Minnesota TimberWolves
Gli occhi sono puntati sull’uomo nella foto, quel Ricky Rubio che dopo tante luci e tante ombre a Barcellona approda dall’altra parte dell’oceano in un panorama per certi versi ideale per un rookie, una squadra con poche pressioni e che non ha titolari inamovibili nel suo ruolo. Ridnour infatti partirà titolare ma le prestazioni del giocatore spagnolo potranno presto convincere il nuovo coach, Rick Adelman a cambiare le sue priorità in point guard. Il sottoscritto ha qualche perplessità sul giocatore, ma se l’anno scorso un giocatore dalle caratteristiche fisiche di Barea metteva a soqquadro le difese avversarie nei playoff, anche Rubio può dire la sua in questa lega.
Altrettanto interessante sarà valutare l’impatto di giocatori come il rookie Derrick Williams e il campione del mondo Barea, che uniti al talento sregolato di Beasley e alla double-double machine Love possomo far spuntare qualche sorriso in più ad una franchigia che ancora non si è ripresa dal post-Garnett.
Starting Five: Ridnour, Wes Johnson, Beasley, Love, Milicic
Preview: 21-45. Ennesima stagione di transizione per i Wolves, con la speranza che Adelman sappia gestire un gruppo giovane e lo faccia migliorare. Lottery inevitabile.
Oklahoma City Thunder
Sono in molti a ritenere che i Thunder quest’anno siano la favorita ad Ovest per arrivare in finale. I motivi per crederci ci sono tutti: il gruppo è rimasto invariato, l’esperienza dell’anno scorso ai playoff, in particolare nella serie contro Dallas, ha insegnato molto sopratutto da un punto di vista di tenuta psicologica. Almeno in stagione regolare la straripanza fisica di una squadra che fa della transizione offensiva e dei ritmi difensivi asfissianti i suoi punti di forza saranno sufficienti per consentire un ingresso in carrozza alla post-season. Ma ai tifosi questo non basta più.
Se Westbrook impara a canalizzare il suo enorme talento e a gestirlo mentalmente meglio e se Perkins riesce ad inserirsi a pieno nei meccanismi della squadra e a rappresentare quello che Chandler l’anno scorso rappresentò per Dallas, i Thunder possono aspirare a qualcosa di più concreto anche a giugno inoltrato, ma l’equilibrio tra le due stelle della squadra, Westbrook e Durant, sopratutto nei finali delle partite decisive, dovrà essere verificato volta per volta.
Starting Five: Westbrook, Sefolosha, Durant, Ibaka, Perkins
Preview: 50-16. si prospetta una stagione ai vertici della conference per la squadra di coach Brooks. Quello che succederà da maggio in poi è difficile prevederlo, ma fino a maggio sarà difficile trovare squadre ad Ovest più forti di Oklahoma City
Denver Nuggets
Definire movimentata la preseason di Denver è dire poco. La partenza verso il campionato cinese di ben tre giocatori, Martin, JR Smith e Wilson Chandler (indisponibili fino a marzo), l’indecisione sul futuro di Nenè (alla fine ha firmato per un quinquennale da 67 milioni) e le partenze di Felton e Forbes in concomitanza con l’arrivo di Andre Miller, Fernandez e Corey Brewer hanno completamente cambiato l’assetto della squadra.
Una delle poche certezze rispetto all’anno scorso resta Danilo Gallinari, ormai ben ambientato nella città e atteso al definitivo salto di qualità dopo l’esperienza a luci e ombre con l’Olimpia Milano. Da seguire la competizione tra Lawson e Miller come play titolare: non è peregrino pensare che i due giocheranno anche tanti minuti insieme in quintetti più piccoli con Afflalo o Fernandez da 3, il Gallo da 4 e Nenè da 5.
Starting Five: Lawson, Afflalo, Gallinari, Nenè, Mozgov
Preview: 36-30. L’anno scorso Denver impressionò in tanti ai playoff, ma rispetto a quella squadra qualcosa è cambiato, sopratutto come profondità della panchina. L’accesso ai playoff è un obiettivo credibile.
Utah Jazz
Il primo anno senza Jerry Sloan non sarà un anno come tutti gli altri. Tyrone Corbin è chiamato ad un duro lavoro e ha a disposizione una squadra complicata da gestire. L’affollamento sotto canestro è imbarazzante: dietro Jefferson e Millsap, certamente titolari, scalpitano giovani promettenti come Kanter (molto atteso il suo impatto dopo la discussa quarta scelta) e Favors (reduce da un anno da rookie che ha convinto poco), senza contare Okur e Francisco Elson. Il pacchetto di guardie/ali non è dei più entusiasmanti, anche se merita un occhio di riguardo Gordon Hayward, titolare nello spot di guardia.
Non di rado vedremo, ha promesso Corbin, quintetti sperimentali con Millsap da sf (pare abbia lavorato molto sul tiro da fuori in estate) e Favors-Jefferson sotto le plance. Tra gli altri, da segnalare la presenza di Josh Howard, finalmente (forse) sano, e di Jamal Tinsley che, vista la penuria nel ruolo, ha concrete chanches di conquistare la palma di backup dell’ondivago Harris.
Starting Five: Harris, Hayward, Miles, Millsap, Jefferson
Preview: 26-40. difficile essere ottimisti riguardo la stagione di Utah. Nella migliore delle ipotesi si punterà alle 30 W, ma la lottery è un destino apparentemente inevitabile.
Portland Trail Blazers
Se Stern assegnasse un titolo alla franchigia più sfortunata della lega, Portland sarebbe la dominatrice del decennio. E quest’anno minaccia di vincere ancora prima che la stagione cominci. Prima Brandon Roy, commovente eroe di un’incredibile gara4 al primo turno l’anno scorso e ritiratosi una volta resosi conto che le sue ginocchia non ne avevano più, poi Greg Oden, fuori anche questa stagione. Ma la squadra dell’Oregon non ha intenzione di stare a guardare mentre le disgrazie le capitano sulla testa.
Dopo essersi assicurato Felton (in cambio di Miller) il GM Kevin Pritchard ha firmato Jamal Crawford per dare esperienza e impatto dalla panchina e Kurt Thomas per supportare Camby sotto canestro. Impensabile che McMillan si possa afidare in maniera continuativa ai due centri veterani in una stagione così fitta di scontri: Aldridge, ormai uomo franchigia, giocherà tanti minuti da 5 con Wallace da 4 e tre piccoli a menare le danze. Se da un lato questo causerà accoppiamenti complicati per le squadre avversarie, dall’altro il rischio è quello di essere troppo scoperti sotto canestro contro le penetrazioni, se pensiamo che LaMarcus non è un difensore d’area di primo pelo. Portland però può vantare una delle difese (nonchè degli attacchi) meglio organizzate e questo è un fattore da mettere sempre in conto
Starting Five: Felton, Matthews, Wallace, Aldridge, Camby
Preview: 33-33. Confermare la stagione passata non sarà facile, ma Portland è una delle squadre meglio allenate della lega e la voglia di riscatto, anche in onore dell’ormai ex-capitano Roy, potrebbe essere sufficiente a garantire il ritorno ai playoff.
Si chiude domani con la preview dedicata ai Lakers, da non perdere!