L.A. Lakers @ Dallas Mavs L 100-109


L.A. Lakers (31-13) @ Dallas Mavericks (27-14) L 100-109

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All’American Airlines Arena di Dallas, Texas, i Lakers cadono dopo un buon primo tempo per mano dei Mavericks, reduci da 6 sconfitte in fila e 9 perse nelle ultime 11, e venerdì voleranno a Denver.

I Lakers, reduci da una buona prova contro gli scoppiettanti Oklahoma City Thunder e i Mavericks, che stanno vivendo il periodo più complesso della loro stagione, nonostante il ritorno di Dirk Nowitzky, danno vita ad un match godibile, dai ritmi medio-alti e dagli attacchi molto fluidi.
L’inizio è dettato dall’equilibrio, sino a quando i gialloviola, ad un paio di minuti dal termine del primo quarto, cercano di scappar via; grazie al trio Bynum-Odom-Fisher, gli ospiti ottengono 8 lunghezze di vantaggio, che riusciranno a mantenere sino alla fine della prima frazione e che rappresenteranno il principale andamento di tutto il primo tempo (31-23 L.A.)
Sì, perchè nonostante qualche buco difensivo, specie in situazione di transizione primaria, i Lakers giocano davvero un buon basket, sfruttando tutti i difetti della difesa dei Mavs e mantenendo un discreto bottino di vantaggio: Gasol annulla totalmente Nowitzki (che infatti chiuderà con 14 pts e ben 10 errori al tiro), Kobe dà via assists a meraviglia, Lamarvellous sfrutta le deficienze del reparto-lunghi Texano e, in generale, sembra che i gialloviola abbiano totale controllo sulla partita. Anche quando i padroni di casa, svegliati dalle campane di Jason Terry e Jason Kidd, riescono a reagire, piazzando nel finale di tempo un parziale di 10-0 atto a ricucire lo strappo, gli uomini di Phil Jackson, grazie al Dynamic Duo Kobe-Pau, rispondono immediatamente ai Mavs e vanno negli spogliatoi con ancora 4 lunghezze di vantaggio (56-52).

Al ritorno dall’intervallo lungo, però, la musica cambia, eccome se cambia.
Dopo i primi minuti, in cui il match sembra seguire la falsariga del primo tempo i padroni di casa si svegliano: sfruttando il vero punto debole della difesa degli ospiti, il perimetro, i Mavericks reagiscono al pessimo primo tempo giocato e ribaltano le sorti dell’incontro.
Jason Kidd è meraviglioso nel gestire la transizione e il suo 5-5 dal campo con 3 triple è assolutamente fondamentale; diviene protagonista anche Sasha Pavlovic, che si aggiunge alla festa del wide-open e punisce severamente la leggerezza difensiva di tutti i gialloviola.
Coadiuvati da Marion, i due principali protagonisti del terzo quarto impacchettano un parziale clamoroso di 25-7 e portano i Mavs a chiudere sopra di 9 punti il terzo periodo (82-73).

L’inizio dell’ultima frazione decreta sostanzialmente la fine del match; Jackson compie due enormi errori: lascia Walton in campo, che si avventura con un paio di triple senza ritmo e senza senso e tiene in panchina Kobe e Pau, i due migliori sino a quel momento. Per il Catalano, ci sono addirittura 7 minuti di riposo e quando rientrerà, i buoi saranno già scappati da troppo tempo.
Bryant, autore di un’ottima partita, tenta assieme ad un Lamarvellous ai limiti della perfezione di recuperare, a metà frazione: ma non serve a nulla. I Mavericks oramai sono in ritmo; Jason Terry mette un paio di triple spaccagambe e Dirk Nowitzki, fantasma fino al quarto quarto, piazza un gioco da 3 punti che chiude definitivamente l’incontro a 3 minuti dal termine (104-91).
I Lakers concedono 19 punti in situazione di transizione e ne subiscono ben 36 dal perimetro; impietoso, il confronto tra le due panchine (57 vs 31); agghiacciante la difesa.
A Dallas, trionfano meritatamente i Mavs, 109-100.

by Davi91


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