano il ritmo e infilano un parziale di 10-2 a cavallo tra primo e secondo quarto che li porta a condurre di 9 lunghezze, sul 35-26. Coach Mike Brown non è esente da colpe: in quel momento ci sono in campo Blake, Ebanks/Artest, Jamison, Hill e Gasol/Howard, l’attacco gialloviola è fermo, continua a perdere palloni (già otto a fine primo quarto) e i Blazers ovviamente ne approfittano.
Al parziale Blazers cerca di rispondere Dwight Howard: cercato continuamente in attacco, non ha paura di attaccare il ferro, portando così a casa numerosi viaggi in lunetta. Nel match precedente erano stati 11 su 14 gli errori, in questo primo tempo sono invece 11 su 14 i tentativi andati a segno.
Portland tiene il ritmo molto alto, sfruttando ancora ed ancora le palle perse dell’attacco lacustre (alcune generate sì dalla difesa, altre dalla confusione di Kobe e compagni), e riesce a mantenersi avanti nel punteggio. A sostenere i gialloviola è Kobe Bryant, chirurgico al tiro (6/9 per 17 punti), insieme ad un altrettanto preciso Metta World Peace (8 punti con 3/3 nel primo tempo). Con due minuti sul cronometro del secondo quarto, Steve Nash viene colpito ad uno stinco da Lillard e si infortuna: lascia quindi di nuovo il posto a Blake. Il vantaggio dei Blazers rimane sempre sotto gli 8 punti, ed il punteggio finale del primo tempo è 62-57 Blazers.
Ci sono, a quel punto, già 19 punti per Batum, 14 per Matthews, 12 per Aldridge e 9 per Lillard, il quale dimostra fin da subito di saperci fare con la palla in mano (sono già 7 gli assist a quel punto del match). Per i lacustri, 17 per Kobe e Dwight, oltre ai 10 di Gasol.

Secondo tempo che inizia nel peggiore dei modi: Nash rientra in campo ma è costretto ad uscire per il dolore allo stinco (e non rientrerà in campo), Gasol è inefficace in difesa e a rimbalzo su Aldridge e Hickson, gli arbitri non aiutano (alcune chiamate dubbie su Metta, che però ci mette del suo) e la frittata è fatta: in un amen i Blazers sono a +9. L’intensità di Portland è doppia di quella dei losangelini, Batum è ovunque, Gasol non è da nessuna parte, Blake è nullo in attacco e inesistente in difesa. A metà terzo quarto i Blazers sono a +11, sul 77-66. Kobe e Dwight non ci stanno, e danno una sveglia alla squadra: il risultato è un 10-2 di parziale che riporta i lacustri a 3 punti di distanza da Portland.
Mancano due minuti e mezzo alla fine del terzo quarto, escono dal campo Kobe e Dwight e la luce si spegne. E si spegne di brutto: i Blazers, capitanati in quel momento da Sasha Pavlovic e Damian Lillard, segnano 13 punti consecutivi e si portano a +16, massimo vantaggio. Il quintetto dei Lakers in campo durante il parziale dice tutto: Duhon e Meeks (che non erano ancora entrati in campo nel match), Jamison Hill e Sacre.

Nel quarto quarto rientrano presto i titolari, ma la partita è ormai indirizzata: il Rose Garden è caldo, i Blazers sono infervorati dal parziale appena concluso e non si guardano più indietro. Kobe e Dwight provano ancora a ricucire lo scarto, ma l’attenzione in difesa è insufficiente, e Portland continua a segnare senza problemi. Gli arbitri sono protagonisti di qualche chiamata “casalinga”, per le quali Metta e Dwight si trovano ad aver già 5 falli con più di metà quarto quarto da giocare. Bryant e i liberi di Howard portano i Lakers sul -11, ma è di nuovo Batum a ricacciare indietro i lacustri e a chiuder la partita, con la tripla del +14 con 4 minuti da giocare.
Finisce 116-106 per i padroni di casa.

Seconda sconfitta per i lacustri, che pagano carissima la poca attenzione difensiva; in attacco il talento spesso basta per trovare buone soluzioni e canestri facili (abbiam tirato quasi col 50% dal campo, e con il 44% da 3 punti), ma bisogna migliorare il trattamento e la circolazione della palla: non è concepibile finire una partita con 25 palle perse. In difesa il lavoro da fare è ancora tantissimo: i pick ‘n roll di Aldridge e compagni ci hanno devastato, Gasol si è fatto mangiare in testa troppe volte dai lunghi di Portland, i nostri playmaker erano battuti ogni azione dal primo passo di Lillard.
Colpe dell’allenatore? Sicuramente ce ne sono. Le rotazioni continuano ad essere indecenti, i quintetti visti in campo nel secondo quarto e a fine terzo quarto non sono accettabili: passano minuti senza creare nulla in attacco, ed il parziale avversario è quasi una certezza. Ebanks da 2, Jamison da 3, Hill da 4… sono troppi i giocatori schierati nel ruolo che non gli appartiene. Anche i minutaggi lasciano diversi dubbi: 40 minuti in campo per Gasol (dopo i 40 di ieri), 41 per un Howard con la schiena non al 100%, più di 38 per Kobe Bryant.

Boxscore: 33+14+5 per Howard (che chiude con 15/19 ai liberi), 30+6 per Bryant, 16+9 per Gasol. Sponda Blazers, ci sono 26 punti per Batum, 23+11 assist per Lillard, 22 punti per Matthews e 19 per Aldridge.

La prossima partita? Fra due giorni, allo Staples Center, ospiti dei Los Angeles Clippers.

Sperando (inutilmente) che la dirigenza possa muoversi, nel modo che tutti speriamo.

Boxscore

Go LAL!!

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