Tre giorni dopo la terza sconfitta consecutive nella preseason, tornano in campo i Los Angeles Lakers: l’avversario è lo stesso affrontato nell’ultima partita, ovvero i Jazz di coach Corbin. Brown fa riposare Pau Gasol, mentre rimangono out anche Howard, Hill e Clark.
Partono titolari Bryant, Nash, World Peace, Jamison e Sacre; quest’ultimo sarà l’unico a lasciare il campo prima della fine del quarto, a causa dei falli, mentre gli altri quattro rimangono in campo per 12 minuti. C’è meno fluidità rispetto alle scorse uscite, Steve Nash non è preciso nel suo lavoro di smazzatore, c’è poca voglia in difesa e ancor meno in attacco. Il risultato? I Jazz, pur tirando col 37%, nella seconda metà del quarto prendono il largo… dopo 12 minuti il tabellone dice 26-15 Utah.
Secondo quarto con i gialloviola che schierano Blake, Meeks, Ebanks, Nelson e Aguilar. Blake prende in mano l’attacco lacustre con scarsi risultati, giusto Ebanks produce qualcosa (una tripla e poco più) ma le percentuali rimangono quelle oscene del primo quarto, e ai Jazz basta un po’ di energia e qualche contropiede da parte dei suoi comprimari (Burks, Favors, Foye) per aumentare il vantaggio: +20. Con 5 minuti da giocare tornano in campo tutti i titolari (escluso Nash) più Duhon… il tema rimane lo stesso, i lacustri sono più attenti in fase difensiva rispetto che in quella offensiva, Bryant e Jamison si prendono molti piazzati con risultati scarsi, la partita rimane bruttina a dire poco. Utah a +20 a fine secondo quarto.
Nel terzo quarto Nash resta in panchina ed è Kobe a monopolizzare le operazioni in attacco; Sacre si fa notare per una stoppata quasi Howardiana su Millsap, ma non è proprio giornata: la difesa non esiste (è sempre preseason) e Utah dilaga… +30 a metà del quarto. L’attacco lacustre del terzo quarto è solo Kobe Bryant: 19 punti consecutivi, 23 dei 24 punti gialloviola nel terzo quarto, tirando 9-11 e 3-4 da tre punti. Come dire… sembra in forma, il Mamba. A fine terzo quarto, Utah è a +32.
Quarto quarto con in campo di nuovo gli uomini del secondo, ed i risultati per i lacustri sono gli stessi: una pena.
Morris e Goudelock entrano in campo negli ultimi 5 minuti, e intanto si fa notare Meeks con 4 triple quasi consecutive: il ragazzo senza difesa sa tirare, speriamo lo sappia fare anche quando conterà.
Finisce 114-80 per Utah.
Da salvare? Solo il Kobe Bryant del terzo quarto (della serie “mai far scaldare la mano al Mamba”) e i primi 5 minuti difensivi dei lacustri. Nash in giornata no, Metta in flessione rispetto alle ultime uscite (anche impreciso al tiro), Jamison presente nel gioco ma sparacchiatore (2/11 dal campo).
La panchina? Inconcludente.. Blake, Meeks, Ebanks, Duhon, lo stesso Jamison (che della second unit farà parte) continuano a non convincere. Basti vedere quanto hanno fatto sembrare dei fenomeni gente come Carroll e compagnia.
Si torna in campo tra 3 giorni, contro i Kings.
Go LAL!!
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