Los Angeles Lakers vs Charlotte Bobcats W 101-100 (12-14)


Le tre vittorie consecutive centrate contro la peggior squadra della NBA, i Wizards, contro gli infortunatissimi Sixers e la bestia nera Charlotte, questa notte, non bastano per dire che i Lakers sono finalmente guariti, ma costituiscono comunque una parziale rinascita dopo l’inizio di stagione da incubo.
La vera prova sarà nelle prossime due partite contro le sorprese della Lega: i Golden State Warriors, sabato prossimo ed i New York Knicks il giorno di Natale.


Comunque, nella scorsa notte, non è stato assolutamente facile sbarazzarsi dei Bobcats, squadra che si conferma, come al solito, indigesta anche tra le mura amiche dello Staples. Per avere la meglio sulla franchigia disastrata del North Carolina ci sono voluti 4 dei 30 punti di Kobe negli ultimi 1:26 di gioco e soprattutto una rimonta dal meno 18 tra terzo e quarto quarto.
“Siamo riusciti a restare insieme. Avremmo potuto cedere, ma non l’abbiamo fatto. Siamo stati insieme e giocato duro”, dice Bryant al termine della partita.

Si è rivisto in campo Pau Gasol, dopo aver saltato otto partite con la tendinite ad entrambe le ginocchia, ed il catalano ha chiuso con 10 punti e nove rimbalzi in 30 minuti e 3/10 al tiro, non una prova esaltante, ma certamente è importante aver ritrovato il numero 16.
“La mia resistenza era buona,nonostante le 3 settimane di stop” ha detto Gasol. “ Penso di aver tenuto molto bene il passo dei miei compagni. Sono stato abbastanza attivo e le mie ginocchia si sentivano molto meglio rispetto all’inizio di stagione. Devo solo giocare con maggiore sicurezza.”

World Peace, dopo il career-high di 16 rimbalzi nella vittoria di Domenica, per la prima volta non è stato impiegato nella formazione titolare, ma comunque ha segnato 17 punti venendo dalla panchina ( lo stesso bottino anche per un positivo Meeks ). Nel post partita D’Antoni ha spiegato così la sua scelta: “ Voglio che Metta giochi da 4, dobbiamo essere versatili ed in grado di cambiare il nostro modo di giocare. Mi dispiace che Jordan Hill, al momento, sia il terzo incomodo nel ruolo di 4, non se lo merita perché è un buon giocatore. Metta, però, deve essere il nostro 4 e non appena si abituerà, sarà molto efficace”. Insomma un’investitura nei confronti di MWP, ma soprattutto l’ennesima conferma che Jordan Hill non rientra nelle grazie del nuovo allenatore e probabilmente, quando il suo contratto sarà scambiabile, finirà immediatamente sul mercato.

Soffrono tantissimo i Lakers la velocità dei piccoli di Charlotte e, nel corso del terzo quarto come detto, si ritrovano sotto 62-80, tra i booh dello Staples. Proprio quando sembrava profilarsi all’orizzonte l’ennesima sconfitta, però, i Lakers hanno reagito ed hanno incominciato a difendere piazzando la rimonta che è costata agli avversari la dodicesima L consecutiva. Alla fine del terzo, comunque, il punteggio è ancora preoccupante con gli ospiti in vantaggio sul 84-77.

L’ultimo periodo inizia con un paio di buone giocate di Gasol: un lay-up ed un canestro da rimbalzo offensivo. I Lakers continuano con una tripla di Meeks, un gioco da 3 punti di Bryant ed una bomba di Morris dall’angolo: rimonta e sorprasso sono serviti. Charlotte, però, non molla e rimonta fino al -1, piazzando un parziale concluso da una spettacolare schiacciata di Gerald Henderson in testa a Dwight.
Bryant con un canestro da 3 punti ferma l’emorragia, ma Sessions e Biyombo riportano la partita in parità con meno di 3’ di gioco.
Dopo il nuovo vantaggio firmato Metta World Peace, i Lakers provano una sorta di “Hack-A-Bismack”, ma il tentativo non va a buon fine con il 2/2 dell’africano. Kobe segna ancora per due volte, portando i Lakers sul +4, ma dall’altra parte Sessions con un gioco da tre punti su fallo di Meeks e “goaltending” di Howard.
Charlotte ha un ultimo possesso per vincerla, ma Howard riesce a fermare il layup di K. Walker, nel parapiglia finale gli ospiti sbagliano ancora e così i Lakers, tra mille sofferenze, possono chiudere la gara sul 101-100.

Next stop: Oracle Arena, forse con Nash.

(f.r.)


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