Cala il sipario sull’All Star Game 2011 in una Los Angeles che ha visto protagoniste le sue stelle per tutta la tre giorni. Bryant e Griffin hanno regalato ai loro tifosi grandissime emozioni, specie con la stella giallo-viola che ha ribadito, nel caso in cui ce ne fosse ancora bisogno, di avere ancora in mano le chiavi della città e probabilmente anche della Lega.
Rookie vs Sophomore 148-140
Il primo appuntamento degno di nota per ciò che riguarda l’All Star Weekend, è senza dubbio la sfida tra Rookie e Sophomore, un match che quest’anno, il secondo consecutivo, ha visto padroneggiare le matricole della lega, guidate da due astri nascenti, Wall e Cousins, con Griffin a tenersi caldo per il giorno successivo, pur regalando al pubblico los angeleno qualche perla delle sue. Termina il match con il punteggio di 148 a 140 in favore delle “new entries” Nba. Wall, incoronato giustamente Mvp della serata, ha stabilito il nuovo record di assist in questa competizione, mettendone a referto 22, la maggior parte proprio per il suo ex compagno di Kentucky, DeMarcus Cousins, il quale ha chiuso con 33 punti e 14 rimbalzi.
Kobe sulla Walk of Fame
Il sabato nell’ASG di L.A. inizia col botto, o meglio, con Kobe ad entrare nella storia per l’ennesima volta, diventando cioè il primo sportivo a lasciare le sue impronte nel cemento davanti il Chinese Theatre nella famosissima Walk Of Fame di Hollywood. “Sono cresciuto insieme a questa città, abbiamo avuto un po’ di alti e bassi, ma ora eccoci qui, con 5 anelli al dito ed altri ancora da conquistare. Sono onorato di tutto questo; le impronte delle mani nel cemento e tutto il resto sono cose che si vedono nei film e non l’avevo immaginato neanche nei miei sogni più strani. Le mie impronte vicino quelle di Robert Downey Jr. e altri attori di quel calibro, è straordinario. Amo Los Angeles, amo i Lakers, altri anelli arriveranno presto, vedrete, grazie a tutti”.
All Star Saturday
Le quattro competizioni che riguardano l’All Star Saturday sono iniziate poi, come di rito, con lo Shooting Stars, manifestazione che quest’anno ha visto prevalere la compagine di Atlanta, formata da Steve Smith, Coco Miller e Al Horford. Con lo Skills Challenge poi, la sfida tra playmaker, si è iniziato definitivamente a fare sul serio. Chris Paul, Derrick Rose, John Wall, Stephen Curry e Russel Westbrook si sono sfidati nella singolare competizione che non è stata priva di qualche sorpresa, eliminando subito infatti i favoritissimi di questa gara e vedendo una combattuta finale tra Curry e Westbrook, con il talento di Golden State ad aggiudicarsi il trofeo dopo una prova quasi perfetta. E’ la volta poi del 3-Point Contest, con Dorel Wright, Kevin Durant, Daniel Gibson, Paul Pierce, James Jones ed il campione in carica Ray Allen. Ad andare in finale sono proprio le due stelle di Boston che devono però inchinarsi a Jones degli Heat, che con 20 punti si aggiudica il titolo. La serata s’infiamma poi con la competizione finale dell’All Star Saturday, ovvero l’attesissimo Slam Dunk Contest, una sessione, questa del 2011, che non ha avuto nulla da invidiare a quelle del passato più recente per cosa ha messo in mostra. DeMar DeRozan, Serge Ibaka, JaVale McGee e Blake Griffin, partono decisamente carichi con gli ultimi due però che dimostrano da subito di avere qualcosa in più, e con McGee addirittura, palesemente accreditato ad insidiare il trono al giocatore dei Clippers. I due duellano con grande determinazione, in un finale piuttosto hollywoodiano poi però, Griffin decide di saltare una macchina sulle note musicali di “I believe I can fly” intonate live da un coro gospel al centro del campo. Davanti ad uno spettacolo del genere, anche se in molti hanno notato una mancanza di originalità nelle schiacciate, seppur fantastiche, di Griffin, non si è potuto non premiare il numero 32 dei Clippers, al quale è andato il premio dell’ultima competizione del sabato.
All Star Game – Western Conference vs Eastern Conference 148-143
Si è poi finalmente giunti alla partitissima della domenica sera, quella delle stelle e su tutte ce ne è stata una che per forza di cose ha iniziato a brillare già dalle presentazioni delle squadre, quella con il numero 24 sulle spalle che ha letteralmente infiammato tutto il suo stadio già soltanto con la sua presenza. Applauditissimo anche l’altro pupillo di L.A., Griffin, sonori invece i fischi per il quartetto di Boston formato da Rondo, Pierce, Allen e Garnett. Il match non ha regalato grandissima intensità per la sua maggior parte, com’era prevedibile, offrendo però uno spettacolo degno del weekend a livello di giocate individuali, e Kobe ne ha regalate svariate. Nell’ultimo quarto però la musica è cambiata, l’intensità è salita e tutti volevano riuscire a portare a casa il risultato. Vicine nel punteggio le due formazioni si sono contrastate fino nei minuti finali, con LeBron che ha tentato il tutto per tutto per riprendere in mano il match, ma la determinazione dell’Ovest è riuscita a conquistare la vittoria con il punteggio di 148 a 143. Kobe eletto Mvp per la quarta volta, ha messo a referto 37 punti e 14 rimbalzi. La stella dei Lakers ha pareggiato i conti con Bob Petit, al primo posto della classifica per maggior numero di Mvp vinti in All Star Game, 4 appunto, staccando Jordan, Shaq e Robertson fermi a 3. James, dal canto suo, è diventato il secondo giocatore, dopo Jordan, a mettere a segno una tripla doppia in un ASG, dovendosi però arrendere comunque al 24 che si è anche preoccupato di regalargli un poster di quelli da appendere in camera.
Riepilogo All Star Weekend
Rookie vs Sophomore: 148-140
Mvp: John Wall
Shooting Stars: Atlanta
Skills Challenge: Stephen Curry
3-Point Contest: James Jones
Slam Dunk Contest: Blake Griffin
Western Conference vs Eastern Conference: 148-143
Mvp: Kobe Bryant
Weekend “L.A. 2011” archiviato, il prossimo All Star Game da mettere in agenda ora è quello che nel 2012 si terrà nella nuovissima Amway Arena degli Orlando Magic, un altro fine settimana che sarà sicuramente in grado di regalare grandi emozioni agli appassionati di un appuntamento ormai storico.
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