Game 2 – Los Angeles Lakers vs Dallas Mavericks L 81-93 (0-2)


 

I Los Angeles Lakers vengono sconfitti meritatamente e nettamente allo Staples Center in gara2, per mano dei Mavericks, che ora tornano tra le mura amiche con due vittorie d’oro in mano e con la possibilità di chiudere la serie all’American Airlanes Center.


2-20 da tre punti.
34-83 dal campo.

Visi svogliati, pessimo body language.
48′ agonizzanti, nei quali i Mavs hanno sempre dato la sensazione di averla in mano e di poterla gestire.

Gara2 è stata in gran parte questa.
Una partita a senso unico, che i gialloviola non hanno mai avuto la possibilità e la volontà di poter girare.
Un match che sembrava di Regular Season, per ritmi sostenuti e per atteggiamento sul parquet.

E’ anche inutile parlare di parziali, di controparziali, di lay-up e di jumper.
Perchè Dallas l’ha avuta in mano sin dal primo quarto, quando ha approcciato meglio l’incontro. Ha contenuto l’unica reazione dei Lakers con 4 squilli di Bryant nel secondo periodo, grazie anche ad un’ottima gestione dei time-out da parte di Carslise.
Infine pur giocando malissimo nel terzo quarto tirando con percentuali orrende, ha visto i propri avversari fare uguale a loro. Sì, perchè i gialloviola, sul campo semplicemente hanno giocato senza voglia; quella voglia, quella determinazione che, invece, i Mavs hanno avuto per tutti i primi 8 quarti di questa serie.

E’ inutile parlare di andamento del match, perchè la partita è stata sempre a senso unico, SEMPRE gestita dai Texani.
Con i Lakers a guardare.
Con Jackson tatticamente tre azioni dietro a Carslise, con Pau annientato da un Dirk Nowitzki straordinariamente leader e straordinariamente trascinatore (finalmente per lui) come mai era accaduto dal 2006, con Lamarvellous e ‘Drew più discontinui che mai, con un Fisher pasticcione in tutto. E infine, con una panchina davvero inesistente.
Su Twitter, c’è chi lo dice da marzo (sperando forse poi di poter dire oggi [i]”Visto?Visto?Ve l’avevo detto!”[/i]), ma c’è chi lo dice da marzo sbagliando. Perchè la panchina, che in RS non è andata male, che nel primo turno il suo lavoro l’aveva egregiamente fatto e che, volenti o nolenti è qualitativamente la migliore degli ultimi 3 anni, stasera sì che è stata annientata da quella avversaria: Blake orripilante offensivamente e difensivamente, umiliato da un Barea on-fire che nel quarto quarto ha chiuso il match, Barnes semplicemente inutile, Brown fantasma nel secondo tempo e appena discreto nel primo.
E infine c’è Kobe. [i]L’unico che si salva[/i], è stato ripetuto molte volte, [i]l’unico che si salva[/i] ripetiamo in questa mattinata di maggio che per noi tifosi lacustri è tanto fredda, nonostante le temperature ormai primaverili. Non è stato perfetto nemmeno il 24, ma di sicuro è stato l’unico che ha avuto una reazione d’orgoglio; nonostante un secondo tempo oggettivamente bruttino, a livello di approccio l’unico che ha dimostrato di voler dare qualcosa davvero.

I Los Angeles Lakers escono a testa bassissima da questa gara2, salutando lo Staples forse per l’ultima volta quest’anno con un pessimo arrivederci.
L’ultima stagione di Jackson ce l’attendevamo evidentemente tutti in maniera diversa e speravamo potesse finire come finisce sempre nelle favole: benissimo.
Ma così non è e così probabilmente non sarà.

Purtroppo di segnali durante la stagione e durante questi stessi Playoffs ne abbiamo avuti.
[i]The magic is over.[/i]

Boxscore

Davide Mamone


3 thoughts on “Game 2 – Los Angeles Lakers vs Dallas Mavericks L 81-93 (0-2)

  1. A Dynasty Is Dead Phil Jackson will not win a championship in his final year coaching the Lakers and Kobe Bryant will not tie Michael Jordan with six NBA championships, at least not yet.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lakersland.it © 2006-2024