Lakers Suns


LAKERS-SUNS: LA SERIE

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Un anno ? trascorso ma nulla ? cambiato: i Lakers, al termine di una stagione tribolata, si trovano nuovamente di fronte i Phoenix Suns.

Un anno fa Kobe e compagni arrivarono all?appuntamento sulle ali dell?entusiasmo, a seguito di un convincente 11-3 (favorito anche dal calendario?) che chiuse una stagione caratterizzata da alti e bassi. I gialloviola, chiusi dal pronostico, giocarono una serie al di sopra delle attese, portandosi sul 3-1 e sfiorando una clamorosa qualificazione.

In una maledetta gara 6, segnata dalle magie di Bryant, i Lakers videro spegnersi le loro velleit? a fronte di una rocambolesca tripla dell?ondivago Tim Thomas.
Gara 7 fu un autentico massacro con i Lakers incapaci di reagire e costretti alla resa.

I Lakers arrivano allo scontro odierno con minori certezze e per nulla rinfrancati dal pessimo finale di stagione. A voler essere ottimisti qualche segnale di ripresa lo si ? visto nelle ultime due gare: Farmar in quintetto, senza strafare, ha portato maggiore equilibrio; il ritorno di Brown ha ridato presenza interna, soprattutto difensiva, riconsegnando Ron Ron al naturale ruolo di uomo d?energia che viene dal pino.

Nonostante questi flebili segnali i Lakers appaiono ancor pi? chiusi dal pronostico rispetto ad un anno fa: allora Jackson colse di sorpresa il coaching staff dei Suns ed, approfittando della mancanza di un?efficace presenza difensiva nell?area suns, mand? in post basso qualsiasi giocatore vestisse la casacca gialloviola. Questa astuta mossa non solo pag? notevoli dividendi in chiave offensiva, ma consent?, soprattutto, di abbassare il ritmo partita, finendo per togliere buona parte del gioco di corsa caratteristico degli uomini di D?Antoni.

I Suns attuali, per?, hanno recuperato sia Stoudemire (tornato su cifre eccellenti: 20.4, 9.6, 1.0) che K. Thomas (minutaggio limitato ma 4.6, 5.7) e questo consentir? a coach Mike D?Antoni di proporre una pi? efficace resistenza sotto canestro.

Il piano offensivo di Jakcson potrebbe prevedere di mandare in post i giocatori esterni, in particolare Walton e Bryant che contro Jones (nei momenti in cui Diaw sar? fuori) e Bell hanno un indubbio vantaggio fisico (ma attenzione al flopping di Raja, eccellente nel subire falli in attacco), oltre ad Odom, spesso efficace nei duelli con the matrix e, magari, un redivivo Bynum che se si attestasse sui livelli di inizio stagione potrebbe essere un?ottima arma nelle mani di coach Zen.

Da un punto di vista difensivo il piano ? quello comune ad ogni avversario dei Suns e riguarda il canadese: ?Make him a scorer? ? il precetto che coach Zen va impartendo ai suoi da qualche giorno. Pi? facile a dirsi che a farsi, evidentemente, ma ? da notare come se si esclude Nash il quintetto Suns porta alla causa solo 5.7 assists a partita (il secondo miglior passatore, Diaw, viaggia a 4.8), mentre quello gialloviola (escludendo Bryant, leader con 5.4) arriva a 12.8.

Per la verit?, ogni squadra ha tentato di tagliare i rifornimenti di Nash ai compagni, ma servirebbe una difesa molto aggressiva sulla palla (in casa gialloviola ci si accontenterebbe di una ?difesa? sulla palla?) e un? ottima organizzazione sulla difesa al pick and roll (Brown, il miglio difensore interno, ? migliore nella difesa in post che nelle fasi di aiuto e recupero).

Ulteriore preoccupazione per gli uomini di Jackson sar? contenere le scorribande di Leandrinho Barbosa che con la sua incredibile velocit? spesso assicura preziosi parziali alla franchigia dell?Arizona.

In casa Lakers fondamentale sar? l?apporto di Lamar Odom chiamato ad una prova a tutto campo che possa assicurare presenza difensiva e a rimbalzo, oltre ad un buon numero di efficaci iniziative offensive.

D?altronde, al di l? delle analisi sui singoli aspetti della serie, il dato fondamentale che segna la differenza tra le due squadre ? uno: Lakers 42 W, Suns 61 W.
Ci? non vuol dire che i Lakers partano battuti: sia perch? Jackson e il suo staff sono ottimi nel mettere a punto efficaci strategie ma anche perch?, tutto sommato, anche in questa travagliata stagione Kobe e compagni hanno sempre dimostrato di non soffrire oltremodo contro Nash e soci.

C?? anche la voglia di rivalsa dopo la rocambolesca eliminazione della scorsa stagione che, unita alle motivazioni extra fornite dalle dichiarazioni di Stoudemire (?credo che la serie sar? piuttosto breve??) e dalle pepate indiscrezioni che sono trapelate dallo spogliatoio Suns (?Kobe egoista?, ?Brown orribile?, ?Odom solo alto e grosso e difensore nella media? solo per citarne alcune?), dovrebbe garantire una serie molto intensa almeno da un punto di vista del coinvolgimento emotivo.

I Lakers affamati e consapevoli dei propri mezzi avevano mostrato, nella prima parte di stagione, di potersela giocare con tutti, la sbiadita copia (complici la serie di infortuni) post all star game ha dimostrato di poter perdere contro chiunque. Dr Jekyll and Mr Hyde, i Lakers scelgano la versione buona, solo cos? potremo passare notti insonni a sognare una rivincita attesa un anno.

Suns stats

Lakers stats

Dareius


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