Vince ancora il Team USA contro una coriacea Lituania
Percorso netto dopo la quarta partita di quest’Olimpiade 2012 per Kobe, Lebron e compagni. La Lituania però non è semplice spettatrice e a il merito di restare in partita fino alla fine, anche se non c’è mai stata l’impressione che potesse vincere davvero.
L’inizio del match non è scontato come quello della scorsa partita. La Lituania infatti non perde la testa nonostante l’altissima pressione difensiva iniziale degli USA e riesce a mantenere la pazienza necessaria per produrre buoni tiri in attacco. D’altronde la squadra baltica ha sempre avuto una tradizione di grande attacco da un punto di vista di esecuzione tecnica e questa edizione certo non smentisce il passato. Contro gli “alieni” americani poi attaccare bene è fondamentale perchè ad ogni palla persa o tiro sbagliato ci si espone inevitabilmente alla loro transizione pressochè inarrestabile: immaginate Paul a spingere il pallone, Lebron a rimorchio che occupa la corsia centrale, Durant appostato dietro la linea da 3, e devono ancora arrivare Bryant e Chandler…
La Lituania dunque esegue molto bene nella metà campo offensiva alternando in modo equilibrato i servizi per i lunghi in area, i palleggi-arresto-tiro e le triple piazzate. Il risultato, al netto delle 8 palle perse, è un totale di 51 punti segnati nel primo tempo con un notevole 20-36 dal campo (56%).
Il guaio è che non basta. Il Team USA infatti dà l’impressione di giocare sul velluto, non accelera mai in maniera netta ma resta sempre saldamente al comando. Melo non ha ancora smesso di tirare cioccolatini pregiati, Love fornisce il solito contributo di sostanza dalla panchina, non bene Kobe invece fuori partita nel primo tempo per problemi di falli. I primi due quarti si chiudono sul 55-51 stelle e strisce.
Il terzo quarto corre via ancora sul filo dell’equilibrio e a dirla tutta lo spettacolo in campo non è dei più edificanti. I lituani aggravano notevolmente il saldo delle palle perse (12 in 10 minuti) ma gli americani non ne approfittano quasi per nulla, continuando a giocare in maniera tutt’altro che brillante. L’attacco a metà campo in particolare appare deficitario: dopo la beneficiata da 3 contro la Nigeria stavolta il jumper esita ad entrare (10-33 da 3 alla fine) e questo significa che la difesa baltica può ulteriormente rintanarsi in area con una zona 2-3 che non ha intenzione di lasciare penetrazioni comode ma solo tiri dall’arco.
Insomma, lo spettacolo latita, ma se non altro la partita ci regala un quarto quarto in equilibrio. La difesa USA alterna grandi azioni a amnesie inaccettabili, la Lituania lotta per quanto le è possibile e con una tripla di Kleiza riesce addirittura a mettere il muso avanti per la prima volta dallo 0-2 sul 80-82. Chris Paul allora decide di prendere le redini della squadra in mano: segna una tripla, mette due assist, propizia una palla recuperata che spedisce Lebron James dritto dritto in contropiede per la schiacciata, e cattura persino il rimbalzo offensivo dal quale nasce la tripla di Deron che chiude la partita. Lebron in penetrazione mette gli ultimi proverbiali chiodi nella bara: parziale di 17-6 e finale in controllo.
Prossima gara lunedì sera alle 23.15 contro l’Argentina di Ginobili, Delfino e Scola. I quarti di finale cominceranno nella giornata di mercoledì.
Come di consueto aggiorniamo la situazione dell’altro Lakers impegnato nel torneo olimpico. Pau Gasol contribuisce in modo pesante subendo una schiacciata da Mozgov e sbagliando un libero cruciale alla prima sconfitta della Spagna contro la Russia, la squadra del momento.
g.m.